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Frasi e opinioni su Shakespeare

Raccolta di frasi e opinioni su Shakespeare e giudizi sulla sua opera letteraria da parte di autori più o meno celebri. Su Aforismario trovi anche varie raccolte di citazioni tratte dalle commedie e dalle tragedie di William Shakespeare (Stratford-upon-Avon 1564-1616), indubbiamente uno dei più grandi drammaturghi di tutti i tempi. [I link sono in fondo alla pagina].
Foto di Alphonse Allais
Shakespeare non è mai esistito. Tutte le sue opere sono state scritte
da uno sconosciuto che aveva il suo stesso nome. (Alphonse Allais)

Shakespeare non è mai esistito. Tutte le sue opere sono state scritte da uno sconosciuto che aveva il suo stesso nome.
Alphonse Allais [1]

Nulla dura, tutto passa. Perfino le opere del grande Shakespeare scompariranno quando l’universo andrà a fuoco... Non che sia un grosso guaio, se si pensa al Tito Andronico, ma come la mettiamo con le altre?
Woody Allen, Effetti collaterali, 1980

Qualcuno ci sorveglia mentre scriviamo. La madre. Il maestro. Shakespeare. Dio.
Martin Amis, Territori londinesi, 1991

Anche se avessimo Budda, Shakespeare e Dante, la terza volta che li vedi da Santoro o da Vespa o da Costanzo dici: "Ancora 'sti tre scemi!" Dopo che li vedi in TV, qualsiasi cosa dicano, sembrano scemi.
Roberto Benigni, E l'alluce fu, 1996

Il «grande interprete» mi dà fastidio, perché egli cerca sempre di scavalcare il pensiero del Poeta, tradendolo. Shakespeare, per esempio, a teatro non lo amo; nel libro, lo adoro.
Libero Bovio, Don Liberato si spassa, 1941

L’esempio classico di chi rifiuta ogni responsabilità è quello dell’attore che, fischiato mentre recita Shakespeare, pensa stizzito. “Non è colpa mia se il testo è scadente!”.
Brad Bowins [1]

Shakespeare nei suoi 36 testi, copre ogni aspetto della vita umana, assimilando pensieri cosmici e metafisici alle storie semplici della vita quotidiana.
Peter Brook, intervista, su la Repubblica, 2016

Le tragedie di Shakespeare non si concludono mai tragicamente. Anche là dove i protagonisti periscono tutti in malo modo, la tela cala solo dopo 1'arrivo di un potente che viene a mettere ordine e che in effetti mira a ristabilire negli spettatori la coscienza di ciò che è giusto, buono, doveroso. Cioè proprio la negazione del significato che il dramma ha cercato di esporre nel volgere dei suoi cinque atti.
Francesco Burdin, Un milione di giorni, 2001

«Shakespeare - scrisse il Coleridge - è "a myriad-minded-man"». Un uomo con una miriade di menti.
È difficile fare una lode più bella.
Francesco Burdin, Un milione di giorni, 2001

Niente che avvenga all'uomo può ormai definirsi tragico. Un Edipo re oggi! A me fa già ridere l’Amleto di Shakespeare. Ecco che la Tragedia dell’Arte aveva del patetico. Si, perché oggi è possibile solo una Cassandra, qualcosa di tragicomico.
Pasquale Cacchio, Frantumi, 2010

Tra le più fastidiose parole di acquietamento della vita inglese segnalerei: Relax! Mi immagino qualcuno che dice Relax! a Shakespeare.
Elias Canetti, La provincia dell'uomo, 1973

Leggere Shakespeare | questo è il vero problema!
Caparezza, Ti sorrido mentre affogo, 2011

Il meglio di Pirandello è nei suoi titoli. Il meglio dei titoli di Pirandello è in Shakespeare.
Manlio Cecovini, Dizionarietto di filosofia quotidiana, 2002

Shakespeare e Dostoevskij rendono più durevole in noi il rammarico di non essere un santo o un criminale. Questi due modi di autodistruggersi...
Emil Cioran, Lacrime e santi, 1937

Shakespeare: incontro di una rosa e di una scure...
Emil Cioran, Sillogismi dell'amarezza, 1952

La Verità? È in Shakespeare; un filosofo non potrebbe appropriarsela senza esplodere insieme col suo sistema.
Emil Cioran, Sillogismi dell'amarezza, 1952

Se vogliamo sapere quel che è stato un popolo e perché è indegno del suo passato, non dobbiamo far altro che esaminare i volti che maggiormente lo contraddistinsero. Quel che fu l'Inghilterra, i ritratti dei suoi grandi uomini lo dicono a sufficienza. Quale emozione nel rimirare alla National Gallery queste teste virili, talvolta delicate, quasi sempre mostruose, l'energia che ne promana, l'originalità dei tratti, la arroganza e la fermezza dello sguardo! Poi, pensando alla timidezza, al buon senso, all'impeccabilità degli Inglesi d'oggi, capiamo perché non sappiano più rappresentare Shakespeare, perché lo svigoriscano e lo rendano effeminato. Ne sono tanto lontani quanto dovevano esserlo da Eschilo i Greci delle epoche tarde.
Emil Cioran, La tentazione di esistere, 1956

Darei l'universo intero e tutto Shakespeare per un briciolo di atarassia.
Emil Cioran, L'inconveniente di essere nati, 1973

Non possediamo neppure una lettera di Shakespeare. Non ne ha scritta nessuna? Ci sarebbe piaciuto sentire Amleto lagnarsi dell’abbondanza di posta.
Emil Cioran, Confessioni e anatemi, 1987

Il compito, ormai secolare, di «democratizzare la cultura» non ha fatto aumentare il numero degli ammiratori di Shakespeare o Racine, per esempio, ma il numero delle persone che credono di ammirarli.
Nicolás Gómez Dávila, Tra poche parole, 1977/92

Finché resta Shakespeare la Letteratura è salda.
Emily Dickinson, lettera a T. W. Higginson, 1871

«Fragilità il tuo nome è femmina» (Frailty, thy name is woman) fa dire Shakespeare ad Amleto. È una sciocchezza d'autore. Le donne vivono in media sette anni più dell'uomo (in giro non si vedono che vedove), sono resistenti, vengono fuori alla distanza, sopportano molto meglio il dolore fisico perché sono attrezzate per superare la prova del parto che schianterebbe qualsiasi maschio. Le donne non sono fragili, sono emotive, che è tutt'altra cosa.
Massimo Fini, Dizionario erotico, 2000

La crisi della cultura. C'è sempre stata: Shakespeare non sapeva il greco e Omero non sapeva l'inglese.
Ennio Flaiano, La solitudine del satiro, 1973 (postumo)

Si può davvero credere che il dramma di Edipo sia incentrato sulla frustrazione dei desideri sessuali di Edipo verso la madre? O che Shakespeare avrebbe potuto scrivere un "Amleto" imperniato sulla frustrazione sessuale del protagonista? Eppure questa sembra essere esattamente la tesi della psicoanalisi classica e dei riduzionisti contemporanei.
Erich Fromm, Anatomia della distruttività umana, 1973

Molti furono i combattimenti di ingegno fra Shakespeare e Ben Jonson, che vedo ora davanti a me, in forma di un grande galeone spagnolo e di una nave da guerra inglese. Il Sig. Jonson, come il galeone, era costruito molto più alto in erudizione; solido, ma più lento nelle sue prestazioni. Shakespeare è come la nave da guerra inglese, meno massiccio ma più leggero nella vela, è in grado di girare con ogni marea e avvantaggiarsi di tutti i venti, grazie alla celerità del suo ingegno e della sua fantasia.
Thomas Fuller, Storia dei notabili d'Inghilterra, 1662

Shakespeare non dovette fare tanti sforzi per essere Shakespeare, né Goethe per essere Goethe, né Dante per essere Dante. La qual cosa è piuttosto avvilente.
Joan Fuster, Giudizi finali, 1960/68

I più eccellenti drammi di Shakespeare mancano qua e là di facilità: essi sono qualcosa di più di quel che dovrebbero essere, e proprio in ciò rivelano il grande poeta.
Johann Wolfgang Goethe, Massime e riflessioni, 1833 (postumo)

La lettura di Shakespeare è pericolosa per i talenti in boccio. Egli li costringe a riprodurlo, mentre essi si immaginano di riprodurre se stessi.
Johann Wolfgang Goethe, Massime e riflessioni, 1833 (postumo)

Tra le tante e strane sciocchezze delle scuole nessuna mi sembra così assolutamente ridicola come la disputa sull'autenticità delle scritture antiche, delle opere antiche. È l'autore o lo scritto che noi ammiriamo o biasimiamo? È sempre e solo l'autore, che noi abbiamo davanti a noi; che cosa c'importa dei nomi quando interpretiamo un'opera dello spirito? Chi giurerebbe che noi abbiamo davanti Virgilio o Omero quando leggiamo le parole che vengono loro attribuite? Ma gli scrittori li abbiamo davanti a noi: di che altro abbiamo bisogno? lo penso invero che i dotti, che in questa cosa inessenziale si mettono all'opera armati di tanta esattezza, non mi sembrano più saggi di quella bellissima donna che mi domandò una volta col suo sorriso più dolce chi fosse l'autore dei drammi di Shakespeare.
Richard Griffith, Il Corano, 1770

Se desideriamo conoscere la forza del genio umano dobbiamo leggere Shakespeare. Se vogliamo constatare quanto sia insignificante l'istruzione umana possiamo studiare i suoi commentatori.
William Hazlitt, Sull'ignoranza delle persone colte, 1821/22

Aprite un libro e cercate di leggere, ma scoprite che Shakespeare è trito e banale.
Jerome K. Jerome, I pensieri oziosi di un ozioso, 1886

La mia anima si rifugia sempre nel Vecchio Testamento e in Shakespeare. Là almeno si sente qualche cosa: là son uomini che parlano. Là si odia! là si ama, si uccide il nemico, si maledice ai posteri per tutte le generazioni; là si pecca".
Søren Kierkegaard, Diario, 1834/55 (postumo 1909/49)

I teatri tedeschi dovrebbero fermarsi al naturalismo. Lo Shakespeare naturalizzato in Germania non va.
Karl Kraus, Di notte, 1918

Shakespeare forse non era Shakespeare. Ma Tizio non lo è di certo.
Stanisław Jerzy Lec, Pensieri spettinati, 1957

Chi era ministro della cultura e dell'arte ai tempi di Shakespeare?
Stanisław Jerzy Lec, Nuovi pensieri spettinati, 1964

Ciò che nel mondo doveva essere fatto shakespearianamente lo ha già fatto in massima parte Shakespeare.
Georg Lichtenberg, Aforismi, 1766/99 (postumo 1902/08)

Ciò che si deve fare per imparare a scrivere come Shakespeare è ben diverso da ciò che occorre per leggerlo.
Georg Lichtenberg, ibidem

Mi piacerebbe che tra i celestiali versi di Shakespeare apparissero segnati in rosso quelli dovuti a un bicchiere di vino bevuto in un momento di felicità.
Georg Lichtenberg, ibidem

Nei nostri scrittori alla moda si vede facilmente come sia la parola a creare il pensiero; in Milton e in Shakespeare, invece, è sempre il pensiero che crea la parola.
Georg Lichtenberg, Aforismi, 1766/99 (postumo 1902/08)

Se c'è una funzione essenziale della creazione artistica, è quella di non indorare mai la pillola, di non agghindare la favola di strepito e furore raccontata da un idiota, come Shakespeare definisce la vita.
Claudio Magris, su Corriere della Sera, 2010

Dopo Omero nessun poeta, per mio giudicio, può alzarsi a competere con l'Alighieri, salvo William Shakespeare, gloria massima dell'Inghilterra. E per fermo, ne' drammi di lui l'animo e la vita umana vengon ritratti così al vero e scandagliati e disaminati così nel profondo, che mai nol saranno di più.
Terenzio Mamiani, Prose letterarie, XIX sec.

Lo spirito non ha né un tempo determinato (e per questo, leggendo Dante o Shakespeare, diventiamo loro contemporanei) né un luogo determinato (da qui l'ubiquità di Dio).
Vito Mancuso, Disputa su Dio e dintorni, 2009

Di Shakespeare dicevo: «Quando vedete un uomo innalzarsi come un’aquila, è lui. Quando lo vedete strisciare, è il suo secolo».
Charles-Louis de Montesquieu, I miei pensieri, 1716/55 (postumo 1899/01)

Mi piacerebbe scrivere come Shakespeare. Se non altro saprei l’inglese.
Furio Ombri [1]

Qualunque cosa dica, so che Shakespeare l'ha già detta.
Al Pacino, in Riccardo III - Un uomo, un re, 1996

Uno è un attore soltanto quando ha dimostrato di saper recitare Shakespeare.
Max Reinhardt [1]

Non si deve amare Shakespeare che molto tardi, quando si ha il disgusto della perfezione.
Jules Renard, Diario, 1887/1910 (postumo, 1925/27)

È innegabile che molti film hollywoodiani, opera di équipes rimaste per lo più ignote, si siano avvicinati ad una grandezza degna di Shakespeare o di Omero. L'America è forse il solo paese in cui l'arte abbia raggiunto la condizione miracolosa che essa aveva in epoche remote: quella di un' attività diffusa, spontanea e comune, perfino anonima.
Mario Andrea Rigoni, Variazioni sull'impossibile, 1993

Pretendere che anche uno spirito grande - uno Shakespeare, un Goethe - faccia entrare nella propria convinzione, implicite, bona fide et sensu proprio, i dogmi di una qualche religione, è come pretendere che un gigante calzi la scarpa di un nano.
Arthur Schopenhauer, Supplementi al mondo come volontà e rappresentazione, 1844

Se conosco Shakespeare? Lo conosco benissimo, in casa lo chiamavamo William. C'è del marcio in Danimarca? Mah...
Totò (Antonio De Curtis), in Chi si ferma è perduto, 1960

Un selvaggio con qualche scintilla di genio.
[Un sauvage avec des ètincelles de génie].
Voltaire [1]

Persino Shakespeare, che così profondamente permea le lettere e l'arte contemporanea (le quali in fatto derivano soprattutto da lui), appartiene sostanzialmente al sepolto passato. Soltanto che egli possiede la superba distinzione, per alcune importanti fasi di quel passato, di essere il più alto cantore che sia mai nato.
Walt Whitman, Prefazione di Fronde di Novembre, 1888

L’Amleto di Shakespeare, in effetti non esiste: se Amleto ha qualcosa della determinatezza dell’opera d’arte, ha anche tutta l’oscurità che è propria della vita. Esistono tanti Amleti quante sono le malinconie.
Oscar Wilde, Il critico come artista, 1889

Definire morboso un artista perché tratta con morbosità un soggetto è altrettanto sciocco che definire Shakespeare folle perché ha scritto Re Lear.
Oscar Wilde, L'anima dell'uomo sotto il socialismo, 1891

Quando, ad esempio, sento le espressioni ammirate che per secoli sono state dedicate a Shakespeare da grandi uomini, non posso sottrarmi al sospetto che quelle lodi siano state solo convenzionali.
Ludwig Wittgenstein, Pensieri diversi, 1934/37

Note
  1. Fonte della citazione sconosciuta; se la conosci, segnalala ad Aforismario.
  2. Di William Shakespeare vedi anche: Frasi dalle Commedie - Citazioni dalle Tragedie - Aforismi dai Drammi storici - Essere o Non essere