Aforismi, frasi e citazioni sulla Drammaturgia
Raccolta di aforismi, frasi e citazioni sul dramma, sulla drammaturgia e sul melodramma. Il termine "dramma" deriva dal latino drama, dal greco δρᾶμα drama "azione", e in senso artistico-letterario, indica un componimento teatrale, che narra vicende conflittuali e dolorose. La drammaturgia è l'arte di comporre drammi. Il melodramma è un dramma interamente cantato con accompagnamento strumentale. Oggi il termine "melodramma" è sempre meno usato e sostituito da "opera musicale", "opera lirica" o semplicemente "opera".
Su Aforismario trovi altre raccolte di citazioni correlate a questa sul dramma inteso in senso esistenziale, sulla tragedia, la recitazione e il teatro. [I link sono in fondo alla pagina].
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Il dramma è la vita con le parti noiose tagliate. (Alfred Hitchcock) |
Albert Camus, Il mito di Sisifo, 1942
Il dramma ci offre un continuo susseguirsi di metamorfosi, che si compongono e si scompongono: da tale alternanza nasce quel che definiamo tensione.
Elias Canetti, La provincia dell'uomo, 1973
Il dramma è una forma del tutto particolare di musica, e la tollera come additivo solo di rado, e con misura. In nessun caso gli strumenti devono essere posti in relazione con i personaggi: altrimenti i personaggi diventano allegorici e, dal punto di vista teatrale, del tutto insignificanti.
Elias Canetti, ibidem
Tormentosissima idea: che tutti i drammi siano già stati rappresentati, e solo le maschere cambino.
Elias Canetti, ibidem
Si dovrebbe mettere in evidenza quanto l’opera abbia portato la confusione nel dramma. Il dramma musicale è il più sporco e assurdo Kitsch che sia mai stato inventato.
Elias Canetti, La provincia dell'uomo, 1973
Un testo drammatico sopravvive a una cattiva recitazione, uno comico no.
Pino Caruso, Appartengo a una generazione che deve ancora nascere, 2014
Il buon drammaturgo deve avere il senso dell’assassinio; chi, dopo gli elisabettiani, è ancora capace dì uccidere i propri personaggi?
Emil Cioran, Sillogismi dell'amarezza, 1952
L’arte dell’autore drammatico consiste nel far intervenire il caso nell’azione in maniera quanto più efficace possibile.
Friedrich Dürrenmatt, I fisici, 1963
L’azione drammatica si basa sugli esseri umani.
Friedrich Dürrenmatt, ibidem
Nell’azione drammatica il caso consiste nel chi incontra per caso chi e dove e quando.
Friedrich Dürrenmatt, ibidem
L’opera drammatica può indurre lo spettatore a esporsi alla realtà, ma non può costringerlo ad affrontarla o addirittura a risolverla.
Friedrich Dürrenmatt, I fisici, 1963
Risate in platea! (la scena più tragica del drammaturgo)
Fulvio Fiori, Umorismo Zen, 2012
Ogni film drammatico si avvia lentamente a diventare comico.
Ennio Flaiano, Frasario essenziale per passare inosservati in società, 1959/72 (postumo, 1986)
Il teatro greco era un rito religioso in cui le esperienze fondamentali di ogni individuo venivano rappresentate in forma drammatica, e in cui proprio la forma drammatica aveva la forza di spezzare la routine. Chi era partecipe del dramma non era un consumatore né uno spettatore, ma partecipava a un rito che toccava nell'intimo le corde fondamentali della vita; è per questo che il dramma, come dicevano i Greci, produceva un effetto catartico. Il dramma purificava, toccava direttamente. Chi prendeva parte a una rappresentazione drammatica ritrovava il contatto con la parte più profonda dell'uomo e dell'umanità, e ritrovava così ogni volta la capacità di squarciare il velo della routine.
Erich Fromm, I cosiddetti sani, 1991 (postumo)
La cotta sta all'amore come la cavatina al melodramma.
Roberto Gervaso, La volpe e l'uva, 1989
Per concepire un'opera drammatica ci vuole genio. Alla fine deve dominare il sentimento, in mezzo la ragione e all'inizio l'intelletto, e il tutto dev'esser presentato equilibratamente con fantasia vivace e chiara.
Johann Wolfgang Goethe, Massime e riflessioni, 1833 (postumo)
Il dramma è la vita con le parti noiose tagliate.
[Drama is life with the dull bits cut out].
[Drama is life with the dull bits cut out].
Alfred Hitchcock [1]
Il drammaturgo: il ventriloquo dell'anima.
Stanisław Jerzy Lec, Pensieri spettinati, 1957
Adoro il melodramma. Sono realista.
Stanisław Jerzy Lec, Nuovi pensieri spettinati, 1964
Il dramma non è proprio delle nazioni incolte. Esso è uno spettacolo, un figlio della civiltà e dell’ozio, un trovato di persone oziose, che vogliono passare il tempo, in somma un trattenimento dell’ozio, inventato, come tanti e tanti altri, nel seno della civiltà, dall'ingegno dell’uomo, non ispirato dalla natura, ma diretto a procacciar sollazzo a se e agli altri, e onor sociale o utilità a se medesimo.
Giacomo Leopardi, Zibaldone, 1817/32 (postumo 1898/1900)
Il vero oggetto del dramma è la rappresentazione del carattere umano.
Thomas B. Macaulay [1]
Ogni dramma inventato riflette un dramma che non s'inventa.
François Mauriac, Diario, 1952/70
La commedia all'italiana è questo: ci sono argomenti drammatici, temi drammatici, qualche volta anche tragici, girati con tono umoristico, a volte addirittura comico e a volte arrivano a delle punte farsesche, ma i temi sono drammatici, non sono storielline divertenti e comiche.
Mario Monicelli, Intervista ad Alberto Pallotta, 2002
Gli attuali autori drammatici muovono spesso da un falso concetto del dramma e sono "drastici": nelle loro opere bisogna a tutti i costi che si gridi, si faccia rumore, si picchi, si spari, si uccida. Ma «dramma» significa «evento»,jàctum, contrariamente a quel concetto. Neppure l'etimologia storica del concetto greco dà loro ragione. Tanto meno poi la storia del dramma: infatti i Greci evitarono proprio la rappresentazione del «drastico».
Friedrich Nietzsche, Frammenti postumi, 1869/89
Melodramma è quando i personaggi parlano per il pathos esterno della scena, non esistendo come persone ma provvisori e posticci allo scopo di prestare pretesto di commozione.
Cesare Pavese, Il mestiere di vivere, 1935/50 (postumo 1952)
Le persone vanno rispettate anche nel raccontare altrimenti si dà nel melodramma − che è in arte quello che l'ambizione o edonismo nella vita. C'è si il diritto di adoperare i personaggi, ma non a un effetto bensì a una costruzione − come nella vita, non a scopo di sentire, di sperimentare, ma di realizzare un significato.
Cesare Pavese, Il mestiere di vivere, 1935/50 (postumo 1952)
Alla fine non c'è che il sadismo a dare un fondamento nella vita all'estetica del melodramma.
Marcel Proust, Dalla parte di Swann, 1913
Se è lecito definire il concetto fondamentale del dramma antico l'ineluttabilità del destino, quello del dramma classico la lotta della grande personalità contro ostacoli di ogni genere, quello del dramma romantico il vagare errabondo dell'individuo nell'illimitatezza (perciò non è mai esistito un vero dramma romantico), si dovrà sempre considerare come concetto fondamentale della tragedia moderna la contraddizione insolubile tra ragione e sentimento (ecco perché la tragedia moderna si trasforma necessariamente in tragicommedia). Il fatto che ragione e sentimento abbiano regimi rigidamente separati, anche se all'occasione sembrano andare d'accordo e riconciliarsi, è la cognizione che determina l'atmosfera in cui si svolge l'azione del dramma moderno. Quanto Kleist definisce «disordine del sentimento» - e con lui ha inizio il dramma moderno - si potrebbe definire altrettanto bene disordine della ragione. In realtà si tratta di un disordine reciproco; e appunto questo è l'elemento tragicomico, e quasi si potrebbe dire che là dove comincia la saldezza del sentimento o la piena comprensione il dramma deve necessariamente cessare.
Arthur Schnitzler, Il libro dei motti e delle riflessioni, 1927
Il vero dramma sarebbe quello in cui la parola in apparenza più secondaria si lasciasse inseguire attraverso ogni sorta di labirinti fino alla radice dell'opera, e in cui anche il colore degli occhi del personaggio meno importante venisse sfruttato per uno scopo più profondo.
Arthur Schnitzler, ibidem
Qual è la cosa più insopportabile in un dramma: la profondità di pensiero recitata da una marionetta o l'insulsaggine con cui ci annoia un personaggio pieno di vita?
Arthur Schnitzler, ibidem
Un presupposto irrinunciabile del dramma è la presenza di una determinata visione del mondo e l'accettazione di alcuni valori morali immutabili. Non è assolutamente ammissibile affermare il mito all'inizio di un dramma e smentirlo nel corso dello svolgimento; non è ammissibile tendere sopra l'azione drammatica una volta di effetti luminosi particolari e ben calcolati e poi farla scendere come un soffitto mobile o addirittura strapparla rinviando di punto in bianco alla sconfinatezza di problemi irrisolti e irresolubili. Non è ammissibile, all'inizio di un dramma, ricavarne gli effetti postulando l'esistenza assolutamente certa di un libero arbitrio, di colpa, di responsabilità e coscienza, ponendo quindi il mondo sotto il governo di leggi morali, e nella conclusione mettere in dubbio libero arbitrio, colpa, responsabilità, e considerare il mondo sotto il dominio esclusivo della causalità. Se l'acrobata lascia alla fine cadere il peso di mezzo quintale che sembrava sollevare con tanta fatica facendo capire al pubblico di aver tenuto in mano una sagoma di cartone, questo può essere considerato un legittimo scherzo da clown. Ma anche il dramma diventa tale, se un alto valore etico perde sempre più peso nel passaggio dal primo all'ultimo atto e alla fine si è trasformato da mezzo quintale in piuma.
Arthur Schnitzler, Il libro dei motti e delle riflessioni, 1927
Nell'anima dell'autore drammatico di razza il caso particolare, tragico o comico che sia, nasce già come simbolo, o almeno lo diventa promuovendosi a quel grado nel corso del lavoro. Ma qualunque tentativo di fornire intenzionalmente, tramite effetti luminosi aggiunti in un secondo tempo, una valenza simbolica anche al caso particolare di più felice inventiva, è destinato comunque a fallire; e sarà proprio il gesto borioso o supponente a tradire anche qui, come in altri campi, il parvenu o lo snob.
Arthur Schnitzler, ibidem
Nel dramma a lieto fine gli autori svelano per lo più solo i difetti del loro carattere − nel dramma tragico, infallibilmente, quelli della loro intelligenza.
Arthur Schnitzler, Il libro dei motti e delle riflessioni, 1927
Ogni poema epico o drammatico può rappresentare sempre e soltanto un pugnare, aspirare e combattere per la felicità, ma mai la felicità stessa durevole e compiuta. Esso conduce il suo eroe per mille difficoltà e pericoli fino alla meta; ma non appena questa è raggiunta, lascia subito calare il sipario. Giacché altro non le rimarrebbe ora se non di mostrare che la splendida meta, in cui l'eroe si illudeva di trovare la felicità, era solo una beffa, e che, dopo averla raggiunta, egli non sta per questo meglio di prima. Poiché una schietta, durevole felicità non è possibile, essa non può essere oggetto dell'arte.
Arthur Schopenhauer, Il mondo come volontà e rappresentazione, 1819
Lo scopo del dramma è in genere quello di mostrarci con un esempio che cosa sia l'essenza e l'esistenza dell'uomo.
Arthur Schopenhauer, ibidem
Non si può mettere in dramma una reazione rappresentando solo la forza reagente: sarebbe come se Archimede avesse voluto sollevare il mondo con la leva ma senza il punto d'appoggio. Bisogna impersonare anche il potere costituito contro il quale la nuova forza reagisce, e dal contrasto fra le due forze scaturirà il dramma; poiché la essenza del dramma è sempre il contrasto.
George Bernard Shaw, Il wagneriano perfetto, 1898
Il romanzo, la novella, il dramma sono forme d'arte ibride, transitorie destinate a sparire per lasciar libero il campo al puro lirismo. − E all'autobiografia.
Ardengo Soffici, Giornale di bordo, 1915
È nella letteratura, nella poesia, nel dramma, nel romanzo che i modelli filosofici e il vaglio delle possibilità metafisiche e morali ricevono la densità, il peso realizzato ed esistenziale (letteralmente, la Dichtung) della vita vissuta.
George Steiner, Nessuna passione spenta, 1996
Il solo legame tra letteratura e dramma rimasto attualmente in Inghilterra è la locandina del teatro.
Oscar Wilde, Alcune massime per l’informazione dei troppo istruiti, 1894
I personaggi di un dramma suscitano la nostra partecipazione, sono per noi come dei conoscenti, spesso come persone che amiamo o odiamo.
Ludwig Wittgenstein, Pensieri diversi, 1934/37
I drammi hanno un inizio, uno sviluppo e un epilogo: sono un'esplosione di sentimenti... che ha un termine. Le nostre vite, al contrario, si svolgono continuamente all'interno di una fitta nebbia di assoluta incertezza.
Yamazaki, in Tatsuhiko Takimoto, Welcome to the NHK, 2006
Alberto Sordi incontra nel cortile della Ponti-De Laurentiis uno sceneggiatore: «Che stai a ffà?» «Lavoro. Scrivo un copione.» Alberto: «Comico?» L’altro: «No, drammatico». Alberto: «Allora te stai a riposa'».
Nanni Loy (aneddoto)
Note
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