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Aforismi, frasi e citazioni sul Rito

Raccolta di aforismi, frasi e citazioni sul rito, cioè il complesso di norme che regolano le cerimonie di un culto. In senso lato, si parla di rituali per azioni, anche di scarsa importanza, eseguite però secondo un metodo preciso e un severo impegno.
Su Aforismario trovi altre raccolte di citazioni correlate a questa sul sacro, il mito, la tradizione, la santa messa e il battesimo. [I link sono in fondo alla pagina].
Accensione di una candela con la fiamma di un'altra candela
Il rito è l'atto di santificare l'azione, anche quella ordinaria, affinché  abbia significato.
Posso accendere una candela perché ho bisogno della luce o perché la candela
rappresenta la luce di cui ho bisogno. (Christina Baldwin)

È detto nei Vangeli che la fede può spostare le montagne. Ma finché i credenti ripeteranno delle formule, dei gesti e dei riti, senza comprendere la loro ragion d'essere, la loro fede non sposterà le montagne e non farà alcun miracolo. E quando parlo di miracoli, non si tratta di guarire i malati o resuscitare i morti, ma della nostra stessa trasformazione, della nostra stessa guarigione, della nostra resurrezione.
Omraam Mikhaël Aïvanhov, Discorsi, 1938-1986

Il rituale consiste in pratiche esterne di spiritualità che ci aiutano a diventare più ricettivi e consapevoli della vicinanza della nostra vita al sacro. Il rito è l'atto di santificare l'azione – anche quella ordinaria – affinché abbia significato. Posso accendere una candela perché ho bisogno della luce o perché la candela rappresenta la luce di cui ho bisogno.
Christina Baldwin [1]

La parola “rito” è solitamente associata alla religione o a qualche forma di culto, ma, in realtà, nella sua essenza, il rito consiste nel celebrare un atto simbolico in maniera consapevole.
Franco Berrino e Daniel Lumera, La via della leggerezza, 2019

Un gesto, una camminata, un respiro, un abbraccio, il pasto, la contemplazione di un tramonto, uno sfogo di rabbia, il momento della doccia, le faccende domestiche, l’acquisto del giornale, accendere il computer, l’apparecchiatura della tavola... tutto può divenire rito. La leggerezza di ogni gesto consiste nella nostra assoluta consapevolezza in esso.
Franco Berrino e Daniel Lumera, ibidem

Ogni gesto in cui poniamo attenzione e intenzione si trasforma in un atto rituale simbolico carico di significato, con il potere di trasformare alchemicamente il nostro corpo e la nostra mente.
Franco Berrino e Daniel Lumera, ibidem

Nella vita di alcuni ordini monastici vengono compiute sempre le stesse azioni, abitandole con assoluta consapevolezza. La via del rito è esattamente questo: compiere gli stessi gesti con una precisa attitudine interiore. La differenza non è in ciò che si compie, ma in come lo si abita.
Franco Berrino e Daniel Lumera, ibidem

Il segreto nella ripetizione rituale consiste di tre elementi: attenzione, presenza e consapevolezza di se stessi. Quando questi tre ingredienti, applicati a qualsiasi gesto – anche a quelli in apparenza insignificanti – sono presenti in forma matura, ovvero armoniosa, allora riusciamo ad avere accesso al miracolo della bellezza, prima celata.
Franco Berrino e Daniel Lumera, ibidem

Basta un poco d’amore per rendere le azioni, le situazioni, le relazioni e le emozioni qualcosa di consapevole attraverso cui celebrare la vita. Abitiamo l’infinito che esiste nel finito. E facciamone il rito della nostra vita.
Franco Berrino e Daniel Lumera, La via della leggerezza, 2019

Il rito è la via di passaggio dell'anima dentro l'Infinito.
[Ritual is the passage way of the soul into the Infinite].
Algernon Blackwood [1]

C’è un rito senza un dio? Attento, ateo, il tuo rito potrebbe diventare il taglio del nastro e il minuto di silenzio.
Pasquale Cacchio, Frantumi, 2010

Il rito è un pensiero in atto. È il pensiero umano incarnato in un gesto, capace di un'intensa forza d'espressione come della più squisita delicatezza mentale. 
Gérard Calvet, La santa liturgia, 1982 

La funzione del rituale, per come la intendo io, è quella di dare forma alla vita umana, non in termini di mera disposizione superficiale, ma in profondità.
Joseph Campbell [1]

I riti ci impediscono di dimenticare ciò che non deve essere dimenticato e ci mantengono radicati in un passato dal quale non dobbiamo staccarci.
Tony Campolo [1]

Parlare di rito, presentare la festa e il gioco come riti, e aggiungere che di festa e di gioco le società hanno bisogno per non disgregarsi, quindi per riconoscersi, quindi per reintegrarsi e rinnovarsi, equivale a dire che le società hanno bisogno del rito. Ma, dato il rapporto dialettico fra rito e mito, postulare la necessità del primo significa affermare l’irrinunziabilità del secondo.
Franco Cardini, I giorni del sacro, 2016

Il periodico riproporsi del mito attraverso il rito è la strada attraverso la quale il ritorno all’illud tempus garantisce un continuo rigenerarsi delle energie umane, un eterno ritorno alle fonti della vita.
Franco Cardini, ibidem

L’empietà verso i morti va crescendo. Le sepolture sempre più vergognosamente affrettate ne sono un segno. I riti si riducono e scompaiono.
Guido Ceronetti, Insetti senza frontiere, 2009

Il rito significherà sempre gettare via qualcosa: distruggere il nostro mais o il nostro vino sull'altare dei nostri dèi.
[Ritual will always mean throwing away something: destroying our corn or wine upon the altar of our gods].
Gilbert K. Chesterton, Tremendous Trifles, 1909

I riti che calmano le passioni e le fantasie degli uomini, costringono ogni individuo entro confini fissati, stabiliscono le distinzioni, le differenze e le gerarchie, senza le quali la grande musica dell’universo perderebbe il proprio accordo. Se rinunciassimo ai riti, la prudenza diverrebbe timore, il rispetto fastidio, il coraggio turbolenza, la sincerità rozzezza; ogni virtù piomberebbe nel vizio che le sta accanto come compagno sinistro.
Pietro Citati [1]

Non merita la mia considerazione chi, stando in alto, non è magnanimo, chi celebra i riti senza rispetto, chi attende alle cerimonie funebri senza dolore.
Confucio, Dialoghi, ca. 479-221 a.e.c. (postumo)

Dicono: “I riti! I riti!”. Ma sono i riti solo giada e seta?
Confucio, ibidem

Nelle cerimonie la frugalità è preferibile al lusso, nei riti funebri il dolore è preferibile alle forme esteriori.
Confucio, ibidem

Se l’uomo non ha umanità, a che gli servono i riti?
Confucio, ibidem

Quando chi sta in alto ama i riti, il popolo facilmente si lascia guidare.
Confucio, ibidem

Essere rispettosi senza i riti e le norme di condotta è faticoso, essere cauti senza i riti e le norme di condotta è viltà, essere coraggiosi senza i riti e le norme di condotta è rivolta, essere schietti senza i riti e le norme di condotta è rudezza.
Confucio, Dialoghi, ca. 479-221 a.e.c. (postumo)

Coloro che disdegnano i riti non capiscono con ciò di star richiedendo a qualsiasi individuo di reinventare l’epopea umana.
Nicolás Gómez Dávila, In margine a un testo implicito, 1977-1992

Alla società democratica è sufficiente, nel migliore dei casi, garantire la convivenza. Le società aristocratiche, invece, erigono sulla gleba umana un palazzo di cerimonie e di riti al fine di educare l’uomo.
Nicolás Gómez Dávila, ibidem

Nessuna esperienza è troppo bassa da non poter essere assunta a rituale e rivestire così un significato sublime.
Mary Douglas, Purezza e pericolo, 1966

Uno dei problemi piú gravi dei nostri giorni è la sfiducia nei simboli. […] se si trattasse soltanto della nostra frammentazione in piccoli gruppi, ciascuno legato alle sue forme simboliche, la situazione sarebbe facile da capire. Ma esiste un fenomeno ben piú misterioso: un ampio ed esplicito rifiuto dei rituali in quanto tali. “Rituale” è diventato una brutta parola, equivalente a conformismo vuoto: assistiamo a una rivolta contro il formalismo, anzi, contro la forma.
Mary Douglas, I simboli naturali, 1970

Il rito è un livello d'espressione simbolica che precede i racconti mitici. 
Jürgen Habermas, Verbalizzare il sacro, 2015

I riti sono azioni simboliche. Tramandano e rappresentano quei valori e quegli ordinamenti che sorreggono una comunità. Creano una comunità senza comunicazione, mentre oggi domina una comunicazione senza comunità.
Byung-Chul Han, La scomparsa dei riti, 2021

I riti si lasciano definire nei termini di tecniche simboliche dell’accasamento: essi trasformano l’essere-nel-mondo in un essere-a-casa, fanno del mondo un posto affidabile. 
Byung-Chul Han, ibidem

I riti sono nel tempo ciò che la casa è nello spazio. Rendono il tempo abitabile, anzi lo rendono calpestabile come una casa.
Byung-Chul Han, ibidem

I riti stabilizzano la vita. [...] I riti sono nella vita ciò che le cose sono nello spazio.
Byung-Chul Han, ibidem

Le cose sono il punto fermo, stabilizzante della vita. I riti hanno la medesima funzione: stabilizzano la vita per mezzo della propria medesimezza (Selbigkeit), della loro ripetizione (Wiederholung). Rendono, dunque, la vita resistente. 
Byung-Chul Han, ibidem

Sono le forme rituali che, come la cortesia, rendono possibile non solo un bel rapporto interpersonale, ma anche un bel rapporto delicato con le cose. Nel quadro rituale, le cose non vengono consumate o spese, bensí usate – cosí possono anche invecchiare.
Byung-Chul Han, ibidem

In preda alla coazione a produrre ci rapportiamo alle cose e al mondo non come utilizzatori, bensí come consumatori. Di ritorno, le cose e il mondo consumano noi. Il consumo senza scrupoli ci attornia insieme alla sparizione, che destabilizza la vita. Le pratiche rituali fanno sí che ci rapportiamo armoniosamente non solo con le altre persone, ma anche con le cose.
Byung-Chul Han, ibidem

Laddove vengono meno i riti, espedienti di protezione, la vita è del tutto inerme. La coazione a produrre non verrà mai a capo di questa fragilità trascendentale, di questo disaccasamento. A ben vedere, anzi, lo accentua.
Byung-Chul Han, ibidem

I riti sono processi dell’incarnazione, allestimenti corporei. Gli ordini e i valori in vigore in una comunità vengono fisicamente esperiti e consolidati. Vengono inscritti nel corpo, incorporati, cioè interiorizzati mediante il corpo. Cosí i riti creano una conoscenza e una memoria incarnate, un’identità incarnata, un legame incarnato. 
Byung-Chul Han, ibidem

In questo consiste la forza dei riti. Le forme esteriori conducono a cambiamenti interiori.
Byung-Chul Han, ibidem

I riti e le cerimonie sono azioni umane genuine capaci di far apparire la vita in chiave festosa e magica, mentre la loro scomparsa la dissacra e la profana, rendendola mera sopravvivenza.
Byung-Chul Han, ibidem

I riti di passaggio, rites de passage, strutturano la vita come le stagioni. Chi varca una soglia conclude una fase della vita ed entra in una nuova. Le soglie, come passaggi, ritmano, articolano e raccontano proprio lo spazio e il tempo, rendono possibile una profonda esperienza dell’ordine.
Byung-Chul Han, ibidem

Le società arcaiche non conoscono la netta separazione di morte e vita. La morte è un aspetto della vita, giacché la vita è possibile solo nel quadro di uno scambio simbolico con la morte. I riti d’iniziazione e i sacrifici rituali sono atti simbolici che regolano numerose transizioni tra vita e morte.
Byung-Chul Han, ibidem

Nel Medioevo, l’università era tutt’altro che una fabbrica formativa, per questo vi venivano praticati anche dei riti: lo scettro, il sigillo, i cappelli da dottore, i colletti e le toghe sono esempi dei riti accademici. Oggi anche all’università i rituali vengono sempre piú abbandonati. L’università, in quanto azienda con dei propri clienti, non necessita di riti.
Byung-Chul Han, ibidem

I riti non vanno d’accordo col lavoro e la produzione e, anche quando vengono reintrodotti, sono meramente decorativi o privi di forza: sono soltanto un’ulteriore occasione per scattare dei selfie o vedere confermata la propria prestazione. Quando tutto viene regolato in modalità produttiva, i riti scompaiono.
Byung-Chul Han, La scomparsa dei riti, 2021

Quanti riti ha la miscredenza!
Stanisław Jerzy Lec, Pensieri spettinati, 1957

Occorre, nel caso delle «feste con animali», soppesare quanto vale il rito e quanto costa, invece, la sofferenza di quegli esseri coinvolti per il nostro vizio (in questo caso assurdo) di giocare coi simboli, di antropomorfizzare tutto ciò che ci capita intorno. E a mio parere nessun rito vale la sofferenza d'un singolo animale. 
Danilo Mainardi, Dalla parte degli animali, 1990

Cena in casa di parenti, succulenta e triste. A queste sagre domestiche, non credono più neanche le zie o i cugini che te le impongono, e si affannano ad ammannirtele. Cosa c’è dietro questa cupa fedeltà a riti familiari e mangerecci, che sono una tortura per tutti?
Paolo Milano, Note in margine a una vita assente, 1947/55 (postumo 1991)

Cerimonie e feste rispondono a un bisogno che non si soffoca né si elude senza grave danno. Ma quali riti sono degni d’un uomo libero?
Paolo Milano, ibidem

Riti miti dogmi tradizioni inquinano l'esistenza. Ricominciare ogni giorno da capo, incontaminati.
Alessandro Morandotti, Minime, 1979-1980

Il rito del sacrificio si è trasferito dall'altare in abbuffata di volgare festino pasquale.
Alessandro Morandotti, Minime, 1979-1980

Il calcio è l'ultima rappresentazione sacra del nostro tempo. È rito nel fondo, anche se è evasione.
Pier Paolo Pasolini, su L'Europeo, 1970

Celebrare un rito è giustificarsi. Non è quindi superstiziosa la natura in quanto celebra un rito (quello del sangue) - ma in quanto il suo rito non serve più a giustificarla e ci pare caso (sia pure regolato da una legge). Come i riti selvaggi quando non ci paiono più sufficienti a giustificare chi li celebra.
Cesare Pavese, Il mestiere di vivere, 1935-1950 (postumo 1952)

I riti creano assi di risonanza consolidati in chiave socioculturale, lungo i quali sono esperibili relazioni di risonanza verticale (verso gli dei, il cosmo, il tempo, l’eternità), orizzontale (nella società civile) e diagonale (in rapporto alle cose).
Hartmut Rosa, Risonanza, 2016

I riti sono nel tempo quello che la casa è nello spazio. Perché è bene che il tempo che passa non dia apparentemente l’impressione di logorarci e disperderci come una manciata di sabbia, ma di perfezionarci. È bene che il tempo sia una costruzione. In tal modo posso procedere d’onomastico in onomastico, di compleanno in compleanno, di vendemmia in vendemmia, cosí come da bambino camminavo dalla camera di consiglio alla camera silenziosa, fra le spesse mura del palazzo di mio padre, nel quale tutti i passi avevano un senso.
Antoine de Saint-Exupéry, Cittadella, 1948

Il rito riafferma i modelli comuni, i valori, le gioie, i rischi, i dolori e i cambiamenti condivisi che legano insieme una comunità. I riti collegano i nostri antenati e i nostri discendenti, quelli che ci hanno preceduto con quelli che verranno dopo di noi.
Starhawk [1]

Il sacro non è in cielo né lontano, è tutto intorno a noi, e i piccoli rituali possono connetterci alla sua presenza.
Alma Luz Villanueva [1]

Qualsiasi tentativo serio di provare a fare qualcosa di utile è rituale.
Derek Walcott [1]

Ogni cosa per essere vera dovrebbe diventare religione. E l’agnosticismo dovrebbe avere i propri riti non diversamente dalla fede.
Oscar Wilde, De Profundis, 1897 (postumo)

Note
  1. Fonte della citazione sconosciuta; se la conosci, segnalala ad Aforismario.
  2. Vedi anche aforismi, frasi e citazioni su: Sacro - Mito - TradizioneSanta MessaBattesimo

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