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Frasi e citazioni di Ernst Jünger

Selezione di aforismi, frasi e citazioni di Ernst Jünger (Heidelberg, 1895 - Riedlingen, 1998), scrittore e saggista tedesco.
La storia autentica può essere fatta soltanto da uomini liberi.
La storia è l’impronta che l’uomo libero dà al destino.
(Ernst Jünger)
La lotta come esperienza interiore
Der Kampf als inneres Erlebnis, 1922

La guerra non è solamente nostra madre, è anche nostro figlio. Se essa ci ha creati, noi l'abbiamo generata.

In un'orgia furiosa l'uomo vero si ricompensa della sua continenza. I suoi istinti troppo a lungo repressi dalla società e dalle sue leggi ridiventano l'essenziale, la cosa santa e la ragione suprema.

Boschetto 125
Das Wäldchen 125, 1925

Ho vissuto abbastanza a lungo tra i combattenti per sapere che non esiste un uomo senza paura. Senza la paura anche il coraggio sarebbe privo di senso; essa è l'ombra scura contro cui il rischio appare più vivace e più attraente.

Già i nostri lontani antenati, che lottarono contro bestie gigantesche devono aver avvertito che l'uomo è certamente un avversario d'altra natura e anche per noi che siamo abituati a restare intere settimane in mezzo agli orrori, questo incontro rappresenta sempre la prova di forza più dura. 

Fuoco e sangue
Feuer und Blut, 1925

Soltanto l'uomo, in quanto creatura consapevole, sente talvolta con un sentimento doloroso l'irresistibile flusso del tempo; pone la questione senza oggetto del senso reale di tutto ciò, e prova il bisogno di trattenere con accanimento il minuto transitorio, il momento che gli sfugge.

Il cuore avventuroso
Das abenteuerliche Herz, 1929

La pura contemplazione della vita nelle sue forme procura un godimento grazie al quale le ore fuggono via come attimi. Lo spirito divaga in campi ove la sovrabbondanza suscita spavento, e si fa simile a un viaggiatore il quale si perda in arcipelaghi da cui nessuna bussola lo ricondurrà più fuori.

L'operaio
Der Arbeiter, 1932

Non si può non provare commozione nel considerare come l'uomo, attivamente impegnato a temprare in acciaio armi e cuori nel bel mezzo del caos che lo circonda, sappia rinunciare alla via d'uscita che può dargli felicità.

Foglie e pietre
Blätter und Steine, 1934

Felice è la semplicità che ignora le biforcazioni del dubbio, ma più selvaggia e più virile è la felicità che fiorisce ai margini degli abissi. 

Il dolore è una di quelle chiavi che servono ad aprire non solo i segreti dell’animo ma il mondo stesso. Quando ci si avvicina a quei punti in cui l’uomo si mostra all’altezza del dolore, o superiore a esso, si accede alle sorgenti della sua forza e al mistero che si nasconde dietro il suo potere. Dimmi il tuo rapporto con il dolore e ti dirò chi sei!

Gli altari in rovina sono abitati da demoni. 

Non ci sono ore in cui si dovrebbe essere amati da ogni cosa, come un fiore sbocciato in selvaggia innocenza?

Il meraviglioso non suscita in noi nessuna sorpresa, perché il meraviglioso è ciò con cui abbiamo la più profonda confidenza. La felicità che la sua vista ci procura sta propriamente nel fatto di veder confermata la verità dei nostri sogni. 

Nessuno muore prima di aver adempiuto il suo compito; molti però gli sopravvivono.

Ludi africani
Afrikanische Spiele, 1936

L'uomo che a poco a poco si apre alla banalità si arrende come una fortezza in cui, una volta incrinate le fondamenta, non si troveranno più né forza né mistero. 

Sulle scogliere di marmo
Auf den Marmorklippen, 1939

L'ordine umano è simile in ciò al cosmo, che di evo in evo deve rituffarsi nell'ardente caos, onde risorgerne rinnovellato.

Profondo è l'odio che l'animo volgare nutre contro la bellezza.

Giardini e strade
Gärten und Straßen, 1942

In quanto uomini, portiamo impresso il sigillo della superiorità, assai difficile da infrangere, a meno che non siamo noi stessi a intaccarlo.

Nel nostro tempo si deve disporre della calma della salamandra se si vuole raggiungere i propri obiettivi. Ciò vale soprattutto per la lettura, e la sua prosecuzione nelle fasi positive e negative; se ogni giorno si mette un mattone, in sessanta o ottanta anni si abiterà dentro un palazzo. 

La pace
Der Friede, 1945

Le patrie non possono conquistare nuovi spazi a spese di paesi stranieri; la loro crescita deve invece nascere in accordo e con il consenso di tutti gli interessati. Ciò significa che le vecchie frontiere devono cadere grazie a nuove alleanze, e nuovi, più vasti imperi devono unificare i popoli.

Heliopolis
1949

Esiste una sola specie di amore, al di là dello spazio e del tempo; tutti gli incontri sulla terra sono immagini, sono colori dell'unica e indivisibile luce.

Nel dolore esiste una speranza più grande che in una felicità regalata. 

Quando lo spirito si avvicina ai gradini superiori delle sue facoltà, giunge necessariamente alla verità. Ciò avviene proprio nel campo delle scienze. Le vie conducono tutte a un unico punto. Qui finisce la conoscenza e subentra la venerazione. 

Irradiazioni
Strahlungen, 1949

Ciò che io amo nell'uomo è la sua essenza al di là della morte, e la comunanza con lei. L'amore qui non è altro che un opaco riflesso.

Ci sono sempre alcuni pochi, troppo nobili per la vita. Cercano il bianco, la solitudine. La nobiltà di questi esseri, che si puliscono con la luce dal sudiciume, risalta spesso in maniera bellissima sulla loro maschera mortuaria.

Il cinema, la radio, il mondo della macchina nel suo complesso, deve forse servire a una migliore conoscenza di noi stessi, alla consapevolezza di quello che «non» siamo.

La vita sta nella morte come una piccola isola verde nel mare oscuro. Indagare questo, sia pur soltanto sugli orli e sulle cinture delle maree, si chiama vera scienza, rispetto alla quale tutta la fisica e la tecnica non sono che bagatelle.

Un giovane andò una volta da un vecchio eremita e gli chiese una norma per vivere. L'eremita rispose: «Tendi verso il raggiungibile». L'adolescente ringraziò e disse che, se non era indiscreto, avrebbe voluto da lui un'altra parola ancora che gli servisse di viatico per la sua strada. Allora l'eremita aggiunse al primo consiglio il secondo: «Tendi verso l'irraggiungibile».

Oltre la linea
Über die Linie, 1951

L'ottimismo può raggiungere strati in cui il futuro, ancora assopito, viene fecondato. In tal caso lo si incontra come un sapere che raggiunge profondità maggiori che non la forza dei fatti – che addirittura può suscitarli.

Trattato del Ribelle
Der Waldgang, 1951 - Selezione Aforismario

Il Ribelle è il singolo, l'uomo concreto che agisce nel caso concreto. Per sapere che cosa sia giusto, non gli servono teorie, né leggi escogitate da qualche giurista di partito. Il Ribelle attinge alle fonti della moralità ancora non disperse nei canali delle istituzioni. Qui, purché in lui sopravviva qualche purezza, tutto diventa semplice. 

Il motto del Ribelle è: «Hic et nunc» [1] – essendo il Ribelle uomo d’azione, azione libera e indipendente.

Ribelle è colui che ha un profondo, nativo rapporto con la libertà, il che si esprime oggi nell'intenzione di contrapporsi all'automatismo e nel rifiuto di trarne la conseguenza etica, che è il fatalismo.

Il Ribelle deve possedere due qualità. Non si lascia imporre la legge da nessuna forma di potere superiore né con i mezzi della propaganda né con la forza. Il Ribelle inoltre è molto determinato a difendersi non soltanto usando tecniche e idee del suo tempo, ma anche mantenendo vivo il contatto con quei poteri che, superiori alle forze temporali, non si esauriscono mai in puro movimento.

Di volta in volta possono cambiare gli argomenti, ma la stupidità terrà il suo tribunale in eterno. 

L'umana grandezza va conquistata lottando. Essa trionfa quando respinge nel cuore dell'uomo l'assalto dell'abiezione. Qui è racchiusa la sostanza della storia.

La resistenza richiede grandi sacrifici: il che spiega anche perché la maggior parte delle persone scelga la costrizione. 

La storia autentica può essere fatta soltanto da uomini liberi. La storia è l’impronta che l’uomo libero dà al destino.

Il semplice consenso non basta alle dittature: per vivere esse hanno bisogno altresì di incutere odio e, per conseguenza, di seminare il terrore.

Le dittature non sono soltanto pericolose, sono esse stesse sempre in pericolo poiché l’uso brutale della forza suscita ovunque ostilità.

Ogni comodità ha il suo prezzo. La condizione dell’animale domestico si porta dietro quella della bestia da macello.

Per l’uomo sano la ricetta migliore consiste nell'evitare i medici, affidarsi alla verità del corpo e tuttavia non trascurarne gli avvertimenti.

Quando tutte le istituzioni divengono equivoche o addirittura sospette, e persino nelle chiese si sente pregare ad alta voce non per i perseguitati bensì per i persecutori, la responsabilità morale passa nelle mani del singolo, o meglio del singolo che ancora non si è piegato.

Se avere ancora un proprio destino o essere considerato un numero: è questa la decisione che oggi sta di fronte a tutti, ma che ciascuno deve prendere da solo. Il singolo è sovrano oggi esattamente come in qualsiasi altro periodo della storia, e forse oggi è ancora più forte.

Tra il grigio delle pecore si celano i lupi, vale a dire quegli esseri che non hanno dimenticato che cos'è la libertà. E non soltanto questi lupi sono forti in sé stessi, c'è anche il rischio che, un brutto giorno, essi trasmettano le loro qualità alla massa e che il gregge si trasformi in un branco. È questo l'incubo dei potenti.

Il grande successo che incontrano ciarlatani e guaritori non si spiega solo con la credulità delle masse, ma anche con la diffidenza verso l’industria medica, soprattutto per il modo in cui si è automatizzata. Per quanto rozzi siano nella loro arte, questi taumaturghi si distinguono pur sempre dai medici per due caratteristiche importanti: considerano il malato nella sua interezza, e fanno apparire la guarigione come un miracolo. È proprio questo che l’istinto delle persone ancora sane va cercando, e su cui in effetti si fondano le guarigioni.

Un ateo agguerrito è sempre più simpatico della massa amorfa e indifferente, e ciò per il fatto che è capace di pensare il mondo come totalità. Inoltre, spesso si riscontra in lui un atteggiamento che dà spazio alle grandi idee.

Una grande maggioranza non vuole la libertà, anzi ne ha paura. Bisogna essere liberi per volerlo diventare, poiché la libertà è esistenza – soprattutto è un accordo consapevole con l’esistenza, è la voglia – sentita come destino – di realizzarla.

Visita a Godenholm
Besuch auf Godenholm, 1952

La salute può essere un bene. La malattia a volte può essere addirittura meglio. Le malattie sono domande, sono anche dei compiti, perfino onorificenze. Tutto dipende da come uno se le appunta.

Il Nodo di Gordio
Der gordische Knoten, 1953

Anche quando le creazioni appaiono rigorosamente razionali, sono cristallizzazioni di uno stato creativo nel senso più profondo. Dedalo inventò le ali non perché fosse pensatore ma perché era un artista. La tecnica fa parte di quei grandi sogni che come sorgenti sgorgano dalle profondità e poi vi si immergono. 

Le api di vetro
Gläserne Bienen, 1957

Un solo essere umano, capito fin nel profondo della sua ricchezza, può darci di più e meglio di quanto un Cesare o un Alessandro potrebbe mai conquistare. Lì è il nostro regno, la migliore delle monarchie, la migliore repubblica. Lì è il nostro giardino, la nostra fortuna.

La perfezione umana e il perfezionamento tecnico non sono conciliabili. Se vogliamo l'una, bisogna sacrificare l'altra.

L'arte politica non produce opere d'arte. Lavora su una materia ingrata. Creazioni imperfette di esseri imperfetti.

Un'opera d'arte si spegne, impallidisce nelle stanze dove ha un prezzo ma non un valore.

Ogni grande quadro, ogni buon poema ha più equilibrio, è più vicino alla perfezione della confusa tappezzeria tessuta dagli avvenimenti di un secolo. 

San Pietro
1957

Non vi è che un solo viaggio, il viaggio della vita, e ogni movimento temporale corrisponde a uno dei suoi capitoli. Ogni obiettivo quotidiano è un simbolo dell'obiettivo vitale e dovrebbe essere un pilgrims progress. Altrimenti abbiamo percorso una falsa pista, inutile, non abbiamo fatto altro che aumentare i giri a vuoto.

La capanna nella vigna
Die Hütte im Weinberg, 1958

Ci sono situazioni in cui la mera esistenza diventa opporre resistenza.

Niente è meraviglioso, oppure tutto lo è. Il giudizio dipende dalla profondità cui ci è dato di immergerci.

Al muro del tempo
An der Zeitmauer, 1959

L'uomo ha la propria vita, il proprio destino, la propria missione; i suoi organi circondano un loro peculiare centro. Qualsiasi dottrina affermi che l'uomo «a priori» nasce per lo Stato e la società è una falsa dottrina. L'uomo nasce per vivere il proprio destino. E procede su questa via.

La tecnica è proiezione dello spirito, come l'ascia di pietra fu proiezione del pugno.

Cacce sottili
Subtile Jagden, 1967

Con il piacere cresce anche un senso di paura, il presagio di un pericolo che incombe.

Un sapere dettagliato, minuzioso, può essere nocivo. Un amante, un poeta, un vero saggio devono poter vedere allo stesso tempo di meno e di più, devono guardare con altri occhi.

Quanto più nel mondo cresce l'angoscia, tanto più lontani sono gli spazi che andiamo ad esplorare. Erriamo come pipistrelli nella caverna che è l'universo.

Avvicinamenti
Annäherungen, 1970

Questo è il lusso più grande: avere il proprio tempo. Anche per questa ragione lo si è sempre inteso come sregolatezza. Luxus, luxuria. Questo vale particolarmente per la nostra epoca, in cui gli orologi sono dappertutto. Chi ha un tempo proprio è sospetto. 

Questo è uno degli aspetti tragici dell'uomo moderno, anzi forse il vero aspetto tragico: saper dominare il modo, e tuttavia fallire nella sostanza. l'uomo moderno è perfetto anche nel declino. 

Tra i monumenti della città ideale non dovrebbe mancare quello che il lettore ignoto ha dedicato all'autore senza nome come segno di gratitudine per il genio che gli venne in aiuto nella sua ricerca di una seconda e più leggera esistenza.

Eumeswil
1977

Il parallelo positivo dell'anarchista è l'anarca. Costui non è l'antagonista del monarca, bensì la persona più remotamente lontana da lui, non sfiorata neppure da lui, sebbene anch'essa pericolosa. Non è l'avversario del monarca, ma il suo pendant. Il monarca vuole dominare su molti, anzi tutti, l'anarca soltanto sé stesso.

Le cose più semplici sono invisibili, perché celate dentro l'uomo; nulla di più arduo che far comprendere ciò ch'è ovvio.

Qualcosa di divino vi è indubbiamente in noi e deve, come tale, essere riconosciuto, altrimenti non potremmo avere alcuna nozione degli dèi.

Il problema di Aladino
Aladins Problem, 1983

Ciò che sul piano cosmico è la marea, per l'uomo è la poesia: una risposta a grandi lontananze.

 L'uomo resta l'enigma per eccellenza. 

Maxima–Minima
1983

La libertà spirituale non viene concessa: o c'è o manca. Ma non viene nemmeno pretesa, bensì dimostrata, e di essa vive il mondo. Nulla è più semplice di questa prova, eppure nulla è più arduo.

Due volte la cometa
Zwei Mal Halley, 1987

L'atteggiamento di preghiera è originario e naturale, non soltanto negli uomini, ma anche in animali e piante; potremmo cercarlo anche nella materia – nei suoi tessuti, nelle sue vibrazioni.

La forbice
Die Schere, 1990

Nell'opera d'arte il tempo acquista spessore a un livello più alto nonostante le appartenga una perfezione che avvertiamo al di fuori del tempo e che rimane irraggiungibile. È questa la ragione per cui la moda si consuma nel quotidiano, lo stile nei secoli.

Il contemplatore solitario
Prognosen, 1993

Anche questo definisce la statura di un pensatore: fino a qual punto gli sia riuscito di superare in se stesso l'uomo storico. Esser profeta significa conoscere ben più che il futuro: il più profondo presente.

Anche la vita dell'essere più piccolo, il suo destino effimero nel cosmo, ha la misura sufficiente all'assolvimento di un compito.

Delle opere umane, il linguaggio è la più grande – un tappeto in cui l'intero mondo è intessuto e disegnato.

L'affermazione secondo cui il nostro tempo non è in grado di generare artisti è oggi un luogo comune. Ciò significa: capovolgere la gerarchia di qualità. L'artista non bada al tempo. È il tempo, piuttosto, che attende con ansia i cenni dell'artista. Nell'istante in cui l'opera gli riesce, l'artista ha redento il tempo. 

La vita è una e una sola nelle sue varie forme, come il mare con tutte le sue onde che si avvicendano resta sempre uno e uno solo. Là dove la durata è garantita, c'è un prezzo da pagare. Il calice è costoso, il vino è gratuito.

Lo sguardo si fa tanto più libero quanto meno cerchiamo nella natura il rango e il valore. L'ultima risposta ad ogni domanda è: «Questo sei Tu».

Se ciascuno di noi fosse, alla luce del giorno, altrettanto geniale e inventivo quanto egli è di notte nel sogno non avremmo bisogno di musei.

Nei nostri sogni non siamo né meri individui né soltanto stirpe di esseri viventi. In essi parla la species humana ma anche tutto ciò che la trascende, anzi, tutto ciò che trascende la vita. 

Perfetta è un'opera cui nulla vorremmo aggiungere, ma anche quella cui nulla vorremmo togliere. Se tale è la sua natura, essa si sottrae all'avvicendarsi dei tempi e ai loro criteri di valutazione; è bella per sempre.

I prossimi titani
1997

La tecnica è la magica danza che il mondo contemporaneo balla. Possiamo partecipare alle vibrazioni e alle oscillazioni di quest'ultimo soltanto se capiamo la tecnica. Altrimenti restiamo esclusi dal gioco.

La tecnica, in quanto fenomeno universale, cosmopolitico, che spinge inesorabilmente alla globalizzazione, prepara lo Stato mondiale e, anzi, in una certa misura lo ha già realizzato. Lo Stato mondiale ne è il corrispettivo politico.

Il sogno trascende la realtà. Forse il sogno supera anche il mito: nel sogno tutto è possibile, nel sogno ciascuno di noi è geniale. Il sogno è dunque una dimensione essenziale della vita. Sottoscriverei interamente la celebre affermazione di Calderòn secondo cui l'intera vita è un sogno. Anzi, la vita, questa sublime decomposizione della materia è forse di più: è un'ebbrezza. 

Fonte sconosciuta
Selezione Aforismario

Cercando di sembrare ciò che non siamo, cessiamo di essere quel che siamo.

Certo è che la conversazione ha anche un compito che spetta a lei sola e che non può essere sostituito da alcun altro mezzo. In essa si deposita proprio quel che di fugace, quel chiaroscuro dei tempi che nessuno storico rievocherà. Esso tracolora con il giorno come la brina, il velluto dei frutti. 

Divenire è più che vivere.

Gli errori sono per la vita ciò che le ombre sono per la luce.

Là dove la macchina fa la sua apparizione, la lotta dell'uomo contro di essa appare senza speranza.

Tremenda è e rimane in ogni tempo una sola grandezza – l'uomo, per il quale le armi altro non sono che membra aggiuntive e pensieri in forma plastica. 

L’elemento che non tramonta mai nelle opere letterarie nel corso dei secoli è l’aforisma. L’aforisma è originario, si manifesta come un lampo. L’aforisma è autarchico. Ritaglia una saggezza dalla quale è imprescindibile. Se il sole ricade su di esso, un frammento di vetro splende più di uno specchio intero - lo stesso vale per un aforisma.

Per una buona causa si trovano sempre molti avvocati, ma pochi martiri.

Anche questo definisce la statura di un pensatore: fino a qual punto gli sia riuscito di superare in se stesso l'uomo storico. Esser profeta significa conoscere ben più che il futuro: il più profondo presente.

Note
  1. Hic et nunc: qui e ora.
  2. Vedi anche frasi e citazioni di: Gottfried Benn