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Aforismi, frasi e citazioni di Michel Houellebecq

Selezione delle frasi più belle e delle citazioni più significative di Michel Houellebecq, pseudonimo di Michel Thomas (Réunion 1956), scrittore, saggista, poeta, regista e sceneggiatore francese, considerato uno dei più importanti scrittori della letteratura francese contemporanea. Michel Houellebecq è considerato un  nichilista, un misantropo e un islamofobo: "Per criticare il mondo è sufficiente descriverlo il più obbiettivamente possibile".
È nel rapporto con gli altri che si prende coscienza di sé: ed è proprio questo
a rendere insopportabile il rapporto con gli altri. (Michel Houellebecq)
Estensione del dominio della lotta
Extension du domaine de la lutte, 1994 - Selezione Aforismario

Questo mondo non mi piace. Decisamente non lo amo. La società in cui vivo mi disgusta; la pubblicità mi nausea; l’informazione mi fa vomitare.

L'uomo è un adolescente limitato.

In situazione economica perfettamente liberale, c'è chi accumula fortune considerevoli; altri marciscono nella disoccupazione e nella miseria. In situazione sessuale perfettamente liberale, c'è chi ha una vita erotica varia ed eccitante; altri sono ridotti alla masturbazione e alla solitudine. Il liberalismo economico è l'estensione del dominio della lotta, la sua estensione a tutte le età della vita e a tutte le classi sociali. Ugualmente, il liberalismo sessuale è l'estensione del dominio della lotta a tutte le età della vita e a tutte le classi sociali.

Le particelle elementari
Les Particules élémentaires, 1998 - Selezione Aforismario

Accettare l'ideologia del cambiamento continuo significa accettare che la vita di un uomo sia strettamente ridotta alla sua esistenza individuale, e che le generazioni passate e future non abbiano più alcuna importanza ai suoi occhi. È così che viviamo; e oggi per un uomo avere un figlio non ha più alcun senso.

Gli uomini che invecchiano in solitudine non sono da compiangere quanto le donne nella stessa situazione. Gli uomini soli bevono vino scadente; si addormentano e gli puzza l’alito; poi si svegliano e ricominciano; muoiono presto. Le donne sole prendono calmanti, fanno yoga, vanno in analisi; vivono a lungo e soffrono parecchio. Il corpo che offrono è inflaccidito, imbruttito; loro lo sanno e ne soffrono. Tuttavia continuano, perché non riescono a rinunciare a essere amate.

Il sesso, una volta dissociato dalla procreazione, sussiste meno come principio di piacere che come principio di differenziazione narcisistica; lo stesso dicasi per il desiderio di ricchezza.

L'eternità dell'infanzia è un'eternità breve

Per l'occidentale contemporaneo, anche quando gode di buona salute, il pensiero della morte costituisce una sorta di rumore di fondo che si insinua nel suo cervello man mano che progetti e desideri vanno sfumando. Con l'andar del tempo, la presenza di tale rumore si fa sempre più invadente; la si può paragonare a un brusio sordo, talvolta accompagnato da uno schianto. In altri tempi, il rumore di fondo era costituito dall'attesa del regno del Signore; oggi è costituito dall'attesa della morte. Così è.

So bene che i fatti sembrano contraddirmi, so bene che attualmente l’Islam – di gran lunga la più ottusa, la più falsa e la più oscurantista di tutte le religioni – sembra guadagnare terreno; ma resta comunque un fenomeno superficiale e transitorio: a lungo termine, l’Islam è segnato, sicuramente più di quanto lo sia il cristianesimo.

Una bugia è utile quando permette di trasformare la realtà; ma quando la trasformazione fallisce non resta più che la bugia, l'amarezza e la coscienza della bugia.

Piattaforma
Plateforme, 2001 - Selezione Aforismario

È falso sostenere che gli esseri umani siano unici, che siano portatori di una loro singolarità insostituibile; per quello che mi riguarda, in ogni caso, io non percepivo nessuna traccia di questa singolarità.

È nel rapporto con gli altri che si prende coscienza di sé: ed è proprio questo a rendere insopportabile il rapporto con gli altri.
[C'est dans le rapport à autrui qu'on prend conscience de soi ; c'est bien ce qui rend le rapport à autrui insupportable].

L’arte non può cambiare la vita. Di sicuro non la mia.

La gente diffida degli scapoli in vacanza, soprattutto se di una certa età: li considerano persone molto egoiste e anche un po’ dissolute; difficile dargli torto.

Le questioni estetiche e politiche non mi riguardano; non ho l’ambizione di inventare o adottare nuovi orientamenti, nuovi rapporti col mondo; ho rinunciato a farlo quando le mie spalle hanno cominciato a curvarsi e la mia fisionomia a evolvere verso la tristezza.

Nella vita può succedere tutto, e soprattutto niente.

Non credo alla teoria secondo cui si diventa veramente adulti solo alla morte di genitori; veramente adulti non lo si diventa mai.

Tutto giunge a una fine, anche la notte.

Vivere senza leggere è pericoloso, ci si deve accontentare della vita, e questo comporta notevoli rischi.

Per l’Occidente non nutro odio, tutt’al più un immenso disprezzo. So soltanto che, dal primo all'ultimo, noi occidentali puzziamo di egoismo, di masochismo e di morte. Abbiamo creato un sistema in cui è diventato semplicemente impossibile vivere; e, come se non bastasse, continuiamo a esportarlo.

Rimarrò fino all'ultimo un figlio dell’Europa, dell’ansia e della vergogna; non ho alcun messaggio di speranza da comunicare.

Ho conosciuto l’odio, il disprezzo, la decrepitezza e varie altre cose; ho conosciuto anche qualche breve istante d’amore. Di me non sopravvivrà nulla, e non merito che qualcosa mi sopravviva; sarò stato un individuo mediocre, sotto tutti gli aspetti.

La possibilità di un'isola
La Possibilité d'une île. 2005

Aumentare i desideri fino all'insopportabile, rendendo la loro realizzazione sempre più inaccessibile, era il principio unico su cui poggiava la società occidentale.

Giovinezza, bellezza, forza: i criteri dell'amore fisico sono esattamente gli stessi del nazismo.
[Jeunesse, beauté, force: les critères de l'amour physique sont exactement les mêmes que ceux du nazisme].

L'infelicità raggiunge il suo livello massimo solo quando intravediamo, sufficientemente prossima, la possibilità pratica della felicità.

La solitudine a due è l’inferno consentito.

Nella vita di coppia, il più delle volte, esistono fin dall'inizio certi dettagli, certe discordanze su cui si decide tacitamente di tacere, nell'entusiastica certezza che l’amore finirà col risolvere tutti i problemi.
Questi problemi crescono a poco a poco, nel silenzio, prima di esplodere alcuni anni dopo e distruggere ogni possibilità di vita in comune.

La carta e il territorio
La carte et le territoire, romanzo, 2010

Che cosa definisce un uomo? Qual è la prima domanda che si pone a un uomo, quando ci si vuole informare della sua condizione? In alcune società, gli si chiede dapprima se sia sposato, se abbia dei figli; nelle nostre società, ci si interroga in primo luogo sulla sua professione. È il suo posto nel processo di produzione, e non il suo status di riproduttore, a definire innanzitutto l’uomo occidentale.

Ho conosciuto parecchi tizi in vita mia che volevano diventare artisti e che erano mantenuti dai genitori; nessuno è riuscito a sfondare. È curioso, si potrebbe credere che il bisogno di esprimersi, di lasciare una traccia nel mondo, sia una forza potente; eppure di solito non basta. Ciò che funziona meglio, ciò che spinge con la massima violenza le persone a superare se stesse è ancora il puro e semplice bisogno di denaro.

Sottomissione
Soumission, 2015

La totalità degli animali e la schiacciante maggioranza degli uomini vivono senza mai provare il minimo bisogno di giustificazione. Vivono perché vivono, tutto qua, è così che ragionano; poi immagino che muoiano perché muoiono, e che questo, ai loro occhi, concluda l'analisi.

La nostalgia non è un sentimento estetico, e non è neanche legata al ricordo della felicità [...] il passato è sempre bello, lo è anche il futuro. A far male è solo il presente, che portiamo con noi come un ascesso di sofferenza che ci accompagna tra due infiniti di quieta felicità.

In presenza di Schopenhauer
En présence de Schopenhauer, 2017

È irritante dover vivere in un’epoca di mediocri; soprattutto quando ci si sente incapaci di alzare il livello.