Frasi e citazioni di Keisuke Matsumoto

Selezione di aforismi, frasi e citazioni di Keisuke Matsumoto (Otaru, 1979), monaco buddhista e saggista giapponese, autore di libri in cui la tradizione e la filosofia giapponesi si coniugano con il mondo occidentale. Le sue opere sono tradotte in Italia dall'editore Vallardi.
Foto di Keisuke Matsumoto
Non è pensabile diventare adulti senza commettere errori,
poiché non si può crescere senza sbagliare. (Keisuke Matsumoto)

Manuale di pulizie di un monaco buddhista
Spazziamo via la polvere e le nubi dell'anima, 2011 - Selezione Aforismario

Se purifichiamo la nostra anima, anche tutto ciò che ci circonda risplenderà, così il presente, da frenetico, si trasformerà in un presente più generoso nei confronti di tutti.

Nel nostro paese, [in Giappone] fare le pulizie è un concetto che non si riferisce semplicemente a togliere lo sporco dalle superfici, ma è in stretta relazione con lo spazzar via le nubi che oscurano la nostra anima.

Chi non dà la giusta importanza alle cose non la dà neppure alle persone. E tutto ciò che non si utilizza più si trasforma in immondizia.

Siate grati alle cose che vi sono state utili e quando non ne avete realmente più bisogno fatele risplendere di una nuova luce donandole a chi ne può fare un buon uso: questo significa averne cura.

Inspirare l’aria fresca dell’alba predisporrà il nostro animo ad affrontare le pulizie giornaliere; inoltre, è bene ricordare che l’aria viziata ha un’influenza negativa sul nostro stato d’animo che si risveglia.

Non ci si lava il viso perché sia effettivamente sporco: è l’atto in sé a essere importante, indipendentemente dall’avere la faccia pulita o meno. L’idea, poi, di entrare in contatto con altre persone senza essersi lavati il viso è inconcepibile. Avere un corpo pulito e uno spirito purificato è alla base della relazione con le persone.

L’acqua è un dono della natura e per gli esseri umani è di importanza vitale. Non bisogna sprecarla: anche una semplice azione come pulirsi il viso deve essere fatta nel rispetto della natura.

Proprio perché si tratta di un gesto che si ripete tutti i giorni, non disdegnate di lavarvi il viso, anzi, fatelo sempre in maniera accurata, avendo consapevolezza di ciò che state facendo. Lavarsi il viso è uno dei segreti per tenere pulita l’anima.

Se sfruttiamo al massimo le energie del nostro corpo durante il giorno, la sera ci addormenteremo presto. Fate attenzione però a non dormire troppo, poiché ciò travalica lo scopo del riposo. La brama di sonno fa parte delle passioni che oscurano l’anima e il dormire inutilmente ci espone a esse.

Quando facciamo acquisti è necessario valutare in maniera approfondita le caratteristiche di ciò a cui siamo interessati e scegliere solo le cose veramente importanti, in modo da poterle far vivere e utilizzarle in armonia con noi stessi e con la natura. 

Molte persone sono convinte che la libertà risieda nel fare ciò che piace, assecondando i propri desideri. Ma quella non è la libertà. Libertà non è fare quello che si vuole quando si vuole: soddisfare tali capricci imprigiona l’anima. Libertà è vivere ogni giorno serenamente, il cuore colmo di gioia, e questa gioia ci è data dal portare a termine, uno dopo l’altro, tutti i nostri doveri. 

Accatastare cose e non riordinare è segno di indolenza e predispone la formazione della muffa, ma significa soprattutto una cosa: che la muffa si è già formata nella nostra anima. Il rimedio fondamentale contro di essa è non accumulare cose: siamo noi per primi a creare i luoghi idonei alla formazione di tale fungo. Vi invito, pertanto, a non ammassare cose superflue: gettatele! Disfiamoci di ciò di cui non abbiamo reale necessità.

Manuale di un monaco buddhista per sconfiggere la paura degli altri
Tecniche per vivere meglio senza consumare la propria anima, 2012 - Selezione Aforismario

Spesso chi soffre di insicurezza cronica sostiene che si tratti soltanto di prudenza, ma insicurezza e prudenza sono due cose ben diverse: l’insicurezza è l’esitazione di fronte a ciò che ci spaventa; la prudenza comporta, al contrario, il prestare attenzione e l’agire in modo non impulsivo.

Più vogliamo proteggere noi stessi, più abbiamo paura di aprire il nostro cuore, così lo chiudiamo definitivamente, ci chiudiamo in noi. 

Alla base dell’insicurezza c’è la mancanza di fiducia in sé stessi: su questa poggia quell’atteggiamento tipicamente umano che è il preoccuparsi troppo del giudizio altrui; e infine l’ansia, che prende origine dal senso di solitudine.

Non è pensabile diventare adulti senza commettere errori, poiché non si può crescere senza sbagliare. Se non facciamo errori, non possiamo acquisire fiducia in noi stessi.

Le esperienze di vita costituiscono il cibo dell’anima.

Se non si pratica attività fisica, la salute si deteriora; allo stesso modo, se non si affrontano sfide, seppur senza esagerare, non si può crescere.

Non fare esperienze di vita ci tiene al sicuro dai possibili fallimenti e dalle sofferenze che questi comportano, ma ci preclude anche la possibilità di avere successo, dando origine a un circolo vizioso.

Siamo ossessionati dal piacere a tutti i costi agli altri, dalla preoccupazione di non fare brutte figure, e così viviamo le nostre giornate in preda all’agitazione.

Dobbiamo renderci conto che la vita non va necessariamente nella direzione che noi desideriamo. Vedere le cose per quello che sono significa accettarle. E questa è la via che ci ha indicato il Buddha per superare la sofferenza: essere saggi e vedere chiaramente ogni cosa.

Non c’è bisogno di essere a tutti i costi gentili con una persona cui non piacciamo, ma evitiamo di reagire all’ostilità altrui e, per lo meno, manteniamo sentimenti neutrali.

Per quanto possiamo procurarci ciò che volevamo e sentirci soddisfatti, è nella natura umana che il giorno successivo nascerà in noi il desiderio di qualcosa di nuovo. In realtà, così come più acqua salata beviamo, più ci viene sete, più soddisfiamo il nostro desiderio, più lo alimentiamo. Conoscendo questa caratteristica del desiderio, prendetene le debite distanze

Manuale di un monaco buddhista per liberarsi dal rumore del mondo
37 esercizi per ottenere la tranquillità dell'anima, 2013 - Selezione Aforismario

Il buddhismo è una miniera di suggerimenti utili per vivere al meglio la nostra quotidianità e le nostre relazioni con gli altri.

Il fresco vento del buddhismo che mi soffia nel cuore mi alleggerisce dall’inquietudine.

Siamo circondati da un turbinio di rumori, ma non esistono solo quelli esterni. Ci sono rumori che emergono dal nostro mondo interiore, come la gelosia, la rabbia, l’attaccamento ai beni materiali, che mettono a repentaglio la tranquillità dell’anima. Sono proprio questi rumori interiori che ci sconvolgono con maggior violenza.

Il desiderio-attaccamento porta le persone a essere avide, la collera-odio a perdere il controllo di sé e la stupidità a perdere di vista sé stessi a causa degli istinti.

Per ottenere la tranquillità dell’anima non è necessario recarsi in un luogo insonorizzato, non lo fanno nemmeno i monaci che praticano l’ascetismo. Bisogna ritrovare la serenità nella vita di tutti i giorni, immersa nel frastuono, non fuggire su una montagna solitaria. 

L’essere umano è dotato di intelligenza, ma anziché giungere alla prajñā – la conoscenza superiore – diventa sempre più cieco alle cose del mondo e non le vede per quello che sono. 

La prima cosa da fare quando cadiamo preda degli istinti è respirare profondamente, calmarci e concentrarci per tornare ragionevoli. E osservare noi stessi in modo distaccato, come se fossimo un’altra persona.

Non cadete nell’errore di credere che siano solo gli altri a creare problemi, non siete immuni dal commettere errori. 

Cercate anche di mettervi nei panni degli altri, di capire il loro punto di vista, senza però uniformarvi in tutto e per tutto agli altri.

Riflettete con serenità: se una persona assume comportamenti discutibili fateglielo notare, ma con garbo, senza prevaricarla. Solo con la tranquillità dell’anima i rapporti umani possono dare buoni frutti.

Se avete l’abitudine di accendere la TV quando arrivate a casa e di spegnerla solo quando andate a dormire, i personaggi televisivi non si limiteranno a tenervi compagnia ma anche a rimboccarvi le coperte! Agendo così non disporrete mai di tempo per voi stessi.

Il modo passivo con cui riceviamo degli input dalla televisione è pericoloso. Inoltre, le informazioni trasmesse dalla TV sono il frutto di elaborazioni altrui e non di rado propagano negatività. Bisognerebbe spegnerla più spesso!

Abbiate rispetto per i luoghi in cui si può percepire una profonda armonia con gli altri esseri viventi. Non si tratta solo di rilassarsi, bensì di assaporare un sentimento di liberazione, di rottura del guscio che ci avvolge: una sensazione impareggiabile.

Quando sento le onde che s’infrangono sulla spiaggia i problemi quotidiani diventano insignificanti e il mio cuore si libera da ogni pesantezza. Mi fanno lo stesso effetto anche i fiumi. I ritmi della natura tranquillizzano l’anima.

Per vivere sereni, senza essere schiavi dei desideri, bisogna rifuggire gli eccessi, mantenere la stabilità. Ed è ancora più importante non paragonarci agli altri con un fallace metro di misura.

Se qualcuno ci prende di mira e parla male di noi è meglio non prendere la cosa troppo sul serio. Raccogliere l’offesa ribattendo o attaccando porta a cadere in un circolo vizioso. Vi assicuro: è meglio far finta di niente.

La filosofia buddhista sostiene che più si desidera più ci si allontana dalla felicità: guadagni diecimila, vuoi centomila; hai centomila, desideri un milione. Se non si pone un freno all’avidità questa non avrà limiti, ed esserne succubi ci allontana dalla felicità.

Lottare per i soldi, per il potere crea enorme stress: indietreggiamo di un passo per guarire.

La gioia non risiede negli eccessi ma nella «Via di mezzo». L’eccesso è una locomotiva che gira su sé stessa e deraglia, la «via di mezzo» è un treno che porta dritto alla meta.

Si possono percorrere innumerevoli strade, ma l’essenza del cammino non sta tanto nel percorso scelto, quanto nel guardare sé stessi attraverso la strada che stiamo seguendo.

La nostra stessa vita è una strada da percorrere, non dobbiamo concentrarci esclusivamente sulle condizioni del terreno, ovvero cosa ci può offrire, se è conveniente o meno, dobbiamo soprattutto non dimenticarci del motivo per cui la stiamo seguendo, ossia riflettere su che tipo di persone siamo: se non lo facessimo significherebbe dimenticarsi del senso stesso della vita.

Note
Leggi anche le citazioni degli autori giapponesi: Yukio MishimaHaruki Murakami - Yamamoto Tsunetomo

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