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Frasi e citazioni di padre Livio Fanzaga

Selezione di frasi e citazioni di Livio Fanzaga (Dalmine, 1940), presbitero, conduttore radiofonico, teologo e saggista italiano. Ordinato sacerdote presso i Padri Scolopi nel 1966, si è laureato in Teologia presso la Pontificia Università Gregoriana a Roma e in Filosofia presso l’Università Cattolica di Milano. Nel 1985, dopo un pellegrinaggio a Medjugorje, ha rilevato la direzione di Radio Maria, facendo della piccola emittente comasca un network internazionale. Riguardo alla propria fede cristiana, ha scritto padre Livio Fanzaga:
"Non potrei vivere senza pensare a Gesù Cristo e senza amarlo. Anzi, non potrei assolutamente vivere senza il suo amore. Lui ha detto di essere la vite e che noi siamo i tralci. È un’affermazione di cui ho ben fatto l’esperienza. Infatti senza di lui mi sentirei un ramo secco, buono per essere gettato nel fuoco. Effettivamente, se lui non esistesse, non mi importerebbe neppure di vivere. Anzi, sarei molto più contento di non essere mai nato". [Quelli che non si vergognano di Gesù Cristo, 2005].
Foto di padre Livio Fanzaga
Se ogni cristiano fosse un testimone autentico della bellezza della fede, nessuno sarebbe
più preda dell’angoscia e della disperazione ma saprebbe trovare un senso più alto
a ogni sofferenza, a ogni caduta, a ogni fallimento. (Livio Fanzaga)

Quelli che non si vergognano di Gesù Cristo
© Sugarco, 2005 - Selezione Aforismario

Dio, pur essendo nascosto, ha lasciato le tracce della sua presenza nella bellezza e nell’ordine mirabili dell’universo. Non solo, ma ha impresso il suo sigillo nell’anima e nel cuore dell’uomo.

Neppure i molteplici idoli della seduzione contemporanea sono in grado di cancellare la fame sempre risorgente di Assoluto che è radicata nell’intimo di ogni uomo.

Oggi più che mai lo «scandalo cristiano» consiste nel credere che Gesù è Dio.

Per la prima volta nel suo lungo cammino l’umanità è a rischio di autodistruzione a causa di una scienza che tradisce Dio.

L’odio verso Gesù Cristo è uno degli enigmi della storia. Nessuno fu più mite e più umile di lui e nel medesimo tempo più perseguitato e disprezzato.

Qualsiasi intelletto che non abbia perso la sua luce naturale non potrebbe negare che nulla ha arrecato benefici all’umanità più del vangelo. 

Se quanto Gesù Cristo ha vissuto e insegnato e quanto la Chiesa ha infaticabilmente proclamato fosse messo in pratica dagli uomini, non saremmo prossimi al paradiso sulla terra? Perché dunque questa sorda opposizione che, come una mala erba, rispunta ad ogni stagione?

Il Regno di Dio cresce nonostante le fragilità degli uomini e le insidie del serpente e da minuscolo seme diviene un grande albero.

Affermare che Dio esiste non scandalizza nessuno, perché quel principio di causalità che ci fa affermare che se esiste l’uovo deve esistere anche la gallina, allo stesso modo ci induce a credere che, se esiste il mondo, esiste anche il suo autore, pure se invisibile. 

L’esistenza di Dio, per quanto non immediatamente evidente, è tuttavia conforme alla ragione, per cui è l’ateo che in definitiva si trova in difficoltà a sostenere la sua posizione.

Dire che il mondo si è fatto per caso e si muove per caso non appare un’affermazione da trenta e lode. A me pare molto vicina alla demenza. 

Si entra nell’ambito della fede cristiana accogliendo il mistero dell’incarnazione. I cristiani credono che Dio si è fatto uomo. In altre parole credono che Gesù è Dio.

Affermare che Gesù è Dio è ciò che scandalizza, ieri come oggi, tutti coloro che non hanno la grazia della fede.

Quello che appare inaccettabile di Gesù Cristo è che lui si sia proclamato Dio. Ciò che è apparso intollerabile ai suoi contemporanei è il fatto che i suoi seguaci lo adorino come tale. Questo è più che mai insopportabile anche per le teste d’uovo del nostro tempo.

Una generazione che si vergogna di Gesù in realtà si è lasciata rubare dal maligno il tesoro della vera fede.

Le vie del cuore
Vangelo per la vita quotidiana © Piemme, 2013

Esiste una via di uscita da questo mondo dove l'uomo geme e perisce. Questa salvezza si chiama Gesù, che ci ha aperto quel varco che va dalle tenebre alla luce, dalla tristezza alla gioia, dalla morte alla vita, dal tempo all'eternità. 

Ragioni per vivere ragioni per credere
© San Paolo Edizioni, 2016

Ogni uomo, lo voglia o non lo voglia, porta una croce pesantissima, sulla quale è destinato a morire. Perché? La vita è dunque una maledizione? Riusciremo da soli a schiodarci dalla croce? O, forse, non potrebbe essere che la croce sia per l'uomo una grazia? 

Solo la tenace fedeltà nel percorre il cammino che Dio ti traccia giorno dopo giorno farà della tua vita un autentico capolavoro divino. 

La bellezza divina del Cristianesimo
© Sugarco, 2020

Il cuore che anela alla verità, al bene e all'eternità è già in cammino verso Dio, anche se ancora non lo conosce. 

Se la fede è la lampada che illumina il tuo cammino, la preghiera è l'olio che la alimenta.

Io sono cristiano e amo Gesù sopra ogni cosa
© Sugarco, 2022

Per essere veramente cristiani, dobbiamo incontrare Gesù Cristo e farlo entrare nella nostra quotidianità. Se ciò non avviene, non possiamo diventare veri cristiani e quindi veri testimoni. 

La sorte delle anime nei giorni della grande tribolazione
© Sugarco, 2022

Le illusioni durano poco, mentre la gioia interiore della salvezza attraversa vittoriosa le distese dei secoli. 

Se siete miei, vincerete
© Mondadori, 2022 (con Diego Manetti) - Selezione Aforismario

Nel contesto odierno della crisi della fede, restano delle roccaforti che sono i santuari mariani nel mondo, segno di una precisa strategia della Madonna per conservare alcune fonti di acqua viva a cui dissetare quanti cercano con cuore sincero Dio.

Per giungere a essere sale della terra e luce del mondo, la Chiesa deve vivere un tempo di profonda purificazione.

Per accogliere il germe di un cambiamento del cuore così radicale, occorre però distaccarsi dal mondo, dal materialismo, dall’effimero, puntando verso il Cielo che, solo, può garantire al nostro cuore quella pace, quella gioia e quella serenità che così ardentemente cerca.

La Chiesa deve liberarsi dalla tentazione della mondanità, distaccandosi per prima dai beni di questa terra che, sovente, impediscono una testimonianza autentica del Vangelo.

Se ogni cristiano fosse un testimone autentico della bellezza della fede, nessuno sarebbe più preda dell’angoscia e della disperazione ma saprebbe trovare un senso più alto a ogni sofferenza, a ogni caduta, a ogni fallimento.

Tempo di fortezza
Una virtù per affrontare il mare agitato dell’esistenza
© Mondadori, 2023 - Selezione Aforismario

La virtù della fortezza è una delle più necessarie per portare a termine vittoriosamente il combattimento della vita. Non si tratta tanto della forza fisica, che pure è utile in particolari situazioni, quanto di quella morale, grazie alla quale l’uomo compie imprese memorabili. 

La fortezza, proprio perché è una virtù, è essenzialmente una qualità dell’anima ed è quindi di natura spirituale.

Comprendi l’importanza della fortezza man mano che percorri il cammino lungo e aspro della vita, dove la fatica e le insidie sono il pane quotidiano.

Guai a chi ha vissuto nella bambagia e che improvvisamente si trova nella tempesta.

Per quanto l’umanità preferisca chiudere gli occhi sulla sua storia, non vi è dubbio che la realtà del male e delle sue innumerevoli ramificazioni lascia stupefatti e inorriditi gli occhi nei quali è rimasta ancora un po’ di luce.

La vita non è una piacevole passeggiata, ma un pellegrinaggio impegnativo. 

Se non vuoi camminare nelle tenebre dell’assurdo, dove nulla è comprensibile e la tua vita non avrebbe senso, devi convenire che il solo fatto che tu esisti chiama in causa la divina onnipotenza, che ti ha voluto e ti ha creato, e dalla quale non potrai mai più fare a meno.

Esistere è il primo dono che hai ricevuto da Dio ed è il fondamento di tutti gli altri.

Tu sei un dono che Dio ha fatto a te stesso, perché a tua volta sia un dono per lui.

Chi si scopre per quello che è, un dono di Dio, vive la sua vita come un dono, nella dimensione dell’amore.

Tu non sei una proprietà di te stesso. Non sei un interrogativo senza risposta. Non sei un prodotto casuale ed effimero. Sei una scintilla della luce divina, sei una creatura che, staccandosi da Dio, precipiterebbe in un abisso senza fondo.

L’uomo non è un atomo nell’immensità del creato, non è un essere confinato alla periferia del mondo. È il fiore verso il quale tutto converge e senza il quale l’immensità del cosmo sarebbe inutile.

L’uomo potrà anche essere descritto come un granello di polvere insignificante, ma col suo pensiero è più grande dell’universo intero, perché lo trascende.

Se è vero che l’intero universo converge verso l’uomo, è ancora più vero che l’uomo va oltre l’universo. Solo di lui si può affermare che è “immagine di Dio”.

Se Dio non ci avesse rivelato il suo progetto di amore infinito, che si è realizzato nella persona di Gesù Cristo, il cammino della vita sarebbe senza una meta e quindi senza motivazioni capaci di suscitare le energie necessarie per affrontare le difficoltà.

Chi vive nel mondo della tenebra e dell’incredulità trascorre la vita come un tentativo illusorio di trattenere felicità fuggevoli, che presto si dissolvono nel nulla. 

Per non disperdere il tempo prezioso della vita bisogna essere consapevoli che è un’occasione unica, che ci viene offerta una sola volta.

Il tempo della vita è un tesoro prezioso da far fruttificare. Più gli istanti scorrono via e più diminuisce il deposito che hai a disposizione. Di ognuno di essi ti verrà chiesto conto. È necessario investirli al più presto perché diano il massimo frutto possibile.

Il tempo della vita è un piedestallo che è stato messo sotto i tuoi piedi per spiccare il tuffo nel mare sconfinato dell’eternità. 

La concezione intra-mondana della vita è senza gioia e senza speranza. La morte come porta del nulla è il fantasma che turba i sonni dell’uomo secolarizzato.

Gli occhi di quelli che credono vedono oltre le apparenze del mondo materiale che li circonda. Oltre il limite della finitezza scorgono un modo nuovo, che si apre al loro sguardo come un mare sconfinato di luce e di pace.

La vita è un pellegrinaggio non un piacevole soggiorno. Avanza col bastone della fortezza e lo zaino di un’esistenza semplice e pura.

Per chi non ha la grazia della fede, la vita umana è un rebus irrisolvibile.

L’uomo nasce con la sua croce sulle spalle ed è con essa, non senza di essa, che può giungere al traguardo dell’eternità.

Anche la fede ha le sue notti cupe, ma sono diverse dalle tenebre dell’incredulità.

Il male, nelle sue molteplici espressioni, non viene da Dio, ma dall’allontanamento da lui.

Per quanto tutti cerchino la felicità, sono pochi quelli che la trovano.

Il tempo della vita è una “Via Crucis” e ognuno deve percorrerla portando la sua croce.

Solo chi soffre diventa una persona matura, acquista la saggezza, viene ricolmato di forza e si mette nella condizione di capire gli altri.

Se vuoi vivere ti tocca combattere. Non vincono i pavidi, ma i coraggiosi. Non trionfano i furbi, ma i generosi. Non arrivano al traguardo quelli che riposano, ma quelli che sudano.

La vita è una lotta continua, che richiede gesti quotidiani di eroismo.

Un uomo che non sa dominare le proprie tendenze e le proprie passioni è come una nave senza timone. I venti e le tempeste la sbattono qua e là finché non va a sfracellarsi contro gli scogli.

Le passioni non dominate diventano vizi, sotto la cui dittatura la vita umana diviene un inferno.

La perdita della fede è una tentazione. Anzi è la tentazione per eccellenza, cedendo alla quale l’umanità è precipitata nella rovina.

Nel suo sfrenato delirio di onnipotenza l’umanità coltiva l’illusione di progettare se stessa. L’uomo creatura aspira a diventare uomo creatore. Eppure basta una buccia di banana per richiamarlo alla realtà della sua miserabile condizione esistenziale.

Lo slogan «Senza Dio si vive meglio» sta illudendo una società sazia e presuntuosa, che crede di avere la vita e il futuro nelle proprie mani. 

La presunzione dell’uomo di essere il padrone del mondo lo rende aggressivo verso chiunque non si sottometta alla sua pretesa. La falsa luce di una ragione arrogante non tollera la luce vera di chi cammina nell’umiltà e nella consapevolezza dei suoi limiti di creatura.

Quando Dio è con te, invano gli uomini saranno contro di te. 

Il tempo della vita è donato all’uomo perché decida se vivere con Dio o senza Dio. 

L’empietà di cui il mondo è carico ha la sue radici nell’incredulità e nella ribellione degli uomini a Dio, ma diventa visibile e palpabile nella violenza contro il prossimo.

Laddove dimora Dio, fiorisce una umanità permeata dalla bontà e dall’umiltà. Laddove la serpe infernale ha scavato il suo nido, si diffondono i veleni mortali di tutti i vizi.

Il mondo attacca il cristianesimo perché contrasta la sua pretesa di prendere il posto di Dio, additando se stesso come dio.

Chi, fino all’ultimo istante della sua vita avrà rifiutato l’amore di Dio, ne resterà privo per tutta l’eternità.

L’uomo moderno non ha speranze di salvarsi e di avere ancora un futuro se il Cielo non interviene in suo aiuto.

Note
Leggi anche le citazioni dei presbiteri italiani: Gabriele Amorth - Andrea GalloLorenzo Milani

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