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Aforismi, frasi e citazioni sulla Psicosomatica

Raccolta di aforismi, frasi e citazioni sulla psicosomatica e sulle malattie psicosomatiche. Come scrive Umberto Galimberti: 
"In un'accezione ristretta, con il termine 'psicosomatica' si intende quella branca della medicina che si occupa di disturbi organici che, non rivelando alla base una lesione anatomica ο un difetto funzionale, sono ricondotti ad un'origine psicologica. In un'accezione più ampia si intende invece quella concezione che, oltrepassando il dualismo psicofisico (v.) che, secondo il modello cartesiano, separa il corpo dalla mente, guarda all'uomo come a un tutto unitario dove la malattia si manifesta a livello organico come sintomo e a livello psicologico come disagio. Adottando questo punto di vista, la medicina psicosomatica ribalta lo schema eziologico classico, che prevedeva la lesione dell'organo quale causa della sua disfunzione, a sua volta causa della malattia, nello schema secondo cui il mantenersi di uno stress funzionale, che ha la sua origine nella vita quotidiana dell'individuo in lotta per l'esistenza, genera quella disfunzione dell'organo, causa della lesione, a sua volta causa della malattia. [Dizionario di psicologia, UTET, 1992].
Su Aforismario trovi altre raccolte di citazioni correlate a questa sul rapporto tra il corpo e la mente, sulla nevrosi, l'omeopatia e il benessere psicofisico. [I link sono in fondo alla pagina].
La maggior parte delle malattie psicosomatiche sono la conseguenza
inevitabile di un sentimento represso che, una volta reso muto, diventa
lacerante nel suo bisogno di farsi ascoltare. (Aldo Carotenuto)
È stato provato che chi si trova in una condizione di umore favorevole guarisce dalle malattie in modo più rapido e completo rispetto a chi è di umore negativo. Peraltro il vecchio detto mens sana in corpore sano e la più recente psicosomatica collegano la salute all'insieme corpo e personalità.
Vittorino Andreoli, La gioia di vivere, 2016

Il rapporto tra ben-d'essere e patologia non è solo un risultato teorico e di buon senso, ma è stato scientificamente dimostrato che influisce attivando sistemi come quello immunitario deputati alla difesa dell'integrità del corpo e ovviamente anche del cervello, che è l'ubi consistam della mente e delle sue manifestazioni.
Vittorino Andreoli, La gioia di vivere, 2016

Uno schema di comportamento di attaccamento manifestamente opposto a quello di attaccamento ansioso è descritto [...] come compulsiva fiducia in sé stessi. Lungi dal ricercare affetto e cure negli altri la persona che manifesta questo comportamento tende a mostrare fermezza di carattere e a fare ogni cosa da sola in qualsiasi circostanza. Anche queste persone tendono a crollare sotto stress e a presentare sintomi psicosomatici o depressione.
John Bowlby, Costruzione e rottura dei legami affettivi, 1979

Si parla spesso di disturbi psicosomatici ma, per correttezza, andrebbe precisato che questa definizione non ha alcun senso poiché tutti i disturbi che abbiamo sono psicosomatici, in quanto riguardano sia il corpo sia la mente. Noi, infatti, siamo fatti di un corpo (il soma), e di una mente (la psiche), non possiamo essere solamente l’uno o solamente l’altra, e così anche i dolori e i problemi che il nostro corpo ci comunica riguardano entrambe queste dimensioni.
Ilaria Cadorin, Ti basti tu, 2018

Il corpo è una spia della psiche, ma il suo linguaggio deve essere "riconvertito", tradotto di nuovo nei termini dei conflitti psichici che non siamo stati capaci di affrontare.
Aldo Carotenuto, Amare tradire, 1991

La malattia psicosomatica interviene quando il nostro livello psicologico è troppo poco evoluto, non ha la forza di esprimersi in termini simbolici, e va a colpire il livello più debole, quello corporeo. Può sembrare strano, ma effettivamente il male ci accusa, sempre.
Aldo Carotenuto, Amare tradire, 1991

Recenti ricerche mediche concordano nell'attribuire ai disturbi psicologici ed emotivi della vita di coppia la radice di numerose somatizzazioni quali le affezioni dermatologiche, l'emicrania, i disturbi digestivi, la nausea, l'inappetenza e molti altri sintomi psicosomatici ricorrenti.
Aldo Carotenuto, Amare tradire, 1991

Certe malattie femminili, che esplodono all'interno di una vita familiare insoddisfacente, possono veramente essere lette in una prospettiva psicosomatica, in quanto le donne appaiono esposte in modo del tutto particolare alle dinamiche psicologiche interne al rapporto. In casi del genere la donna dovrebbe interrogarsi non tanto sulla eziologia fisiologica del suo stato, quanto sulla sua radice psicologica e soprattutto relazionale.
Aldo Carotenuto, Amare tradire, 1991

Spostando sulla corporeità le ragioni della propria sofferenza psicologica, la donna allontana dalla coscienza i conflitti profondi che sono in gioco.
Aldo Carotenuto, Amare tradire, 1991

L'uomo farebbe bene a diffidare della passiva remissività delle "santarelle". E farebbe bene anche la donna, perché nascondendosi nel ruolo passivo "tradisce" le potenzialità intrinseche alla sua natura, e il prezzo di questo sacrificio non tarda a farsi sentire, in termini di disturbi psichici e anche psicosomatici.
Aldo Carotenuto, Amare tradire, 1991

È ormai noto che stati depressivi producono un indebolimento del sistema immunitario ed espongono l'individuo a infezioni cui in un altro momento avrebbe facilmente resistito. Le persone selezionate per un compito particolare vengono scelte tra coloro che non si ammalano mai proprio perché hanno una complessione psicologica che impedisce loro di ammalarsi.
Aldo Carotenuto, Amare tradire, 1991

Tutto ciò che per ovvie ragioni difensive non viene detto, emerge comunque allo sguardo indiscreto degli altri attraverso il corpo, le sue metamorfosi e gli indizi emotivi che esso inopportunamente dissemina.
Aldo Carotenuto, Il gioco delle passioni, 2002

Non esiste migliore espressione di un'anima ferita del suo corpo.
Aldo Carotenuto, Il gioco delle passioni, 2002

Solo attraverso la consapevolezza del nostro corpo possiamo vincere le barriere che il quotidiano vivere difensivo frappone tra noi e il mondo. La maggior parte delle malattie psicosomatiche, infatti, sono la conseguenza inevitabile di un sentimento represso che, una volta reso muto, diventa lacerante nel suo bisogno di farsi ascoltare.
Aldo Carotenuto, Il gioco delle passioni, 2002

Le verità più profonde e dolorose vanno intuite, carpite con rispetto al silenzio che solitamente avvolge la sofferenza psichica e, in questo, il corpo è proprio il nostro migliore alleato, perché esso non sa - non può - mentire.
Aldo Carotenuto, Il gioco delle passioni, 2002

La creazione artistica del corpo è un'attività prodigiosa, che riassume in sé tutta la complessità della psiche umana. Dalla proiezione alla sublimazione, esso diventa il riflesso dell'anima: la sua voce silente.
Aldo Carotenuto, Il gioco delle passioni, 2002

La infelicità è un sentimento, e in quanto tale appartiene alla mente e a quell'insieme di funzioni che, seguendo il dualismo mente e corpo, si distinguono dalla dimensione fisica e materiale. Occorre tuttavia sottolineare che si dovrebbe parlare anche di infelicità del corpo per esprimere il legame stretto che esiste tra le funzioni della mente e quelle del corpo, tanto da poter contrapporre al dualismo una unità, un unico sistema, corpo-mente, anche se parlano un linguaggio distinto e vengono descritti separatamente.
Paolo Crepet, Perché siamo infelici, 2010

La infelicità è un sentimento di insoddisfazione e di dolore, ma anche un malessere che staziona negli organi fisici.
Paolo Crepet, ibidem

La infelicità fa stare male mentalmente ma anche fisicamente, perché in una condizione di infelicità il sistema immunitario risulta ipoattivo e dunque non in grado di difendere adeguatamente l'organismo nel suo insieme.
Paolo Crepet, Perché siamo infelici, 2010

La infelicità non è una decorazione dell'esistenza ma un suo elemento sostanziale, non soltanto perché vi aggiunge un colore piacevole invece che grigio o nero, ma anche perché preserva il benessere fisico e ci fa sentire meglio sul piano della salute. Investire in felicità significa fare prevenzione di patologie che nella distinzione corrente chiamiamo fisiche e teniamo distinte da quelle mentali.
Paolo Crepet, Perché siamo infelici, 2010

Una delle più importanti scoperte della seconda metà del Novecento riguarda il legame tra affettività e corpo, una evidenza che si è raggiunta quando già si sapeva, attraverso la psicosomatica, che il cervello, sede della mente, è interconnesso attraverso due vie (autostrade) con organi extracerebrali.
Paolo Crepet, Perché siamo infelici, 2010

La depressione facilita la malattia degli organi mentre la felicità li difende,
Paolo Crepet, ibidem

Se si guarda al solo aspetto infettivo, si tende oggi a riconoscere che molti degli agenti patogeni, batteri o virus, si trovano insediati già dentro di noi allo stadio silente, e che le loro attivazione e virulenza si manifestano quando le difese dell'organismo diminuiscono. Come se si affrontassero due eserciti nel campo di battaglia dell'organismo, e non appena le difese di una parte si distraggono, subito la forza nemica prende il sopravvento. La infelicità agisce demotivando i soldati, che si fanno disattenti e magari si sono addormentati, e così il nemico ne approfitta. E si può giungere a teorizzare che per curare questo tipo di malattie, si può agire solo sulle difese e dunque, e non è un paradosso, vincere un'infezione devastante attraverso l'umore del paziente, cercando di incrementare la sua felicità o curando la sua attuale depressione mentale.
Paolo Crepet, Perché siamo infelici, 2010

La distinzione tra il campo della psichiatria e della medicina interna, come due sezioni dell'uomo e due campi di funzioni dell'organismo, è errata, va superata integrando le due parti e ricostruendo il totus homo.
Paolo Crepet, Perché siamo infelici, 2010

Torna il «corpo sano in mente sana», ma non è più solo un'intuizione o una espressione letteraria, bensì un principio con una solida base scientifica.
Paolo Crepet, Perché siamo infelici, 2010

I sentimenti influenzano il sistema immunitario, e dunque le funzioni deputate a difendere l'organismo.
Paolo Crepet, ibidem

L'ansia si manifesta oltre che con sintomi mentali anche con manifestazioni degli organi interni: del cuore, con tachicardia, aritmie e ipertensione; del sistema digerente, con alterazioni delle funzioni digestive; dell'apparato muscolare, che mostra ipoattività nella contrazione delle fibre.
Paolo Crepet, Perché siamo infelici, 2010

Certo nessuno affermerebbe che, per secoli, abbiamo considerato l'amore, erroneamente, come uno stato mentale e spirituale, fino a comprenderlo oggi, finalmente, come fenomeno puramente fisico. L'innamoramento rimane, nonostante questa scoperta interessante, un fenomeno psichico al quale però corrisponde anche una manifestazione fisica. La psicosomatica intende proprio questo: il sincronismo tra anima e corpo.
Thorwald Dethlefsen, Malattia come simbolo, 2000

Anche se negli ultimi anni sta crescendo il numero di malattie che la medicina ortodossa riconosce come psicosomatiche, rimangono sempre alcune che non avrebbero nulla a che fare con la psiche. Eppure ogni dentista sa che ad ogni dente è attaccato un uomo con la propria anima e che non esiste alcun posto nella vita, salvo nelle costruzioni mentali degli scienziati, dove si riesca a scindere il corpo dall'anima.
Thorwald Dethlefsen, Malattia come simbolo, 2000

Tutto quello che avviene nel corpo, noi lo viviamo anche nella nostra coscienza, nella psiche. Se ci diamo una martellata su un dito, diciamo: il dito fa male. Il che però non è del tutto esatto, perché il dolore è esclusivamente nella coscienza, non nel dito: ci limitiamo a proiettare la sensazione psicologica "dolore" sul dito. Dato che il dolore è un fenomeno psicologico, è possibile influire su di esso: con la distrazione, l'ipnosi, la narcosi, l'agopuntura. (Chi trova esagerata questa affermazione, si ricordi del fenomeno del dolore-fantasma!). Tutto quello che viviamo e soffriamo in un processo patologico fisico, avviene esclusivamente nella nostra coscienza. La distinzione tra "psichico" e "somatico" si riferisce esclusivamente al piano proiettivo. 
Thorwald Dethlefsen e Ruediger Dahlke, Malattia e destino, 1986

Siamo talmente poco consapevoli di noi stessi, che non ci rendiamo conto nemmeno delle evidenti tensioni e reazioni corporee attraverso le quali generiamo noi stessi le nostre malattie psicosomatiche.
Milton Erickson, Guarire con l'ipnosi, 1983

Frances Dunbar, la prima persona a studiare la medicina psicosomatica, fu soggetta a molte critiche e ostracismo, perché chi mai avrebbe creduto che le preoccupazioni di lavoro, o le preoccupazioni coniugali, potevano dare come conseguenza delle ulcere nello stomaco! E tuttavia il grande pubblico accettò il concetto, capendo che le preoccupazioni, fossero reali o immaginarie, potevano produrre molte affezioni fisiche e alterazioni fisiologiche. E siccome il grande pubblico accettò il concetto di medicina psicosomatica, quei medici che avevano tanti dubbi al riguardo vennero letteralmente costretti a prenderla in considerazione e a esaminarla.
Milton Erickson, Guarire con l'ipnosi, 1983

La medicina psicosomatica sostiene che si ammala solo chi si affligge al punto da farsene una malattia. Tuttavia è facile dimostrare che in certe circostanze un uomo felice può anch'egli soccombere alla malattia.
Viktor Frankl, Alla ricerca di un significato della vita, 1952

Certamente: ogni malattia ha il suo significato. Ma il vero significato della malattia non risiede là dove la psicologia pretende di cercarlo: esso non consiste nel fatto che si soffre, ma nel come si soffre.
Viktor Frankl, Alla ricerca di un significato della vita, 1952

Nonostante che molti disordini nevrotici appartengano alla sfera medica, non è possibile definire gli scopi della terapia analitica con termini medici. Poiché anche le malattie psicosomatiche sono, essenzialmente, una manifestazione finale dei conflitti interni alla personalità, gli scopi della terapia devono essere definiti in termini di personalità.
Karen Horney, I nostri conflitti interni, 1945

Achille, dopo il torto subito da Agamennone, mentre è sotto lo stress della decisione da prendere, lungo il grigio mare, vede nella sua allucinazione Teti che esce dalle nebbie. Similmente Ettore, travagliato dall'incertezza se uscire dalle mura di Troia per andare ad affrontare Achille o restare all'interno della città, nello stress della decisione ode la voce allucinatoria che gli dice di andare. La voce divina mette termine allo stress prima che esso abbia raggiunto un certo livello. Se Achille o Ettore fossero stati dirigenti moderni, e se fossero vissuti in una cultura repressiva dei loro dèi lenitori dello stress, avrebbero avuto probabilmente la loro parte delle nostre malattie psicosomatiche.
Julian Jaynes, Il crollo della mente bicamerale e l’origine della coscienza, 1976

Le contrazioni dello stomaco e la peristalsi si arrestano in coincidenza con uno stimolo sgradevole e possono addirittura essere rovesciate se il carattere sgradevole dello stimolo supera un certo livello. Anche l'attività secretoria dello stomaco è estremamente sensibile a esperienze emotive. Lo stomaco è anzi uno fra gli organi più reattivi del corpo, e risponde con i suoi spasmi, col vomito, le contrazioni e l'attività secretoria a quasi tutte le emozioni e sensazioni. È questa la ragione per cui i disturbi all'apparato gastrointestinale furono i primi ad essere riconosciuti come psicosomatici.
Julian Jaynes, Il crollo della mente bicamerale e l’origine della coscienza, 1976

Per decenni l’ulcera era stata considerata di origine psicosomatica senza che, peraltro, esistesse alcuna prova in tal senso; una volta ribaltata quella convinzione per merito di due medici che credevano più nella ricerca che nelle idee ricevute, una lesione cronica che prima costituiva il tormento di una vita ora viene curata in pochi giorni con un antibiotico.
Giovanni Jervis, Contro il sentito dire, 2014

L’acquisizione della saggezza è dimostrata, più che dall’esibizione di qualche dote mirabolante, dalla scomparsa dei mali psicosomatici. Epatopatie, ulcere, coliti, disturbi digestivi, alta pressione, attacchi cardiaci e innumerevoli altre malattie ci possono rivelare che la nostra saggezza è ancora molto scarsa e che passiamo il nostro tempo a roderci, a consumarci, a tenderci come corde, a competere, a invidiare, a odiare, a disprezzare, a desiderare, a sentirci inferiori o superiori e così via.
Claudio Lamparelli, L’arte della serenità, 1997

Come altre emozioni, la paura può originare sintomi psicosomatici a carico del sistema nervoso, respiratorio, sudorifero, cardiovascolare, gastrointestinale e virtualmente di ogni altro sistema dell'organismo. Forme persistenti di spavento - dovute a stress e tensioni - sono all'origine di asme, ulcere gastriche, coliti, artriti, ipertensione e altri malanni. La paura può produrre una forte tensione alle coronarie e provocare in tal modo l'infarto.
Anna Oliverio Ferraris, Psicologia della paura, 1980

Negli stati d'ansia somatizzata la paura è un fattore evidentissimo e concretamente osservabile. Le espressioni somatiche possono essere: palpitazioni, affanno respiratorio, costipazione, mancanza di appetito, modificazione del diametro pupillare, diarrea, vomito, pallore, contrazioni muscolari, vista confusa, secchezza alle fauci, debolezza agli arti, vertigine, emicrania; tutti sintomi che con il tempo possono tramutarsi in disturbi psicosomatici cronici. Ai sintomi fisici si uniscono reazioni psichiche che generano incapacità di concentrazione, irrequietezza, depressione, eccitabilità, insonnia. La somatizzazione dell'ansia è più diffusa tra coloro il cui ambiente stigmatizza il disagio psicologico; essi perciò concretizzano nella malattia la propria paura di disgregazione.
Anna Oliverio Ferraris, Psicologia della paura, 1980

L’esperienza psicanalitica insegna che il senso di infelicità e di insoddisfazione può esser profondamente represso; una persona può consciamente sentirsi soddisfatta, e soltanto i suoi sogni, malattie psicosomatiche, insonnia, e molti altri sintomi possono rivelare l’infelicità sotterranea. La tendenza a reprimere l’insoddisfazione e l’infelicità è fortemente sostenuta dal diffuso sentimento che il non essere soddisfatti significhi essere «un fallimento».
Erich Fromm, Psicoanalisi della società contemporanea, 1955

Dopo l'epoca in cui tutto era politico venne l'epoca in cui tutto era psicosomatico.
Davide Morelli (Aforismi inediti su Aforismario)

L'emicrania che attanaglia chi non desidera fare l'amore è un altro esempio di queste malattie psicosomatiche. Il corpo si sostituisce alla volontà.
Willy Pasini, A che cosa serve la coppia, 1995

I sintomi psicosomatici derivano perlopiù dal fatto di non poter parlare di ciò che sto vivendo: non ho le parole per dire come sto, non ho nessuno a cui dirlo, non so dove portare queste parole oppure non so come si possano attivare. 
Laura Pigozzi, Amori tossici, 2023

Le somatizzazioni dimostrano quanto il corpo umano sia dipendente dalle funzioni della parola.
Laura Pigozzi, ibidem

Date parole al vostro dolore; il dolore che non parla sussurra al cuore troppo gonfio e lo invita a spezzarsi.
William Shakespeare, Macbeth, ca. 1606

Note
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