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Frasi e citazioni di Martha Nussbaum

Selezione di frasi e citazioni di Martha Nussbaum, nata Martha Craven (New York, 1947), filosofa statunitense, Ernst Freund Distinguished Service Professor di diritto ed etica presso l'Università di Chicago. Tra i suoi principali interessi di studio vi sono la filosofia greca e romana, l'etica, il femminismo e i diritti degli animali.
Foto di Martha Nussbaum
La conoscenza non è garanzia di un buon comportamento,
ma l'ignoranza lo è quasi certamente di uno cattivo. (Martha Nussbaum)

La fragilità del bene
The Fragility of Goodness, 1986

La tragedia greca mostra persone buone rovinate da avvenimenti che semplicemente capitano loro e che esse non controllano. Questo è un fatto senza dubbio triste, ma normale nella vita umana, e non può essere negato.

Terrore e compassione
Compassion and Terror, 2003

Possiamo provare com-passione solo fino a quando crediamo che la persona sofferente condivide con noi vulnerabilità e possibilità. 

Disgusto e umanità
Hiding From Humanity, 2004

La politica del disgusto è in profonda contraddizione con l'idea astratta di una società fondata sull'eguaglianza di tutti i cittadini, nella quale tutti hanno diritto a un'eguale protezione da parte della legge. Afferma che il semplice fatto che ci sia qualcosa di te che mi suscita il vomito sia un motivo sufficiente perché io ti tratti come un paria sociale, negandoti alcuni dei tuoi più fondamentali diritti di cittadino.

Tutte le società, sembra, definiscono alcuni esseri umani come disgustosi. Molto probabilmente si tratta di uno stratagemma per proteggere in modo più sicuro il gruppo dominante dalla paura della sua stessa animalità: se questi semiumani stanno tra me e il mondo dell'animalità disgustosa, io sono più lontano dall'essere mortale/decadente/puzzolente/viscido.

Non deve sorprenderci il fatto che la sessualità sia un ambito nel quale il disgusto compare di frequente. Il rapporto sessuale implica lo scambio di fluidi organici, e ci qualifica come esseri corporei piuttosto che come creature angeliche trascendenti, per questo motivo il sesso costituisce una fonte d'ansia per chiunque provi ambivalenza rispetto alla propria natura animale e mortale - il che include molte persone, se non la maggioranza.

Il disgusto si basa sull'ottusità morale. È possibile considerare un altro essere umano come un verme viscido o un resto di spazzatura disgustosa solo se non si è mai fatto un serio tentativo in buona fede di vedere il mondo attraverso i suoi occhi o di provarne i sentimenti.

Il disgusto attribuisce all'altro una natura subumana. In che modo, al contrario, possiamo riuscire a riconoscerci l'un l'altro come esseri umani? Solo attraverso l'esercizio dell'immaginazione.

Solo immaginando come si vede il mondo attraverso gli occhi di quell'individuo possiamo giungere a considerare l'altro come un qualcuno e non un qualcosa.

Il disgusto non offre alcuna buona ragione per limitare libertà o compromettere princìpi di uguaglianza che sono protetti dalla Costituzione.

Gli interessi della maggioranza non possono mettere a tacere i diritti fondamentali dell'individuo, se non in circostanze eccezionali, solitamente laddove siano ipotizzabili danni ad altre persone o qualche grave pericolo per l'intera nazione.

È improbabile poter raggiungere un pieno rispetto reciproco se prima non facciamo un passo ulteriore, se non vediamo l'altro come un centro di percezione, emozione e ragione, piuttosto che come un oggetto inerte.

Non per profitto
Not for profit, 2012

La conoscenza non è garanzia di un buon comportamento, ma l'ignoranza lo è quasi certamente di uno cattivo.
[Knowledge is no guarantee of good behavior, but ignorance is a virtual guarantee of bad behavior].

La discussione in classe su ciò che si è imparato deve essere alimentata da spirito critico; quando si studiano la storia e l'economia di una cultura, devono fioccare le domande sulle differenze di potere e di opportunità, sul ruolo delle donne e delle minoranze, sui meriti e i difetti delle diverse strutture di organizzazione politica.

Tante cose ingiuste e sbagliate in politica internazionale rivelano le tracce di questa patologia: le persone sono fin troppo pronte a pensare a certi gruppi come sporchi e cattivi, e a vedere se stesse come figure angeliche. 

Le democrazie hanno grandi risorse di intelligenza e di immaginazione. Ma sono esposte ad alcuni seri rischi: scarsa capacità di ragionamento, provincialismo, fretta, inerzia, egoismo e povertà di spirito. L'istruzione volta esclusivamente al tornaconto sul mercato globale esalta queste carenze, producendo un'ottusa grettezza e una docilità – in tecnici obbedienti e ammaestrati – che minacciano la vita stessa della democrazia, e che di sicuro impediscono la creazione di una degna cultura mondiale. 

La tradizione cosmopolita
The Cosmopolitan Tradition, 2019

L’idea che la politica debba trattare tutti gli esseri umani come uguali, e come portatori di un valore che va oltre il loro prezzo, è una delle più profonde e influenti di tutto il pensiero occidentale; da essa discende molto del buono che c’è nella moderna capacità d’immaginazione politica dell’Occidente.

L’ignoranza, la distanza, l’ottusità e le tante distinzioni artificiali ci separano, mentre le nostre capacità umane ci rendono, per principio, membri di una comunità morale globale.

Per quanto riesco a vedere, se gli esseri umani hanno una dignità è solo in quanto hanno capacità complesse di condurre una vita senziente che cerca di fiorire. Ma lo stesso si può dire anche di altri animali.

Per poter trattare una creatura da uguale essa deve possedere almeno alcune capacità umane: pertanto, una persona in stato vegetativo persistente, o un bambino encefalitico, non andrebbero considerati uguali. Ma la percezione, le emozioni, la capacità di commuovere sono tutte capacità umane, ed è sufficiente averne alcune per meritare uguale rispetto.

Orgoglio tossico
Citadels of Pride, 2023

La nostra è la migliore delle ere, nel senso che viviamo in un’epoca di belle speranze che ci fanno guardare al futuro in un’ottica di realizzazione di una piena giustizia. Ma è anche la peggiore, un periodo di dolore e di turbolenza, in cui i modelli prestabiliti sono stati messi in discussione.

Il nostro è un tempo in cui le donne fanno sentire la propria voce con chiarezza e con orgoglio, esigendo giustizia e rispetto. È anche un tempo in cui ci sono degli uomini che reagiscono con collera e paura, e che, risentiti per il fatto di aver perso alcuni privilegi, demonizzano il femminismo additandolo come la causa del loro malcontento.

Dobbiamo tutti quanti, donne e uomini allo stesso modo, procedere in un certo senso verso un futuro condiviso, e dobbiamo iniziare a costruire questo futuro sin d’ora.

Chi ha una personalità pervasa dall’orgoglio tratta gli altri come se fossero degli oggetti perché vede unicamente se stesso. Non ascolta e non vede.

Le violenze e le molestie sessuali, come vanno sostenendo da tempo le femministe, sono degli abusi di potere esercitati da persone indotte a ritenersi al di sopra degli altri e convinte che gli altri individui quasi non siano reali.

Talora il dominio maschile sulle donne si traduce nel costringerle all’interno di una condizione di docile sottomissione.

La definizione di sessismo è quella di un sistema di credenze che, secondo specifiche modalità, considera le donne inferiori agli uomini. I sessisti ricorrono a questo sistema di credenze per negare alle donne il diritto di voto, l’istruzione superiore e così via. La misoginia, al contrario, è un meccanismo di imposizione: i misogini si trincerano dietro alle proprie posizioni in favore di un privilegio radicato e, molto semplicemente, sono decisi a impedire l’accesso alle donne. 

Il misogino non ha bisogno di odiare le donne, come indicano alcuni usi comuni del termine: la sua strategia è il più delle volte motivata dall’egoismo e dalla totale riluttanza ad accogliere le donne nel mondo del privilegio maschile.

Quando una donna è considerata un mero strumento utile e le vengono negate la piena autonomia e il carattere di soggettività, il fatto che sia trattata con gentilezza o con durezza diventa una mera questione di casualità e di circostanze.

Le donne, in generale, sono considerate delle tentatrici la cui mera presenza e il cui fascino fisico sono sufficienti a far perdere il controllo agli uomini, i quali, per tale motivo, semplicemente non sono responsabili delle proprie azioni. 

L’orgoglio e l’avidità deformano l’erotismo, portando alla visione sin troppo frequente di una donna che diventa simbolo del denaro e dello status sociale.

Note
Vedi anche frasi e citazioni di: Erica Jong - Clarissa Pinkola EstésSusan Sontag