Frasi e citazioni di Johan Cruijff
Selezione di frasi e citazioni di Johan Cruijff (Amsterdam, 1947 - Barcellona, 2016), calciatore, allenatore di calcio e dirigente sportivo olandese, di ruolo attaccante o centrocampista. Considerato uno dei migliori giocatori nella storia del calcio, fu l'interprete più emblematico del "calcio totale" con cui l'Ajax e l'Olanda di Rinus Michels rivoluzionarono la storia di questo sport tra la seconda metà degli anni '60 e la prima metà degli anni '70. Secondo le parole dello stesso Cruijff:
"Più ci penso, più mi convinco che la formazione della mia famiglia abbia contribuito alla nascita del calcio totale – un metodo praticabile da giocatori che non badano soltanto a loro stessi, ma sanno quello che fa chi porta la palla e ne anticipano le mosse. Ed è proprio quello che accade in una famiglia, soprattutto quando ci sono dei bambini. In famiglia, quasi tutto ciò che una persona fa finisce per riguardare anche gli altri".
Il calcio si gioca con la testa, le gambe si usano solo per correre. (Johan Cruijff) |
La mia rivoluzione
My Turn. The Autobiography, 2016 - Selezione Aforismario
Il talento calcistico mi è stato donato da Dio, non ho dovuto compiere alcunché per ottenerlo. Mi sono limitato ad allenarmi un poco e a divertirmi moltissimo.
Come giocatore o come allenatore non sono in grado di fare qualcosa a un livello basso. Riesco a guardare in un’unica direzione: verso l’alto, al meglio possibile.
Ho sempre vissuto con l’obiettivo di migliorare, me stesso e gli altri. E ho perseguito questo impegno in ogni mia azione.
Tutto ciò che so, l’ho appreso dall’esperienza. Tutto ciò che ho fatto, l’ho affrontato con uno sguardo rivolto al futuro, con un’attenzione al progresso. Al passato non penso troppo; è il mio modo naturale di essere.
Guardare sempre avanti significa concentrarsi a fare meglio ogni cosa che si fa e voltarsi indietro solo per imparare dai propri errori.
Il calcio è un processo in cui prima si fanno errori e poi li si analizza per trarne una lezione e non lasciarsi demoralizzare.
Nel calcio, un bravo giocatore è quello che tocca la palla una volta sola e sa dove andare
Spesso le cose più facili sono le più difficili, e infatti considero il tocco di prima una delle più alte forme di tecnica calcistica.
Di solito gli allenatori sono fissati col movimento, chiedono di correre per novanta minuti e dare l’anima in campo. Ma non è necessario correre troppo, il calcio si gioca con il cervello. Devi essere al posto giusto nel momento giusto, né troppo presto né troppo tardi.
I calciatori famosi vivono davvero in un mondo parallelo dove tutto è anormale – lo stipendio, l’interesse dei media – e i procuratori devono evitare che i loro assistiti perdano il senso di realtà.
Nella mia esperienza il denaro è secondario. Ovviamente i soldi contano – sebbene non abbia mai visto un sacco di soldi segnare un gol.
Si raggiunge il vertice insieme ad altre persone, da soli è impossibile.
Il calcio totale è una questione di distanze e di metri. Se spazi e distanze vengono rispettati, allora si può coprire tutto il campo: questa è la base della filosofia di gioco. Per farlo, però, serve bravura e molta disciplina.
Nel calcio totale occorre avere sempre una visione d’insieme e non perdere mai di vista il pallone.
Spesso non conta solo voler migliorare, ma anche l’intensità con cui ti alleni.
Ho sempre utilizzato le finte non per ridicolizzare l’avversario, ma come soluzione migliore a un problema.
In Europa si crede troppo spesso che gli sportivi siano stupidi. Chiaramente non è così. Perché non puoi diventare atleta di primo livello se non sei intelligente.
Il calcio si gioca con la testa, le gambe si usano solo per correre.
A essere decisivi non sono quasi mai i grandi errori, bensì i piccoli sbagli – i primi che devi cercare di eliminare.
Fortuna e successo sono spesso collegati. Certo, la fortuna devi anche saperla portare dalla tua parte. Ecco perché, da calciatore, volevo sempre prendere l’iniziativa, avere il controllo della partita – per poter guadagnare l’aiuto della sorte.
Con la sparizione del calcio di strada un giovane calciatore ha perso in media dieci ore a settimana di allenamento dei fondamentali.
Il calcio di alto livello si basa infatti su tecnica, tattica, formazione e finanze.
Per ogni giocatore è fondamentale la squadra che lo circonda.
Oggi sembra ci sia bisogno di trovare una soluzione a tutto sulla base di video, analisi e quant’altro. Tutti sanno spiegare tutto. Ma lasciate spazio al talento individuale! Lasciate fare ai giocatori.
Avere qualità significa anche vedere ciò che gli altri non vedono. Improvvisare sfruttando il pensiero alternativo.
Scomponendo il calcio, si scopre che è uno sport giocato con i piedi, e per questo le probabilità di sbagliare sono molto elevate.
Il calcio è una questione di qualità e di errori. In tutto il campo vengono commessi piccoli e grandi errori, in continuazione. Come quando un giocatore arriva solo davanti al portiere ma non riesce a segnare, oppure quando si sbaglia un rigore.
Poiché il calcio è uno sport di errori, gli arbitri, i guardalinee e gli assistenti di porta continueranno a sbagliare. Così come i bomber mancheranno alcune occasioni e i migliori portieri faranno delle papere – errori di cui milioni di persone parleranno e discuteranno per giorni, mesi e addirittura anni. Questo è il bello del calcio e noi lo dobbiamo conservare così.
A volte si rende il calcio complicato, ma il gioco funziona meglio se lo si mantiene semplice.
Gli episodi brutti – ho imparato – non sono sempre la conseguenza di un errore, spesso sono segnali che ti dicono che devi cambiare qualcosa. Se impari a guardarla da questo punto di vista tutte le esperienze diventano positive.
L’intera vita è un unico, grande progresso, che senza dubbio vale la pena di vivere.
La lezione è questa: ti prendono per pazzo finché non diventi un genio.
Il calcio è semplice, ma nulla è più difficile che giocare a calcio in modo semplice. (Johan Cruijff) |
Mi piace il calcio ma non quello di oggi
2002
Il calcio consiste fondamentalmente in due cose. La prima: quando hai la palla, devi essere capace di passarla correttamente. La seconda: quando te la passano, devi saperla controllare. Se non la puoi controllare, tantomeno la puoi passare.
Il senso del calcio è che vinca il migliore in campo, indipendentemente dalla storia, dal prestigio e dal budget.
Il profeta del gol
Film documentario italiano, con regia di Sandro Ciotti, 1976
Durante ogni allenamento, qualunque sia il tuo sport, ti senti distrutto perché in ogni allenamento devi andare oltre quello che sul momento ti sembra il tuo limite: tu cominci a correre, a scattare a calciare e dopo un po' ti sembra di aver esaurito ogni energia, mentre hai solo esaurito quello che io chiamo "primo fiato". A quel punto bisogna sforzarsi per superare la piccola crisi che sembra bloccarti, per arrivare al "secondo fiato": che ovviamente arriva solo dopo qualche minuto di sofferenza. Quando l'allenatore dà lo stop senti il cuore che batte vertiginosamente, sembra che debba scoppiarti nel petto: devi riuscire a ricondurlo al suo ritmo normale in meno di due minuti; se non ci riesci è meglio che apri una tabaccheria o tenti di diventare Presidente del Consiglio: vuol dire che hai sbagliato mestiere...
Frasi da interviste
Selezione Aforismario
Giocare a calcio è molto semplice, ma giocare a calcio in modo semplice è la cosa più difficile che ci sia.
[Playing football is very simple, but playing simple football is the hardest thing there is].
È meglio fallire con la propria visione piuttosto che fallire con la visione di un altro.
I giocatori che non sono veri leader, ma cercano di esserlo, riprendono sempre gli altri giocatori dopo un errore. I veri leader in campo presumono già che gli altri commetteranno degli errori.
La palla è una sola, quindi è necessario che ce l'abbia tu.
La qualità senza risultati è inutile. I risultati senza qualità sono noiosi.
Ogni svantaggio ha il suo vantaggio.
Se non puoi vincere, assicurati di non perdere.
Note
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