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Frasi di Clarissa Pinkola Estés da "Donne che corrono coi lupi"

Selezione di aforismi, frasi e citazioni di Clarissa Pinkola Estés (1945), scrittrice, poetessa e psicoanalista statunitense, specialista in disturbi post-traumatici. Clarissa Pinkola Estés è nota sia per la sua attività di psicoterapeuta (è stata anche direttrice del C. G. Jung Center di Denver), sia per il suo primo libro Donne che corrono coi lupi (Women Who Run With the Wolves), pubblicato nel 1992 e rimasto nella classifica dei best seller del New York Times per tre anni. 
Altri libri di Clarissa Pinkola Estés, editi in Italia da Frassinelli, sono: Il giardiniere dell'anima (1996), L'incanto di una storia (1997), La danza delle grandi madri (2006), Forte è la Donna (2011), I desideri dell'anima (2014). Le seguenti riflessioni di Clarissa Pinkola Estés sono tratte dal suo libro più famoso: Donne che corrono coi lupi. Ha scritto Pinkola Estés: 
"La mia vita e il mio lavoro di analista junghiana e di "cantadora", cantastorie, mi hanno insegnato che la languente vitalità delle donne può essere reintegrata procedendo a estesi scavi “psico-archeologici” tra le rovine del mondo sotterraneo femminile. Ricorrendo a questi metodi riusciamo a recuperare i modi della psiche naturale istintiva, e attraverso la sua personificazione nell'archetipo della Donna Selvaggia riusciamo a discernere i modi e i mezzi della natura più profonda della donna".
Foto di Clarissa Pinkola Estés
L'intuito è il tesoro della psiche femminile. È come uno strumento divinatorio,
come un cristallo attraverso il quale si vede con misteriosa visione interiore.
(Clarissa Pinkola Estés)

Donne che corrono coi lupi
Il mito della donna selvaggia - Women Who Run With the Wolves, 1992 - Selezione Aforismario

Siamo pervase dalla nostalgia per l'antica natura selvaggia. Pochi sono gli antidoti autorizzati a questo struggimento. Ci hanno insegnato a vergognarci di un simile desiderio. Ci siamo lasciate crescere i capelli e li abbiamo usati per nascondere i sentimenti. Ma l'ombra della Donna Selvaggia ancora si appiatta dentro di noi, nei nostri giorni, nelle nostre notti. Ovunque e sempre, l'ombra che ci trotterella dietro va indubbiamente a quattro zampe. (Prefazione)

Alle donne umane è stato infuso il potere istintuale primario della Donna Selvaggia, ovvero l'intuito.

Amare significa stare con. Significa emergere da un mondo di fantasia in un mondo in cui è possibile un amore sostenibile a faccia a faccia, ossa contro ossa, un amore fatto di devozione. Amore significa restare quando ogni cellula dice: scappa!

Anche la più repressa delle donne ha una vita segreta, con pensieri segreti e sentimenti segreti che sono lussureggianti e selvaggi, ovvero naturali. Anche la più prigioniera delle donne custodisce il posto dell'io selvaggio, perché intuitivamente sa che un giorno ci sarà una feritoia, un'apertura, una possibilità, e vi si butterà per fuggire.

Arrivano momenti in cui è d'obbligo liberare una rabbia che scuota i cieli. Occorre per questo scegliere il momento giusto, la collera non va scatenata in modo indiscriminato.

Che cosa fa per le donne questo intuito selvaggio? Come il lupo, l'intuito ha artigli che squartano e inchiodano, ha occhi capaci di vedere oltre le corazze dei personaggi e orecchie per udire oltre le chiacchiere. Con questi formidabili strumenti psichici la donna assume una consapevolezza animale acuta e persino precognitiva, che approfondisce la sua femminilità e acuisce la sua capacità di muoversi fiduciosamente nel mondo esterno.

Che siate introverse o estroverse, donne amanti di donne o di uomini, o di Dio, o tutto insieme, che siate possedute da un cuore semplice o dalle ambizioni di un'Amazzone, che stiate cercando di arrivare in cima o soltanto a domani, che siate mordaci o tetre, regali o impetuose, la Donna Selvaggia vi appartiene. Appartiene a tutte le donne.

Con la Donna Selvaggia come alleata, guida, modello, maestra, noi vediamo non con due occhi ma con gli occhi dell'intuito.

Dobbiamo trasformare la rabbia non in un fuoco distruttivo ma in un fuoco capace di cuocere.

Esistono tante forme di cicatrici quanti sono i tipi di ferite inferte alla psiche.

I lupi conducono una vita immensamente creativa. Ogni giorno fanno decine di scelte, decidono quale direzione prendere, valutano la lontananza, si concentrano sulla preda, calcolano le possibilità, colgono le opportunità, reagiscono efficacemente per raggiungere i loro obiettivi. La loro capacità di scovare quanto è nascosto, di coalizzarsi nell'intento, di concentrarsi sul risultato voluto e di agire in prima persona per ottenerlo, sono esattamente le caratteristiche necessarie per un percorso creativo.

I poteri intuitivi sono stati dati alla vostra anima alla nascita. Sono stati ricoperti, forse da anni e anni di ceneri e di escrementi. Non è la fine del mondo, perché si possono sempre lavare via. Con un po' di sfregamenti e di esercizio, i vostri poteri percettivi possono essere riportati allo stato primigenio.

In tempi duri dobbiamo avere sogni duri, sogni reali, quelli che, se ci daremo da fare, si avvereranno.

L'ho sentito dire migliaia di volte alla donne: “Sapevo di dover ascoltare il mio intuito. Sentivo di dover o di non dover fare una certa cosa, ma non ho ascoltato”. Noi nutriamo l'io intuitivo profondo dandogli ascolto e seguendo il suo consiglio.

L'intuito femminile, quell'essere sapiente che cammina ovunque una donna cammini, che osserva tutto della sua esistenza e ne commenta la verità con esattezza.

La donna selvaggia è nel contempo amica e madre di coloro che hanno perso la strada, si sono sperdute, di tutte coloro che hanno bisogno di sapere, di tutte coloro che hanno un enigma da risolvere, di tutte coloro che vagano e cercano nella foresta o nel deserto.

La Donna Selvaggia è la salute di tutte le donne. Senza di lei, la psicologia delle donne non ha senso.

La donna sana assomiglia molto al lupo: robusta, piena di energia, di grande forza vitale, capace di dare la vita, pronta a difendere il territorio, inventiva, leale, errante. Eppure la separazione dalla natura selvaggia fa sì che la personalità della donna diventi povera, sottile, pallida, spettrale.

La pazienza soccorre la collera.

Lupi e donne sono affini per natura, sono curiosi di sapere e possiedono grande forza e resistenza. Sono profondamente intuitivi e si occupano intensamente dei loro piccoli, del compagno, del gruppo. Sono esperti nell'arte di adattarsi a circostanze sempre mutevoli; sono fieramente gagliardi e molto coraggiosi. Eppure le due specie sono state entrambe perseguitate, tormentate e falsamente accusate di essere voraci ed erratiche, tremendamente aggressive, di valore ben inferiore a quello dei loro detrattori.

Non c'è maggiore benedizione che una madre possa dare alla figlia di un senso affidabile della veracità del proprio intuito.

Per creare bisogna essere capaci di reagire. La creatività è la capacità di reagire a tutto quanto accade attorno a noi, di scegliere tra centinaia di possibilità di pensiero, sentimento, azione e reazione e riunirle in una risposta, un'espressione o un messaggio unici, ricchi di passione e significato.

Per l'ingenua e per la donna dall'istinto leso la cura è la stessa: esercitarsi ad ascoltare l'intuito, la voce interiore; porsi domande; essere curiosa; vedere quel che si vede; ascoltare quel che si sente; e poi agire in base a quel che si sa essere vero.

Per trovare la Donna Selvaggia le donne devono tornare alla loro vita istintiva, alla loro più profonda sapienza.

Quando facciamo valere l'intuito, siamo come una notte stellata: fissiamo il mondo con migliaia di occhi.

Quando la vita delle donne è in stasi, è nel tedio, allora è tempo per la Donna Selvaggia di emergere; è tempo per la funzione creativa della psiche di inondare il delta.

Quando perdiamo contatto con la psiche istintiva, viviamo in uno stato prossimo alla distruzione; a immagini e poteri naturali per il femminino non è consentito il pieno sviluppo. Quando una donna è staccata dalla sua fonte essenziale, risulta sterilizzata, e i suoi istinti e i suoi cicli naturali di vita vanno perduti, soggiogati dalla cultura, o dall'intelletto o dall'io, propri o altrui.

Quando si lotta per qualcosa di importante bisogna circondarsi di persone che sostengono il nostro lavoro. È una trappola e un veleno avere intorno persone che hanno le nostre stesse ferite ma non il desiderio vero di guarirle.

Riparare l'istinto ferito, bandire l'ingenuità, apprendere gli aspetti più profondi della psiche e dell'anima, trattenere quel che abbiamo appreso, non volgerci altrove, proclamare a gran voce che cosa vogliamo… tutto ciò richiede una resistenza sconfinata e mistica.

Se avete paura di fallire, cominciate subito, eventualmente fallite, riprendetevi, ricominciate. Se doveste di nuovo fallire, fallite. E allora? Ricominciate di nuovo. Non è il fallimento a trattenerci, ma la riluttanza a ricominciare più e più volte.

Se avete paura che qualcosa vi salti addosso e vi morda, allora sbrigatevi ad affrontarlo, così potrete proseguire.

Se la psiche istintiva dice: “Attenta!”, allora la donna deve fare attenzione. Se l'intuito profondo dice: “Fai questo, fai quello, va' da questa parte, fermati qui, vai avanti”, la donna deve apportare le necessarie rettifiche al suo piano. Non si può consultare l'intuito una volta soltanto e poi dimenticarlo. Va consultato a ogni passo lungo la via.

Se restiamo troppo a lungo con la madre protettiva dentro la psiche, ci ritroviamo a ostacolare tutte le sfide che ci si pongono e a bloccare pertanto ogni ulteriore sviluppo. Ovviamente non intendo dire che una donna dovrebbe lanciarsi in situazioni abusive o tormentose, ma piuttosto che deve fissarsi qualcosa da raggiungere nella vita e assumersi i relativi rischi. E' attraverso questo processo che acuisce i suoi poteri intuitivi.

Un amante non può essere scelto al self-service, ma per ardente desiderio dell'anima. Scegliere soltanto perché ci sta davanti qualcosa che ci fa venire l'acquolina in bocca non soddisferà mai la fame dell'anima-Io. Ecco a che cosa serve l'intuito: è il messaggero diretto dall'anima.

Un po' di oscenità aiuta a vincere la depressione. Certe risate, provocate da vecchie storie che le donne si raccontano, rimescolano la libido, riattizzano il fuoco dell'interesse alla vita.

Libro di Clarissa Pinkola Estés consigliato
Libro di Clarissa Pinkola Estés
Donne che corrono coi lupi
Il mito della donna selvaggia
Traduttore Maura Pizzorno 
Editore Frassinelli, 2011

"I lupi sani e le donne sane hanno in comune talune caratteristiche psichiche: sensibilità acuta, spirito giocoso, e grande devozione. Lupi e donne sono affini per natura, sono curiosi di sapere e possiedono grande forza e resistenza. Sono profondamente intuitivi e si occupano intensamente dei loro piccoli, del compagno, del gruppo. Sono esperti nell'arte di adattarsi a circostanze sempre mutevoli; sono fieramente gagliardi e molto coraggiosi. Eppure le due specie sono state entrambe perseguitate, tormentate e falsamente accusate di essere voraci ed erratiche, tremendamente aggressive, di valore ben inferiore a quello dei loro detrattori. Sono state il bersaglio di coloro che vorrebbero ripulire non soltanto i territori selvaggi ma anche i luoghi selvaggi della psiche, soffocando l'istintuale al punto da non lasciarne traccia. La rapacità nei confronti dei lupi e delle donne da parte di coloro che non sanno comprenderli è incredibilmente simile". Il libro-culto che ha cambiato la vita di milioni di donne. Attingendo alle fiabe e ai miti delle più diverse tradizioni culturali, Clarissa Pinkola Estés fonda una psicanalisi del femminile attorno alla straordinaria intuizione della Donna Selvaggia, intesa come forza psichica potente, istintuale e creatrice, lupa ferina e al contempo materna, ma soffocata da paure, insicurezze e stereotipi.

Note
Leggi anche le citazioni delle psicologhe statunitensi: Susan Nolen-Hoeksema da "Donne che pensano troppo" - Robin Norwood da "Donne che amano troppo" 

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