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Frasi di John Bowlby sulla teoria dell'attaccamento

Selezione di aforismi, frasi e citazioni di John Bowlby (Londra 1907 - Isola di Skye 1990), psicoanalista e psichiatra infantile britannico, noto per la sua teoria dell'attaccamento. John Bowlby, di formazione psicoanalitica, è stato uno dei primi psicologi del dopoguerra a notare la rilevanza che la presenza o l'assenza di una figura di attaccamento nei primi anni di vita ha nello sviluppo della personalità individuale. L'originalità di Bowlby sta nell'essere riuscito  a operare una sintesi tra alcune teorie di Freud, i risultati della scuola etologica di Lorenz e Tinbergen, di quella epistemologica di Piaget e della teoria dell'apprendimento: "Ciò che per comodità definisco teoria dell'attaccamento, è un modo per concettualizzare la tendenza dell'essere umano a strutturare solidi legami affettivi con particolari persone, e per illustrare le varie forme di profondi turbamenti emotivi e di disturbi della personalità, compresi angoscia, collera, depressione e distacco emotivo, originati da perdite e separazioni involontarie. Anche se abbraccia gran parte del pensiero psicoanalitico, la teoria differisce dalla psicoanalisi tradizionale nell'adozione di alcuni princìpi derivanti da discipline relativamente nuove, come l'etologia e la teoria del controllo".

Le seguenti citazioni di John Bowlby sono tratte da Costruzione e rottura dei legami affettivi (The Making and Breaking of Affectional Bonds, 1979), una selezione delle più importanti lezioni e relazioni tenute dal 1956 al 1976 presso società di psicoanalisi e istituti di ricerca.
Anche se particolarmente evidente nella prima infanzia, il comportamento
di attaccamento caratterizza l'essere umano dalla culla alla tomba.
(John Bowlby)
Costruzione e rottura dei legami affettivi
The Making and Breaking of Affectional Bonds, 1979 - Selezione Aforismario

Abbiamo ampie prove del fatto che gli esseri umani di ogni età sono più sereni e in grado di affinare il proprio ingegno per trarne un maggiore profitto se possono confidare nel fatto che al loro fianco ci siano più persone fidate che verranno loro in aiuto in caso di difficoltà. La persona fidata, nota anche come figura di attaccamento, può essere considerata come quella che fornisce la sua compagnia assieme a una base sicura da cui operare.

Anche se particolarmente evidente nella prima infanzia, il comportamento di attaccamento caratterizza l'essere umano dalla culla alla tomba.

Chiunque più di altri si prenda cura di un bambino diverrà la sua figura principale di attaccamento.

È stato usato a volte il termine "simbiotico" per definire le relazioni strette fino a essere soffocanti. Il termine non è felice però, dato che in biologia esso definisce un'unione reciprocamente vantaggiosa tra due organismi, mentre i rapporti familiari così definiti portano decisamente a inadeguati adattamenti.

Gli esseri umani fin dall'infanzia sono sensibili agli atteggiamenti emotivi di chi gli sta intorno più che a qualsiasi altra cosa. Non c'è niente di misterioso in tutto questo e non è necessario parlare di un sesto senso.

Il comportamento di attaccamento, come dimostrato, è una forma di comportamento istintivo che si sviluppa nell'uomo e in altri mammiferi nell'infanzia, ed ha come movente e scopo la vicinanza alla figura materna. La funzione del comportamento di attaccamento, probabilmente, è quella di protezione dai predatori.

Il comportamento di attaccamento, come la teoria pone in evidenza, viene suscitato ogniqualvolta una persona (bambino o adulto) è malata o in difficoltà, ed è suscitato in modo particolarmente intenso quando la persona è spaventata o quando la figura di attaccamento non è presente.

Il comportamento di attaccamento si verifica nei piccoli di quasi tutte le specie di mammiferi, e in alcune specie persiste per tutta la vita adulta.

Il quadro del comportamento di attaccamento, considerato come normale e "sana" componente del corredo istintivo dell'uomo, ci porta a considerare anche l'angoscia da separazione come la naturale ed inevitabile risposta nel caso di un'immotivata mancanza della figura di attaccamento.

In breve, per comportamento di attaccamento si intende qualsiasi forma di comportamento che porta una persona al raggiungimento o al mantenimento della vicinanza con un altro individuo differenziato e preferito, considerato in genere come più forte e/o più esperto.

L'esigenza di una figura di attaccamento come sicura base personale non è in alcun modo limitata ai bambini, anche se, a causa della sua urgenza nei primi anni di vita, è più evidente in quegli anni

Molte delle emozioni più intense sorgono durante la formazione, il mantenimento, la distruzione e il rinnovarsi di relazioni di attaccamento. La formazione di un legame è descritta come l'innamoramento, il mantenimento di un legame come l'amare qualcuno, e la perdita di un partner come il soffrire per qualcuno.

Nella grande maggioranza dei bambini il comportamento di attaccamento per una figura preferita si sviluppa durante i primi nove mesi di vita. Più esperienze d'interazione sociale un bambino ha con una persona, più è probabile che egli si attacchi a quella persona. Per questo motivo, chiunque più di altri si prenda cura di un bambino diverrà la sua figura principale di attaccamento.

Poiché il comportamento di attaccamento è considerato parte normale e "sana" del corredo istintivo dell'uomo, è decisamente fuorviarne definirlo "regressivo" o infantile se si verifica nel ragazzo più grande o nell'adulto.

Probabilmente oggi siamo tutti consapevoli dell'angoscia e del profondo turbamento che possono essere procurati dalla separazione da figure amate, del profondo e prolungato dolore che può seguire a una perdita e degli effetti dannosi che tali eventi possono avere per la salute mentale. Una volta aperti gli occhi, si è visto che molti dei disturbi che siamo chiamati a curare nei nostri pazienti sono riferibili, almeno in parte, a una separazione o perdita verificatasi recentemente o in qualche periodo precedente. L'angoscia cronica, la depressione ciclica, i tentati suicidi e i suicidi sono alcuni dei disturbi più comuni che siamo oggi in grado di riferire a tali esperienze.

Se un bambino può contare sull'affetto e sulla presenza della madre, e ben presto anche del padre, crescerà senza essere sottoposto a un eccessivo desiderio libidico e senza una spropositata tendenza all'odio. Al contrario, se non avrà tutto ciò, è probabile che il suo desiderio libidico diverrà intenso e perciò egli sarà portato a cercare costantemente amore e affetto e a odiare coloro che non si curano, o che a lui sembra che non si curino, di garantirglieli.

Sembra ormai certo che se la separazione del bambino dalla madre − quando ha già sviluppato un rapporto emotivo con lei − può essere così dannosa per lo sviluppo della personalità del bambino, è proprio a causa dell’intensità delle esigenze libidiche e dell'odio scatenati dalla separazione.

Una delle principali ragioni per cui alcuni trovano estremamente difficile manifestare il proprio dolore sia data dal fatto che nella famiglia in cui sono cresciuti, e con cui ancora sono in rapporto, il comportamento di attaccamento del bambino venga scarsamente considerato, come fosse qualcosa che deve scomparire prima possibile. In famiglie del genere il pianto o altre manifestazioni di protesta alla separazione tendono ad essere considerate come infantili, e la collera e la gelosia come riprovevoli.

Fonte sconosciuta
Selezione Aforismario

È essenziale per la salute mentale dell'infante e del bambino in tenera età sperimentare un caldo, intimo e continuo rapporto con la madre (o un sostituto permanente di essa), in cui entrambi trovino soddisfazione e gioia.

Se una società vuole veramente proteggere i suoi bambini, deve cominciare con l'occuparsi dei genitori.

Libro di John Bowlby consigliato
Costruzione e rottura dei legami affettivi
Traduttori: S. Viviani; C. Tozzi 
Editore: Cortina Raffaello, 1982

Questi lavori, nati dalla vasta esperienza clinica di Bowlby, e scritti con l'umanità e la chiarezza che gli sono proprie, costituiscono una valida introduzione al suo pensiero, in tutti i suoi principi fondamentali, e una guida pratica sul comportamento e sullo sviluppo mentale dei bambini, a uso sia dei genitori sia degli operatori. Il contributo che Bowlby ha portato alla psicologia in generale e in particolare alla psicologia dell'età evolutiva è, come il lettore potrà rendersi conto, molto ricco e articolato. Oltre a chiarire i meccanismi di base dell'attaccamento, Bowlby si sofferma a lungo sui molteplici effetti nocivi, anche in età adulta, dovuti alle carenze materne in età precoce e sui mezzi pratici di prevenzione e di cura dei conseguenti disadattamenti. Procedendo nella lettura si scopre poi che l'attaccamento, cosi indispensabile alla sopravvivenza nei primi anni di vita, non è un'esigenza soltanto infantile, ma accompagna l'individuo nel corso di tutta la sua esistenza. Mutano le persone a cui ci si lega e subentra una maggiore autonomia di comportamento e di pensiero, ma le osservazioni che sono state condotte sul lutto e sulla separazione da persone care in età adulta confermano che anche per l'adulto l'attaccamento affettivo ad una o più persone e il senso di protezione e di solidarietà che ne consegue, sono esigenze intense.

Note
Leggi anche le citazioni degli psicologi: Donald Winnicott - Thomas Gordon - Asha Phillips