Aforismi, frasi e proverbi sui Pulcini
Raccolta di aforismi, frasi e proverbi sui pulcini, cioè i piccoli dei gallinacei, e sulla chioccia, la femmina dei gallinacei domestici nel periodo in cui cova le uova o quando ha i pulcini. Il termine "pulcino" deriva dal latino pullicenus, diminutivo di pullus, piccolo di animale.
Su Aforismario trovi altre raccolte di citazioni correlate a questa sulla gallina, l'uovo, il nido e gli anatroccoli. [I link sono in fondo alla pagina].
Quando un pulcino pigola le sue verità il cielo ascolta in silenzio. (Alberto Casiraghy) |
È diverso il pianto di un bambino da quello di un pulcino?
Pasquale Cacchio, Frantumi, 2010
Quando un pulcino pigola le sue verità il cielo ascolta in silenzio.
Alberto Casiraghy, Aforismi per bambine inquiete, 2002
Il bene e il male nascono dall'uomo; come il pulcino che nasce nell'uovo.
[Le bien et le mal naissent dans l'homme; tel le poussin qui naît dans l'oeuf].
Peline Elin [1]
Il nuovo nasce dal guscio di un vecchio che è ormai vuoto, privo di sostanza come un uovo prossimo a schiudersi per liberare il pulcino.
Carlo Formenti, Utopie letali, 2013
Dall'uovo di Pasqua / è uscito un pulcino / di gesso arancione / col becco turchino. / Ha detto: “Vado, / mi metto in viaggio / e porto a tutti / un grande messaggio”. / E volteggiando / di qua e di là / attraversando / paesi e città / ha scritto sui muri, / nel cielo e per terra: / “Viva la pace, / abbasso la guerra”.
Maria Loretta Giraldo, Rime per tutto l'anno, 1996
L’animale assalito o in se stesso, o nelle cose sue care massimamente, non fa i conti s’egli possa o non possa resistere, se la resistenza gioverà o no, se gli torni meglio il cedere, se il pericolo sia grande o piccolo, se le forze competano, se il resistere gli possa portare un male maggiore ec. ma resiste immediatamente e combatte con tutte le sue forze, ancorché piccolissime contro grandissime. Disturbate i pulcinelli ad una gallina, ed ella vi verrà sopra col becco e cogli artigli, e vi farà tutto il male che saprà.
Giacomo Leopardi, Zibaldone, 1817/32 (postumo 1898/1900)
Taluno mi raccontava che essendo solito a recar da mangiare ad alcuni pulcini, questi gli si affollavano intorno appena lo scoprivano. Ma un giorno avendo solamente fatto segno di volerne prendere uno, dopo quella sola volta, tutti lo fuggivano appena comparso. Egli se ne meravigliava, ma questo effetto mi par giornaliero, e son certo che quei pulcini incominciarono a venirgli attorno fin dalla seconda volta ch'egli portò loro a mangiare. Assuefazione e dissuefazione negli animali.
Giacomo Leopardi, Zibaldone, 1817/32 (postumo 1898/1900)
La chioccia, madre e maestra, e dei suoi pulcini. Il suo istintivo essere mamma [...] non consiste solo nel dare alla sua covata un multiplo conforto: calore, cibo e protezione. Consiste anche nel passare informazioni.
Danilo Mainardi, Animali famosi e altri animali, 1992
La chioccia insegna, becchettando lei stessa, offrendo bocconcini e stimolando con speciali vocalizzazioni, cosa è cibo e cosa cibo non è. I pulcini reagiscono all'esempio e allo stimolo sonoro, assaggiano e memorizzano. E di solito la cosa va così liscia che l'osservatore anche attento fatica a scoprirci un passaggio "culturale".
Danilo Mainardi, Animali famosi e altri animali, 1992
Immaginiamo il caso d'un pulcino solitario che, esplorando qua e là, incontri un lombrico. Il verme è grosso, si muove in modo strano, lui non ne ha mai visti prima. Sapete cosa fa? Si allarma, non osa toccarlo, infine si allontana. E ora invece osserviamo il pulcino nel gruppo, coi suoi fratelli e colla chioccia. É questa che affronta il lombrico, lo spezza in più parti, invita i figli ad assaggiare. L'osservatore a questo punto legge, nel comportamento del pulcino, un misto di paura e attrazione. Sollecitato dal chiocciare insistente, dall'esempio, il pulcino si fa forza, vince la paura e assaggia il frammento divincolante. D'ora in avanti i lombrichi saranno parte della sua alimentazione.
Danilo Mainardi, Animali famosi e altri animali, 1992
I giovani di molte specie durante certe fasi del loro sviluppo, non raramente addirittura subito dopo la nascita, fanno esperienze che non dimenticheranno più, e che in vario modo influenzeranno la loro vita adulta. Il pulcino appena uscito dall'uovo, per esempio, focalizza la propria attenzione sul primo oggetto in movimento che incontra, identifica in esso la propria madre e le caratteristiche della specie a cui appartiene e sarà attratto, socialmente e sessualmente, da quell'oggetto e da altri simili. Questa forma di apprendimento così peculiare, l’imprinting, è caratterizzata dalla presenza di un periodo detto critico o sensibile, dall'irreversibilità degli effetti dell’esperienza e, infine, dal fatto d’avere luogo anche se il giovane non ottiene alcun premio concreto da questa forma di attaccamento.
Danilo Mainardi, Del cane, del gatto e di altri animali, 1996
Dire al padre di amare i propri figli, comandare alla madre di amare il sangue del suo sangue, la carne delle sue viscere sarebbe inutile follia o insulto crudele. Anche la cagna ama i suoi cagnolini con furore; anche la chioccia, dimentica di sè stessa, chiama sotto le sue ali i pulcini e sfida intrepida lo sparviero che vorrebbe afferrarli nei suoi artigli. No, non fa bisogno di comandare ad anima viva di amare le proprie creature.
Paolo Mantegazza, Il bene e il male, 1861
Quando un pulcino pigola le sue verità il cielo ascolta in silenzio.
Alberto Casiraghy, Aforismi per bambine inquiete, 2002
Il bene e il male nascono dall'uomo; come il pulcino che nasce nell'uovo.
[Le bien et le mal naissent dans l'homme; tel le poussin qui naît dans l'oeuf].
Peline Elin [1]
Il nuovo nasce dal guscio di un vecchio che è ormai vuoto, privo di sostanza come un uovo prossimo a schiudersi per liberare il pulcino.
Carlo Formenti, Utopie letali, 2013
Dall'uovo di Pasqua / è uscito un pulcino / di gesso arancione / col becco turchino. / Ha detto: “Vado, / mi metto in viaggio / e porto a tutti / un grande messaggio”. / E volteggiando / di qua e di là / attraversando / paesi e città / ha scritto sui muri, / nel cielo e per terra: / “Viva la pace, / abbasso la guerra”.
Maria Loretta Giraldo, Rime per tutto l'anno, 1996
L’animale assalito o in se stesso, o nelle cose sue care massimamente, non fa i conti s’egli possa o non possa resistere, se la resistenza gioverà o no, se gli torni meglio il cedere, se il pericolo sia grande o piccolo, se le forze competano, se il resistere gli possa portare un male maggiore ec. ma resiste immediatamente e combatte con tutte le sue forze, ancorché piccolissime contro grandissime. Disturbate i pulcinelli ad una gallina, ed ella vi verrà sopra col becco e cogli artigli, e vi farà tutto il male che saprà.
Giacomo Leopardi, Zibaldone, 1817/32 (postumo 1898/1900)
Taluno mi raccontava che essendo solito a recar da mangiare ad alcuni pulcini, questi gli si affollavano intorno appena lo scoprivano. Ma un giorno avendo solamente fatto segno di volerne prendere uno, dopo quella sola volta, tutti lo fuggivano appena comparso. Egli se ne meravigliava, ma questo effetto mi par giornaliero, e son certo che quei pulcini incominciarono a venirgli attorno fin dalla seconda volta ch'egli portò loro a mangiare. Assuefazione e dissuefazione negli animali.
Giacomo Leopardi, Zibaldone, 1817/32 (postumo 1898/1900)
La chioccia, madre e maestra, e dei suoi pulcini. Il suo istintivo essere mamma [...] non consiste solo nel dare alla sua covata un multiplo conforto: calore, cibo e protezione. Consiste anche nel passare informazioni.
Danilo Mainardi, Animali famosi e altri animali, 1992
La chioccia insegna, becchettando lei stessa, offrendo bocconcini e stimolando con speciali vocalizzazioni, cosa è cibo e cosa cibo non è. I pulcini reagiscono all'esempio e allo stimolo sonoro, assaggiano e memorizzano. E di solito la cosa va così liscia che l'osservatore anche attento fatica a scoprirci un passaggio "culturale".
Danilo Mainardi, Animali famosi e altri animali, 1992
Immaginiamo il caso d'un pulcino solitario che, esplorando qua e là, incontri un lombrico. Il verme è grosso, si muove in modo strano, lui non ne ha mai visti prima. Sapete cosa fa? Si allarma, non osa toccarlo, infine si allontana. E ora invece osserviamo il pulcino nel gruppo, coi suoi fratelli e colla chioccia. É questa che affronta il lombrico, lo spezza in più parti, invita i figli ad assaggiare. L'osservatore a questo punto legge, nel comportamento del pulcino, un misto di paura e attrazione. Sollecitato dal chiocciare insistente, dall'esempio, il pulcino si fa forza, vince la paura e assaggia il frammento divincolante. D'ora in avanti i lombrichi saranno parte della sua alimentazione.
Danilo Mainardi, Animali famosi e altri animali, 1992
I giovani di molte specie durante certe fasi del loro sviluppo, non raramente addirittura subito dopo la nascita, fanno esperienze che non dimenticheranno più, e che in vario modo influenzeranno la loro vita adulta. Il pulcino appena uscito dall'uovo, per esempio, focalizza la propria attenzione sul primo oggetto in movimento che incontra, identifica in esso la propria madre e le caratteristiche della specie a cui appartiene e sarà attratto, socialmente e sessualmente, da quell'oggetto e da altri simili. Questa forma di apprendimento così peculiare, l’imprinting, è caratterizzata dalla presenza di un periodo detto critico o sensibile, dall'irreversibilità degli effetti dell’esperienza e, infine, dal fatto d’avere luogo anche se il giovane non ottiene alcun premio concreto da questa forma di attaccamento.
Danilo Mainardi, Del cane, del gatto e di altri animali, 1996
Dire al padre di amare i propri figli, comandare alla madre di amare il sangue del suo sangue, la carne delle sue viscere sarebbe inutile follia o insulto crudele. Anche la cagna ama i suoi cagnolini con furore; anche la chioccia, dimentica di sè stessa, chiama sotto le sue ali i pulcini e sfida intrepida lo sparviero che vorrebbe afferrarli nei suoi artigli. No, non fa bisogno di comandare ad anima viva di amare le proprie creature.
Paolo Mantegazza, Il bene e il male, 1861
Le cause esterne costituiscono la condizione delle trasformazioni, le cause interne ne sono la base e le cause esterne operano tramite le cause interne. Un uovo posto in condizioni adatte di temperatura si trasforma in un pulcino, ma il calore non può trasformare in pulcino una pietra.
Mao Tse-tung, Il libro delle Guardie Rosse (o Libretto rosso), 1966
La mamma chioccia ha due occupazioni fisse: stare in pensiero; raccomandarsi. Di professione è casalinga e vive asserragliata fra le pareti domestiche. Vive e si lamenta, felice del suo piccolo mondo, confortata da rassicuranti presenze: le pattine all'entrata di casa, a tutela del nitore domestico, il profumo di detersivo, a tramortire lo sporco impossibile, il ripostiglio-sancta sanctorum, pieno di bottigliette preziose. E soprattutto lui, il suo pulcino, per il quale nutre una sconfinata ammirazione.
Gianni Monduzzi, Manuale per difendersi dalla mamma, 1991
Sbeffeggiando la grammatica il pulcino giganteggia sulla pulce.
Alessandro Morandotti, Minime, 1979/80
Fino a che punto le nostre paure sono innate? Una volta schiuse le uova di oca, se faccio passare sopra i pulcini una sagoma che simula un'oca che vola, i pulcini allungano il collo e starnazzano. Ma se inverto la direzione dalla sagoma, essa assume la forma di un falco, e la risposta del pulcino è immediata: si rannicchia impaurito anche se non ha mai visto un falco. Senza istruzione, è la paura innata che lo aiuta a sopravvivere. Ma con gli umani? Quali antichi pericoli corrispondono tutte le nostre paure?
Nemo Nobody (Jared Leto), in Jaco Van Dormael, Mr. Nobody, 2009
Chi fa il pulcino nell'uovo? Forse una forza e arte che viene da fuori e penetra attraverso il guscio? Oh no! È il pulcino che fa sé stesso, e la forza appunto, che esegue e perfeziona quest'opera calcolata e funzionale, complicata oltre ogni espressione, rompe il guscio, non appena quella è pronta, compiendo poi, sotto la denominazione di volontà, le azioni esterne del pulcino.
Arthur Schopenhauer, Il mondo come volontà e rappresentazione, 1819
Per quale motivo la gallina non fugge il pavone o l’oca, ma lo sparviero, che pure è tanto più piccolo, e senza averlo mai visto? Per quale motivo i pulcini hanno paura del gatto e non del cane? È evidente che essi hanno, delle cose nocive, una cognizione che non è frutto di esperienza, poiché le fuggono prima che abbiano la possibilità di provarle.
Lucio Anneo Seneca, Lettere a Lucilio, 62/65
Dal momento che la maggioranza degli umani si deterritorializza [...], il rapporto con il mondo si trasforma. Una percentuale elevata di persone delle generazioni successive alla mia non ha mai visto un pulcino o della paglia, un giogo o un vomere. Né una mucca o un maiale o una covata. Non soltanto non ha mai visto né sentito un tacchino o un'anatra, ma non sa più parlare le lingue regionali,
Michel Serres, Tempo di crisi, 2009
Le sofferenze delle galline ovaiole [negli stabilimenti] iniziano nei primi momenti di vita. I pulcini appena nati vengono ripartiti in maschi e femmine da un «cernitore di pulcini». I maschi, non avendo alcun valore commerciale, vengono scartati. Alcune ditte li asfissiano col gas, ma spesso i piccoli volatili vengono buttati vivi in un sacco di plastica e lasciati soffocare sotto il peso degli altri pulcini scaricati sopra di loro. Altri vengono macinati, ancora vivi, per essere trasformati in mangime per le loro sorelle.
Peter Singer, Liberazione animale, 1975
I pulcini maschi che nascono da una razza di ovaiole vengono uccisi subito dopo la cova, e le galline stesse sono eliminate quando non sono più sufficientemente produttive.
Peter Singer, ibidem
Gli allevatori vedono l'eliminazione dei pulcini maschi come noi vediamo l'eliminazione dell'immondizia.
Peter Singer, Liberazione animale, 1975
Quando un'anima è pervenuta a un amore che pervade con la stessa intensità tutto l'universo, questo amore diventa il pulcino dalle ali d'oro che spezza il guscio del mondo.
Simone Weil, Attesa di Dio, 1941-1942 (postumo 1950)
Il famoso aforisma di Samuel Butler, che il pulcino è soltanto un modo in cui l’uovo riesce a fabbricare un altro uovo, è stato aggiornato: l’organismo è soltanto il modo in cui il DNA riesce a fabbricare altro DNA.
Edward Osborne Wilson, Sociobiologia, 1975
In radio c'è un pulcino / è il pulcino Pio / è il pulcino PIO
Morgana Giovannetti, Il pulcino Pio, 2012
Staccia buratta, / il bimbo è della mamma, / la fiamma traballa, / la mucca è nella stalla, / la mucca ha il suo vitello, / la pecora ha l’agnello, / la chioccia ha il suo pulcino, / la mamma ha il suo bambino, / il bimbo ha la sua mamma, / andiamo tutti a nanna!
Anonimo (Ninna nanna della staccia buratta)
Il pulcino pignolo cercava il pelo nell'uovo.
Anonimo
Un pulcino è soltanto il modo per un uovo di arrivare a fare un altro uovo.
Anonimo (variazione da citazione di Samuel Butler)
Dove sono i pulcini, ivi è l'occhio della chioccia. (Proverbio) |
Proverbi sul Pulcino
- Chi vuole un bel pulcino metta l’uovo piccolino.
- Da un uovo bianco esce un pulcino nero.
- Dove sono i pulcini, ivi è l'occhio della chioccia.
- I pulcini vanno dietro alla chioccia.
- Il giorno dell’Ascensione non si muove neanche il pulcino nell'uovo.
- Non bisogna contare i pulcini che sono ancora nell'uovo.
- Non si possono fidare i pulcini del nibbio e le pecore dei lupi.
- Pulcino giovane, becco tenero.
- Se muore il gallo la chioccia raccoglie i pulcini; se muore la chioccia i pulcini si disperdono.
Se la gallina ha i pulcini teme lo sparviero.
Proverbio africano
Proverbio africano
Note
- Fonte della citazione sconosciuta; se la conosci, segnalala ad Aforismario.
- Vedi anche aforismi, frasi e citazioni su: Galline - Uovo - Nido - Anatre e Anatroccoli