Frasi e citazioni di Bruno Munari
Selezione di aforismi, frasi e citazioni di Bruno Munari (Milano 1907-1998), artista, designer e saggista italiano. Bruno Munari è tra i maggiori protagonisti italiani dell'arte, del design e della grafica del XX secolo. Le seguenti citazioni di Bruno Munari sono tratti da alcuni dei suoi libri più noti: Arte come mestiere (1966), Fantasia (1977) e Verbale scritto (1992).
Quando qualcuno dice: questo lo so fare anch'io, vuol dire che lo sa Rifare altrimenti lo avrebbe già fatto prima. (Bruno Munari) |
Arte come mestiere
© Laterza 1966
Non ci deve essere un'arte staccata dalla vita: cose belle da guardare e cose brutte da usare.
Occorre far capire che finché l'arte resta estranea ai problemi della vita, interessa solo a poche persone.
Se volete sapere qualcosa di più sulla bellezza, che cos'è esattamente, consultate una storia dell'arte e vedrete che ogni epoca ha le sue veneri e che queste veneri (o apolli) messi assieme e confrontati, fuori dalle loro epoche, sono una famiglia di mostri. Non è bello quello che è bello, disse il rospo alla rospa, ma è bello quello che piace.
Non ci deve essere un'arte staccata dalla vita: cose belle da guardare e cose brutte da usare.
Occorre far capire che finché l'arte resta estranea ai problemi della vita, interessa solo a poche persone.
Se volete sapere qualcosa di più sulla bellezza, che cos'è esattamente, consultate una storia dell'arte e vedrete che ogni epoca ha le sue veneri e che queste veneri (o apolli) messi assieme e confrontati, fuori dalle loro epoche, sono una famiglia di mostri. Non è bello quello che è bello, disse il rospo alla rospa, ma è bello quello che piace.
Artista e designer
© Laterza 1971
Il sogno dell'artista è comunque quello di arrivare al Museo, mentre il sogno del designer è quello di arrivare ai mercati rionali.
© Laterza 1977 - Selezione Aforismario
Fantasia: tutto ciò che prima non c’era anche se irrealizzabile. Invenzione: tutto ciò che prima non c’era ma esclusivamente pratico e senza problemi estetici. Creatività: tutto ciò che prima non c’era ma realizzabile in modo essenziale e globale.
C'è sempre qualche vecchia signora che affronta i bambini facendo delle smorfie da far paura e dicendo delle stupidaggini con un linguaggio informale pieno di ciccì e di coccò e di piciupaciù. Di solito i bambini guardano con molta severità queste persone che sono invecchiate invano; non capiscono cosa vogliono e tornano ai loro giochi, giochi semplici e molto seri.
Da come crescono e si formano i bambini possiamo pensare a una società futura più o meno libera e creativa. Dobbiamo quindi liberare i bambini da tutti i condizionamenti e aiutarli a formarsi.
Il pensiero pensa e l’immaginazione vede.
Il verismo vede l'oggetto così come è. L'impressionismo lo vede incompleto, lasciando allo spettatore il compito di completarlo. Il futurismo ne vede il movimento. Il surrealismo lo vede in combinazioni strane. Il cubismo lo seziona e lo vede da tutte le parti ma disposte su di un unico piano.
L'immaginazione è il mezzo per visualizzare, per rendere visibile ciò che la fantasia, l'invenzione e la creatività, pensano.
L'immaginazione in certi individui è molto tenue, in altri è fervida, pronta, in altri va oltre il pensato.
L'individuo creativo è quindi in continua evoluzione e le sue possibilità creative nascono dal continuo aggiornamento e dall'allargamento della conoscenza in ogni campo.
La creatività, come uso finalizzato della fantasia e dell'invenzione, si forma e si trasforma continuamente. Essa esige una intelligenza pronta ed elastica, una mente libera da preconcetti di alcun genere, pronta a imparare ciò che gli serve in ogni occasione e a modificare le proprie opinioni quando se ne presenta una più giusta.
La creatività è un uso finalizzato della fantasia.
La fantasia è la facoltà più libera delle altre, essa infatti può anche non tener conto della realizzabilità o del funzionamento di ciò che ha pensato. È libera di pensare qualunque cosa, anche la più assurda, incredibile, impossibile.
I,a fantasia è quella facoltà umana che permette di pensare a cose nuove non esistenti prima. La fantasia è libera di pensare a cose assolutamente inventate, nuove, mai esistenti prima, ma non si preoccupa di controllare se ciò che pensa è veramente nuovo. Non è suo compito. Se si desidera questo controllo allora occorre far intervenire la ragione
Mentre la fantasia, l'invenzione e la creatività producono qualcosa che prima non c'era, l'immaginazione può immaginare anche qualcosa che già esiste ma che al momento non è tra noi.
Nei primi anni della sua vita, l'individuo si forma e resterà tale per tutta la sua vita. Dipende dagli educatori se questa persona sarà poi una persona creativa o se sarà un semplice ripetitore di codici. Dipende da questi primissimi anni, dall'esperienza e dalla memorizzazione dei dati, se l'individuo sarà libero o condizionato. Gli adulti dovrebbero rendersi conto di questa grandissima responsabilità dalla quale dipende il futuro della società umana.
Se vogliamo che il bambino diventi una persona creativa, dotata di fantasia sviluppata e non soffocata (come in molti adulti) noi dobbiamo fare in modo che il bambino memorizzi più dati possibili, nei limiti delle sue possibilità, per permettergli di fare più relazioni possibili, per permettergli di risolvere i propri problemi ogni volta che si presentano.
Una persona creativa prende e dà continuamente cultura alla comunità, cresce con la comunità. Una persona non creativa è spesso un individualista ostinato nell'opporre le proprie idee a quelle degli altri individualisti.
Una persona senza creatività è una persona incompleta, il suo pensiero non riesce ad affrontare i problemi che gli si presentano, egli dovrà sempre farsi aiutare da qualche altra persona di tipo creativo.
La fantasia è la facoltà più libera delle altre, essa infatti può anche non tener conto della realizzabilità o del funzionamento di ciò che ha pensato. È libera di pensare qualunque cosa, anche la più assurda, incredibile, impossibile.
I,a fantasia è quella facoltà umana che permette di pensare a cose nuove non esistenti prima. La fantasia è libera di pensare a cose assolutamente inventate, nuove, mai esistenti prima, ma non si preoccupa di controllare se ciò che pensa è veramente nuovo. Non è suo compito. Se si desidera questo controllo allora occorre far intervenire la ragione
Mentre la fantasia, l'invenzione e la creatività producono qualcosa che prima non c'era, l'immaginazione può immaginare anche qualcosa che già esiste ma che al momento non è tra noi.
Nei primi anni della sua vita, l'individuo si forma e resterà tale per tutta la sua vita. Dipende dagli educatori se questa persona sarà poi una persona creativa o se sarà un semplice ripetitore di codici. Dipende da questi primissimi anni, dall'esperienza e dalla memorizzazione dei dati, se l'individuo sarà libero o condizionato. Gli adulti dovrebbero rendersi conto di questa grandissima responsabilità dalla quale dipende il futuro della società umana.
Se vogliamo che il bambino diventi una persona creativa, dotata di fantasia sviluppata e non soffocata (come in molti adulti) noi dobbiamo fare in modo che il bambino memorizzi più dati possibili, nei limiti delle sue possibilità, per permettergli di fare più relazioni possibili, per permettergli di risolvere i propri problemi ogni volta che si presentano.
Una persona creativa prende e dà continuamente cultura alla comunità, cresce con la comunità. Una persona non creativa è spesso un individualista ostinato nell'opporre le proprie idee a quelle degli altri individualisti.
Una persona senza creatività è una persona incompleta, il suo pensiero non riesce ad affrontare i problemi che gli si presentano, egli dovrà sempre farsi aiutare da qualche altra persona di tipo creativo.
Da cosa nasce cosa
© Laterza 1981
Il lusso è la manifestazione della ricchezza incivile che vuole impressionare chi è rimasto povero. È la manifestazione dell'importanza che viene data all'esteriorità e rivela la mancanza di interesse per tutto ciò che è elevazione culturale. È il trionfo dell'apparenza sulla sostanza.
Munari 80
a un millimetro da me
© Scheiwiller 1987
L'arte è ricerca continua, assimilazione delle esperienze passate, aggiunta di esperienze nuove, nelle forma, nel contenuto, nella materia, nella tecnica, nei mezzi.
© Laterza 1981
Il lusso è la manifestazione della ricchezza incivile che vuole impressionare chi è rimasto povero. È la manifestazione dell'importanza che viene data all'esteriorità e rivela la mancanza di interesse per tutto ciò che è elevazione culturale. È il trionfo dell'apparenza sulla sostanza.
Munari 80
a un millimetro da me
© Scheiwiller 1987
L'arte è ricerca continua, assimilazione delle esperienze passate, aggiunta di esperienze nuove, nelle forma, nel contenuto, nella materia, nella tecnica, nei mezzi.
Verbale scritto
© Corraini 1992 - Selezione Aforismario
Albero l'esplosione lentissima di un seme.
Complicare è facile, semplificare è difficile. Per complicare basta aggiungere, tutto quello che si vuole: colori, forme, azioni, decorazioni, personaggi, ambienti pieni di cose. Tutti sono capaci di complicare. Pochi sono capaci di semplificare.
Gli altri siamo noi.
Il più grande ostacolo alla comprensione di un'opera d'arte è quello di voler capire.
L'uovo ha una forma perfetta benché sia fatto col culo.
La gente quando si trova di fronte a certe espressioni di semplicità o di essenzialità dice inevitabilmente questo lo so fare anch'io, intendendo di non dare valore alle cose semplici perché a quel punto diventano quasi ovvie. In realtà quando la gente dice quella frase intende dire che lo può Rifare, altrimenti lo avrebbe già fatto prima.
Niente passa tanto di moda come la moda.
Quando qualcuno dice: questo lo so fare anch'io, vuol dire che lo sa Rifare altrimenti lo avrebbe già fatto prima.
Quando tutto è Arte niente è Arte.
Domus
1994
Ogni libro è letto ma ogni letto non è anche un libro.
Note