Frasi e citazioni di Martin Heidegger
Selezione di aforismi, frasi e citazioni di Martin Heidegger (Meßkirch 1889 - Friburgo in Brisgovia 1976), filosofo tedesco, tra i maggiori esponenti dell'esistenzialismo filosofico.
Secondo George Steiner: "Heidegger è il grande maestro della meraviglia, l'uomo il cui stupore di fronte al semplice fatto che noi siamo invece di non essere ha posto un luminoso ostacolo sul sentiero dell'ovvio".
L'angoscia è la disposizione fondamentale che ci mette di fronte al nulla. (Martin Heidegger) |
Der Begriff der Zeit, 1924
L'esserci, compreso nella sua estrema possibilità d'essere, è il tempo stesso, e non è nel tempo.
L'esserci è sempre in una modalità del suo possibile essere temporale. L'esserci è il tempo, il tempo è temporale. L'esserci non è il tempo, ma la temporalità.
L'esserci, compreso nella sua estrema possibilità d'essere, è il tempo stesso, e non è nel tempo.
L'esserci è sempre in una modalità del suo possibile essere temporale. L'esserci è il tempo, il tempo è temporale. L'esserci non è il tempo, ma la temporalità.
Che cos'è la metafisica?
1929
L'angoscia rivela il nulla.
Kant e il problema della metafisica
1929
L'angoscia è la disposizione fondamentale che ci mette di fronte al nulla.
Lezioni universitarie
1937-1938
Il presente viene sempre dopo l'avvenire. L'avvenire è l'origine della storia. Storico è l'avvenire, quel che viene posto nella volontà, nell'attesa.
L'Inizio è ancora. Non è alle nostre spalle, come un evento da lungo tempo passato, ma ci sta di fronte, davanti a noi. L'inizio, in quanto è ciò che vi è di più grande, precede tutto ciò che è sul punto di accadere e così è già passato oltre di noi, al di sopra di noi.
L'essenza della verità
Sul mito della caverna e sul "Teeteto", 1943
Il filosofo deve restare solitario, perché lo è nella sua essenza. La sua solitudine non può essere discussa. L'isolamento non è qualcosa che si può volere. Proprio per questo egli deve esserci sempre nei momenti decisivi e non può farsi da parte. Egli non fraintenderà la solitudine interpretandola nel senso esteriore di un ritirarsi e di un lasciar-correre le cose.
Lettera sull'umanismo
Über den Humanismus, 1947
L'uomo è il pastore dell'Essere.
Il linguaggio è la casa dell'essere. Nella sua dimora abita l'uomo. I pensatori e i poeti sono i custodi di questa dimora.
Holzwege, 1950 - Selezione Aforismario
Il pensiero incomincerà solo quando si renderà conto che la ragione glorificata da secoli è la più accanita nemica del pensiero.
Il Sacro congiunge il Divino. Il Divino avvicina Dio.
Nella metafisica ha luogo la riflessione sull'essenza dell'ente e la decisione circa l'essenza della verità.
Se ci riuscirà di penetrare nel fondamento metafisico che sta alla base della scienza moderna, ci sarà possibile, da esso, gettare uno sguardo sulla essenza del Mondo Moderno stesso.
Introduzione alla metafisica
Einführung in die Metaphysik, 1953 - Selezione Aforismario
La fede che non si espone costantemente alla possibilità dell'incredulità non è neppure una fede.
Ogni forma essenziale dello spirito giace nell'ambiguità. Più questa forma si sottrae al paragone con altre, più dà luogo ad una molteplicità di apparenze.
Rappresentiamoci la terra nell'universo, all'interno della buia immensità dello spazio: alla superficie di questo minimo granello di sabbia vive nell'abbrutimento un ammasso confuso e strisciante di animali che si suppongono razionali, i quali hanno, per un istante, scoperto la conoscenza.
La questione della tecnica
1953
L'essenza più profonda della tecnica non è nulla di tecnico.
Che cosa significa pensare?
1954
Arriviamo a capire che cosa significa pensare quando noi stessi pensiamo. Perché un tale tentativo riesca, dobbiamo essere preparati ad imparare a pensare. Non appena ci impegniamo in questo imparare, abbiamo già anche confessato che non siamo capaci di pensare. Eppure, l'uomo significa colui che può pensare, e ciò a giusto titolo.
La questione dell'essere
1955-1956
Nietzsche chiama il nichilismo "il più inquietante fra tutti gli ospiti", perché ciò che esso vuole è lo spaesamento come tale. Per questo non serve a niente metterlo alla porta, perché ovunque, già da tempo e in modo invisibile, esso si aggira per la casa. Ciò che occorre è accorgersi di quest'ospite e guardarlo bene in faccia.
L’abbandono
1959
Ciò che è veramente inquietante non è che il mondo si trasformi in un completo dominio della tecnica. Di gran lunga più inquietante è che l’uomo non è affatto preparato a questo radicale mutamento del mondo.
1955-1956
Nietzsche chiama il nichilismo "il più inquietante fra tutti gli ospiti", perché ciò che esso vuole è lo spaesamento come tale. Per questo non serve a niente metterlo alla porta, perché ovunque, già da tempo e in modo invisibile, esso si aggira per la casa. Ciò che occorre è accorgersi di quest'ospite e guardarlo bene in faccia.
L’abbandono
1959
Ciò che è veramente inquietante non è che il mondo si trasformi in un completo dominio della tecnica. Di gran lunga più inquietante è che l’uomo non è affatto preparato a questo radicale mutamento del mondo.
Nietzsche
Nietzsche, 1961
Caos è il nome che indica un peculiare pre-oggetto del mondo nella sua totalità e del signoreggiare cosmico.
Non sempre una domanda chiede una risposta. Spesso chiede di essere dispiegata, affinché ceda quello che ha di più essenziale e dischiuda i riferimenti che si aprono quando ci si appropria di ciò che segretamente custodisce. La risposta, infatti, è solo l'ultimissimo passo del domandare. E una risposta che congeda il domandare annienta se stessa come risposta e non è quindi in grado di fondare alcun sapere, ma solo di consolidare il mero opinare.
Nietzsche, 1961
Caos è il nome che indica un peculiare pre-oggetto del mondo nella sua totalità e del signoreggiare cosmico.
Non sempre una domanda chiede una risposta. Spesso chiede di essere dispiegata, affinché ceda quello che ha di più essenziale e dischiuda i riferimenti che si aprono quando ci si appropria di ciò che segretamente custodisce. La risposta, infatti, è solo l'ultimissimo passo del domandare. E una risposta che congeda il domandare annienta se stessa come risposta e non è quindi in grado di fondare alcun sapere, ma solo di consolidare il mero opinare.
su Der Spiegel, 1966 - Selezione Aforismario
Solo un Dio può ancora salvarci. L’unica possibilità che ci resta è di preparare, nel pensiero e nella poesia, una disponibilità verso l’apparire del Dio, o verso l’assenza del Dio nel nostro declino: così da declinare in presenza del Dio che manca.
Ormai solo un Dio ci può salvare.
[Nur noch ein Gott kann uns retten]. [1]
L'uomo è collocato, impegnato e provocato da una potenza che diviene palese nell'essenziarsi della tecnica e che egli stesso non signoreggia.
La filosofia è alla fine.
Quella che è stata la funzione della filosofia fino ad oggi è stata ereditata dalle scienze. [...] La filosofia si dissolve in singole scienze: la psicologia, la logica, la politologia.
Quaderni Neri
Schwarze Hefte, 1931-1969 (postumo 2014) - Selezione Aforismario
Che cosa dobbiamo fare? Chi siamo noi? Perché dobbiamo essere? Che cos'è l'ente? Perché accade l'essere? Da queste domande procede unitariamente il filosofare.
Suprema necessità - che dobbiamo finalmente voltare le spalle a noi stessi e alla nostra "situazione" - e cercarci davvero.
L'uomo deve pervenire a se stesso!
Il nulla - è più elevato e più profondo del non-ente - troppo grande e degno perché chiunque, uno qualsiasi e insieme a tutti gli altri, possa starvi in tal modo di fronte.
L'uomo non sa più iniziare a fare nient'altro di se stesso - perciò immagina che "tutto" sia alla fine.
Non siamo abbastanza forti e originari per "parlare" davvero tramite il silenzio e il.pudore. Perciò si deve parlare di tutto, ossia chiacchierare.
Solo se noi realmente erriamo - se percorriamo l'errore - potremo imbatterci nella "verità". Il profondo, inquietante e cioè al tempo stesso grande stato d'animo di chi procede errando del tutto: il filosofo.
Fonte sconosciuta
Selezione Aforismario
Ansia. Una manifestazione fondamentale dell’essere nel mondo.
Il poeta è il fondatore dell'Essere
Il poetare va sempre in avanti, mentre il pensiero è, per sua essenza, pensiero rammemorante; e tuttavia il poetare rimane la sua condizione indispensabile.
Ansia. Una manifestazione fondamentale dell’essere nel mondo.
Il poeta è il fondatore dell'Essere
Il poetare va sempre in avanti, mentre il pensiero è, per sua essenza, pensiero rammemorante; e tuttavia il poetare rimane la sua condizione indispensabile.
L'uomo agisce come se fosse lui a forgiare e a dominare il linguaggio, mentre è il linguaggio che resta signore dell'uomo.
La rinuncia non toglie. La rinuncia dona. Dona la forza inesauribile dell'infinito.
Lo psichiatra ha bisogno dello psichiatra.
Mantenendosi all'interno del nulla, l'esistenza riesce a emergere al di sopra dell'esistente nella sua totalità.
Siamo troppo in ritardo per gli dèi, troppo in anticipo per comprendere l'Essere.
Solo quando pensiamo intensamente a cosa è già stato pensato comprenderemo il senso corretto di quello che è già stato pensato.
Solo se davvero erriamo – ci perdiamo, possiamo imbatterci nella "verità".
[Nur wenn wir wirklich irren – in die Irre gehen, können wir auf »Wahrheit« stoßen].
Note
- Un'altra traduzione della celebre frase di Martin Heidegger è: "Solo un Dio può ancora salvarci".
- Leggi anche le citazioni dei filosofi tedeschi: Theodor Adorno - Max Horkheimer - Karl Jaspers
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