Frasi e citazioni di Mauro Scardovelli
Selezione di frasi e citazioni di Mauro Scardovelli (Genova, 1948), psicoterapeuta, giurista e musicoterapeuta italiano, fondatore, nel 1998, dell’associazione Aleph Umanistica Biodinamica, ente di formazione e counseling per l’evoluzione e la crescita personale e della consapevolezza. Da Aleph, nel 2019, nasce il progetto Unialeph, libera università popolare per attuare la Costituzione, spazio di riflessione e formazione, che pone al proprio centro lo studio della psiche umana, individuale e collettiva, i rapporti tra psiche ed economia, le pratiche per uno sviluppo delle relazioni umane fondate sulla giustizia e sulla solidarietà.
Le seguenti riflessioni di Mauro Scardovelli sono tratte dai libri: Conoscenza e libertà (2015), Qualità e inquinanti (2015), L’amore è un’azione (2020), Dall’io al noi (2021).
Conoscenza e libertà
Consapevolezza e crescita personale © Liberodiscrivere, 2015 - Selezione Aforismario
Il cervello umano è sovradimensionato rispetto alle esigenze del corpo fisico. Mangiare, bere, dormire, fare sesso, non sono azioni sufficienti per impegnarlo. Lo impegna a fondo solo l’esplorazione di ciò che ancora non conosce.
Se la ragione viene staccata dalle sensazioni, dalle emozioni, dai sentimenti, diventa autoreferenziale. Se non si traduce in una pratica che coinvolge il corpo, il respiro, l’attenzione, il modo di osservare ed ascoltare, porta inesorabilmente ad un vicolo cieco: si isterilisce o produce mostri.
I demoni non si sconfiggono con le armi né si allontanano ignorandoli. In tal modo essi non fanno che rinforzarsi. L’inconscio si rivela solo a chi ha la fede e la pazienza di osservare senza giudicare, senza combattere, senza pretendere che la realtà sia diversa da quella che è.
Nonostante le straordinarie imprese della scienza e della tecnica nel mondo materiale, o forse proprio a causa di esse, la condizione nevrotica è comune all’uomo moderno civilizzato: ciò che varia tra le persone è il grado di intensità.
Anche gli animali non possono sfuggire a vecchiaia, malattia e morte. Ma, vivendo totalmente immersi nel presente, non se ne preoccupano, e finché possono, dormono sonni tranquilli. Noi umani non siamo così fortunati: potendo immaginare il nostro futuro, ne siamo spesso preoccupati.
Carattere significa impressione, impronta: l’impronta che riceviamo quando, nascendo, precipitiamo in un contesto umano sintonizzato non sulle qualità dell’essere – amore, cura, compassione –, ma spesso carico di inquinanti della mente: egoismo, preoccupazione, ingordigia.
Conoscere se stessi (Socrate), osservare i propri pensieri (Buddha), esplorare l’inconscio (Freud), trasformare il proprio carattere (Gesù), è il compito evolutivo più importante per un essere umano, per diventare leader di sé, non più preda di forze sconosciute.
Come i problemi personali, anche i problemi collettivi non possono essere risolti con lo stesso tipo di pensiero che li ha generati.
Comprendere significa arricchire la propria mappa e quindi facilitare la soluzione dei problemi.
Se nella vita non otteniamo ciò che desideriamo, non siamo noi a dover cambiare, ma i nostri comportamenti. Non il computer, ma i programmi!
Occupiamo meno tempo per la produzione di beni materiali: avremo più tempo da dedicare alla qualità della vita! Questo è un vero progetto di futuro sostenibile, che presuppone però un grave sacrificio: la rinuncia a cose inutili e dannose o lussuose e superflue.
La via è la meta. Esplorare il mondo è parte della nostra natura. Ampliare le nostre conoscenze è espressione del movimento esplorativo. Come tale si accompagna a piacere e gioia. Il piacere di ampliare la visione, di comprendere meglio ciò che succede dentro e intorno a noi.
Qualità e inquinanti
Consapevolezza e crescita personale © Liberodiscrivere, 2015
Da duemila anni si parla di amore, e non si è fatto un passo avanti nella sua pratica.
Il comandamento più importante, ama il prossimo tuo come te stesso, è impossibile da adempiere finché si percepisce il prossimo come un oggetto separato.
L’Ego, da cui originano tutti gli inquinanti della mente, è frutto di una visione separativa che, a livello inconscio, crea una barriera tra sé e l’altro. L’altro, per l’Ego, diventa oggetto, strumento, merce per soddisfare i suoi desideri.
Genitori psichicamente mutilati, non sono in grado di dare ai figli il permesso di essere davvero se stessi. In tal modo, il contagio si diffonde di generazione in generazione.
L’arte del cambiamento consiste nel focalizzare la nostra attenzione sulle cause presenti, sotto il nostro controllo, ritirandola da ciò che non possiamo modificare: cause passate, atteggiamenti e comportamenti altrui.
L’amore è un’azione
© Mondadori, 2020
Il cuore dell’umanità si è oggi infranto sotto il peso delle crescenti ingiustizie, a tutti i livelli: interiore, famigliare, collettivo. Sta a noi prenderci cura della sofferenza che ci abita. Questa è l’unica via seria per risanare la mente, il cuore e la naturale capacità di amare.
L’Ego è quella vocina interna che non perde occasione per lamentarsi, pretendere, accusare noi stessi o gli altri, togliendoci forza e consapevolezza. L’Anima è la voce del nostro vero sé che non si stanca di sostenerci, incoraggiarci, apprezzarci, irradiando amore su di noi e sul prossimo.
Dobbiamo trasformare i pensieri egoici, intrisi di malevolenza e ingiustizia, in parole dell’Anima. Parole gentili e amorevoli che producono bene per sé e per gli altri.
La scelta di trasformare i pensieri egoici, intrisi di malevolenza e ingiustizia, in parole dell’Anima, gentili e amorevoli, è la scelta fondamentale della vita, che compete a ciascuno di noi. Nessuno può farla al nostro posto.
Per essere felici, sempre più felici, ci aspetta un compito, una decisione fondamentale: bandire i giudizi dal nostro Paese interiore. I giudizi sono batteri, virus del pensiero. Sono demoni. Vanno individuati e cacciati.
Dall’io al noi
La via per un mondo nuovo © Mondadori, 2021 - Selezione Aforismario
L’Io di oggi, in assoluta prevalenza, è patologico, chiuso in se stesso, egocentrato, narcisista. Un Io incapace di cooperazione e solidarietà. Un Io insocievole e anticomunitario, reso conflittuale rispetto agli altri e a se stesso dal tipo di economia fortemente competitiva, violenta e predatoria nella quale si trova a operare.
Il Noi indica l’Io sano, fisiologico, socievole, cooperativo, comunitario, naturalmente capace di amare e aprirsi allo scambio e alla reciprocità con gli altri. È questo, l’Io-Noi, che può produrre la rivoluzione antropologica del pensiero necessaria a superare l’attuale crisi.
Oggi non c’è nessuna pausa di silenzio, nessuna pausa di riflessione, nessuna possibilità di sentire, di entrare in contatto con le nostre emozioni e i nostri sentimenti, con la nostra crescente sofferenza: la sofferenza di chi è parte di un processo di anestetizzazione e alienazione collettivo, che porta alla dissoluzione della psiche, alla schizofrenia, alla fine di ogni forma di intelligenza e creatività.
Occorre ricontattare le nostre primigenie ferite d’amore e risanarle. Queste ferite sono all’origine della sofferenza, più o meno nascosta o consapevole, che risiede all’interno di ciascuno di noi.
L’amore genuino dell’infante richiede la reciprocità della madre, del padre e delle figure di attaccamento. Quando la reciprocità si interrompe, si compie un atto di ingiustizia.
Se non ricambiato, se non visto, riconosciuto, apprezzato, valorizzato, sostenuto, il bimbo si richiude in se stesso. La sua energia vitale espansiva implode, si ritira dal mondo. Si apre la strada al vissuto depressivo dell’indegnità, del senso di colpa, della disistima di sé.
Note
Leggi anche le citazioni degli psicoterapeuti italiani: Edoardo Giusti - Giorgio Nardone
Commenti