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Frasi sul Parlare in Pubblico

Raccolta di aforismi, frasi e citazioni sulla paura di parlare in pubblico e sull'abilità necessaria per parlare dinanzi a un uditorio.
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Secondo la maggior parte degli studi, la paura numero
uno delle persone è parlare in pubblico. La numero due
è la morte. Questo significa che la persona media,
se va a un funerale, preferisce stare nella bara
piuttosto che fare l'elogio funebre. (Jerry Seinfeld)
Abituato come sono a parlare in pubblico, ne conosco l'inutilità.
Franklin P. Adams [1]

Saper parlare in pubblico non è una competenza riservata a pochi eletti, ma è una delle capacità centrali per chi vive nel XXI secolo. È il modo più efficace per comunicare chi siete e per far conoscere le cose a cui tenete. Se imparate a farlo recupererete fiducia in voi stessi e sarete sorpresi dal suo effetto benefico e dal successo (qualsiasi accezione vogliate dare a questa parola) che porterà nella vostra vita.
Chris Anderson, Il migliore discorso della tua vita, 2017

Chiunque abbia un’idea che valga la pena condividere può fare un discorso efficace. L’unica cosa che conta veramente quando si tiene un discorso in pubblico non è la fiducia in se stessi, la presenza sul palco o la parlantina. È dire qualcosa che valga la pena ascoltare.
Chris Anderson, ibidem

La sostanza di un discorso dipende essenzialmente dalle parole. Sono le parole che raccontano una storia, costruiscono un’idea, spiegano qualcosa di complicato, argomentano o convincono a passare all’azione. Se qualcuno vi dice che per parlare in pubblico il linguaggio del corpo è più importante del linguaggio verbale, sappiate che sta travisando i dati scientifici. (Oppure, per divertirvi, potete chiedergli di ripetere il discorso solo a gesti!)
Chris Anderson, ibidem

Che lo ammettano o no, molti di coloro che parlano in pubblico sognano di lasciare il palco in un tripudio di applausi, seguiti da schermi pieni di tweet che ne ribadiscano la bravura e il carisma. Ed è qui la trappola. Il fascino irresistibile di una standing ovation può portare gli aspiranti oratori a commettere degli errori. Per esempio studiare i discorsi pronunciati da personaggi carismatici e provare a copiarli... ma solo nella forma. Il risultato rischia di essere terribile: un impietoso tentativo di utilizzare ogni possibile trucco per manipolare intellettualmente ed emotivamente il pubblico.
Chris Anderson, ibidem

Sono molti i conferenzieri, attratti dalla droga dell’adorazione del pubblico, che cercano di percorrere questo cammino. Per favore, non imitateli.
Chris Anderson, ibidem

L’ispirazione non può essere simulata. È una risposta del pubblico all’autenticità, al coraggio, al lavoro generoso e alla vera saggezza. Portate queste qualità sul palco e sarete sorpresi da quello che può succedere.
Chris Anderson, ibidem

Che il vostro limite sia di due minuti, di diciotto o di un’ora, partiamo da questo presupposto: dovete parlare solo di ciò che potete approfondire a sufficienza per interessare il pubblico.
Chris Anderson, ibidem

È molto più facile coinvolgere il pubblico proponendo un tentativo di risolvere un interessante rompicapo che non facendo appello alla sua empatia. Nel primo caso si tratta di fare un regalo. Nel secondo di presentare una richiesta.
Chris Anderson, ibidem

Per quanto il vostro discorso sia brillante, le vostre argomentazioni cristalline e la vostra logica impeccabile, se non riuscite a creare un legame con il pubblico non otterrete l’effetto sperato.
Chris Anderson, ibidem

Il primo obiettivo di un discorso è entrare in sintonia con il pubblico e conquistarlo. Sì: siete una guida che vale la pena seguire. Se saltate questo passaggio, l’intera impresa può arenarsi prima ancora di cominciare.
Chris Anderson, ibidem

Anche di fronte a un pubblico ben disposto c’è una differenza enorme tra l’impatto di chi entra in sintonia con il pubblico e quello di chi suscita involontariamente una reazione di scetticismo, noia o antipatia.
Chris Anderson, ibidem

Guardare le persone negli occhi e di tanto in tanto rivolgere loro un sorriso caloroso è una tecnica straordinaria che può influenzare la ricezione di un discorso da parte del pubblico. 
Chris Anderson, ibidem

Quando salite sul palco, concentratevi su una cosa sola: l’entusiasmo di condividere la vostra passione con le persone sedute a pochi metri da voi. Non abbiate fretta di pronunciare la vostra apertura a effetto. Rilassatevi, scegliete un paio di persone tra il pubblico, guardatele negli occhi, accennate con il capo e sorridete. A quel punto siete pronti per decollare.
Chris Anderson, ibidem

Siate accoglienti. Siate autentici. Siate voi stessi. In questo modo si apriranno le porte della fiducia e della simpatia e il pubblico potrà condividere la vostra passione.
Chris Anderson, ibidem

L’attenzione del pubblico è davvero una merce preziosa. Nel momento in cui salite sul palco vi appartiene. Non buttatela via con i convenevoli. Dico sul serio: non importa se siete onorati di essere lì o se dovete ringraziare la moglie dell’organizzatore. Ciò che importa è convincere il pubblico a non azzardarsi a distrarsi nemmeno per un nanosecondo. Vi serve un’apertura che lo catturi fin dal primo momento. Un’affermazione sorprendente. Una domanda intrigante. Un aneddoto. Un’immagine incredibile.
Chris Anderson, ibidem

Farsi ascoltare attentamente può essere difficile, e un po’ di umorismo è un ottimo modo per portare il pubblico dalla vostra parte.
Chris Anderson, ibidem

Se fin dall’inizio fate ridere il pubblico, quello che state implicitamente comunicando è: Seguitemi, ragazzi. Vedrete che ci sarà da divertirsi.
Chris Anderson, ibidem

Che si tratti di affari, scienza, design o arte, non mostrate semplicemente al pubblico ciò che avete fatto: immaginate un percorso che possa coinvolgerlo, affascinarlo e illuminarlo. Un percorso che porti con sé un po’ di meraviglia e di piacere.
Chris Anderson, ibidem

Siamo sicuri che un discorso accompagnato da immagini sia necessariamente più interessante di un discorso puro e semplice? Be’, a dire il vero no. Le slide spostano parte dell’attenzione del pubblico da chi parla allo schermo. Se il vero potere di un discorso sta nel legame tra chi lo pronuncia e chi lo ascolta, allora le immagini possono diventare un ostacolo.
Chris Anderson, ibidem

Accendere la curiosità è lo strumento più versatile che avete a vostra disposizione per assicurarvi l’attenzione del pubblico. Se l’obiettivo di un discorso è costruire un’idea nella mente degli ascoltatori, allora la curiosità è il carburante che li farà partecipare attivamente.
Chris Anderson, ibidem

La curiosità è il magnete che attira il pubblico verso di voi. Se saprete dirigerlo con efficacia, potrete trasformare anche un argomento difficile in un discorso vincente.
Chris Anderson, ibidem

Il pubblico oggi preferisce un oratore che cerca di fare il possibile con la propria memoria, con degli appunti, o con un attimo di pausa per riprendere il filo del discorso; non gli interessa un discorso «perfetto» che però viene letto e crea un contatto visivo fasullo con l’oratore.
Chris Anderson, ibidem

Dedicatevi a imparare molto bene il vostro discorso, in modo da guardare spesso il pubblico, anziché tenere sempre gli occhi fissi sul testo.
Chris Anderson, Il migliore discorso della tua vita, 2017

Un buon parlare in pubblico si basa su un buon pensiero privato.
Scott Berkun [1]

Imparare a parlare in pubblico è un metodo affatto naturale per superare la timidezza e l’impaccio sviluppando coraggio e fiducia in se stessi. Perché? Perché parlando in pubblico siamo costretti ad affrontare le nostre paure.
Dale Carnegie, Come parlare in pubblico e convincere gli altri, 1962

Nessuno può imparare a parlare in pubblico senza parlare in pubblico, così come nessuno può imparare a nuotare senza andare in acqua.
Dale Carnegie, ibidem

Ho fatto più volte il giro del mondo, ma conosco poche cose capaci di dare un piacere più grande del saper tenere un uditorio con il potere della parola. Si prova un senso di forza, di potenza.
Dale Carnegie, ibidem

Il training per apprendere a parlare in pubblico è la strada che porta alla fiducia in se stessi. Quando vi renderete conto di potervi alzare in piedi e parlare in modo intelligente a un gruppo di persone, vorrà dire che sarete anche in grado di rivolgervi a singoli individui con maggiore sicurezza e capacità di persuasione.
Dale Carnegie, ibidem

Cominciate a immaginarvi un eventuale pubblico davanti al quale siete chiamati a parlare. Cercate di vedervi mentre vi avvicinate con sicurezza alla tribuna, sentite cadere il silenzio in sala non appena cominciate a parlare, sentite l’attenzione assorta del pubblico mentre ribadite un punto dopo l’altro, sentite il calore degli applausi mentre lasciate la tribuna, e ascoltate le lodi dei vari partecipanti a riunione finita. Credetemi: c’è una magia in tutto ciò, e un’emozione indimenticabile.
Dale Carnegie, ibidem

Il principale motivo per cui avete paura di parlare in pubblico è semplicemente la mancanza di abitudine a parlare in pubblico.
Dale Carnegie, ibidem

Per la maggior parte della gente il pubblico è un’incognita, carica di fattori d’ansia e di paura. Per il principiante è una serie complessa di strane situazioni, più complicate, ad esempio, che imparare a giocare a tennis o a guidare un’automobile. Per rendere semplice e facile questa situazione spaventosa dovrete fare esercizio, esercizio e ancora esercizio.
Dale Carnegie, ibidem

Dovrete aspettarvi una certa quantità di paura quale naturale complemento del vostro desiderio di parlare in pubblico, e dovrete imparare a dipendere da un residuo di paura del palcoscenico, che sarà uno stimolo per offrire un’esposizione migliore.
Dale Carnegie, ibidem

Se la paura del palcoscenico vi sfugge di mano e compromette seriamente la vostra efficacia provocando blocchi mentali, mancanza di scioltezza, tic incontrollabili e un’eccessiva tensione muscolare, non dovrete comunque disperare. Sintomi del genere sono piuttosto comuni tra i principianti. Se vi sforzerete, vedrete che presto il grado di paura del palcoscenico si ridurrà fino a rivelarsi d’aiuto, e non d’impaccio.
Dale Carnegie, ibidem

Per armarvi di coraggio quando vi trovate di fronte al pubblico, agite come se già lo aveste.
Dale Carnegie, ibidem

Parlando in pubblico, riuscirete a generare passione e interesse in misura direttamente proporzionale alla passione che metterete nelle vostre parole. Non reprimete i vostri sentimenti più sinceri; non mettete la sordina al vostro entusiasmo. Lasciate vedere ai vostri ascoltatori quanto l’argomento vi appassiona, e avrete la loro attenzione.
Dale Carnegie, ibidem

Il pubblico non rifiuterà mai la sua attenzione a un oratore che parla riferendosi esplicitamente ai suoi interessi.
Dale Carnegie, ibidem

Il pubblico non impiega molto a giudicare un oratore che presume di essergli superiore intellettualmente o a livello sociale. Per un oratore, uno dei modi migliori per rendersi simpatico e ben accetto è quello di adeguarsi al pubblico.
Dale Carnegie, ibidem

Il modo migliore per provocare l’ostilità del pubblico è mostrargli che vi considerate superiore. Quando parlate, siete come in vetrina, gli ascoltatori possono cogliere ogni sfaccettatura della vostra personalità. La più lieve sfumatura di millanteria è fatale. Per contro, la modestia ispira fiducia e buona volontà.
Dale Carnegie, ibidem

Non c’è oratore che non si chieda se ciò che sta per dire interesserà il pubblico. C’è un solo modo per essere sicuri del suo interesse: attizzate il fuoco del vostro entusiasmo per l’argomento, e non avrete difficoltà a suscitare l’interesse di altre persone.
Dale Carnegie, ibidem

Il superamento della paura di parlare in pubblico si riflette positivamente su tutto quel che facciamo. Coloro che raccolgono la sfida sperimentano al tempo stesso un miglioramento della loro personalità: la vittoria sulla paura di parlare in pubblico li apre a una vita più ricca e più piena.
Dale Carnegie, ibidem

Parlare in pubblico vi consentirà di affrontare la vita di ogni giorno con la sicurezza che nasce dalla fiducia in se stessi. Sarete capaci di affrontare problemi e conflitti con un nuovo senso di padronanza. Quella che è stata una serie di situazioni insolubili diventerà così una luminosa sfida a un maggior piacere di vivere.
Dale Carnegie, ibidem

Quando vi presentate al vostro uditorio per prendere la parola, fatelo assumendo l’aria di chi pregusta quel momento, e non come se steste salendo al patibolo. Se salirete sulla tribuna con passo sicuro e spedito, darete al pubblico la sensazione che avete qualcosa da dire, e che non vedete l’ora di dirla.
Dale Carnegie, ibidem

Un mio amico chirurgo ha detto: “Posso insegnarvi in dieci minuti come togliere un’appendice. Ma mi ci vorrebbero quattro anni per insegnarvi cosa fare se qualcosa va storto.” La stessa cosa vale per l’arte di parlare in pubblico: preparatevi sempre in modo da essere pronti per qualsiasi emergenza.
Dale Carnegie, Come parlare in pubblico e convincere gli altri, 1962

Il coraggio è ciò che serve per alzarsi e parlare; il coraggio è anche ciò che serve per sedersi e ascoltare.
[Courage is what it takes to stand up and speak; courage is also what it takes to sit down and listen].
Winston Churchill [1]

A un gruppo di studenti che mi invitano a fare una conferenza rispondo che «perdo ogni facoltà davanti alla faccia umana». Parlare in pubblico mi sembra inconcepibile; d’altronde non ne sono affatto capace. Si tratta di un’incapacità patologica. Appena sono davanti a molta gente (anche degli intimi, in un salotto), smetto di articolare parola, mi sento come una bestia muta, improvvisamente ricongiunto a un universo anteriore al linguaggio. Spesso ho pensato a La Rochefoucauld, che si rifiutò di entrare all’Accademia per paura di dover fare il discorso di rito.
Emil Cioran, Quaderni, 1957/72 (postumo 1997)

Parlare in pubblico è l’arte di diluire un’idea da due minuti con un vocabolario di due ore.
[Public speaking is the art of diluting a two-minute idea with a two-hour vocabulary].
Evan Esar [1]

La gente pensa che le attrici trovino facile parlare in pubblico, ma non è affatto così; siamo abituate a nasconderci dietro delle maschere.
Jane Fonda [1]

Il sogno di tutti quelli che devono parlare in pubblico? Esprimersi in modo tale da catturare subito l’attenzione dei partecipanti e mantenere costantemente alto il loro livello d’interesse, riuscire a dare credibilità, chiarezza e forza persuasiva alle proprie argomentazioni, concludere brillantemente il proprio intervento e strappare un grande e fragoroso applauso alla platea.
Giancarlo Fornei, Come imparare a parlare in pubblico, 2014

Un buon relatore dovrebbe evitare di parlare per più di 45/60 minuti di seguito, poiché, è scientificamente provato che la curva dell’attenzione crolla definitivamente dopo questo periodo.
Giancarlo Fornei, ibidem

Molti relatori divagano all’infinito, senza riuscire a chiudere il loro intervento. Tu impara a rispettare il tempo che ti è assegnato. Ti hanno dato dieci minuti? Preparati per nove minuti e rispetta rigorosamente i tempi che ti hanno dato. Il pubblico lo apprezzerà e ti sarà riconoscente.
Giancarlo Fornei, Come imparare a parlare in pubblico, 2014

Chi parla da solo in pubblico a lungo, senza adulare gli ascoltatori, suscita antipatia.
Johann Wolfgang Goethe, Le affinità elettive, 1809

È un punto che ripeto più e più volte nell'insegnare a parlare in pubblico: non è tanto quello che dici, quanto il tono e il modo in cui lo dici a lasciare un'impressione duratura.
Napoleon Hill [1]

Quando mi preparo a parlare alla gente, passo due terzi del tempo a pensare a ciò che vogliono sentire e un terzo a pensare a ciò che voglio dire.
Abraham Lincoln [1]

Chiedete a dieci persone che cosa le condiziona nel parlare in pubblico: scoprirete che il problema più sentito e apparentemente più grave è rappresentato dall’ansia, che talvolta assume la connotazione di paura; paura di fare una figura meschina, di sbagliare, di essere giudicati negativamente.
Paolo Moretto, Sarò breve, 2015

Finché abbiamo la parola di fronte al pubblico il potere è nelle nostre mani e le regole le facciamo noi.
Paolo Moretto, ibidem

Parlare di fronte ad altre persone rappresenta una delle situazioni in cui si manifesta la cosiddetta “ansia sociale”; affrontare il pubblico è quella più diffusa tra le ansie sociali.
Paolo Moretto, ibidem

L’ansia che si prova prima di parlare in pubblico non è di per sé  negativa: è una reazione che ci permette di incanalare nella giusta direzione le nostre energie fisiche e mentali. L’ansia costituisce il carburante per agire al meglio delle nostre possibilità se rimane entro certi limiti
Paolo Moretto, ibidem

Parlare in pubblico è di per sé una situazione ansiogena e stressante, perché ci espone al giudizio degli altri.
Paolo Moretto, ibidem

Guardiamo il pubblico e ricordiamoci che il 95% delle persone che abbiamo di fronte non hanno ragione di esserci ostili, e che anzi alcune di loro, gli Angeli, sarebbero pronte a schierarsi al nostro fianco nel caso ci trovassimo in difficoltà. Osservando il nostro pubblico dovrebbe essere piuttosto facile riconoscere gli Angeli: hanno visi sorridenti o comunque espressioni di disponibilità, e tendono ad annuire alle nostre affermazioni; si fidano, sono in sintonia con noi. Approfittiamone: cerchiamo di rivolgerci a loro piuttosto che ad altri, in modo che il colloquio con persone disponibili ci aiuti a stabilizzare la nostra esposizione e a superare i momenti di difficoltà.
Paolo Moretto, ibidem

Parlare in pubblico è un sottile equilibrio tra risparmio di energie cognitive e fisiche e lo scarico delle energie in eccesso.
Paolo Moretto, ibidem

Il pubblico vuole essere guardato. Ogni persona che ci sta ascoltando vorrebbe sentirsi coinvolta, vorrebbe ascoltare parole frasi e concetti elaborati solo per lei. È ovvio che non possiamo fare tanti differenti discorsi quanti sono gli spettatori, ma possiamo guardare ciascuno come se fosse l’unico destinatario della nostra esposizione, almeno per pochi secondi.
Paolo Moretto, Sarò breve, 2015

Alcuni parlano bene ma non scrivono bene. Il fatto è che il luogo e il pubblico li scaldano e sollecitano dalla loro anima più di quanto, senza questo calore, vi troverebbero.
Blaise Pascal, Pensieri, 1670 (postumo)

Parlare in pubblico è un'abilità che può essere studiata, affinata e perfezionata. Non soltanto si può diventare bravi, si può diventare dannatamente bravi, e questo fa un'enorme differenza.
Tom Peters [1]

Noi non sviluppiamo una cultura di public speaking nell’età più fertile per la nostra formazione comportamentale, vale a dire prima dei 20 anni. Impariamo in tale periodo, forse, a superare le nostre timidezze, a guardare le persone negli occhi, a salutare cordialmente, ma non abbiamo scuola formativa sulla comunicazione, in particolare sul parlare in pubblico.
Cesare e Alessandro Sansavini, Parlare in pubblico, 2019

Il superamento della paura di parlare in pubblico si riflette positivamente su tutto ciò che facciamo. Coloro che raccolgono la sfida sperimentano al tempo stesso un miglioramento della loro personalità.
Cesare e Alessandro Sansavini, ibidem

Per migliorare il proprio potenziale occorre cogliere ogni occasione per esercitare le proprie capacità. Una presentazione aziendale, una riunione scolastica, una riunione condominiale, una barzelletta a un gruppo di amici sono tutte occasioni per fare pratica e sviluppare le proprie capacità.
Cesare e Alessandro Sansavini, ibidem

La formazione moderna sul parlare in pubblico è concorde nel riconoscere che la spontaneità gestuale è l’unica regola da osservare.
Cesare e Alessandro Sansavini, ibidem

Per parlare in pubblico non occorre inventarci una nuova personalità, ma solo essere spontanei.
Cesare e Alessandro Sansavini, ibidem

Oggi qualsiasi tipo di uditorio vuole che l’oratore sia se stesso e si esprima con naturalezza, proprio come se fosse davanti a un gruppo di amici. Solo così si riuscirà a far cadere quella barriera tra relatore e uditorio che rende poco partecipativa, e di conseguenza poco comunicativa, la presentazione.
Cesare e Alessandro Sansavini, ibidem

Ogni persona che parla in pubblico deve caratterizzarsi per i propri tratti personali: humour, entusiasmo, sicurezza, timidezza sono tutte peculiarità che non possono essere cancellate e che dovrebbero invece essere esaltate.
Cesare e Alessandro Sansavini, Parlare in pubblico, 2019

Assicurati di aver finito di parlare prima che il tuo pubblico abbia finito di ascoltare.
[Make sure you have finished speaking before your audience has finished listening].
Dorothy Sarnoff [1]

Secondo la maggior parte degli studi, la paura numero uno delle persone è parlare in pubblico. La numero due è la morte. La morte è la numero due. Avete capito? Questo significa che la persona media, se va a un funerale, preferisce stare nella bara piuttosto che fare l'elogio funebre.
[According to most studies, people's number one fear is public speaking. Number two is death. Death is number two. Does that sound right? This means to the average person, if you go to a funeral, you're better off in the casket than doing the eulogy].
Jerry Seinfeld [1]

La prima regola per parlare in pubblico: inizia sempre con una battuta.
Jon Stewart [1]

Il cervello umano comincia a lavorare quando si nasce e non si ferma mai, a meno che ci si alzi per parlare in pubblico.
George Vessel [1]

Note
  1. Fonte della citazione sconosciuta; se la conosci, segnalala ad Aforismario.
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