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Frasi e citazioni di Isaiah Berlin

Selezione di frasi e citazioni di Isaiah Berlin (Riga, 1909 - Oxford, 1997), filosofo, politologo e diplomatico lettone naturalizzato britannico. "Sono ebreo semplicemente perché non si può smettere di essere ebrei".
Foto di Isaiah Berlin
Tanto la libertà quanto l'uguaglianza sono tra gli obiettivi primari perseguiti dagli esseri umani
per molti secoli: ma la totale libertà per i lupi è morte degli agnelli. (Isaiah Berlin)

Libertà
Liberty, 1969

L'essenza della libertà è sempre consistita nella capacità di scegliere come si vuole scegliere e perché così si vuole, senza costrizioni o intimidazioni, senza che un sistema immenso ci inghiotta; e nel diritto di resistere, di essere impopolare, di schierarti per le tue convinzioni per il solo fatto che sono tue. La vera libertà è questa, e senza di essa non c'è mai libertà, di nessun genere, e nemmeno l'illusione di averla.

Saggi filosofici
1980-1994

Il fine della filosofia è sempre il medesimo, aiutare gli uomini a capire sé stessi e quindi a operare alla luce del giorno e non paurosamente, nell'ombra.

Gli uomini non possono vivere senza cercare di descriversi e di spiegarsi l'universo.

Il mondo di un uomo che crede che Dio lo abbia creato con un preciso scopo, che lo abbia dota­to di un'anima immortale, che ci sia un'altra vita in cui dovrà scon­tare i propri peccati, è radicalmen­te diverso dal mondo di un uomo che non crede in alcuna di queste cose; e i motivi d'azione, i codici morali, le idee politiche, i gusti, i rapporti personali del primo saranno profondamente e sistematicamente diversi da quelli del secondo.

È un'ipotesi ragionevole credere che tra le principali cause di errore, malcontento e paura figurino, quali che ne possano essere le radici psicologiche e sociali, la cieca adesione a idee consunte, la diffidenza patologica per qualsiasi forma di autocritica, gli spasmodici sforzi per evitare di analizzare razionalmente, a qualsiasi livello, ciò per mezzo di cui e con cui viviamo.

Sulla ricerca dell'ideale
On the Pursuit of the Ideal, 1988 - Selezione Aforismario

A costringere le persone dentro le linde uniformi imposte da schemi, nei quali dover credere dogmaticamente, è quasi sempre la strada verso l'inumanità.

La ricerca della perfezione mi sembra la "ricetta" del massacro, e la prospettiva non migliora se a pretenderla è il più sincero degli idealisti, il più puro di cuore.

Possiamo fare solo ciò che possiamo: ma dobbiamo farlo, nonostante le difficoltà.

Solamente i barbari non sono curiosi di sapere da dove vengono, come sono giunti ove si trovano e qual è la loro meta; se vogliono giungervi, e se è così, perché sì, e se invece no, per quale ragione non vogliono.

Se non vi sono valori universali, in ogni modo vi è un minimum senza il quale le società a stento potrebbero sopravvivere. Pochi oggi vorrebbero difendere la schiavitù, l'omicidio rituale o le camere
a gas naziste o la tortura di esseri umani per amore del piacere, del profitto o anche del bene politico.

Il dovere pubblico primario è di fuggire gli estremi della sofferenza.

Tanto la libertà quanto l'uguaglianza sono tra gli obiettivi primari perseguiti dagli esseri umani per molti secoli: ma la totale libertà per i lupi è morte degli agnelli, la totale libertà dei potenti, dei dotati di talento, risulta non compatibile con i diritti a un'esistenza decente per i deboli e i meno capaci.

È sulla terra che viviamo ed è qui che dobbiamo credere e agire.

Rivoluzioni, guerre, assassini e misure estreme possono essere necessari in situazioni disperate. Ma la storia insegna che raramente il loro risultato è quello che si prevedeva; non ci sono garanzie, neppure possibilità abbastanza alte, talvolta, che simili azioni conducano a un progresso.

Possiamo assumerci il rischio di un'azione drastica, nella vita privata o nella politica pubblica, ma dobbiamo sempre essere consapevoli, mai dimenticare, che possiamo sbagliare e che l'essere sicuri del risultato di simili misure conduce immancabilmente alla sofferenza, evitabile, di innocenti.

Se anche ai conflitti non si può sfuggire, possono essere stemperati. Si possono soppesare le richieste e raggiungere compromessi.

Dobbiamo impegnarci in quelli che sono chiamati "trade-offs" - compromessi: norme, valori, princìpi, devono accettare in situazioni specifiche mutue concessioni in vari gradi. Le soluzioni utilitaristiche sono talvolta sbagliate ma, mi pare, più spesso benefiche.

Noi siamo condannati a scegliere, e ogni scelta può comportare una perdita irreparabile.

Qualsiasi studio della società mostra che ogni soluzione crea una nuova situazione, che genera i suoi particolari nuovi bisogni e problemi, nuove richieste.

Le utopie hanno il loro valore ma, se si ergono a guide per governare gli uomini, possono risultare letteralmente fatali.

Felici sono quelli che vivono sottomessi a una disciplina che accettano passivamente, quelli che per libera scelta obbediscono agli ordini dei superiori, spirituali o temporali, la cui parola è completamente accettata come legge inviolabile; o felici quelli che sono arrivati, con metodo loro proprio, a convinzioni chiare e salde su che cosa fare e su che cosa essere, convinzioni che non tollerano alcuna possibile incertezza. Posso solo osservare che questi, che riposano sui letti così comodi del dogma, sono vittime di forme di miopia auto-indotta, di paraocchi che si foggiano per accontentarsi, ma non per comprendere ciò che significa essere uomo.

La libertà e i suoi traditori
Freedom and its Betrayal, 2003

L'essenza della libertà sta nel diritto di opporsi di difendere le nostre convinzioni solo perché sono le nostre convinzioni. 

Citazioni da saggi e conferenze
Selezione Aforismario

Dove i valori ultimi rimangono inconciliabili, in linea di principio non si possono trovare soluzioni univoche. 

I filosofi sono degli adulti che si ostinano a porre domande infantili.

La vera conoscenza è quella del perché le cose sono come sono, e non semplicemente di ciò che sono.

È una terribile e pericolosa arroganza credere che siamo i soli ad avere ragione, che abbiamo un occhio magico che vede la verità, e che gli altri, per il solo fatto che dissentono, non possono aver ragione.

Poche cose hanno fatto più danno della credenza da parte di individui o gruppi (o tribù o Stati o nazioni o Chiese) che lui, o lei, o essi sono i soli possessori della verità, soprattutto riguardo a come vivere, che cosa essere e fare – e che chi la pensa diversamente non solo sbaglia, ma è un malvagio o un pazzo, e bisogna rinchiuderlo o eliminarlo.

Arrivare a un compromesso con persone con cui non simpatizziamo, o che non comprendiamo bene, è indispensabile per qualunque società decente, giacché niente è più distruttivo dell’euforica convinzione di essere infallibili.

Quando qualcuno parla della necessità del realismo, si può essere certi che è sempre il preludio ad azioni sanguinose.

Un sacrificio non accresce ciò che viene sacrificato, cioè la libertà, per quanto grande possa essere la necessità morale del sacrificio o il vantaggio morale che ne deriva. Ogni cosa è quello che è: la libertà è libertà, non uguaglianza o gentilezza o giustizia o cultura, o fortuna umana o una tranquilla coscienza.

Frasi attribuite
Dal legno storto dell'umanità non è mai stato ricavato nulla di completamente diritto.
[Out of the crooked timber of humanity, nothing completely straight was ever made].
[Immanuel Kant].

La volpe sa molte cose, ma il riccio ne sa una grande.
[citazione di Archiloco, VII sec. a.e.c.].

Non c'è una ragione a priori per supporre che la verità, quando sia scoperta, risulterà necessariamente interessante.
[There is no a priori reason for thinking that the truth, once discovered, will necessarily prove interesting].
[Clarence Irving Lewis].

Note
Vedi anche frasi e citazioni di: Alfred Jules Ayer - John Nicholas Gray