Frasi e citazioni sugli Escrementi e la Cacca
Raccolta di aforismi, proverbi e battute divertenti sugli escrementi, chiamati anche feci, cacca o sterco. La parola "feci" è utilizzata soprattutto nel linguaggio medico; la parola "cacca" è usata per lo più nel linguaggio infantile e familiare; mentre il termine "sterco" (come anche "liquami"), oggi fa riferimento per lo più agli animali. Il termine "escremento" deriva dal latino excrementum, da excernĕre "evacuare", parola composta da ex- e cernĕre "separare", e designa le sostanze non assimilate degli alimenti che vengono espulse dagli intestini.
Sulla generale ripugnanza per gli escrementi, scrive Sigmund Freud: "Nei primissimi anni dell'infanzia non c'è ancora alcuna traccia di vergogna per le funzioni escretorie né di disgusto per gli escrementi. Il piccolo, di fronte a queste come ad altre escrezioni del suo corpo ha un atteggiamento di grande interesse, si occupa volentieri di esse e ne sa trarre piacere nelle forme più svariate. Come parti del suo corpo e come prestazioni del suo organismo gli escrementi godono di quell'alta considerazione (che chiamiamo narcisistica) che il bambino tributa a tutto ciò che appartiene alla propria persona. Il bambino è in certo modo orgoglioso delle sue espulsioni, se ne serve per autoaffermarsi contro gli adulti. Sotto l'influenza dell'educazione le pulsioni e le tendenze coprofile del bambino soggiacciono progressivamente alla rimozione: il bambino impara a tenerle nascoste, a vergognarsene e a provare disgusto per i loro oggetti". [Prefazione alla traduzione di «Riti scatologici di tutti i popoli» di J. G. Bourke, 1913].
Sullo stesso tema, scrive Piergiorgio Bellocchio: "A tavola il bambino ha pronunciato la parola «cacca». Irritazione dei genitori: «Quando si mangia non si deve parlare di cose disgustose», E riprendono il pasto seguendo il telegiornale, vale a dire: massacri in Salvador, esecuzioni nelle nostre carceri, delitti della mafia e della camorra, fame nel mondo, Libano, sequestri, e per finire un servizio sui cuccioli di foca uccisi a bastonate dai cacciatori di pellicce sulla banchisa del Labrador. Ma anche senza questi eccessi, senza la morte e il sangue in primo piano, già solo le parole e i volti dei personaggi pubblici e degli annunciatori non dovrebbero risultare più «disgustosi», più nocivi all'appetito e alla digestione della parola pronunciata dal bambino? Oppure i genitori sono stati disturbati perché in quella parola hanno sentito un riferimento, tanto involontario quanto pertinente, alla qualità dei cibi che formano il loro pasto c più in generale alla qualità della loro esistenza? Lo sappiamo che ciò che mangiamo e facciamo, diciamo e pensiamo insomma, ciò che siamo − è «cacca». Però non è cortese ricordarcelo". [Dalla parte del torto, 1989].
Su Aforismario trovi altre raccolte di citazioni correlate a questa sulla merda (considerata anche in senso figurato), sulla defecazione, la stitichezza, il gabinetto, la carta igienica, l'urina e le scoregge (o flatulenza). [I link sono in fondo alla pagina].
La civiltà è la distanza che l'uomo ha posto tra sé e i suoi escrementi.
Sulla generale ripugnanza per gli escrementi, scrive Sigmund Freud: "Nei primissimi anni dell'infanzia non c'è ancora alcuna traccia di vergogna per le funzioni escretorie né di disgusto per gli escrementi. Il piccolo, di fronte a queste come ad altre escrezioni del suo corpo ha un atteggiamento di grande interesse, si occupa volentieri di esse e ne sa trarre piacere nelle forme più svariate. Come parti del suo corpo e come prestazioni del suo organismo gli escrementi godono di quell'alta considerazione (che chiamiamo narcisistica) che il bambino tributa a tutto ciò che appartiene alla propria persona. Il bambino è in certo modo orgoglioso delle sue espulsioni, se ne serve per autoaffermarsi contro gli adulti. Sotto l'influenza dell'educazione le pulsioni e le tendenze coprofile del bambino soggiacciono progressivamente alla rimozione: il bambino impara a tenerle nascoste, a vergognarsene e a provare disgusto per i loro oggetti". [Prefazione alla traduzione di «Riti scatologici di tutti i popoli» di J. G. Bourke, 1913].
Sullo stesso tema, scrive Piergiorgio Bellocchio: "A tavola il bambino ha pronunciato la parola «cacca». Irritazione dei genitori: «Quando si mangia non si deve parlare di cose disgustose», E riprendono il pasto seguendo il telegiornale, vale a dire: massacri in Salvador, esecuzioni nelle nostre carceri, delitti della mafia e della camorra, fame nel mondo, Libano, sequestri, e per finire un servizio sui cuccioli di foca uccisi a bastonate dai cacciatori di pellicce sulla banchisa del Labrador. Ma anche senza questi eccessi, senza la morte e il sangue in primo piano, già solo le parole e i volti dei personaggi pubblici e degli annunciatori non dovrebbero risultare più «disgustosi», più nocivi all'appetito e alla digestione della parola pronunciata dal bambino? Oppure i genitori sono stati disturbati perché in quella parola hanno sentito un riferimento, tanto involontario quanto pertinente, alla qualità dei cibi che formano il loro pasto c più in generale alla qualità della loro esistenza? Lo sappiamo che ciò che mangiamo e facciamo, diciamo e pensiamo insomma, ciò che siamo − è «cacca». Però non è cortese ricordarcelo". [Dalla parte del torto, 1989].
Su Aforismario trovi altre raccolte di citazioni correlate a questa sulla merda (considerata anche in senso figurato), sulla defecazione, la stitichezza, il gabinetto, la carta igienica, l'urina e le scoregge (o flatulenza). [I link sono in fondo alla pagina].
La civiltà è la distanza che l'uomo ha posto tra sé e i suoi escrementi. (Brian Aldiss - foto Merda d'artista, Piero Manzoni, 1961) |
[Civilization is the distance man has placed between himself and his excreta].
Brian Aldiss [1]
− Mi son fatto la cacca addosso, papà.
− Riponila nel freezer, che al momento l'offerta supera la domanda.
Altan [1]
Ah, spargermi a terra come uno sterco di vacca, e non muovermi più.
Samuel Beckett [1]
La vita, come l'intestino, trasforma tutto in merda.
Giulio Bergami [1]
Se un bambino a casa è timido e introverso, sceglierà un'area particolarmente affollata per dimostrare la recente acquisizione di nuovi vocaboli (cacca, culo, ecc.).
Arthur Bloch, Legge di Witzling sulle esibizioni della prole, La legge di Murphy II, 1980
La quotidiana dimestichezza con le nostre escrezioni naturali ci rende insopportabili vista e odore di quelle altrui. Forse esse rappresentano soltanto il concretarsi di ben più gravi ed esclusive idiosincrasie.
Francesco Burdin, Un milione di giorni, 2001
La cacca serviva da concime, ora è solo merda.
Pasquale Cacchio, Frantumi, 2010
La cacca ha perso l’essere da quando è nato il water.
Pasquale Cacchio, ibidem
Basta cambiarne il nome e puzza di meno: sterco, feci, cacca, escremento, letame, deiezione, escrezione, copro...
Pasquale Cacchio, Frantumi, 2010
Brian Aldiss [1]
− Mi son fatto la cacca addosso, papà.
− Riponila nel freezer, che al momento l'offerta supera la domanda.
Altan [1]
Ah, spargermi a terra come uno sterco di vacca, e non muovermi più.
Samuel Beckett [1]
La vita, come l'intestino, trasforma tutto in merda.
Giulio Bergami [1]
Se un bambino a casa è timido e introverso, sceglierà un'area particolarmente affollata per dimostrare la recente acquisizione di nuovi vocaboli (cacca, culo, ecc.).
Arthur Bloch, Legge di Witzling sulle esibizioni della prole, La legge di Murphy II, 1980
La quotidiana dimestichezza con le nostre escrezioni naturali ci rende insopportabili vista e odore di quelle altrui. Forse esse rappresentano soltanto il concretarsi di ben più gravi ed esclusive idiosincrasie.
Francesco Burdin, Un milione di giorni, 2001
La cacca serviva da concime, ora è solo merda.
Pasquale Cacchio, Frantumi, 2010
La cacca ha perso l’essere da quando è nato il water.
Pasquale Cacchio, ibidem
Basta cambiarne il nome e puzza di meno: sterco, feci, cacca, escremento, letame, deiezione, escrezione, copro...
Pasquale Cacchio, Frantumi, 2010
L'istante più privato è quello della deiezione; l'uomo è veramente solo soltanto con i suoi escrementi.
Elias Canetti, Massa e potere, 1960
Nulla è appartenuto a un uomo più di ciò che si è trasformato in escremento.
Elias Canetti, ibidem
Nulla è appartenuto a un uomo più di ciò che si è trasformato in escremento.
Elias Canetti, ibidem
Certi psicologi americani consigliano di dare ai bambini escrementi finti, perché giocandoci non diventino coprofili o coprofagi. Ma potrebbe succedere il contrario: ci avranno pensato?
Guido Ceronetti, Il silenzio del corpo, 1979
L'uomo è più complicato della mosca, che divora gli escrementi purché ne trovi. L'uomo coprofago li cerca nel corpo e li vuole ricevere dal corpo, come parte vivente di quel corpo, desiderato brancicando nella sua intimità alchemica più oscura.
Guido Ceronetti, Il silenzio del corpo, 1979
L'escremento, finché è nel corpo, è accettato: non è separato dall'unità del microcosmo; isolato spaventa e ripugna, per l'odore di anima denudata e anonima che esala.
Guido Ceronetti, Il silenzio del corpo, 1979
Se Denaro è simbolo di Escrementi, l'avarizia non è che una forma di coprofagia.
Guido Ceronetti, ibidem
Bisogna accettare di essere a volte il piccione, a volte la statua.
[Il faut accepter d'être parfois le pigeon, parfois la statue].
Claude Chabrol [1]
Se vedete una cacca di cane, vuol dire che è passato un padrone di merda.
Diego De Silva, Superficie, 2018
Vorrei prendere a sberle tutti quei genitori che si vantano: «Il mio bimbo di tre anni sta leggendo Harry Potter». Be', il mio riesce solo a spalmare di cacca lo sportello del frigorifero.
Jack Dee [1]
Il mondo è diviso in due tipi di persone: quelli che guardano i loro escrementi nella tazza del water e quelli che non lo fanno.
John Gregory Dunne [1]
"Sei una cacca, ma mi piaci", disse la mosca.
Fabio Fazio [1]
Le feci furono il primo dono che il lattante poté fare, sono ciò di cui egli si privò per amore verso la persona che aveva cura di lui. Dopodiché, in modo completamente analogo al cambiamento di significato nell'evoluzione linguistica, questo antico interesse per le feci si converte nella stima per l'oro e per il denaro.
Sigmund Freud, Introduzione alla psicoanalisi, 1915/32
La ritenzione, inizialmente volontaria, delle masse fecali da parte del bambino, allo scopo di utilizzarle per lo stimolo, diremo così masturbatorio, della zona anale, o di adoperarle in relazione alle persone che si prendono cura di lui, è una delle radici dell’occlusione così frequente nei nevropatici. Tutta l’importanza della zona anale si riflette poi nel fatto che sono assai pochi i nevrotici i quali non abbiano le loro particolari usanze e cerimonie scatologiche, da essi avvolte nel massimo segreto.
Sigmund Freud, Tre saggi sulla teoria sessuale, 1905
Non siamo ciò che mangiamo, ma ciò che non espelliamo con gli escrementi.
Wavy Gravy [1]
I cani sono animali che fanno la cacca ovunque e tu devi raccoglierla. Dopo una settimana che hai un cane, ti chiedi: "Chi è il vero padrone in questa relazione?".
Anthony Griffin [1]
La cacca è un valore per il Terzo mondo, noi la buttiamo via. Noi facciamo la cacca, tiriamo l'acqua potabile, e la mandiamo via con l'acqua potabile a millecinquecento lire al metro cubo e tanti ci mettono anche il deodorante, così lo stronzetto arriva profumato, al tonno e al cefalo. Gli arriva ben profumato. Invece, lì c'è un valore. Loro prendono la cacca di mucca, miliardi di persone - e meno male che fanno così -, la riducono in dadini, li mettono a bollire e un camion con tre etti di merda fa quarantacinque chilometri. Ma cosa ridete? Il futuro è nella merda!
Beppe Grillo, Tutto il Grillo che conta, 2006
Tutte le opere della scultura, i capolavori di Fidia e di Michelangelo non esisterebbero se il neonato non avesse formato con gli intestini e con l'ano i suoi stronzi, per poi lavorarli con le manine in immagini della sua fantasia ancora vicino al cielo.
Georg Groddeck, Lo scrutatore d'anime, 1921
Ci sono tre cose che ci accompagnano fino alla morte: sangue, urina e feci.
Georg Groddeck [1]
Bisogna accettare di essere a volte il piccione e a volte la statua. (Claude Chabrol) |
Stanisław Jerzy Lec, Pensieri spettinati, 1957
Disse lo sterco: "Vigliacco! Ha paura di toccarmi."
Stanisław Jerzy Lec, ibidem
Ecci alcuni che altro che transito di cibo e aumentatori di sterco - e riempitori di destri - chiamar
si debbono, perché per loro - altro nel mondo appare - alcuna virtù in opera si mette; perché di
loro altro che pieni e destri non resta.
Leonardo da Vinci, Codici, XV-XVI sec. (postumo)
Cosa fa un corpo per mantenersi in vita? Due cose solo. Mangia e fa la cacca. È semplice. Ma andiamo avanti e meditiamo. In buona sostanza la differenza tra quello che abbiamo mangiato e la cacca che abbiamo fatto siamo noi. Capito? Siamo solo uno stupido resto.
Luciana Littizzetto, Sola come un gambo di sedano, 2001
La cacca, anche se è di un bambino, è sempre cacca, non è che fa meno schifo. Avete mai provato a cambiare un pannolino di un bambino mentre mangiavate l'amatriciana? Sono cose che rimangono inchiavardate nella memoria per secoli.
Luciana Littizzetto, Chelittichefazio, 2007
C'è chi e' furbo e chi meno. Io posso ragionevolmente considerarmi membra onoraria del secondo gruppo. Ho fatto la cosa più disgustosa che un essere umano possa immaginare. Ho pestato una cacca. Succede a tutti, sì certo. Ma non a piedi nudi!
Luciana Littizzetto [1]
Mangiano sterco, poi protestano quando vi trovano un capello.
Leo Longanesi [1]
Se non riuscite a fare la cacca comperatela bella e fatta.
Marcello Marchesi, Il malloppo, 1971
Se non volete le mosche in cucina, fate la cacca in salotto.
Marcello Marchesi [1]
Studiando la catena alimentare, capisci che la cacca è solo un’opinione.
Gianni Monduzzi, Orgasmo e pregiudizio, 1997
Se sei davvero costretto a scegliere tra due cacche, è meglio scegliere la cacca che hai fatto tu.
Michele Serra [1]
Ci sono giorni di sole e di stelle e altri di sterco e di stalle.
Maria Suppa (Aforismi inediti su Aforismario)
Meglio far sciocchezze che star tutto il giorno a guardare la cacca dei cavalli!
Giuseppe Tomasi di Lampedusa, Il Gattopardo, 1958
Mai dare calci agli stronzi freschi in una giornata torrida!
Harry Truman [1]
Noi togliamo agli animali tutto, ma proprio tutto: latte, carne, pelle, ossa, corna e perfino gli escrementi.
Anacleto Verrecchia, Diario del Gran Paradiso, 1997
Tutti guardano la loro cacca.
[Everybody looks at their poop].
Oprah Winfrey [1]
L'amore ha fissato la sua dimora / nel luogo degli escrementi.
William Butler Yeats, Crazy Jane Talks with the Bishop, 1930
La verità è come la cacca: prima o poi viene sempre a galla.
Anonimo
Se la cacca di un piccione ti cade in testa, consolati, fortunatamente le vacche non volano!
Anonimo
Vorrei tanto sapere come fanno i piccioni a fare la cacca bianca sulle macchine nere e nera sulle macchine bianche.
Anonimo
Amore, cacca e Venere sono tre cose tenere.
Proverbio
Dopo tre venti viene l’acqua e dopo tre peti vien la cacca.
La verità è come la cacca: prima o poi viene sempre a galla.
Anonimo
Se la cacca di un piccione ti cade in testa, consolati, fortunatamente le vacche non volano!
Anonimo
Vorrei tanto sapere come fanno i piccioni a fare la cacca bianca sulle macchine nere e nera sulle macchine bianche.
Anonimo
Amore, cacca e Venere sono tre cose tenere.
Proverbio
Dopo tre venti viene l’acqua e dopo tre peti vien la cacca.
Proverbio
La fortuna è una vacca: a chi dà il latte e a chi la cacca.
Proverbio
Ognuno sente profumata solo la sua.
Proverbio
Le mosche preferiscono gli escrementi freschi.
Proverbio africano
Trattenere gli escrementi nella pancia non è un rimedio contro la fame.
Proverbio africano
Proverbio africano
Trattenere gli escrementi nella pancia non è un rimedio contro la fame.
Proverbio africano
Note
- Fonte della citazione sconosciuta; se la conosci, segnalala ad Aforismario.
- Vedi anche aforismi, frasi e citazioni su: Merda - Defecare o Cacare - Gabinetto - Carta Igienica - Scoregge - Urina e Fare Pipì