Raccolta di aforismi, frasi e citazioni sulla prolissità. Il termine "prolisso" deriva dal latino prolixus "che scorre in avanti", "molto esteso", e si usa per definire un discorso o uno scritto troppo lungo e minuzioso, e pertanto anche noioso.
Su Aforismario trovi altre raccolte di citazioni correlate a questa sulla loquacità, l'eloquenza, la retorica e l'oratoria. [I link sono in fondo alla pagina].
L’abbondanza di carta e l’invenzione della stampa hanno reso prolissi anche i migliori scrittori.
Pasquale Cacchio, Frantumi, 2010
L'aforisma è il boia della prolissità.
Michelangelo Cammarata, Fiele di zagara, 2006
La letteratura, per essenza prolissa, vive della pletora dei vocaboli, del cancro della parola.
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Ci sono scrittori che riescono a esprimere già in venti pagine cose per cui talvolta mi ci vogliono addirittura due righe. (Karl Kraus) |
Pasquale Cacchio, Frantumi, 2010
L'aforisma è il boia della prolissità.
Michelangelo Cammarata, Fiele di zagara, 2006
La letteratura, per essenza prolissa, vive della pletora dei vocaboli, del cancro della parola.
Emil Cioran, Sillogismi dell'amarezza, 1952
È più facile rinunciare al pane che al verbo. Disgraziatamente l'eloquio scivola nello sproloquio, nella letteratura. Anche il pensiero vi tende, sempre pronto a espandersi, a gonfiarsi; arrestarlo con l'acredine, contrarlo nell'aforisma o nella battuta, significa opporsi alla sua espansione, al suo movimento naturale, al suo slancio verso la prolissità e la dilatazione.
Emil Cioran, La tentazione di esistere, 1956
Ciò che comunemente viene detto «avere del fiato», significa essere prolissi.
Emil Cioran, Il funesto demiurgo, 1969
L'indolenza ci salva dalla prolissità.
Emil Cioran, Squartamento, 1979
Quel pensatore si è rifugiato nella prolissità come altri nello stupore.
Emil Cioran, Confessioni e anatemi, 1987
Non lasciar correre la penna, arretrare davanti alle parole, esecrare l’abbondanza, strozzarsi a forza di abbreviare -prendere a modello chi... chi? Bisogna rendere la letteratura meno prolissa, e più ancora la filosofia.
Emil Cioran, Quaderni 1957-1972
Il mio orrore per la prolissità ha avuto le conseguenze più funeste: ho perso la voglia di scrivere.
Emil Cioran, ibidem
Fuggire la retorica, ma non la passione, la prolissità, ma non l’esplosione.
Emil Cioran, ibidem
La prolissità è il più grande peccato... intellettuale. Platone stesso non ne era immune. La si evita solo prendendo in uggia le parole o, meglio ancora, costringendosi alla pigrizia.
Emil Cioran, ibidem
Non dimenticare di distinguere tra frenesia e prolissità. Non trovo vera frenesia negli scrittori attuali; in compenso, un’inflazione verbale a tutta prova.
Emil Cioran, ibidem
I critici confondono verbosità e respiro, prolissità e potenza. Tutti questi romanzi illeggibili di cui si dice tanto bene: preferirei essere condannato a morte piuttosto che leggerli. Mi dà talmente fastidio in un libro ciò che è inutile, di troppo, che ben pochi sono quelli che riesco a cominciare. A qualsiasi pagina apra un libro, avverto subito quello che vi è di superfluo, insomma tutti quei riempitivi a cui comunemente si dà il nome di "letteratura". Se di qualcosa sono debitore ai moralisti francesi è il culto della concisione, l'orrore del vaniloquio, la percezione che ho dell'impostura nelle lettere, in filosofia e nel commercio quotidiano. Ora, per me, verbosità e impostura sono termini equivalenti.
Emil Cioran, Quaderni 1957-1972
La prolissità non è un eccesso di parole, ma una carenza di idee.
Nicolás Gómez Dávila, In margine a un testo implicito, 1977/92
Gli illusi sono prolissi.
Nicolás Gómez Dávila, ibidem
Per trattare un argomento che conosciamo male ci serve un libro, mentre ci bastano poche frasi per quello che ci è familiare. L'ignoranza ci rende prolissi.
Nicolás Gómez Dávila, In margine a un testo implicito, 1977/92
I progressi della stampa hanno incoraggiato la moltiplicazione di libri sciatti e prolissi, mentre l'obbligo di ricorrere allo scrivano e al rotolo di papiro induceva all'accuratezza e alla brevità.
Nicolás Gómez Dávila, Tra poche parole, 1977/92
Non devi essere prolisso, ma neppure devi dire meno di quello che.
Umberto Eco, La Bustina di Minerva, 1999 [1]
La concisione è l'arte di dire molto con poco; la prolissità, di dire niente con troppo.
Roberto Gervaso, Il grillo parlante, 1983
Fanno più effetto le quintessenze che le farragini. Ed è verità universalmente riconosciuta che l'uomo prolisso è raramente saggio.
Baltasar Gracián y Morales, Oracolo manuale e arte della prudenza, 1647
La concisione è l'arte di dire molto con poco; la prolissità, di dire niente con troppo. (Roberto Gervaso) |
Simona Ingrassia (Aforismi inediti su Aforismario)
Libri che non hanno alcunché di essenziale, ma sono zeppi di cose superflue.
Joseph Joubert, Pensieri, 1838 (postumo)
Che dire dei grafomani? Dei loro libri sconclusionati e pettegoli?
Joseph Joubert, ibidem
La verbosità dei nostri libri testimonia le lacune e le incertezze che si annidano nella nostra cultura. Se fossimo di tutto compiutamente informati, un libro di morale non conterrebbe che norme, uno di fisica non altro che assiomi, un libro spirituale i soli atti. Il resto è un riempitivo che tradisce le preoccupazioni, i tormenti e tutto il nostro imbarazzo.
Joseph Joubert, Pensieri, 1838 (postumo)
Ci sono certi scrittori che riescono a esprimere già in venti pagine cose per cui talvolta mi ci vogliono addirittura due righe.
Karl Kraus, Detti e contraddetti, 1909
Non è grand'uomo chi scrive molto, ma chi scrive bene.
Ettore Mazzuchelli, Manuale di massime, sentenze e pensieri sopra diverse materie, 1769
Troppa lunghezza e troppa brevità rendono oscuro il discorso.
Blaise Pascal, Pensieri, 1670 (postumo)
Un motto arguto, spesso ha più di sale, che una prolissa diceria morale.
Cristoforo Poggiali, Proverbi, motti e sentenze ad uso ed istruzione del popolo, 1821
L'incompetenza si manifesta con l'uso di troppe parole.
Ezra Pound (fonte sconosciuta - segnalala ad Aforismario)
L'abbondanza è, alle volte, l'unica risorsa di quelli che non hanno niente da dire.
Jean Rostand, Pensieri di un biologo, 1954
Uno dei maggiori benefici dello studio degli antichi è che esso ci preserva dalla prolissità, dato che gli antichi si sforzano sempre di scrivere in modo conciso e pregnante, mentre il difetto di quasi tutti i moderni è la prolissità.
Arthur Schopenhauer, Il mondo come volontà e rappresentazione, 1819
Poiché la concisione è l’anima dell’arguzia, e la prolissità le membra e gli ornamenti esteriori, Io sarò breve.
William Shakespeare, Amleto, 1602
Chi, nel parlare come nello scrivere, dilaga, rischia di annegare in un mare di parole.
Giovanni Soriano, Finché c'è vita non c'è speranza, 2010
Una parola in più del necessario, e un aforisma è già prolisso.
Giovanni Soriano, ibidem
Quel che non si capisce di certi autori – per non parlare di certi “autoroni” – è perché per esprimere un paio di concetti debbano sprecare trecento pagine, o per scrivere qualche frase a effetto debbano per forza tessergli tutt'intorno degli inutili e noiosissimi racconti.
Giovanni Soriano, Malomondo, 2013
Un giorno udii scoppiare questa sentenza: bisogna essere prolissi.
Italo Tavolato, Frammenti, 1913
Le lungagnate sono noiose a sentirsi e insopportabili a leggersi. Bisogna avere rispetto per la pazienza altrui ed esprimersi il più possibile in maniera concisa, nel parlare come nello scrivere.
Anacleto Verrecchia, Diario del Gran Paradiso, 1997
Note
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