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Aforismi, frasi e citazioni sulla Socievolezza

Raccolta di aforismi, frasi e citazioni sulla socievolezza e sulle persone socievoli, cioè quelle che abitualmente amano e ricercano la compagnia dei proprî simili e che si trovano a proprio agio in mezzo agli altri.
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Sii educato con tutti; socievole con molti; intimo
con pochi; amico con uno soltanto; nemico con nessuno.
(Benjamin Franklin)
L'uomo è per natura un animale sociale.
Aristotele, Politica, IV sec. a.e.c. 
 
L'uomo per natura è un essere socievole: quindi chi vive fuori della comunità statale per natura e non per qualche caso o è un abietto o è superiore all'uomo.
Aristotele, ibidem

Il vero amico è quello al quale non si ha niente da dire. Soddisfa nello stesso tempo la nostra selvatichezza e la nostra socievolezza.
Tristan Bernard, La Faune des plateaux, 1923
 
Il silenzio è più socievole del falso parlare.
Pierre Charron, Della saggezza, 1601

Sicuramente non c'è nulla di più utile che comprendere che noi siamo nati per la giustizia e che il diritto non è stato costituito dalla convenzione, bensì dalla natura. La cosa risulterà evidente, se si considererà con attenzione l'attitudine umana alla socievolezza e alla vita comunitaria.
Marco Tullio Cicerone, De legibus (Le Leggi), ca. 52 a.e.c.

Costretti alla loro profondità che pure temono, tentano di sviarla, di eluderla appigliandosi ai cavilli della conversazione: e parlano, parlano... Ma la cosa più facile al mondo - restare alla superficie di sé - essi non la raggiungono. La parola è per loro una evasione; la socievolezza un'autodifesa.
Emil Cioran, La tentazione di esistere, 1956

Non ho niente da dire alla gente e ciò che dice la gente non mi interessa. Eppure sono innegabilmente socievole, visto che mi animo non appena sono in compagnia di qualcuno.
Emil Cioran, Quaderni, 1957/72 (postumo 1997)

L’altro non è che un alimento della mia ansia. Io sono socievole - contro me stesso, per autopunizione.
Emil Cioran, ibidem

Per molti aspetti sono più socievole di tanti altri. Ma quanta paura ho degli esseri umani! E come capisco quelli che hanno ridotto la loro esistenza a un dialogo con Dio!
Emil Cioran, Quaderni, 1957/72 (postumo 1997)

L’uomo superiore è consapevole ma non litigioso, è socievole ma non forma fazioni.
Confucio, Dialoghi, ca. 479/221 a.e.c. (postumo)

L'uomo è un animale sociale che detesta i suoi simili.
Eugène Delacroix, Diario, 1822/63 (postumo, 1893)

Basta salire su un autobus di mattina per capire che l'uomo è un animale sociale ma sicuramente poco socievole.
Eros Drusiani [1]
 
Sii educato con tutti; socievole con molti; intimo con pochi; amico con uno soltanto; nemico con nessuno.
[Be civil to all; sociable to many; familiar with few; friend to one; enemy to none].
Benjamin Franklin, discorso, 1781

La società è la vera nemica della mia socievolezza, che la solitudine alimenta.
Roberto Gervaso, La volpe e l'uva, 1989

Sono molto socievole, a patto che non mi smascherino. La socievolezza è automatica, io mi nascondo dietro il meccanismo.
Fausto Gianfranceschi, Aforismi del dissenso, 2012

La rubrica noiosa delle maniere socievoli, non è ella perpetua menzogna?
Giambattista Giovio, Pensieri vari, 1780

Nella mia natura c’era socievolezza; perciò in molte imprese mi guadagnai dei collaboratori e mi feci a mia volta loro collaboratore, conseguendo così la felicità di veder loro vivere in me e me vivere in loro.
Johann Wolfgang Goethe, Massime e riflessioni, 1833 (postumo)

Gli esseri umani sono creature sociali e prendersi cura gli uni degli altri è la base stessa della nostra vita insieme.
[Human beings are social creatures, and a concern for each other is the very basis of our life together]. 
Tenzin Gyatso (Dalai Lama) [1]

Essere uomo non è tutto: bisogna anche essere socievole.
Jean-Charles Harvey [1]

La gioia rende l'uomo socievole, il dolore lo allontana dagli altri.
Friedrich Hebbel, Diari, 1835/63

Un uomo avrà un linguaggio tanto più potente quanto più profonda è la solitudine da cui viene; al contrario, l’uomo più socievole, l’angelo della socievolezza, dovrebbe tacere e guardare.
Hugo von Hofmannsthal, Il libro degli amici, 1922

Per antagonismo intendo qui la insocievole socievolezza degli uomini, vale a dire la loro tendenza ad unirsi in società, che tuttavia è congiunta ad una continua resistenza, la quale minaccia continuamente di sciogliere tale società. Nella natura umana c'è con evidenza la disposizione a tutto questo. L'uomo ha un'inclinazione ad associarsi: poiché in tale stato sente in maggiore misura se stesso in quanto uomo, sente cioè lo sviluppo delle sue disposizioni naturali. Ha però anche una forte tendenza ad isolarsi: perché trova in sé allo stesso modo la proprietà insocievole di voler condurre tutto secondo il proprio interesse, e perciò si aspetta resistenza da ogni lato, come sa di sé che egli, a sua volta, è inclinato a far resistenza verso gli altri.
Immanuel Kant, Idea per una storia universale dal punto di vista cosmopolitico, 1784

Oh Dio mio, la socievolezza non è altro che un largo sorriso e un largo sorriso è fatto solo di denti.
Jack Kerouac, I vagabondi del Dharma, 1958

L'uomo è un animale socievole − soltanto nel gregge egli è felice.
Søren Kierkegaard, Diario, 1834/55 (postumo 1909/49)

Sii forte; sii grande in tutte le tue azioni; sviluppa la tua vita in tutte le direzioni; sii, il più possibile, ricco di energia e per questo sii l'essere più sociale e socievole se vuoi vivere un'esistenza piena, feconda.
Pëtr Kropotkin, La morale anarchica, 1890

Si è più socievoli e si hanno migliori rapporti piuttosto grazie al cuore che alla mente.
Jean de La Bruyère, I caratteri, 1688

L'uomo stenta moltissimo da principio ad assuefarsi, a prender questa o quella forma, poi mediante l'assuefazione di farlo, appoco appoco se lo facilita. Ciò si può vedere ne' caratteri sociali. L'uomo che poco o nulla ha trattato, o da gran tempo non suol trattare, stenta moltissimo, anzi non sa punto accomodarsi al carattere, al temperamento, al gusto, al costume diverso delle persone, de' luoghi, de' tempi, delle occasioni. Egli non è dunque punto socievole. Viceversa accade all'uomo solito a praticare cogli uomini. Egli si adatta subito al carattere il più nuovo
Giacomo Leopardi, Zibaldone, 1817/32 (postumo 1898/1900)
 
Di solito, cerchiamo di curare la nostra solitudine attraverso la dipendenza emotiva dalle persone, attraverso la socievolezza e il rumore. Ma quella non è una cura. Tornate alle cose, tornate alla natura, salite sui monti. Allora sapreste che il vostro cuore vi ha portato al vasto deserto della solitudine e che non c'è nessuno al vostro fianco, nessuno. All'inizio, vi sembrerà insopportabile. Ma è solo perché non siete abituati all'essere soli. Se riuscirete a resistere un po', il deserto sboccerà improvvisamente all'amore. Il vostro cuore intonerà un canto, e sarà per sempre primavera.
Anthony de Mello, Messaggio per un'aquila che si crede un pollo, 1995 (postumo)

Nonostante tutte le prove esteriori che dimostrano come siamo strettamente uniti, interdipendenti, socievoli, di buon umore, disposti ad aiutarci a vicenda, comprensivi, quasi fraterni, siamo un popolo solitario, un gregge morboso e impazzito che si precipita qua e là con fanatica frenesia, cercando di dimenticare che non siamo come crediamo di essere, e cioè non realmente uniti, non realmente devoti gli uni agli altri, non realmente capaci di ascoltare, non un bel niente, in realtà, ma soltanto numeri spostati qua e là da una mano invisibile per un calcolo che non ci riguarda.
Henry Miller, Sexus, 1949

Per essere amabili e socievoli, occorre pensare con finezza, e rapidamente, a tutto quanto si dice durante la conversazione, ma questo non è fattibile se non si possiede una mente superiore, molta memoria e immaginazione. Bisogna altresì padroneggiare la propria lingua, conoscerne tutte le sfumature, tutti gli aspetti e le ricercatezze. Se manca questo, quand’anche si pensasse nel miglior modo possibile, non ci si deve aspettare di dir le cose suscitando il massimo consenso.
Damien Mitton, Pensieri sull'onestà, 1694 (postumo)

È una scienza assai utile quella di sapersi comportare tra la gente. Come la grazia e la bellezza, favorisce i primi passi della socievolezza e della familiarità: e di conseguenza ci apre la porta a istruirci con gli esempi altrui; e a mettere in opera e in mostra il nostro esempio, se ha qualcosa d’istruttivo e di comunicabile.
Michel de Montaigne, Saggi, 1580-1588

Non c’è cosa tanto poco socievole e tanto socievole come l’uomo: questo per vizio, quello per natura.
Michel de Montaigne, Saggi, 1580-1588

Il socievole. «lo non giovo a me stesso», disse uno per spiegare la sua inclinazione per la società. «Lo stomaco della società è più forte del mio, esso mi sopporta».
Friedrich Nietzsche, Umano troppo umano II, 1879/80

Sono molto socievole in un modo profondamente negativo. Sono l’inoffensività fatta persona, Ma sono solo questo, non voglio essere altro che questo, non posso essere altro che questo.
Fernando Pessoa, Il libro dell'inquietudine, 1982 (postumo)

L'uomo socievole, sempre fuori di sé, non sa vivere che nella opinione altrui.
Jean-Jacques Rousseau, Origine della disuguaglianza tra gli uomini, 1755

La debolezza dell'uomo Io rende socievole; le nostre miserie comuni portano i nostri cuori all'umanità: non le dovremmo nulla se non fossimo uomini. Ogni affetto è un segno d'insufficienza:
se ciascuno di noi non avesse bisogno degli altri, non penserebbe affatto a unirsi a loro. Cosi dalla nostra stessa infermità nasce la nostra fragile felicità. Un essere veramente felice è un essere solitario.
Jean-Jacques Rousseau, Emilio o Dell'educazione, 1762

La gente che non vive in armonia con le convenzioni del suo ambiente tende a essere pungente e sgradevole e a mancare di espansività e di buon umore. Queste stesse persone, trasportate in un altro ambiente, dove le loro idee non fossero giudicate strambe, cambierebbero radicalmente il loro carattere. Da serie, timide, poco socievoli, possono diventare allegre e piene di fiducia in se stesse; da spinose e scontrose, lisce e facili da trattare; da chiuse, socievoli ed espansive.
Bertrand Russell, La conquista della felicità, 1930

L'uomo è un animale socievole, e molto di più con la mente che col corpo. Potrebbe voler andare da solo a fare una passeggiata, ma odia stare da solo con le sue opinioni.
George Santayana [1]

Com'è deliziosa la solitudine, quando sappiamo che da qualche parte nel mondo, fosse anche a grande distanza, qualcuno si strugge per noi. Ma questa può ancora dirsi solitudine? Non è piuttosto quella forma molto comoda e molto irresponsabile di socievolezza che sa soltanto chiedere e prendere senza mai dare qualcosa, anzi senza riconoscere neppure i propri obblighi?
Arthur Schnitzler, Il libro dei motti e delle riflessioni, 1927

La noia non è un male da sottovalutare: alla lunga, essa traccia sul volto una vera disperazione. Essa fa sì che gli esseri, i quali si amano tanto poco fra loro, come gli uomini, tuttavia si cerchino così tanto l’un l’altro, e diventa con ciò la fonte della socievolezza.
Arthur Schopenhauer, Il mondo come volontà e rappresentazione, 1819

L'impulso alla socievolezza da parte degli uomini non è in fondo qualcosa di diretto, non si basa cioè sull'amore per la compagnia, ma piuttosto sul timore della solitudine, poiché non viene tanto cercata la presenza affettuosa degli altri, quanto, per dir meglio, vengono fuggite la desolazione e l'oppressione della solitudine, assieme alla monotonia della propria coscienza.
Arthur Schopenhauer, Parerga e paralipomena, 1851
 
Ciò che rende socievoli gli uomini è la loro incapacità di sopportare la solitudine e, in questa, se stessi.
[Die Menschen gesellig macht, ist ihre Unfähigkeit, die Einsamkeit und in dieser sich selbst zu ertragen].
Arthur Schopenhauer, ibidem

La socievolezza di ognuno sta pressappoco in rapporto inverso con il suo valore intellettuale; "egli è poco socievole" significa già quasi "egli è un uomo di grandi qualità".
Arthur Schopenhauer, ibidem
 
La socievolezza fa parte delle tendenze pericolose, anzi rovinose, poiché ci mette in contatto con esseri, la cui grande maggioranza è moralmente cattiva, e intellettualmente ottusa, o deviata. L'individuo insocievole è uno che non ha bisogno di tali esseri.
Arthur Schopenhauer, ibidem
 
Ognuno è socievole nella misura in cui è spiritualmente povero, e in genere volgare. Nel mondo infatti non si ha molto di più, oltre la scelta tra la solitudine e la volgarità.
Arthur Schopenhauer, ibidem
 
Si può anche considerare la socievolezza come un reciproco riscaldarsi spirituale degli uomini, simile a quello corporeo provocato dalla calca, quando il freddo è grande. Chi però ha in se stesso molto calore spirituale, non ha bisogno di questi aggruppamenti.
Arthur Schopenhauer, ibidem
 
Soltanto le nature estremamente povere e volgari saranno in vecchiaia tanto socievoli quanto lo erano prima. Costoro risultano molesti in una società, cui non sono più adatti, e riescono tutt'al più a essere tollerati, mentre un tempo erano stati cercati.
Arthur Schopenhauer, ibidem
 
Tutti i miserabili sono socievoli sino a far pietà.
[Alle Lumpen sind gesellig, zum Erbarmen].
Arthur Schopenhauer, ibidem
 
Un certo sentimento di totale autosufficienza è ciò che trattiene gli individui di valore e di ricchezza interiore dall'offrire sacrifici notevoli alla vita in comune con altri - sacrifici che tale comunità esige - e ancora di più li trattiene dal cercarli, con un sensibile rinnegamento di se stessi. Il sentimento contrario rende invece la gente volgare così socievole e accomodante: per costoro infatti è più facile sopportare gli altri che se stessi.
Arthur Schopenhauer, Parerga e paralipomena, 1851
 
Antipatia. Sentimento spesse volte irragionevole, ma necessario per limitare i danni della socievolezza umana.
Renzo Sertoli Salis, Dizionario delle idee sbagliate, 1955

La società non è di conforto per chi non è socievole.
[Society is no comfort to one not sociable].
William Shakespeare, Cimbelino, 1609

Non vi è oggigiorno quasi altro mezzo di agire sugli uomini e – nel senso più elevato – di vivere socievolmente nel mondo, se non appunto il colloquio privato e la riflessione che vi ha luogo.
Solger [1]

Siamo soli, ma abbiamo paura dell'intimità. E così, dai social network ai robot socievoli, stiamo progettando tecnologie che possano darci l'illusione della compagnia senza le richieste dell'amicizia.
Sherry Turkle [1]

Essere sani di mente significa, in larga misura, essere socievoli.
John Updike [1]

Io sono estremamente socievole e infinitamente solitario.
Paul Valéry, Quaderni, 1894/1945 (postumi, 1957/61)

Appena prima di uscire ho sentito il vicino girare la chiave nella toppa, non avevo voglia di farmi il viaggio in ascensore con lui, ho guardato nello spioncino e ho aspettato di vederlo sparire. Non ho niente contro il mio vicino di casa, è anche una persona riservata, è solo che al mattino mi costa fatica essere socievole.
Fabio Volo, Quando tutto inizia, 2017

Un sorriso è una luce alla tua finestra che dice agli altri che dentro c'è una persona premurosa e socievole.
Denis Waitley [1]

Se si comincia a chiacchierare, gli adulti – e anche i bambini – mettono su una maschera sorridente e socievole. Per questo, se si vuole conoscere la verità, si deve evitare di parlare.
Banana Yoshimoto, Un viaggio chiamato vita, 2006

L'uomo, da scimmia qual è, è un animale sociale e considera il clientelismo, il nepotismo, gli intrallazzi e il pettegolezzo, modelli intrinseci di comportamento etico.
Carlos Ruiz Zafón, L'ombra del vento, 2001

Sono un tipo altamente asociale e tremendamente socievole. Per questo ascolto tutti ma parlo con pochi.
Anonimo

Note
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