Frasi sul Riccio, l'Istrice e il Porcospino
Raccolta di aforismi, frasi e citazioni sul riccio e sull'istrice (entrambi noti anche con il nome di porcospino). Tutti questi animali sono accomunati dall'avere il corpo cosparso di aculei, che si rivelano molto utili come autodifesa dai predatori.
In particolare, si dà comunemente il nome di riccio a varie specie di mammiferi insettivori della famiglia erinaceidi. I ricci oltre a possedere il dorso e i fianchi rivestiti di aculei appuntiti, hanno particolari muscoli sottocutanei che gli permettono di appallottolarsi e rizzare gli aculei a scopo difensivo. Molto diffusa è l'espressione "chiudersi a riccio", per indicare un atteggiamento di chiusa difesa, di reticenza o simili, rifiutando qualsiasi intervento esterno. Questo modo di dire fa riferimento al fatto che il riccio, di fronte a un pericolo, si appallottola su sé stesso, mostrando verso l'esterno soltanto il manto ricoperto di aculei.
L'istrice (in latino scientifico Hystrix) è un roditore con il corpo rivestito di aculei che possono raggiungere anche i 40 cm.; ama i luoghi solitarî, boscosi e pietrosi, dove si scava la tana. In senso figurato, di una persona si dice che è un "istrice" per dire che è scontrosa, stizzosa, irritabile, difficile a trattare, che reagisce con parole maligne e pungenti.
Su Aforismario trovi altre raccolte di citazioni correlate a questa sul topo, la talpa, l'ornitorinco e le spine. [I link sono in fondo alla pagina].
Se ti mettono in un angolo, allora ti devi chiudere come un riccio e lasciarli sfuriare fino a che non sono soddisfatti, come la grandine che ti colpisce durante una passeggiata in campagna.
Niccolò Ammanniti, Ti prendo e ti porto via, 1999
Il denaro è come il riccio, più facile da afferrare che da trattenere.
Archiloco, Frammenti, VII sec. a.e.c.
Molte astuzie conosce la volpe, una sola, ma grande, il porcospino.
Archiloco, Frammenti, VII sec. a.e.c.
La misantropia, specie di vanità nascosta sotto una pelle di porcospino.
Honoré de Balzac, Il medico di campagna, 1833
Ha l'eleganza del riccio: fuori è protetta da aculei, una vera e propria fortezza, ma ho il sospetto che dentro sia semplice e raffinata come i ricci, animaletti fintamente indolenti, risolutamente solitari e terribilmente eleganti.
Muriel Barbery, L'eleganza del riccio, 2006
Serve poco chiudersi a riccio se mancano gli aculei.
Dino Basili, I violini di Chagall, 1991
C'è un brutto tipo di perdono in questo mondo: una specie di perdono da porcospino, tirato fuori come degli aculei.
Henry Ward Beecher [1]
Il lupo impara che non deve cacciare il porcospino solo dopo che le spine gli si sono infilzate nel muso, provocandogli dolore. A volte basta una sola prova-errore, quando l'esito negativo è particolarmente doloroso.
Fabrizio Benedetti, La speranza è un farmaco, 2018
Istrice. Il cactus del regno animale.
[Hedgehog. The cactus of the animal kingdom].
Ambrose Bierce, Dizionario del diavolo, 1911
La sua diffidenza nei confronti dell'amore l'aveva portato a chiudersi come un riccio, a starne sempre alla larga. Temeva la perdita della persona amata perché l'avrebbe distrutto, così, il suo pessimismo aveva scelto per lui.
Melissa Blasco, Iris, 2015
Il riccio, che vive nelle siepi, o nel folto del sottobosco, e che potete incontrare se amate passeggiare nella sera inoltrata, è una creatura schiva quanto utile, perché divora non solo dei frutti, ed eventualmente del pane, ma soprattutto degli insetti, e finisce per essere per l'ortolano un collaboratore molto attivo nella difesa delle sue colture.
Giorgio Celli, L'avvocato degli animali... e del cane, 2004
Il Riccio viene a noi dalle epoche più remote, dal tempo in cui i dinosauri erbivori e carnivori erano i giganteschi signori del pianeta. Bestiola insignificante, il nostro eroe si nascondeva tra le felci e le araucarie e dai suoi rifugi ha potuto assistere, restando miracolosamente incolume, alla scomparsa dei dinosauri, sopravvivendo alla loro grandiosa estinzione.
Giorgio Celli, ibidem
A poco a poco, il Riccio, che prima aveva in dotazione una semplice pelliccia, ha trasformato i peli del suo dorso in aculei e ha inventato, per dir così, la strategia di difesa ben nota: appallottolarsi sul posto, diventando un cuscinetto di aghi con la punta rivolta in fuori, mutandosi in un fortilizio inespugnabile.
Giorgio Celli, ibidem
Nel corso del tempo, quando una volpe gli appariva davanti, il Riccio, allora come ora, si appallottolava, e il predatore, povero lui, se provava ad aggredirlo, veniva castigato dagli aculei finché non desisteva; questo per lo meno nella maggioranza dei casi. Ma negli ultimi secondi del tempo planetario, visto in scala geologica, è comparso l'uomo, e proprio nell'estrema frazione di secondo, questo bipede insolente si è dato a fare il tecnologo e ha inventato l'automobile. Un riccio maschio attraversa la strada in cerca della femmina, ed ecco che due mostruosi occhi luminosi puntano su di lui. La selezione naturale ha insegnato al piccolo pedone che se c'è un pericolo non bisogna darsela a gambe levate, ma appallottolarsi sul posto. Stratagemma buono per una volpe, ma per un TIR? Pietrificarsi al centro dell'asfalto è il comportamento peggiore in senso assoluto. Ragion per cui, durante la buona stagione, quando il riccio non entra in letargo, tutta la rete stradale d'Europa si trasforma in un pietoso cimitero. Migliaia di ricci miserevolmente schiacciati dai pneumatici ci danno la triste dimostrazione di quanto sia difficile conciliare la natura e la cultura, l'evoluzione e la storia, l'etologia e la tecnologia.
Giorgio Celli, L'avvocato degli animali... e del cane, 2004
In effetti i due animali [l'istrice e il riccio] sono molto diversi: l'istrice è un roditore, il riccio un insettivoro; l'istrice è combattivo, il riccio è prudente; l'istrice è grande come un cane di taglia media, il riccio come un pacco di pasta; l'istrice può pesare più di 20 kg, il riccio meno di 2 kg; l'istrice lancia gli aculei, il riccio no. Non è vero, scusate, mi sono fatto prendere la mano!
Graziano Ciocca, I tori odiano il rosso: 10 false credenze sugli animali, 2015
L'istrice non è né pericoloso, né aggressivo. Vuole solo essere lasciato in pace, come un vero gringo.
Graziano Ciocca, ibidem
Nonostante il riccio sia dotato di questa protezione eccellente, è molto meno spavaldo dell'istrice. Perché fare tutte quelle scenate da duro quando si possiedono dei potentissimi muscoli che permettono all'animale di chiudersi... a riccio? Posso assicurarvi, per averlo maneggiato più di una volta, che il riccio diventa una perfetta palla aculeata, con nessuna possibilità di scorgere un centimetro di pelle nuda.
Graziano Ciocca, ibidem
Vorrei sparire in me stesso come una lumaca o una tartaruga, o imitare la misantropia del riccio.
Emil Cioran, Quaderni, 1957-1972 (postumo 1997)
Nella vita di ognuno c'è un animale che gli corrisponde e lo accompagna, come ognuno ha un albero che gli somiglia e gli sta simpatico. L'uomo del ritiro per sua natura era riccio. Solitario, scontroso, amante della notte, imprevedibile, pronto in ogni occasione a ferire con aculei di sarcasmo. Iracondo, permaloso al punto di chiudersi "a riccio" intere settimane. Questo era lui anche se abdicò agli aculei e si adattò alla pelle liscia.
Mauro Corona, Come sasso nella corrente, 2011
Al contrario del lupo, esistono animali che lo fanno con una tale frequenza da essere diventati proverbiali, come nel caso del "riccio". Questo non vuol dire che il povero animale non abbia serie difficoltà di accoppiamento, anzi: tenendo presente l'estrema prudenza che deve mettere in atto ogni volta, forse per lui sarebbe più facile se prima di montare sulla riccia le facesse usare un buon balsamo.
Giobbe Covatta, Sesso? Fai da te!, 1996
Chi sarà come il riccio, starà sempre sicuro in casa.
Giulio Cesare Croce, Le sottilissime astuzie di Bertoldo, XVI sec.
Se il riccio avesse un po' di intelligenza, non avrebbe bisogno di armarsi di tante punte.
Arturo Graf, Ecce Homo, 1908
Somigliano certi uomini al riccio: punte da tutte le parti.
Arturo Graf, Ecce Homo, 1908
L’uomo non è serpente, soltanto riccio. Il serpente può mordere e avvolgere, egli può soltanto pungere.
Friedrich Hebbel, Diari, 1835-1863 (postumo 1885/87)
[Il porcospino] come trottola avvolgendo il suo corpo circondato da aculei | giace, ed è impossibile morderlo o toccarlo.
Ione di Chio, citato in Plutarco, De sollertia animalium, I sec.
Non s'aggomitola ma può nuotare: | la Tartaruga da questo appare. | Si raggomitola, ma il nuoto ignora: | è proprio il Riccio che vedi allora.
Rudyard Kipling, Il libro delle bestie, 1902
C'è chi si chiude a riccio, perché ha paura. Ciò che non si conosce genera ansia, e pur di non confrontarsi con l'ignoto qualcuno preferisce chiudersi a riccio e tapparsi le orecchie. E perde così potenziali occasioni di miglioramento.
Eliana Lamberti, Amare è potere, 2013
L’agopuntura è una cosa ottima. Avete mai visto un porcospino ammalato?
Boris Makaresko [1]
Anche le difese più impenetrabili non sono sempre così sicure e forse in certe situazioni il riccio preferirebbe avere le lunghe zampe della lepre, ma purtroppo la natura ha deciso per la difesa passiva. In ogni caso se vi capita di incontrare una piccola palla fatta di aculei ben appuntiti evitate di tormentarla ed abbiate un po' di comprensione, in fondo lei è persuasa di essere al sicuro nel suo involucro spinoso e merita rispetto.
Cesare Pierbattisti, Sembrava invulnerabile e invece..., su La Stampa, 2011
Raffinata è l'attenzione che il porcospino rivolge ai propri cuccioli. In pieno autunno, infilandosi sotto le viti e facendo cadere i grappoli d'uva a terra con le zampe, si rotola su di essi e se li applica addosso sugli aculei. Una volta, quando ero bambino, un porcospino offrì, a me che lo osservavo, lo spettacolo di un grappolo che strisciava e camminava allontanandosi: tanto voluminoso era il suo carico di acini mentre se ne andava in giro! Ebbene, dopo avere raccolto l'uva, la mamma porcospino, intrufolandosi nella sua tana, porse gli acini ai suoi piccoli perché potessero staccarglieli dal dorso e goderne a loro piacimento.
Plutarco, De sollertia animalium, I sec.
“Sei bella, ma peccato che hai le spine” dice il riccio alla rosa.
Antonio Pontoriero, Pensieri bizzarri, 2013
Aveva all'incirca la stessa aspettativa di vita di un riccio con tre zampe su un'autostrada a sei corsie.
Terry Pratchett [1]
Il riccio: bisogna prendermi come sono e non stringer troppo.
Jules Renard, Storie naturali, 1896
Una compagnia di porcospini, in una fredda giornata d'inverno, si strinsero vicini, vicini, per proteggersi, col calore reciproco, dal rimanere assiderati. Ben presto, però, sentirono le spine reciproche; il dolore li costrinse ad allontanarsi di nuovo l'uno dall'altro. Quando poi il bisogno di riscaldarsi li portò di nuovo a stare insieme, si ripete quell'altro malanno; di modo che venivano sballottati avanti e indietro fra due mali. finché non ebbero trovato una moderata distanza reciproca, che rappresentava per loro la migliore posizione. − Così il bisogno di società, che scaturisce dal vuoto e dalla monotonia della propria interiorità, spinge gli uomini l'uno verso l'altro; le loro molteplici repellenti qualità e i loro difetti insopportabili, però, li respingono di nuovo l'uno lontano dall'altro. La distanza media, che essi riescono finalmente a trovare e grazie alla quale è possibile una coesistenza, si trova nella cortesia e nelle buone maniere.
Arthur Schopenhauer, Parerga e paralipomena, 1851
Tutti possiamo sbagliare, come disse il riccio scendendo dallo spazzolone...
Anne Sullivan Macy [1]
Dopo aver osservato il mondo esterno, il riccio è giunto alle giuste conclusioni.
[Après avoir observé le monde extérieur, le hérisson a tiré les justes conclusions].
Sylvain Tesson, Aforismi sotto la luna e altri pensieri selvaggi, 2008
Scostai i rami dei cespugli e alcuni fiori. E finalmente lo vidi. Era un riccetto spaventato. Lo presi con delicatezza. Era arrotolato su se stesso. In difesa. Ma poi si aprì un poco, quel tanto che bastava per mostrare il musino. Era bellissimo. E aveva gli occhi più dolci che avessi mai visto.
Antonella Tomaselli e Massimo Vacchetta, 25 grammi di felicità, 2016
I ricci vedono principalmente in bianco e nero, più alcuni colori. Non tutti. In ogni caso, non hanno una buona vista. Però hanno udito e olfatto molto sviluppati. Sicuramente Ninna conosceva il mio odore. Anche perché io la maneggiavo sempre senza guanti. Ma tra poco mi avrebbe visto. Avrebbe pensato che ero la sua mamma?
Antonella Tomaselli e Massimo Vacchetta, ibidem
Per me è molto importante aiutare un riccio. Proprio perché è una creaturina così inerme. E solitamente trascurata. Trovo che sia speciale. Come del resto lo è ogni creatura di questo mondo.
Antonella Tomaselli e Massimo Vacchetta, ibidem
Aver raccolto una creaturina in uno stato terribile e vederla piano piano rifiorire, per me fu fantastico. Sentivo che quella era proprio la mia strada: aiutare i riccetti, quei piccoli animali che riscuotevano generalmente così poco interesse.
Antonella Tomaselli e Massimo Vacchetta, ibidem
I ricci sono animali protetti. Sono a rischio di estinzione. Ma non è certamente solo per questo che mi occupo di loro. Il senso del mio aiuto, anche se ciò che faccio è una goccia nel mare, è legato alla compassione: cum, «insieme», patior, «soffrire». Compassione come soffrire con l’altro, partecipare alla sua sofferenza. Questo è il primo punto, seguito poi da un desiderio di compensare il male fatto da altri, da chi per distrazione travolge o ferisce un riccio. O nemmeno lo calcola.
Antonella Tomaselli e Massimo Vacchetta, ibidem
Del resto, cos’è un riccio rispetto al mondo? Un puntino molto molto piccolo? Be’, se cambiamo il punto di vista, ugualmente potrei chiedere: cos’è il mondo in confronto alla nostra galassia? Un puntino molto molto piccolo… E la nostra galassia rispetto all’universo osservabile? Un puntino molto molto piccolo… Dunque è solo la nostra prospettiva che, avviluppata nelle realtà limitate che ci appartengono, rende tutto più o meno rilevante? Il fatto è che siamo in un universo immenso dove, secondo me, tutto è importante perché alla fine ogni creatura – e sottolineo «ogni creatura» – fa parte di un’armonia meravigliosa che deve essere salvaguardata.
Antonella Tomaselli e Massimo Vacchetta, 25 grammi di felicità, 2016
Avete sentito di quegli studiosi che hanno incrociato una pecora con un porcospino? Bene, hanno ottenuto un animale che si sferruzza i maglioni da solo.
Jay Trachmann [1]
I figli del riccio vengono su maleducati, perché nessuno li sculaccia.
Anonimo
Serve a poco chiudersi a riccio se ci sono spine che ti rimangono dentro.
Anonimo
L'istrice non può ritirare i suoi aculei.
Proverbio africano
Non ci si gratta il sedere con un istrice.
Proverbio africano
Al riccio pare morbida la pelle dei suoi figli.
Proverbio coreano
Note
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