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Frasi sul Trapianto e sulla Donazione di Organi

Raccolta di aforismi, frasi e citazioni sul trapianto e sulla donazione di organi. "Gli organi, i tessuti e le cellule staminali emopoietiche non possono essere costruiti artificialmente. Per questo, è necessario che si rendano disponibili sempre più donatori che, con il loro gesto, possono contribuire a rispondere in modo efficace alle tante richieste dei pazienti in attesa di trapianto.
Il trapianto è un intervento chirurgico che consiste nella sostituzione di un organo o tessuto malato, quindi non più funzionante, con uno sano dello stesso tipo proveniente da un altro individuo che viene chiamato donatore. Si ricorre al trapianto quando una grave insufficienza d’organo o una grave malattia del sangue non è curabile con altri trattamenti medici; spesso, infatti, il trapianto è una terapia salvavita, come nel caso in cui la grave insufficienza riguardi il cuore, il fegato, i polmoni, l’intestino". [Fonte: Centro Nazionale Trapianti - Ministero della Salute].
Su Aforismario trovi altre raccolte di citazioni correlate a questa sugli organi del corpo umano, la chirurgia e il donare. [I link sono in fondo alla pagina].
Donare i propri organi è un gesto sacro. È trasformare la propria
morte in vita per la salvezza degli altri. (Francesco Alberoni)
Vivi la vita dopo la morte – impegnati a donare il tuo corpo.
[Live life after death – pledge to donate your body].
Amit Abraham [1]

Concedi a te stesso e a chi ne ha bisogno un elisir di lunga vita donando i tuoi organi.
Mohith Agadi [1]

C'è un rapporto spirituale profondo fra la persona trapiantata e il donatore. Una intimità tanto forte che è bene che il trapiantato non sappia chi è il donatore, non lo conosca. Perché la sua mente potrebbe smarrirsi. Deve pensare a lui come ad un altro se stesso, ad un fratello gemello che ama, e verso cui ha un debito incolmabile di riconoscenza.
Francesco Alberoni, su Corriere della Sera, 2000

Donare i propri organi è un gesto sacro. È trasformare la propria morte in vita per la salvezza degli altri. E, per chi ha ricevuto questo dono, è portare con sé, nel corpo e nella mente, il suo salvatore, con amore e riconoscenza.
Francesco Alberoni, ibidem

Il corpo che accoglie l'organo trapiantato è come un grembo materno, come un utero, che accoglie un figlio a cui dà la vita, mentre la riceve da lui. 
Francesco Alberoni, ibidem

L'esperienza del trapiantato è incredibilmente simile a quella della gravidanza. Il principale desiderio, la principale preoccupazione della persona trapiantata è di saper accogliere l' organo che ha ricevuto, e di salvarlo, curarlo, risanarlo. 
Francesco Alberoni, ibidem

La persona trapiantata sa perfettamente e ricorderà sempre che quell'organo non è suo, che è parte di un'altra persona, e che lei ne è soltanto la custode, il grembo accogliente. Non dimenticherà mai chi, morendo, glielo ha lasciato. Anzi ne rivive in ogni istante l'agonia, la morte come fosse la propria. Perché da quella morte è scaturita la sua vita. 
Francesco Alberoni, ibidem

Il trapianto non è una semplice operazione, instaura un rapporto mistico, una comunione di salvezza. Il donatore, morendo, offre il suo corpo ad un altro e lo guarisce. Per un cristiano, agisce come Cristo che offre agli uomini, come cibo, il suo corpo e il suo sangue per la loro salute. E la persona trapiantata ne è consapevole. Dopo l' intervento si trasforma, diventa più sensibile, più ricca spiritualmente perché è rinata, perché ha ricevuto in dono, per la seconda volta, la vita. 
Francesco Alberoni, ibidem

Il trapianto è il salvataggio di due organismi viventi. Della persona trapiantata che lotta per la sua sopravvivenza, e dell'organo che lotta per la sua. Ed entrambi, da soli, non hanno speranza, mentre uniti si salvano. 
Francesco Alberoni, ibidem

Quando noi moriamo, muore la nostra mente, ma i nostri organi, le nostre singole cellule, per qualche tempo continuano a vivere, e a lottare contro la morte. Dobbiamo ricordare che gli organi, le cellule del nostro corpo, sono delle entità viventi, che si dibattono nell'agonia, che soffrono, che sono alla disperata ricerca di ossigeno, che cercano di sopravvivere. Poi, se non vengono aiutate, se nulla arriva in loro soccorso, ora che l'organismo di cui facevano parte ha smesso di funzionare, dopo questo terribile, inutile sforzo, cedono e si decompongono. Ma se qualcuno le preleva ancora vive, mentre stanno ancora lottando, e le trasporta in un luogo dove vengono accolte, curate, alimentate, esse si riprendono, guariscono dal terribile trauma dell' agonia, e ricominciano una nuova vita. 
Francesco Alberoni, su Corriere della Sera, 2000

Come credente e come persona che nella sua etica soggettiva pone la vita al primo posto non posso non reputare la donazione degli organi una straordinaria azione d'amore.
Adriano Celentano, in 125 milioni di caz..te, Rai Uno, 2001

In Italia c'è una legge che sono sicuro che è sbagliata. La legge che ci obbliga a donare gli organi. [...] Come fa lo stato a obbligarci a donare gli organi? Sulla legge è scritto che lo stato deve aspettare che l'encefalogramma è piatto. Così un bel giorno io mi posso svegliare in ospedale senza un braccio. "Avevi l'encefalogramma piatto", mi verrebbe comunicato. Adesso uno non può avere più neppure l'encefalogramma piatto.
Adriano Celentano, in 125 milioni di caz..te, Rai Uno, 2001

Certamente il trapianto è una forma di carità; cristiana o no, è sempre una forma bella di donazione. Ma a patto che ci sia una donazione spontanea: solo così io la accetto. Il trapianto come forma di donazione spontanea, volontaria, consapevole, resta il meglio di ogni altra cosa. Il dubbio è sul silenzio-assenso.
Guido Ceronetti, su la Repubblica, 1999

L'unico dono è una parte di te stesso.
[The only gift is a portion of thyself].
Ralph Waldo Emerson, Saggi, 1841-1844

Ci sono centinaia di persone morte ogni anno per mancanza di organi, tutto il resto sono cazzate.
Fabio Fazio [1]

Il trapianto di organi, principalmente fegato, rene, cuore, polmone è ormai una realtà consolidata. Un trapianto non fa più notizia perché è diventato un intervento quasi di routine. L'unico ostacolo alla sua diffusione è rappresentato dalla scarsa disponibilità di organi dovuta purtroppo a scarsa organizzazione e spesso a cattiva volontà.
Silvio Garattini, su la Repubblica, 1995

La funzione degli organi trapiantati tende purtroppo a deteriorarsi abbastanza rapidamente nel tempo. La sopravvivenza media di un rene e di un cuore trapiantato è di circa 8 anni, come lo era due decenni or sono, e ciò nonostante i notevoli progressi nella terapia anti-rigetto. Ciò vuol dire che tutto sommato una buona percentuale dei pazienti trapiantati si ritrova dopo alcuni anni nelle stesse condizioni di partenza. Mentre per il rene esiste la possibilità di ritornare alla dialisi, per il cuore e per il fegato è necessario trovare un altro organo, non sempre reperibili, per un secondo trapianto.
Silvio Garattini, ibidem

Sii utile quando sei vivo. Sii ancora più utile quando sei morto.
[Be useful when living. Be more useful when dead].
Ekansh Gautam [1]

Date ben poco quando date dalle vostre ricchezze. È quando date voi stessi che date veramente.
[You give but little when you give of your possessions. It is when you give of yourself that you truly give].
Kahlil Gibran, Il profeta, 1923

Chi siete voi perché gli uomini vi mostrino il cuore e tolgano il velo al proprio orgoglio di modo che voi scorgiate il loro nudo valore e la loro inviolata fierezza? Siate prima voi stessi meritevoli di essere dei donatori, di essere strumenti del dare. Poiché in verità è la vita che dà alla vita, mentre voi, che credete d’essere donatori, non siete che testimoni.
Kahlil Gibran, Il profeta, 1923

Attualmente c'è chi sostiene che la definizione di morte dovrebbe essere rivista alla luce delle innovazioni tecnologiche che hanno investito il mondo della medicina. Personalmente, credo che il modo di definire la fine della vita sia corretto scientificamente ma sostengo soprattutto che se qualcuno nutre dei dubbi li esponga nelle sedi appropriate, portando alla conoscenza di tutti gli argomenti scientifici a supporto di questa sua posizione. In caso contrario, insinuare l'ipotesi che un individuo che fino ad oggi viene definito morto, non lo è più, è un atto irresponsabile che rischia di mettere in pericolo la possibilità di salvare centinaia di migliaia di vite grazie alla donazione degli organi dopo la morte, un atto generoso e dettato unicamente dal senso di solidarietà tra gli esseri umani.
Ignazio Marino, su la Repubblica, 2008

La nuova definizione di morte non fu dunque, solo il frutto di un confronto tra scienziati, fu soprattutto la prima dichiarazione di bioetica condivisa che ebbe un impatto concreto in tutto il mondo. La morte cerebrale fu infatti alla base dello sviluppo della medicina dei trapianti come la conosciamo oggi; permise la donazione degli organi e il prelievo da donatori a cuore battente. Ed è grazie a quel lavoro che oggi nel mondo si eseguono decine di migliaia di trapianti d'organo ogni anno e si salvano, grazie a questa terapia, tantissimi pazienti altrimenti destinati a morte certa. La morte dunque poggia la sua definizione su certezze scientifiche che non hanno motivo di essere messe in discussione. Del resto, è certo che se un medico nutrisse il benché minimo dubbio sulla morte di un individuo non procederebbe mai al prelievo degli organi.
Ignazio Marino, su la Repubblica, 2008

Mi sono sempre rifiutato di eseguire trapianti da donatori samaritani, [2] che comunque venivano effettuati, pur di rado, negli istituti che ho diretto. Ho invece sempre sostenuto, eseguito e incentivato i trapianti da donatori viventi legati da vincoli di affetto. Non sono convinto che sia giusto sottoporre una persona non legata da vincoli affettivi al rischio di un intervento chirurgico. Non arriverei a proibirli ma non mi convincono‚ come percorso etico‚ come soluzione alla drammatica lunghezza delle lista d'attesa.
Ignazio Marino, su Corriere della Sera, 2010

La donazione è una scelta di civiltà che testimonia una piena adesione ai principi di solidarietà cui si ispira la Carta costituzionale.
Donato Marra, citato su la Repubblica, 2010

La misura della vita non è la sua durata ma la sua donazione. 
[The measure of life is not its duration but its donation].
Peter Marshall [1]

Non possiamo vivere solo per noi stessi. Mille fibre ci collegano ai nostri simili. 
[We cannot live only for ourselves. A thousand fibers connect us with our fellow men].
Henry Melvill, discorso, 1855

II trapianto degli organi ha aperto il cammino a una nuova concezione del corpo, da valore intrinseco in base alla sua sacralità a proprietà di cui si può anche far dono. Organi e parti del corpo umano hanno un valore perché possono salvare e migliorare la vita di altri esseri viventi.
Gianna Milano, Bioetica: dalla A alla Z, 1997

Il timore è che il diffondersi del trapianto come terapia chirurgica di frontiera e la crescente domanda di organi possano snaturare il principio di donazione e spingere anche in questo campo al criterio di vendita e profitti o a un "mercato della vita".
Gianna Milano, Bioetica: dalla A alla Z, 1997

La donazione suscita ancora paure (diagnosi di morte affrettata), pregiudizi (profanazione della salma e identità di una persona centrata sul suo corpo), e rifiuto psicologico (l'idea che parti del proprio congiunto se ne vadano in giro in altre persone). Voci allarmistiche e irrazionali su morti "facilitate", abusi medici, tentativi di conculcare il diritto alla vita, hanno fatto da freno alla donazione di organi, nonostante la Chiesa cattolica si sia dichiarata favorevole.
Gianna Milano, Bioetica: dalla A alla Z, 1997

.La cultura della donazione di organi è un aspetto da coltivare col massimo dell'attenzione, perché donare gli organi significa aiutare l’umanità e garantire il diritto alla salute.
Vincenzo Passarelli, su Sanremo News, 2011

Sono decine di migliaia i pazienti che nel mondo ogni anno beneficiano di un trapianto ma, purtroppo, molti altri muoiono ogni giorno nell'attesa dell'intervento. Il trapianto, infatti, necessita di una risorsa unica: la donazione di un organo. È questa la differenza fondamentale tra una qualsiasi procedura chirurgica di alta specializzazione ed un trapianto.
Salvatore Privitera e ‎Ignazio Marino, La donazione di organi, 2004

I trapianti d'organo sono definitivamente passati dall'essere una terapia "sperimentale", utilizzata negli anni '60 e '70 con successi limitati, ad uno strumento terapeutico efficace e sicuro. Attualmente, più dell'80% dei pazienti che vengono trapiantati ritornano ad un'ottima qualità di vita, sottraendosi definitivamente a terapie invalidanti come l'emodialisi oppure salvandosi da malattie mortali come la cirrosi epatica.
Salvatore Privitera e ‎Ignazio Marino, ibidem

Oggi i trapianti vengono spesso definiti come una terapia "vittima del proprio successo", perché, nonostante i risultati entusiasmanti dal punto di vista clinico, gli organi disponibili non sono sufficienti per curare tutti i pazienti e questo fatto è divenuto il vero fattore limitante ogni ulteriore espansione di questo straordinario strumento terapeutico.
Salvatore Privitera e ‎Ignazio Marino, La donazione di organi, 2004

Che cosa, in effetti, può trattenere un essere umano da un gesto di solidarietà che, oltretutto, non "costa" nulla, visto che ciò che viene donato non ha più, per il donatore, alcuna utilità?
Giovanni Raboni, su Corriere della Sera, 2000

Ragionare sulla vita e la morte, farlo soprattutto nelle condizioni drammatiche in cui sono costretti a farlo i familiari dei donatori, non è immaginabile quando si è distrutti dal dolore per la perdita. Dovrebbe essere un tema sul quale si siano maturate delle convinzioni a freddo, in modo razionale, in un momento lontano dal dramma, aiutati da campagne costruite su valide basi scientifiche.
Cinzia Sasso, su la Repubblica, 2008

Sempre più donatori, sempre più trapianti. Sempre più da una morte accadeva che tornasse a sbocciare una vita.
Cinzia Sasso, su la Repubblica, 2008

La ragione per la quale non ho firmato la parte riguardante i donatori di organi sulla mia patente è che riesco a immaginarmi un incidente in cui sono conciato parecchio male e un poliziotto enorme che sta sopra di me e il cui zio ha bisogno di un rene.
Lou Schneider [1]

Presto potremo indicare la nostra volontà di donare gli organi nella carta d’identità. Segni particolari? Ho un fegato bellissimo.
Dario Vergassola, Panta Rai, 2012

Tra i gesti che concorrono ad alimentare un'autentica cultura della vita merita un particolare apprezzamento la donazione di organi compiuta in forme eticamente accettabili, per offrire una possibilità di salute e perfino di vita a malati talvolta privi di speranza.
Karol Wojtyła (papa Giovanni Paolo II), discorso, 2000

La decisione di offrire, senza ricompensa, una parte del proprio corpo, per la salute ed il benessere di un'altra persona [...] si configura come un autentico atto d'amore. Non si dona semplicemente qualcosa di proprio, si dona qualcosa di sé, dal momento che in forza della sua unione sostanziale con un'anima spirituale, il corpo umano non può essere considerato solo come un complesso di tessuti, organi e funzioni..., ma è parte costitutiva della persona, che attraverso di esso si manifesta e si esprime.
Karol Wojtyła (papa Giovanni Paolo II), discorso, 2000

Confido che non manchi, da parte di quanti hanno responsabilità sociali, politiche ed educative, un rinnovato impegno nel promuovere un'autentica cultura del dono e della solidarietà. Occorre seminare nei cuori di tutti, ed in particolare dei giovani, motivazioni vere e profonde che spingano a vivere nella carità fraterna, carità che si esprime anche attraverso la scelta di donare i propri organi.
Karol Wojtyła (papa Giovanni Paolo II), discorso, 2000

Il trapianto di organi è conforme alla legge morale se i danni e i rischi fisici e psichici in cui incorre il donatore sono proporzionati al bene che si cerca per il destinatario. La donazione di organi dopo la morte è un atto nobile e meritorio ed è da incoraggiare come manifestazione di generosa solidarietà. Non è moralmente accettabile se il donatore o i suoi aventi diritto non vi hanno dato il loro esplicito consenso.
AA. VV., Catechismo della Chiesa Cattolica, 1992

Slogan sulla Donazione di Organi
  • Aiuta qualcuno a vivere dopo la tua morte. Diventa donatore.
  • Diventa donatore. Tutto ciò che costa è un po' d'amore.                                                 
  • Dona un organo, salva una vita.
  • Donare è una scelta di cuore.
  • Donare è una scelta naturale. Diamo il meglio di noi.
  • Donazione di organi: la vita continua grazie a te.
  • Forse non salverò il mondo, una vita sì.
  • I donatori di organi migliorano la vita di tutti.
  • La vita è un dono. La donazione di organi è vita.*
  • La vita ha bisogno di te: diventa donatore. *
  • Lascia un'eredità di vita: diventa un donatore di organi.
  • Non portate i vostri organi in paradiso, lì non servono.
  • Prima che sia tardi, dichiara il tuo amore, diventa donatore.
  • Un donatore moltiplica la vita.
Note
  1. Fonte della citazione sconosciuta; se la conosci, segnalala ad Aforismario.
  2. Donatori samaritani: persone che donano i propri organi a persone sconosciute, e che si distinguono da coloro che donano i propri organi a persone con le quali sono legate da vincoli familiari o affettivi.
  3. Gli slogan con asterisco sono stati coniati da Aforismario.
  4. Per approfondimenti: A.I.D.O. - Associazione Italiana per la Donazione di Organi, Tessuti e Cellule.
  5. Vedi anche aforismi, frasi e citazioni su: Organi - Chirurgia - Donare - Amore del Prossimo