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Frasi e citazioni di Robert Maynard Pirsig

Selezione di aforismi, frasi e citazioni di Robert Maynard Pirsig (Minneapolis 1928-South Berwick, 2017), scrittore e filosofo statunitense, noto soprattutto per il suo primo libro: Lo Zen e l'arte della manutenzione della motocicletta (Zen and the Art of Motorcycle Maintenance, 1974), pubblicato da una piccola casa editrice e divenuto in poco tempo un best seller.
Il posto per migliorare il mondo è innanzitutto nel proprio cuore,
nella propria  testa e nelle proprie mani; è da qui che si può partire
verso l'esterno. (Robert Maynard Pirsig)
Lo Zen e l'arte della manutenzione della motocicletta
Zen and the Art of Motorcycle Maintenance, 1974 - Selezione Aforismario

A me sembra del tutto naturale usare la busta dei ferri e il libretto di istruzioni di cui è corredata ogni moto, provvedere da solo alle riparazioni e alla messa a punto.

Alcune cose ci sfuggono perché sono così impercettibili che le trascuriamo. Ma altre non le vediamo proprio perché sono enormi.

Benché guidare una motocicletta sia romantico, occuparsi della sua manutenzione è decisamente classico. Lo sporco, il grasso, la padronanza della forma soggiacente sono così dissonanti per una sensibilità romantica che le donne si guardano bene dall'occuparsene.

C'è un'estetica classica così sottile che spesso ai romantici sfugge. Lo stile classico è diretto, disadorno, non-emotivo, economico e accuratamente proporzionato. Il suo scopo non è quello di ispirare emozioni, ma di creare l'ordine dal caos e svelare l'ignoto.

Credo che se vogliamo cambiare il mondo per viverci meglio non ci convenga discutere di rapporti di natura politica, inevitabilmente dualistici e pieni di soggetti e oggetti, né dei loro rapporti reciproci; e nemmeno adottare programmi pieni di cose che gli altri devono fare. Questo tipo di approccio, secondo me, parte dalla fine scambiandola per l'inizio. I programmi di natura politica sono importanti prodotti finali della Qualità sociale, ma sono efficaci solo se è valida la struttura soggiacente dei valori sociali. I valori sociali sono giusti soltanto se sono giusti quelli individuali.

Il Buddha, il Divino, dimora nel circuito di un calcolatore o negli ingranaggi del cambio di una moto con lo stesso agio che in cima a una montagna o nei petali di un fiore.

Il posto per migliorare il mondo è innanzitutto nel proprio cuore, nella propria testa e nelle proprie mani; è da qui che si può partire verso l'esterno.

Il vero scopo del metodo scientifico è quello di accertare che la natura non ti abbia indotto a credere di sapere quello che non sai.

L'eterno "Che c'è di nuovo?" allarga gli orizzonti, ma se diventa l'unica domanda rischia di produrre solo i detriti che causeranno l'ostruzione di domani. Mi piacerebbe, invece, interessarmi alla domanda "Che c'è di meglio?", che scava in profondità invece che in ampiezza.

L'idea che la mente di una persona sia accessibile a quella di un'altra è soltanto una finzione verbale, un modo di dire, un'ipotesi che fa sembrare plausibile una specie di scambio tra creature fondamentalmente estranee, quando invece il rapporto tra due persone è, in ultima analisi, insondabile.

La fretta è di per sé un atteggiamento velenoso da ventesimo secolo, che tradisce indifferenza e impazienza.

La motocicletta non è altro che questo: un sistema di concetti realizzato in acciaio. In essa non c'è pezzo, non c'è forma che non sia uscita dalla mente di qualcuno.

La Qualità è come un'onda. Quel lavoro di Qualità che pensavi nessuno avrebbe notato viene notato eccome, e chi lo vede si sente un pochino meglio: probabilmente trasferirà negli altri questa sua sensazione e in questo modo la Qualità continuerà a diffondersi.

La vera Università non ha un'ubicazione specifica. Non ha possedimenti, non paga stipendi e non riceve contributi materiali. La vera Università è una condizione mentale. È quella grande eredità del pensiero tradizionale che ci è tramandata attraverso i secoli e che non esiste in nessun luogo specifico.

Le macchine nuove, all'inizio, si presentano come belle sconosciute che, a seconda di come vengono trattate, degenerano rapidamente in musone screanzate o addirittura storpie, oppure si trasformano in amiche bonaccione, sane e durature.

Le parole di consolazione vanno meglio per gli estranei, per gli ospiti, non per la tua gente. Non sono che cerotti emotivi. 

Le strade migliori non collegano mai niente con nient'altro e c'è sempre un'altra strada che ti ci porta più in fretta.

Lo Zen è «lo spirito della valle», e non quello delle vette. Il solo Zen che si trova in cima alle montagne è quello che ci portiamo noi.

Noi prendiamo una manciata di sabbia dal panorama infinito delle percezioni e la chiamiamo mondo.

Non esiste nessun manuale che parli del problema essenziale della manutenzione della motocicletta: tenere a quello che si fa. Questo è considerato di scarsa importanza, o viene dato per scontato.

Qualsiasi lavoro tu faccia, se trasformi in arte ciò che stai facendo, con ogni probabilità scoprirai di essere divenuto per gli altri una persona interessante e non un oggetto.

Qualsiasi sforzo abbia come obiettivo finale l'autoglorificazione è destinato a concludersi in un disastro.

Quando iniziate un lavoro di riparazione potete elencare le cose che farete su dei foglietti che poi metterete nell'ordine giusto. Il tempo così impiegato di solito viene ripagato ampiamente dal tempo che risparmiate sul lavoro e dalle idee che vi verranno scrivendo, e vi impedisce di fare cose affrettate.

Se pensi che tutto il passato e tutto il futuro siano contenuti nel presente, allora — fantastico! — vuoi dire che si vive solo per il presente. E se la motocicletta funziona, perché preoccuparsi? Se però ritieni il presente un semplice stacco tra passato e futuro, solo un momento transitorio, allora trascurare passato e futuro a favore del presente è davvero cattiva Qualità. Magari adesso la motocicletta funziona, ma quand'è stato controllato il livello dell'olio l'ultima volta?

Se fai le vacanze in motocicletta le cose assumono un aspetto completamente diverso. In macchina sei sempre in un abitacolo; ci sei abituato e non ti rendi conto che tutto quello che vedi da quel finestrino non è che una dose supplementare di TV. Sei un osservatore passivo e il paesaggio ti scorre accanto noiosissimo dentro una cornice. In moto la cornice non c'è più. Hai un contatto completo con ogni cosa. Non sei uno spettatore, sei nella scena, e la sensazione di presenza è travolgente.

Se non ti diverti a urlare, su una moto in corsa non fai grandi conversazioni. Invece passi il tempo a percepire le cose e a meditarci sopra.

Se vi accingete a riparare una motocicletta, il primo strumento, e il più importante, è un'adeguata riserva di enthousiasmos. Se non ce l'avete, potete anche raccattare tutti gli altri strumenti e metterli via, perché non serviranno a niente. Ma se ce l'avete e sapete come continuare ad averlo non c'è motivo al mondo che vi possa impedire di aggiustare la moto.

Riparando una macchina, saltano sempre fuori delle cose − pezzi di qualità scadente, un dito sbucciato, un gruppo rovinato accidentalmente e «insostituibile» − che prosciugano l’enthousiasmos e lasciano talmente scoraggiati che vien voglia di piantar lì tutto. Io chiamo queste cose «trappole per l’enthousiasmos».

Si rimuove sempre la rabbia momentanea verso qualcosa che si odia a fondo.

Tanto la retorica quanto l'arte culinaria sono branche dell'arte della ruffianeria, in quanto ambedue fanno più appello alle emozioni che alla vera conoscenza.

Un'eccessiva stima di voi stessi indebolisce la capacità di riconoscere i fatti nuovi. L'ego isola dalla realtà della Qualità. Quando i fatti vi dimostrano che avete preso un granchio non siete inclini ad ammetterlo. Quando false informazioni vi fanno sembrare bravo, siete inclini a crederci. In qualsiasi lavoro di riparazione meccanica, l'ego è destinato a subire un trattamento piuttosto duro. Se conoscete un numero di meccanici sufficiente per averne un'opinione complessiva, credo che condividerete la mia: sono quasi tutti persone tranquille e senza pretese. E scettiche. Attente, ma scettiche.

Una motocicletta funziona in totale accordo con le leggi della ragione, e uno studio dell'arte della manutenzione della motocicletta è veramente uno studio in miniatura dell'arte della razionalità stessa.

Lila. Un'indagine sulla morale
Lila. An Inquiry into Morals, 1991

Definire una cosa è subordinarla a un intrico di relazioni intellettuali, che per ciò stesso distruggono la conoscenza vera.

Il mondo ci viene incontro in un flusso continuo di frammenti che ci piacerebbe pensare si incastrino perfettamente tra loro, ma che di fatto non combaciano mai.

Immaginiamoci due globuli rossi seduti uno accanto all'altro che si chiedono: "si arriverà mai a una forma di evoluzione superiore alla nostra?" e che, guardandosi intorno e non vedendo niente, concludono che no, loro sono il massimo; ecco non è forse altrettanto grottesca l'idea di due esseri umani che, passeggiando per Manhattan, si chiedono se esisterà mai una forma di evoluzione superiore all'uomo, intendendo l'uomo biologico?

La normalità è conformità alle aspettative collettive.

Permissivismo e abbattimento dell'autorità sociale non sono certo più scientifici della severità e delle discipline vittoriane.

Siamo così abituati a schemi interpretativi, che spesso ci dimentichiamo che esistono.

Libro di Robert M. Pirsig consigliato
Lo zen e l'arte della manutenzione della motocicletta
Traduttore D. Vezzoli 
Editore Adelphi, 1990

Una Grande Avventura, a cavallo di una motocicletta e della mente; una visione variegata dell’America on the road, dal Minnesota al Pacifico; un lucido, tortuoso viaggio iniziatico. Qual è la differenza fra chi viaggia in motocicletta sapendo come la moto funziona e chi non lo sa? In che misura ci si deve occupare della manutenzione della propria motocicletta? Mentre guarda smaglianti prati blu di fiori di lino, nella mente del narratore si formula una risposta: «Il Buddha, il Divino, dimora nel circuito di un calcolatore o negli ingranaggi del cambio di una moto con lo stesso agio che in cima a una montagna o nei petali di un fiore».

Note
Vedi anche frasi e citazioni di: Philip Roth - Kurt Vonnegut - Tom Wolfe