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Aforismi, frasi e citazioni sul Rinascimento

Raccolta di aforismi, frasi e citazioni sul Rinascimento e sull'epoca rinascimentale. Il Rinascimento è un periodo artistico, filosofico e culturale che va dalla metà del XIV secolo fin verso la fine del XVI secolo. Sorto in Italia, e in particolare a Firenze, ebbe una vasta influenza anche nel resto d'Europa. Il Rinascimento, come indica la parola stessa, indica una "rinascita" della cultura, un rifiorire delle arti e delle scienze, accompagnato da una nuova concezione dell'essere umano e della sua posizione nel mondo.

Come scrive Friedrich Nietzsche. "Il Rinascimento italiano racchiuse in sé tutte le forze positive a cui si deve la cultura moderna: ossia liberazione del pensiero, disprezzo dell'autorità, vittoria dell'istruzione contro l'alterigia della schiatta, entusiasmo per la scienza e per il passato scientifico degli uomini, affrancamento dell'individuo, amore ardente per la veracità e ostilità verso l'apparenza e il mero effetto (un ardore che divampò in tutta una folla di caratteri artistici, i quali nelle loro opere pretesero da sé con somma purezza morale perfezione e nient'altro che perfezione); sì, il Rinascimento ebbe in sé quelle forze positive che finora, nella nostra cultura moderna, non sono ancora ridiventate cosi potenti. Esso fu l'età aurea di questo millennio, nonostante tutte le sue pecche e i suoi vizi". [Umano troppo umano, 1878].

Su Aforismario trovi altre raccolte di citazioni correlate a questa sul medioevo, l'umanesimo, la storia, l'epoca e Firenze. [I link sono in fondo alla pagina].
L'Italia è la matrice culturale del corso moderno. Senza il ripensamento
critico del passato avvenuto nel Rinascimento, il mondo, che era antico,
non sarebbe diventato moderno.
(Giorgio Bassani - immagine: Città ideale, XV sec.)
Il Rinascimento è anche la ritrovata fiducia nelle capacità dell'uomo nella sua sfida ad affrontare le difficoltà del mondo, e a superarle, purché il suo cammino sia sempre illuminato e ispirato dalla scintilla del sogno.
Giovanni Allevi, La musica in testa, 2008

L'Italia – io lo ricordo sempre agli americani – è la matrice culturale del corso moderno. Senza il ripensamento critico del passato avvenuto nel Rinascimento, il mondo, che era antico, non sarebbe diventato moderno. Il patrimonio artistico è la prova, la testimonianza puntuale, del processo spirituale che ha cambiato il profilo della civiltà. È per questo motivo che l'Italia, per me, ha un un carattere «sacro».
Giorgio Bassani, La missione della cultura, 1973

La modernità, che sta giungendo alla propria fine, venne concepita all'epoca del Rinascimento. Noi oggi stiamo assistendo alla fine del Rinascimento. 
Nikolaj Berdjaev, Nuovo Medioevo, 1923

Con il Rinascimento l’idealità ha sostituito la spiritualità.
Georges Braque, Quaderni 1917/47, 1948

Gli Italiani, prima d’ogni altro popolo, si trasformarono in uomini moderni e meritarono per questo di esser detti i figli primogeniti della moderna Europa.
Jacob Burckhardt, La civiltà del Rinascimento in Italia, 1860

Posti fuori dello stile, incapaci di armonizzare le nostre rovine, non ci definiamo più in rapporto alla Grecia: essa ha smesso d'essere il nostro punto di riferimento, la nostra nostalgia o il nostro rimorso; si è estinta in noi, come il Rinascimento del resto.
Emil Cioran, La tentazione di esistere, 1956

Quando, verso la fine del Medioevo, l'epopea cominciò a perdere il suo vigore per poi scomparire, chi assistette a questo declino dovette provare un sollievo: senz'altro respirava più liberamente. Una volta esauritasi la mitologia cristiana e cavalleresca, l'eroismo, concepito a livello cosmico e divino, cedette il posto alla tragedia: l'uomo si impadronì, nel Rinascimento, dei propri limiti, del proprio destino e diventò se stesso tanto da esploderne. Poi, non potendo sopportare oltre l'oppressione del sublime, si abbassò al romanzo, epopea dell'èra borghese, epopea di riserva.
Emil Cioran, La tentazione di esistere, 1956

I valori non si accumulano: una generazione apporta qualcosa di nuovo solo calpestando quello che di unico vi era nella generazione precedente. Questo vale ancora di più per la successione delle epoche: il Rinascimento non ha potuto «salvare» la profondità, le chimere, il genere di barbarie propri del Medioevo; il secolo dei Lumi, a sua volta, non ha serbato del Rinascimento altro che il senso dell'universale, ma senza il pathos che ne segnava la fisionomia. L'illusione moderna ha sprofondato l'uomo nelle intermittenze del divenire: egli vi ha perduto il suo fondamento nell'eternità, la sua «sostanza».
Emil Cioran, Sommario di decomposizione, 1949

Il Rinascimento, l’Aufklärung [2]e la Tecnocrazia sono indiscutibilmente figli del cristianesimo.
Nicolás Gómez Dávila, In margine a un testo implicito, 1977/92

Senza personalità creatrici capaci di pensare e giudicare liberamente, lo sviluppo della società in senso progressivo è altrettanto poco immaginabile quanto lo sviluppo della personalità individuale senza l'ausilio vivificatore della società. Una comunità sana è perciò legata tanto alla libertà degli individui quanto alla loro unione sociale. È stato detto con molta ragione che la civiltà greco-europeo-americana, e in particolare il rifiorire della cultura del Rinascimento italiano subentrato alla stasi del Medio Evo in Europa, trovò soprattutto il suo fondamento nella libertà e nell'isolamento relativo dell'individuo.
Albert Einstein, Come io vedo il mondo, 1934

Dalla fine del Medioevo ad oggi la storia dell'Europa e dell'America è la storia del completo emergere dell'individuo. È un processo cominciato in Italia nel Rinascimento, e che solo ora sembra esser giunto al suo culmine.
Erich Fromm, Fuga dalla libertà, 1941

Nel solco della tradizione tardo-medioevale, l'umanesimo che caratterizzò il Rinascimento costituì la prima, grande fioritura dello spirito « religioso » in epoca post-medioevale. Trovarono in esso piena espressione le idee di dignità umana, di universalità della nostra specie, di un'unità politica e religiosa ecumenica.
Erich Fromm, Avere o essere?, 1976

Da sempre l’attesa è il destino di chi osserva il mondo con la curiosa sensazione di aver toccato il fondo. Senza sapere se sarà il momento della sua fine o di un neo rinascimento.
Giorgio Gaber, in Guido Harari, Quando parla Gaber, 2011

Due sono i tratti salienti della cultura rinascimentale che incidono sulla speculazione Metafisica: l'inquietudine spirituale e la laicizzazione della cultura. 
Battista Mondin, Storia della metafisica, 1998

Amo il Rinascimento a causa della sua mescolanza di cattolicesimo e di paganesimo, e del suo rifarsi come a una pietra di paragone agli antichi Romani. 
Henry de Montherlant, intervista, 1969

La Riforma di Lutero testimonia del fatto che nel suo secolo tutti i moti di libertà dello spirito erano ancora incerti, teneri e giovanili; la scienza non poteva ancora alzare la testa. L'intero Rinascimento stesso appare come una primavera precoce che viene quasi di nuovo sepolta sotto la neve.
Friedrich Nietzsche, Umano troppo umano, 1878

Le epoche devono essere misurate dalle loro forze positive – e cosi facendo quell'età del Rinascimento, così prodiga e ricca di destino, risulta l'ultima grande età, e noi, noi moderni, con la nostra ansiosa premura per noi stessi e il nostro amore per il prossimo, con le nostre virtù di lavoro, modestia, legalità e scientificità – noi collezionatori, economici, macchinali – risultiamo invece un'epoca debole.
Friedrich Nietzsche, Il crepuscolo degli idoli, 1888

Eccezionale è il pericolo insito negli uomini e nelle epoche grandi; lo sfinimento in tutte le sue forme, la sterilità li segue da vicino. Il grande uomo è una fine; la grande epoca, il Rinascimento per esempio, è una fine.
Friedrich Nietzsche, Il crepuscolo degli idoli, 1888

Il «progresso» è semplicemente un'idea moderna, cioè un'idea falsa. L'europeo di oggi resta, nel suo valore, profondamente al di sotto dell'europeo del Rinascimento; la prosecuzione di uno sviluppo non è assolutamente, per una qualsivoglia necessità, elevazione, potenziamento, consolidamento.
Friedrich Nietzsche, Il crepuscolo degli idoli, 1888

Si vuole comprendere che cosa è stato il Rinascimento? La trasvalutazione dei valori cristiani, il tentativo intrapreso con tutti i mezzi, con tutti gli istinti, con ogni genialità, di portare alla vittoria gli anti-valori, i valori aristocratici.
Friedrich Nietzsche, Il crepuscolo degli idoli, 1888

I Tedeschi hanno fatto perdere all'Europa il suo raccolto, il senso dell'ultima grande epoca, l'epoca del Rinascimento, nel momento in cui un ordine di valori superiori, i valori aristocratici, che dicono si alla vita, che garantiscono l'avvenire, erano arrivati alla vittoria, sostituendosi ai valori opposti, i valori del declino - e penetrando persino negli istinti di coloro che su quei valori poggiavano! Lutero, questo monaco fatale, ha restaurato la Chiesa e, quel che è mille volte peggiore, il cristianesimo, nel momento in cui questo soccombeva.
Friedrich Nietzsche, Il crepuscolo degli idoli, 1888

La concezione medievale era fondata sull'idea di un'altra vita e di un ordine di cose superiore. Il Rinascimento ruppe con questa percezione. Invece di cercare sempre l'ordine trascendente, considerando tutte le cose alla luca di un anelito a questo ordine superiore, l'uomo del Rinascimento comprendeva solo quanto poteva vedere e sentire in modo naturale 
Plinio Corrêa de Oliveira, XX sec. [1]

Il Rinascimento non è un'epoca, ma un temperamento.
Ezra Pound [1]

L'uomo antico, l'individuo rinascimentale italiano, il romantico tedesco: questi sono per noi i tre supremi tipi della civiltà, e gli ultimi due si sono definiti, per somiglianza o per contrasto, solo in rapporto al primo. Ma, mentre nel romantico riconosciamo facilmente le nostre origini, sia l'antico sia il rinascimentale restano e resteranno sempre, dal punto di vista psicologico, delle sfingi, misteri di siderale lontananza e di abissale estraneità.
Mario Andrea Rigoni, Variazioni sull'impossibile, 1993

Ciò che rende impenetrabile alla comprensione moderna il mondo antico e rinascimentale nella loro più propria essenza è forse il fatto che in essi non si era ancora dischiuso quel mortale occhio interiore attraverso il quale, soltanto, oggi guardiamo.
Mario Andrea Rigoni, Variazioni sull'impossibile, 1993

Sarà vero che l'educazione estetica è un vaccino contro il male morale e politico? Lo si vorrebbe credere, ma ciò non è accaduto nella Grecia antica, nel Rinascimento italiano e nemmeno nell'ultimo secolo: non vorremo dire che Céline o Hamsun non avessero gusto!
Mario Andrea Rigoni, Variazioni sull'impossibile, 1993

Il cristiano moderno è divenuto certamente più tollerante, ma non per merito del cristianesimo. Questo addolcimento del costume è dovuto a generazioni di liberi pensatori, che dal Rinascimento ad oggi hanno provocato, nei cristiani, un senso di sana vergogna per molti dei loro tradizionali pregiudizi.
Bertrand Russell, Perché non sono cristiano, 1927

Non sempre i moderni si rendono conto fino a che punto il Rinascimento sia stato un movimento anti-intellettuale. Il medioevo aveva l’abitudine di dimostrare, il Rinascimento prese quella di osservare.
Bertrand Russell, Perché non sono cristiano, 1927

Il motivo principale del rinascimento fu il diletto dello spirito, la restaurazione di una certa ricchezza e libertà nell'arte e nella speculazione che erano andate perdute, finché ignoranza e superstizione avevano bendato gli occhi della mente.
Bertrand Russell, Elogio dell'ozio, 1935

Il farsi una cultura, durante il rinascimento, fu una parte della "joie de vivre", così come il bere o l'amoreggiare.
Bertrand Russell, Elogio dell'ozio, 1935

In Italia, per trentanni, sotto i Borgia ci furono guerre, terrore, omicidi e carneficine, ma vennero fuori Michelangelo, Leonardo da Vinci e il Rinascimento. In Svizzera in cinquecento anni di quieto vivere e di pace che cosa è venuto fuori? L'orologio a cucù...
[In Italy, for 30 years under the Borgias, they had warfare, terror, murder and bloodshed, but they produced Michelangelo, Leonardo da Vinci and the Renaissance. In Switzerland they had brotherly love, they had 500 years of democracy and peace − and what did that produce? The cuckoo clock].
Orson Welles, in Carol Reed, Il terzo uomo, 1949

Note
  1. Fonte della citazione sconosciuta; se la conosci, segnalala ad Aforismario.
  2. Aufklärung: movimento di idee nella Germania della seconda metà del Settecento, usualmente chiamato Illuminismo. [Cfr. citazione di Nicolás Gómez Dávila].
  3. Vedi anche aforismi, frasi e citazioni su: Medioevo - UmanesimoStoria - Epoca - Firenze