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Aforismi, frasi e citazioni sul Piercing

Raccolta di aforismi, frasi e citazioni sul piercing, termine angloamericano che deriva dal verbo to pierce, cioè "perforare", "bucare", "trapassare". Oggi con la parola "piercing" ci si riferisce alla pratica ornamentale di perforazione con ago sterile di alcune parti del corpo (per esempio: lobulo dell’orecchio, naso, ombelico, lingua) per inserirvi orecchini in varie fogge. Tale pratica è iniziata negli Stati Uniti negli ultimi decenni del Novecento e si è rapidamente diffusa, specie tra i giovani, anche in Europa, Italia compresa, dove è ormai diventata una moda.

Come nota Margherita Zizi in Enciclopedia dei ragazzi (2006): "L’usanza di manipolare il corpo marchiandolo con tatuaggi, cicatrici, deformazioni è assai antica e diffusa in tutto il mondo La perforazione delle narici, del setto nasale e del lobo delle orecchie è comune a molte popolazioni. In particolare, la foratura del labbro è diffusa nell'Africa nera e nell'America Meridionale. La perforazione degli angoli delle labbra è usata dagli Eschimesi, mentre alcune tribù brasiliane praticano la perforazione delle guance".

Il piercing praticato oggi in Occidente trae dunque origine dalle usanze tribali di diversi popoli di perforare varie parti del corpo per inserirvi ornamenti, mentre in Occidente è stato introdotto come "uno dei segni distintivi del movimento punk, una subcultura giovanile nata in Inghilterra e caratterizzata dalla ribellione alle convenzioni sociali e dal rifiuto radicale del modello di vita borghese".

Su Aforismario trovi altre raccolte di citazioni correlate a questa sugli orecchini, sul tatuaggio, sulla moda e sugli adolescenti. [I link sono in fondo alla pagina].
Nato come una dichiarazione di guerra contro la società, il piercing
è stato trasformato in un innocuo fenomeno di costume. (Margherita Zizi)
Le donne che mantengono l'interesse di un uomo non sono quelle che si sentono sicure perché portano la minigonna, il piercing all'ombelico o un abitino nero con la scollatura profonda. Una stronza non fa mai affidamento su queste cose per sentirsi a proprio agio. Fa affidamento su ciò che è come donna.
Sherry Argov, Falli soffrire, 2002

Tatuaggi, piercing, branding, scarificazioni sono segni, forse i simboli, di una società che è strettamente legata alla esteticità psicologica. Un modo di dire “IO ci SONO”.
Massimo Canevacci, P.J. Didattica etnografica sperimentale, 2002

Tatuaggi e piercing amplificano la seduzione erotica, sono icone giovanili pieni di fascino
Massimo Canevacci, ibidem

E il piercing? Su orecchie, naso, bocca e lingua ha una tale quantità di pezzi di ferro che ogni tanto vi verrebbe voglia di lasciarla in balìa di un campo magnetico e poi uscirvene a bere con gli amici.
Dario Cassini, Tranne mia madre e mia sorella, 2003

Conosciuta da quasi tutti i popoli a organizzazione tribale, la tecnica di forare il corpo in determinate parti per modificarne l’aspetto in modo permanente (e spesso irreversibile) è legata ad una concezione magica del corpo e più in generale della natura, in cui la paura e l’attrazione verso il dolore hanno un significato rituale e non vengono affatto dominate razionalmente.
Eleonora de Conciliis, La decorazione del nudo, 2006

Se sopportare il dolore senza lamentarsi è segno di forza, il piercing, come il tatuaggio o la circoncisione, fa parte dei riti di appartenenza alla tribù, superando i quali si dimostra di essere diventati adulti o guerrieri, di avere coraggio
Eleonora de Conciliis, ibidem

Oggi esistono almeno tre generazioni di portatori di piercing e tattoo: i quarantenni ex-punk che erano giovani negli anni ’70 e ‘80, i trentenni ex-grunge che erano adolescenti tra gli ‘80 e i ‘90, ed i teen agers o ventenni del 2000, spesso frettolosamente etichettati come no global. Oggi anche questa classificazione è saltata: tutti i ragazzi si fanno tatuare o desiderano farlo, e il piercing è diventato un fenomeno estetico di massa.
Eleonora de Conciliis, La decorazione del nudo, 2006

Chi ha deciso di farsi fare un piercing o un tatuaggio permanente in seguito ad una lunga riflessione o avendo maturato una profonda convinzione, racconta talvolta di essere rimasto affascinato dal ruolo che queste pratiche rivestono nelle culture arcaiche; ma, più semplicemente, avrebbe deciso di fare un’esperienza che lo renda diverso dalle persone “normali”, un’esperienza eccezionale attraverso cui dimostrare a se stessi forza di sopportazione del dolore e amore per il rischio, per l’ignoto.
Eleonora de Conciliis, ibidem

Ogni volta che l’ornamento viene esibito (con una funzione sociale ben precisa), o che con esso, nel caso del piercing, si potenzia l’eccitazione sessuale con l’aiuto del partner, si ha perciò un effetto estetico che è anche erotico: stimolando la parte si prova dolore e piacere allo stesso tempo, e con un’intensità maggiore rispetto a quella concessa dalla carne intatta.
Eleonora de Conciliis, La decorazione del nudo, 2006

«Cosa pensi possa provare un ragazzo che ti bacia quando si ritrova un anellino in bocca?»
«Un ragazzo non ci fa caso. Un over sì.»
Luciano De Crescenzo, La distrazione, 2000

Guardiamo nostro figlio e i suoi amici e ci chiediamo perché si fanno tutti del male. Si scrivono promemoria e si fanno i più svariati disegni sul corpo, tatuaggi indelebili che devono essere senza dubbio molto dolorosi e che rovineranno irrimediabilmente il loro aspetto; e si infilzano oggetti appuntiti come fossero gioielli, facendosi piercing qua e là. Un autolesionismo di cui facciamo davvero fatica a capire le ragioni.
Paola Di Pietro e Stefano Gastaldi, L'aggressività degli adolescenti, 2014

I tatuaggi e i piercing servono soprattutto a proteggere i giovani dalla loro fragilità, a rassicurarli; li aiutano a modellare il loro corpo per trasformarlo come gli piace di più, e a dargli una voce per esprimere ciò che sta loro a cuore.
Paola Di Pietro e Stefano Gastaldi, ibidem

Quello che a noi sembra un modo per farsi del male, per lui è un abbellimento del corpo, e anche un simbolo che parla di sé, che dice qualcosa di importante che spesso non sa esprimere a parole.
Paola Di Pietro e Stefano Gastaldi, ibidem

[I giovani] sentono il bisogno di intervenire sulla propria immagine, che pare poco significativa, insufficiente, ancora troppo infantile, oppure eccessivamente esplicita nel mostrare le loro fragilità, che li fa sentire nudi, a disagio.
Paola Di Pietro e Stefano Gastaldi, ibidem

Se si tratta di interventi limitati, è una pratica un po' tribale, che mostra una certa forza e la capacità di sopportare il dolore, che addobba il corpo in modo permanente e protegge l'immagine interiore. Piercing e tatuaggi segnalano un problema soltanto quando sono molti, invasivi, o se sono accompagnati o sostituiti da pratiche analoghe ma più cruente come scarificazioni e dilatatori, perché un eccesso di protezione o un bisogno di modificare il proprio aspetto radicalmente indicano che davvero qualcosa non va, che le fragilità sono troppe o troppo insopportabili.
Paola Di Pietro e Stefano Gastaldi, L'aggressività degli adolescenti, 2014

Tutti vogliono gli stessi jeans, lo stesso impermeabile e lo stesso cibo. Una coazione maggioritaria penosa. E lo stesso vale per i giovani. Dal piercing, all'orecchino ai tatuaggi, vogliono tutti iscriversi alla stessa tribù.
Gillo Dorfles, su l'Unità, 2010

Chi è trendy, fa diventare trendy tutto quello che tocca. Per essere trendy è obbligatoria la massima originalità. Per esempio, se un trendy si agghinda con un piercing il nervo sensibile di un dente in ascesso, diventa ancora più trendy; se si applica il piercing direttamente alle emorroidi infiammate con un sonaglio che fa bip bip, diventa trendy che più trendy non si può.
Maurizio Garuti, La lingua neolatrina, 2008

Il corpo umano può essere visto come il luogo della memoria più espressivo. La capacità potenziale del corpo di innescare il processo del ricordo attraverso dei segni visibili è stata sfruttata per molti secoli dalla body art, nelle sue varie manifestazioni, in culture di tutto il mondo. 
Marion Gymnich e Janine Hauthal, Memoria e body art, 2007 

Pittura del corpo, tatuazione, piercing, scarificazione e modellamento del corpo possono non limitarsi all'adempimento di una funzione estetica, ma anche iscrivere - o generare - dei significati a livello individuale e collettivo, specialmente definendo l'identità sociale e soggettiva di un individuo.
Marion Gymnich e Janine Hauthal, ibidem

I segni sulla pelle visibili e permanenti causati da tatuaggi, piercing e scarificazione contribuiscono alla costruzione di una memoria autobiografica e, in tal modo, di un'identità soggettiva, poiché inducono l'individuo a mettersi significativamente in relazione con il proprio passato. 
Marion Gymnich e Janine Hauthal, Memoria e body art, 2007

Tatuaggi e piercing sono uno dei numerosi sistemi di cui dispone l'adolescente per lasciare una traccia sul suo corpo, manifestare la sua differenza e distinguersi dagli adulti.
Philippe Jeammet, Cento domande sull'adolescenza, 2007
Tatuaggi e piercing sono uno dei numerosi sistemi di cui dispone l'adolescente
per lasciare una traccia sul suo corpo, manifestare la sua differenza
e distinguersi dagli adulti. (Philippe Jeammet)
Il tatuaggio e il piercing sono la forma più elementare e banale [...] della volontà di mettersi al mondo da soli segnandosi il corpo.
David Le Breton, intervista, su Vita, 2015

Il corpo si costituisce come archivio. Sono i tatuaggi e i piercing a rappresentarne le tracce simboliche forti.
David Le Breton, intervista, su Vita, 2015

Il dolore non è un motivo che induce a desistere dal farsi tatuare, o dal farsi applicare un piercing. Al contrario, moltissimi clienti rimpiangono (soprattutto per quel che riguarda il piercing, che non provoca dolore quando lo si mette; il dolore, semmai, insorge durante il successivo periodo di cicatrizzazione), di non aver sofferto abbastanza.
David Le Breton, intervista, su Vita, 2015

Per ringiovanirsi s'è fatta altri due piercing. Un anello al sopracciglio destro e uno al sinistro. Le ho consigliato di approfittarne, tirare un filo di plastica e stenderci la biancheria.
Luciana Littizzetto, Col cavolo, 2004

È più piena di pistolettate che un reduce dal Vietnam. A oggi detiene quattro orecchini alle orecchie, due alle sopracciglia, uno all'ombelico. Dice che adesso i maschi per attirarla non devono fare altro che munirsi di una calamita.
Luciana Littizzetto, ibidem

Amore, quando mi baci sento le campane. O ti levi il piercing dalla lingua o mi devo levare io i molari d'oro.
Luciana Littizzetto, Col cavolo, 2004

Più ti comporti in modo strano, più normale dovresti apparire. Funziona anche al contrario. Quando vedo un ragazzino con tre o quattro piercing al naso, so che non c'è assolutamente nulla di straordinario in lui.
P. J. O'Rourke [1]

Tu sei come un piercing. Ci vuole un po' per abituarsi alla presenza di un corpo estraneo.
Abby Sciuto, in NCIS - Unità anticrimine, 2003/...

Qualche tempo fa mi fidanzai cu ’na guagliona che teneva il piercing sulla lingua. Dopo il primo approccio mi disse: "Ti piace il sapore dei miei baci?". "Uah, pare che m’aggio ammuccato cu nu canciello!".
Alessandro Siani, Un napoletano come me, 2009

Incontrai una con diciotto bracciali, ventuno piercing e cinquanta catene. Mi guardò e disse: «Cosa ti ricordo?». «La cassetta degli attrezzi di mio padre.»
Alessandro Siani, Non si direbbe che sei napoletano, 2011

Non mi va di mettermi piercing dappertutto. Penso che sia fuori moda. Piercing all'ombelico e tutto il resto sono, ormai, superati.
Britney Spears (fonte sconosciuta - segnalala ad Aforismario)

− È solo una curiosità, a che serve una borchia sulla lingua?
− È sensuale, aiuta la fellatio!
John Travolta e Rosanna Arquette, in Quentin Tarantino, Pulp fiction, 1994

Le ragazze ancheggiano, ridacchiano e ostentano il loro corpo morbido e le loro chiome tentatrici. Le pance scoperte, ornate di lucide borchiette all'ombelico e di tatuaggi violacei più giù, chiedono: Che altro c'è da vedere?
John Updike, Terrorista, 2006

Tra i punk, come nelle società tribali, il piercing non ha una funzione esclusivamente ornamentale, ma è una sorta di rito iniziatico che sancisce l’appartenenza al gruppo e l’autoesclusione dal resto della società attraverso il superamento di una prova di coraggio fisico e di sopportazione del dolore.
Margherita Zizi, Enciclopedia dei ragazzi, 2006

Negli anni Ottanta i creatori di moda intuiscono il potenziale dell’estetica punk e saccheggiano a piene mani il suo repertorio espressivo, compreso il piercing. Addomesticato e spogliato della sua carica trasgressiva, ridotto a pura funzione ornamentale, il piercing diventa una moda che si diffonde soprattutto fra i giovani.
Margherita Zizi, ibidem

Il piercing non è più un rito iniziatico praticato con strumenti di fortuna, doloroso e rischioso: oggi le perforazioni sono effettuate di solito con strumenti sterilizzati e talvolta in anestesia locale. Nato come una dichiarazione di guerra contro la società, il piercing è stato trasformato in un innocuo fenomeno di costume e prontamente inglobato in quel modello di vita borghese che il movimento punk voleva scardinare.
Margherita Zizi, Enciclopedia dei ragazzi, 2006

Note
Vedi anche aforismi, frasi e citazioni su: Orecchini - Tatuaggio - Moda - Adolescenza