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Frasi e citazioni di John Locke

Selezione di aforismi, frasi e citazioni di John Locke (Wrington, 1632 - High Laver, 1704), filosofo e medico inglese, considerato il padre del liberalismo, dell'empirismo moderno e uno dei più influenti anticipatori dell'illuminismo e del criticismo.
La maggior parte delle seguenti riflessioni di John Locke sono tratte dalle sue opere principali: Saggio sulla tolleranza (Essay Concerning Toleration, 1667), Lettera sulla tolleranza (A Letter Concerning Toleration, 1689) e Saggio sull'intelletto umano (An Essay Concerning Human Understanding, 1690).
Le nuove opinioni sono sempre sospette e vengono di solito
contrastate per l'unica ragione che non sono ancora
diventate comuni. (John Locke)
Saggio sulla tolleranza
Essay Concerning Toleration, 1667 - Selezione Aforismario

Che un uomo non possa comandare al suo proprio intelletto, né determinare con certezza oggi le opinioni che avrà domani, è evidente dall'esperienza e dalla natura dell'intelletto.

Nessun uomo deve essere costretto a ricusare la sua opinione o a consentire con quella opposta.

Le ingiustizie compiute sotto la speciosa sembianza e apparenza di giustizia sono le più pericolose.

L'abuso del potere e della fiducia che è in mano al legislatore produce danni maggiori e più inevitabili di qualsiasi altra cosa per l'umanità, per il cui bene soltanto i governi furono istituiti.

L'introduzione forzata delle opinioni trattiene la gente dall'aderire ad esse, perché insinua l'inevitabile sospetto che a quel m o d o non si faccia avanzare la verità, ma si persegua l'interesse e il dominio, facendo proseliti per mezzo della costrizione.

La punizione e la paura possono indurre gli uomini a dissimulare; ma, dato che non convincono la ragione di nessuno, non sono in grado di indurli ad assentire all'opinione del loro persecutore, mentre certamente li indurranno ad odiarne la persona, e li porteranno alla massima avversione per entrambe.

Se la forza non è capace di dominare le opinioni degli uomini, né di piantargliene in petto di nuove, invece la cortesia, l'amicizia ed un trattamento gentile possono farlo.

È irragionevole che abbia piena libertà di religione chi non riconosce come proprio principio che nessuno debba perseguitare o danneggiare un altro per il fatto che questi dissente da lui in fatto di religione.

La fede in una divinità non deve essere annoverata fra le opinioni puramente speculative, dato che essa è a fondamento di ogni moralità, ed influenza l'intera vita e le azioni degli uomini, e senza di essa un uomo non deve essere considerato altrimenti che una delle specie più pericolose di bestie selvagge, e quindi incapace di far parte di una società qualsivoglia.

Lettera sulla tolleranza
A Letter Concerning Toleration, 1689 - Selezione Aforismario

Chi vuole militare nella chiesa di Cristo deve innanzitutto dichiarar guerra ai suoi propri vizi, al suo orgoglio e alle sue passioni.

Vano sarebbe rivendicare il nome di cristiano, se non si pratica una vita santa, se non si hanno costumi puri, e benignità e mitezza d'animo.

Se dobbiamo prestar fede al Vangelo e agli Apostoli, nessuno può essere cristiano senza carità, e senza la fede che agisce con l'amore, non con la forza.

La tolleranza verso coloro che hanno opinioni diverse in materia di religione è a tal punto consona al Vangelo e alla ragione, che appare una mostruosità che ci siano uomini ciechi, di fronte a una luce così chiara. 

Nessuno nasce membro di una Chiesa, altrimenti la religione del padre e degli avi perverrebbe a ogni uomo per diritto ereditario, insieme con le proprietà, e ciascuno dovrebbe la propria fede ai propri natali: non si può pensare nulla di più assurdo di questo.

Nessun privato deve danneggiare o diminuire in alcun modo i beni di un altro, per il fatto che quello si professa estraneo alla sua religione e ai suoi riti. Tutti i diritti che gli appartengono come u o m o e come cittadino devono essergli conservati come sacrosanti. Queste cose non hanno a che fare con la religione: sia cristiano o sia pagano, nei suoi confronti ci si deve astenere da qualsiasi violenza o offesa.

Al criterio della giustizia si devono aggiungere i doveri della benevolenza e della carità. Il Vangelo lo comanda, la ragione lo suggerisce, come pure i rapporti sociali tra gli uomini, il cui fondamento è la natura.

L'infelice che si discosta dal retto cammino erra soltanto a suo danno, ma per te è innocuo; e dunque non devi colpirlo, privandolo dei beni di questa vita, perché ritieni che sarà perduto in quella futura.

Per quanto si possa pretendere di volere il bene di u n altro, per quanto ci si affatichi per la sua salvezza, alla salvezza l'uomo non può essere costretto: dopo che tutto è stato tentato, deve essere lasciato a se stesso e alla sua coscienza.

La rettitudine morale, in cui consiste una parte non piccola della religione e della devozione sincera, ha a che fare anche con la vita civile, e su di essa si fonda la salvezza dello Stato come quella delle anime.

Non la diversità di opinioni, che non si può evitare, ma il rifiuto della tolleranza a quelli che hanno opinioni diverse, che avrebbe potuto essere concessa, ha prodotto la maggior parte delle contese e delle guerre di religione che sono sorte nel mondo cristiano.

Le leggi non vegliano sulla verità delle opinioni ma sulla sicurezza e l'integrità di ciascuno e dello Stato.

Due trattati sul governo
Two Treatises of Government, 1689

Dove non c’è legge non c’è libertà.
[Where there is no law there is no freedom].

Il motivo per cui gli uomini entrano in società è la conservazione della loro proprietà.

Saggio sull'intelletto umano
An Essay Concerning Human Understanding, 1690 - Selezione Aforismario

Chi vuole seriamente impegnarsi nella ricerca della verità deve in primo luogo prepararsi ad amarla. Chi non l'ama, non si darà molta pena per ottenerla e non sarà molto preoccupato quando gli manca.

L’imputazione di novità è un’accusa terribile fra coloro che giudicano le teste degli uomini, come giudicano le loro parrucche, secondo la moda, e non possono ammettere nulla di giusto all'infuori delle dottrine accettate.

Le nuove opinioni sono sempre sospette e vengono di solito contrastate per l'unica ragione che non sono ancora diventate comuni.
[New opinions are always suspected, and usually opposed, without any other reason but because they are not already common].

L’intelletto, come l’occhio, ci fa vedere e percepire tutte le cose, ma non si accorge di se stesso; e il porlo ad una certa distanza e farne il suo proprio oggetto richiedono arte e cure.

I nostri intelletti non sono meno diversi dei nostri palati; e colui che pensa che la stessa verità possa essere ugualmente gustata da tutti nella stessa foggia, può altrettanto bene sperare di soddisfare ognuno con lo stesso tipo di cucina.

Il raffinamento dell'intelletto ha due scopi: in primo luogo accrescere la nostra conoscenza, secondariamente permetterci di diffondere questa conoscenza agli altri.

La ragione deve essere il nostro ultimo giudice e guida in ogni cosa.
[Reason must be our last judge and guide in everything].

Abbiamo la conoscenza della nostra propria esistenza per intuizione; dell’esistenza di Dio per dimostrazione e delle altre cose per sensazione.

La più grande delle libertà consiste nel dominare le proprie passioni.

Una cosa è dimostrare a un uomo che è in errore, un'altra metterlo in possesso della verità.

La filosofia non è null’altro che la vera conoscenza delle cose.

Pensieri sull'educazione
Some Thoughts Concerning Education, 1693

Una mente sana in un corpo sano è una breve ma completa descrizione di uno stato felice in questo mondo.

L'unica difesa contro il mondo è conoscerlo bene.

Fonte sconosciuta
Selezione Aforismario

Dove non c'è proprietà non c'è ingiustizia.
[Where there is no property there is no injustice].

L'educazione inizia a formare un gentiluomo, ma la lettura, la buona compagnia e la riflessione devono finirlo.

L'errore non è migliore per essere comune, né la verità è peggiore per essere stata trascurata.

La lettura fornisce alla mente soltanto il materiale per la conoscenza: è la riflessione che rende nostro quanto abbiamo letto.

La logica è l'anatomia del pensiero.
[Logic is the anatomy of thought].

La grande arte per imparare molto è impegnarsi poco alla volta.

La paura del male è un principio molto più vincolante delle azioni umane rispetto alla prospettiva del bene.

Le azioni degli uomini sono le migliori interpreti dei loro pensieri.

Nulla produce nella mente dell'uomo un'impressione più positiva e profonda dell'esempio.

Siamo come i camaleonti, prendiamo la tonalità e il colore del nostro carattere morale da quelli che ci circondano.

Note
Vedi anche frasi e citazioni di: George BerkeleyThomas Hobbes - David Hume