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Frasi e citazioni sulla Calabria e sui Calabresi

Raccolta di aforismi, frasi e citazioni sulla Calabria e sui Calabresi. La Calabria è una regione dell'Italia Meridionale, di cui costituisce la parte terminale, con quasi due milioni di abitanti, e con capoluogo Catanzaro. 
In epoca antica, le terre dell'attuale Regione erano conosciute col nome di Italia. Il nome Calabria deriva da Calabrī, che significherebbe "roccia" o "concrezione calcarea". Così l'archeologo Paolo Orsi descrive il paesaggio calabrese:
"La Calabria, lunga ed angusta lingua di terra, protesa con le sue montagne centrali, tra due mari, quasi a stendere la mano alla Sicilia, appunto per questa sua peculiare configurazione, presenta, come poche regioni d'Italia, panorami di una incomparabile bellezza e vastità. Nell'interno, a brevi passi dalle coste, s'ergono ripidi monti con carattere alpestre, con dense e cupe selve; clima rigido d'inverno, freschissimo di estate; lungo le coste, invece, clima e flora assolutamente meridionali, eguali, soprattutto nella metà inferiore della penisola, a quelli della Sicilia. Le valli di erosione che si partono dal crinale appenninico, per lo più brevi ed anguste, offrono al turista panorami di suggestiva bellezza, soprattutto negli sbocchi a mare visti dall'alto. Dalla divina vallata del Crati a Reggio affascinante, è tutta una sequela, una fantasmagoria di marine, di colli, di monti, di costiere, che s'immergono nel glauco mare, e nelle quali sono qua e là incastonate, gemme preziose, le reliquie di grandi ed illustri città greche, che resero famosa questa Italia antichissima, questa regione benedetta". [Attraverso l'Italia, Touring club italiano, 1937].
Per le sue bellezze naturali, le bellissime spiagge, il mare in diverse zone ancora limpido, ma anche per la genuinità e la bontà dei suoi tipici prodotti gastronomici, la Calabria è meta turistica internazionale, soprattutto nella stagione estiva. Nonostante questo, però, la Calabria è una delle regioni più povere d'Italia, per altro economicamente "paralizzata" dalla criminalità organizzata ('ndràngheta). Sulla condizione di relativa emarginazione della Calabria, il regista Vittorio De Seta ha affermato:
"Con la conquista regia del 1860, siamo stati scippati di ogni identità. E questo si è risentito. Adesso, col tempo, credo che il fatto di esserci compromessi di meno con la civiltà industriale può diventare anche un punto positivo. Praticamente, si può dire dall'epoca dei romani, dopo la Magna Grecia, siamo sempre stati tagliati fuori. Credo che Garibaldi ci mise quindici giorni per passare la Calabria. Gli americani, nel '43, una settimana. Siamo sempre stati schivati dalla storia, come se si vivesse in una dimensione fuori dal tempo". [Intervista di Enzo Biagi, Corriere della Sera, 1998].
Su Aforismario trovi altre raccolte di citazioni correlate a questa su Tropea, il Meridione e la 'Ndrangheta. Inoltre, trovi una grande raccolta di proverbi calabresi in dialetto calabrese con traduzione in italiano. [I link sono in fondo alla pagina].
Foto panoramica di Capo Vaticano
La Calabria sembra essere stata creata da un Dio capriccioso che, dopo aver creato
diversi mondi, si è divertito a mescolarli insieme.
(Guido Piovene - Foto: Capo Vaticano in provincia di Vibo Valentia)

Verso Paola il mare prende la corriera e sale fino alla montagna. La montagna prende la corriera e scende al mare. Le montagne corrono, ti saltano addosso, il cielo è vicino e lontano. Natura agitata. Terra rovinosa e rovinata, in cui tutto è scosso, scosceso. Terra slegata, slogata. Senza requie e senza redenzione. Collera e adrenalina. Niente è mai tiepido e tranquillo.
Franco Arminio, La cura dello sguardo, 2020

In Italia esistono tre grandi isole: la Sicilia, la Sardegna e la Calabria. 
Franco Arminio, ibidem

La Calabria delle case e delle strade sembra molto simile a quella degli arbusti che spuntano a caso in mezzo alla carreggiata. È come se qui l’unico piano urbanistico possibile fosse la primavera. Quello che vedi non è frutto di un progetto, ma di una smania. La modernità come fioritura selvaggia, più che come acquisizione lenta, condivisa. La modernità come rivalsa contro l’orografia.
Franco Arminio, ibidem

Abbiate cura di credere a questa terra mai frivola né pittoresca. Terra mai languida e deprimente. Terra anginosa, di efferata, ferina bellezza. Cercatela dentro, nelle albe finniche della Sila, cercatela a Pentedattilo, ad Africo, a Roghudi, e poi tornate al mare. Roseto Capo Spulico, Sibari, Capo Colonna, Capo Rizzuto, Monasterace, Roccella, Bova Marina. Gli dèi qui ci sono ancora, hanno casa nei sassi, nelle spine, in tutte le cose stese al sole. Nella Calabria ionica si sente un soffio greco, un soffio al cuore.
Franco Arminio, La cura dello sguardo, 2020

La Calabria è purtroppo una terra perduta.
Corrado Augias, a Quante Storie, Rai3, 2021

Io ho il sentimento che la Calabria sia irrecuperabile.
Corrado Augias, ibidem

Finché in Calabria non ci sarà un moto di rivolta collettivo, forte, che chieda allo Stato con voce alta che la situazione venga presa in mano, io considero la Calabria come una regione perduta. 
Corrado Augias, intervista al TGR Calabria, Rai3, 2021

Per una situazione così gravemente degenerata quale è quella calabrese, non basta la normale azione repressiva dei carabinieri e d'indagine della magistratura, ci vorrebbe una grande, robusta azione dello Stato, che non vuol dire soltanto giudici e carabinieri, vuol dire anche investimenti, e che si sappia con esattezza dove vanno a finire fino all'ultimo centesimo.
Corrado Augias, ibidem

Calabria: luogo ideale in cui vivere − specie se sei un prete, un brigante o un lupo solitario.
Vannuccio Barbaro, Scartafacci (postumo, 2012)

Se vai in Calabria sentirai che c'è un odor di Calabria come c'è un odor di neve, come c'è un odor di sole.
Anselmo Bucci, Il pittore volante, 1930

Reggio è il paradiso della Calabria. 
Charles Didier, Viaggio in Italia, 1834/36

La Calabria è una magnifica regione; d'estate ci si arrostisce come a Tambouctou, d'inverno vi si gela come a San Pietroburgo; inoltre non vi si conta punto ad anni, a lustri o a secoli come negli altri paesi, ma a terremoti.
Alexandre Dumas (padre), Mastro Adamo il calabrese, 1840

Chi suda chi lotta / chi mangia una volta / chi gli manca la casa / chi vive da solo / chi prende assai poco / chi gioca col fuoco / chi vive in Calabria / chi vive d'amore / chi ha fatto la guerra / chi prende il sessanta / chi arriva agli ottanta / chi muore al lavoro / ma il cielo è sempre più blu.
Rino Gaetano, Ma il cielo è sempre più blu, 1975

La Calabria è una terra bellissima, ma ci sono troppe cose da migliorare.
Rino Gattuso, intervista di Alberto Costa, su Corriere della Sera, 2010

Nella mia geografia ancora sta scritto che tra Catanzaro e il mare si trovano i Giardini delle Esperidi.
George Gissing, Sulle rive dello Jonio, 1901 

È un paese stanco e pieno di rimpianti, che guarda al passato; banale nella vita presente e incapace di sperare veramente nel futuro.
George Gissing, ibidem

Patisco d'amor patrio, soffro di sentimentalità per il glorioso nostro passato, mi cruccio dell'abbandono in cui siamo caduti e tenuti… e specialmente cerco di far apparire nobile, grande e bella la nostra Calabria, anche quando è giustamente accusata.
Francesco Jerace, XIX-XX sec. [1]

Calabria mia, dammi la forza per restare qua / Calabria mia, dai la speranza a chi se ne va.
Kalafro, Calabria mia, 2011

Calabria mia cerca la verità / chi sporca queste strade di sangue e infamità / dammi la forza per cambiare questa mentalità / fatta di sogni seppelliti sotto questa omertà.
Kalafro, ibidem

Calabria mia parla a questi figli ingrati / che accostano il tuo nome a stragi e massacri / Progetti criminali liste di pregiudicati / ma il boss è in parlamento non nei seminterrati.
Kalafro, ibidem

Calabria mia ccà non cangia mai nenti / Danci 'na manu a 'sti figghi si ndi senti / E puru vui si ndi sintiti chi faciti? / Jasamu 'sti bastuni e scacciamu 'sti parassiti!
[Calabria mia qua non cambia niente / Dai una mano a questi figli se ci senti  / E anche voi se ci sentite che fate? / Usiamo questi bastoni e scacciamo questi parassiti!].
Kalafro, Calabria mia, 2011

La Calabria è la patria dell'eremitismo occidentale.
Jacques Le Goff, XX sec. [1]

Il nome di Calabria in sé stesso ha non poco di romantico. Nessun'altra provincia del Regno di Napoli offre tale interesse promettente o ispira tanto prima di avervi messo piede. "Calabria!", appena il nome è pronunziato, un mondo nuovo si presenta alla nostra mente, torrenti, fortezze, tutta la prodigalità dello scenario di montagna, cave, briganti e cappelli a punta, la signora Radcliffe e Salvator Rosa, costumi e caratteri, orrori e magnificenze senza fine!
Edward Lear, Diario di un viaggio a piedi, 1852

Reggio Calabria è un grande giardino, uno dei luoghi più belli che si possano trovare sulla terra. 
Edward Lear, ibidem

L'immagine della Calabria non è quella che molti in Italia vorrebbero ritagliarci addosso. Mi dà ai nervi però quando vengo qui e mi accorgo che una cosa non funziona, quell'altra non funziona... e allora dico: "Mizzica, ma come è possibile!".
Franco Neri, su Soveratoweb

Bisognerebbe incominciare a curare di più l'immagine di questa terra, ricca di cultura, di gente ospitale, altruista e affettuosa.
Franco Neri, su Soveratoweb

Tutti nella mia famiglia, pur vivendo ormai da anni al nord, non ci siamo mai staccati dai nostri prodotti tipici: la soppressata, la ‘nduja, il capicollo, il caciocavallo affumicato, le provole, il peperoncino, l'olio, il vino e altro. Ai colleghi del nord dico spesso: se  parliamo di gastronomia, state tutti zitti e muti ché quella calabrese è la più ricca e genuina del mondo!
Franco Neri, su Soveratoweb

La Calabria? È tutto per me. È la mia linfa vitale. Mi dà la forza di andare avanti, proprio come fa l'insulina con un diabetico.
Franco Neri, su Soveratoweb

In Calabria è stato commesso il più grave dei delitti, di cui non risponderà mai nessuno: è stata uccisa la speranza pura, quella un po' anarchica ed infantile di chi vivendo prima della storia, ha ancora tutta la storia davanti a sé.
Pier Paolo Pasolini [1]

La Calabria sembra essere stata creata da un Dio capriccioso che, dopo aver creato diversi mondi, si è divertito a mescolarli insieme. 
Guido Piovene, Viaggio in Italia, 1957

Viaggiare in Calabria significa compiere un gran numero di andirivieni, come se si seguisse il capriccioso tracciato di un labirinto. Rotta da quei torrenti in forte pendenza, non solo è diversa da zona a zona, ma muta con passaggi bruschi, nel paesaggio, nel clima, nella composizione etnica degli abitanti. È certo la più strana tra le nostre regioni.
Guido Piovene, ibidem

Le quattro regioni più direttamente investite dalle mafie – la Sicilia con "cosa nostra", la Calabria con la 'ndrangheta, la Campania con la camorra, la Puglia con la "sacra corona unita" – sono anche le quattro regioni più povere e disperate d'Italia. 
Giuseppe Pisanu, su Corriere della sera, 2009

Calabria mia, / li megghju figghji si 'ndi jiru fora / pè fà fortuna câ catina o pedi / e tu restasti 'nta sti quattru mura. / Calabria mia!
[Calabria mia, / i figli migliori sono andati via / per fare fortuna con le catene ai piedi / e tu restasti dentro queste quattro mura / Calabria mia!].
Mino Reitano, Calabria mia, 1971

Calabria mia, / simu malati d’amuri, / simu malati. / Comu sti mandulini e sti chitarri / chjangi stu cori di nostalgia, / chjangi pè tia Calabria mia.
[Calabria mia, / siamo malati d’amore, / siamo malati. / Come questi mandolini e queste chitarre / piange questo cuore di nostalgia, / piange per te Calabria mia].
Mino Reitano, Calabria mia, 1971

Per me Calabria significa categoria morale, prima che espressione geografica. Calabrese, nella sua miglior accezione metaforica, vuol dire Rupe, cioè carattere. È la torre che non crolla giammai la cima pel soffiar dei venti.
Leonida Rèpaci, Calabria grande e amara, 1964

Quando fu il giorno della Calabria Dio si trovò in pugno 15000 kl.² di argilla verde con riflessi viola. Pensò che con quella creta si potesse modellare un paese di due milioni di abitanti al massimo. Era teso in un maschio vigore creativo il Signore, e promise a se stesso di fare un capolavoro. Si mise all'opera, e la Calabria uscì dalle sue mani più bella della California e delle Hawaii, più bella della Costa Azzurra e degli arcipelaghi giapponesi.
Leonida Rèpaci, ibidem

Il Signore fu preso da una dolce sonnolenza, in cui entrava il compiacimento del creatore verso il capolavoro raggiunto. Del breve sonno divino approfittò il diavolo per assegnare alla Calabria le calamità: le dominazioni, il terremoto, la malaria, il latifondo, le fiumare, le alluvioni, la peronospera, la siccità, la mosca olearia, l'analfabetismo, il punto d'onore, la gelosia, l'Onorata Società, la vendetta, l'omertà, la violenza, la falsa testimonianza, la miseria, l'emigrazione. 
Leonida Rèpaci, ibidem

Quando aperti gli occhi, poté abbracciare in tutta la sua vastità la rovina recata alla sua creatura prediletta, Dio scaraventò con un gesto di colera il Maligno nei profondi abissi del cielo. Poi lentamente rasserenandosi disse: — Questi mali e questi bisogni sono ormai scatenati e debbono seguire la loro parabola. Ma essi non impediranno alla Calabria di essere come io l'ho voluta. La sua felicità sarà raggiunta con più sudore, ecco tutto.
Leonida Rèpaci, ibidem

La Calabria è all'ordine del giorno della Nazione per due ragioni. Per le alluvioni e per il banditismo.
Leonida Rèpaci, Calabria grande e amara, 1964

L'amore della Calabria è un amore passionale dovuto al fatto che noi amiamo una terra che ha molto sofferto. Ha sofferto lei e abbiamo sofferto noi per farci una posizione, per avere un piccolo posto al sole. Abbiamo dovuto superare difficoltà che gli altri non immaginano neppure. C'è perciò un legame fra la sofferenza della terra e la sofferenza nostra.
Leonida Rèpaci, in Un'ora con Rèpaci, Incontri TV, 1973

Ho voglia di partire. Un viaggio vero. Un viaggio in macchina, con una ragazza. Dovrebbe essere lungo, almeno sei, sette ore. Starei zitto, ascolterei la musica in silenzio. Parlerei solo quando c’è proprio bisogno di dire qualcosa. Ogni tanto, magari, se mi viene le stringerei la mano. Andrei a sud. Magari in Calabria, a Tropea, dove sono stato una volta da ragazzo.
Vasco Rossi, La versione di Vasco, 2011

La Calabria è il paese dei terremoti: ogni città, ogni terricciuola ti presenta vestigie di rovine, e non passa anno che nella stagione di primavera o di autunno la terra non tremi. [...] “Ah,” mi diceva uno, “se non ci fossero i terremoti ed i briganti, la Calabria sarebbe il primo paese del mondo”.
Luigi Settembrini, Ricordanze della mia vita, 1879 (postumo) 

Quando le strade comunali, provinciali, e ferrovie metteranno i Calabresi in facili comunicazioni tra loro e con le altre genti d’Italia, allora si scioglierà quell’antica lotta chiusa in ogni paesello tra il proprietario sempre usuraio lì, e il proletario sempre debitore, si ammansirà quell’odio per oltraggi antichi che è la vera cagione del brigantaggio. Quando quelle genti avranno lavoro, istruzione e giustizia, quelle loro nature sì gagliarde nei delitti saranno gagliarde nel lavoro, nelle industrie, nelle arti, nella guerra santa e nazionale. In nessuna contrada ho veduto più ingegno che in Calabria, lì schizza proprio dalle pietre, ma raramente è congiunto a bontà, spesso è maligna astuzia.
Luigi Settembrini, Ricordanze della mia vita, 1879 (postumo) 

Offendere la Calabria e tutti i calabresi, considerandoli irrecuperabili e fuori regola, significa non essere tanto lucidi da poter constatare quanto questa terra sia uguale, nei comportamenti e nei sentimenti, al resto del creato. Il bene e il male lottano da quel primo giorno, in ogni angolo dell'universo: a volte vince l'uno, a volte l'altro. Chi perde sempre è la stupidità umana. Che, constato, è ben distribuita, purtroppo, su una buona parte di umanità.
Nino Spirlì, comunicato stampa, 2021

Io l’amo profondamente la mia Calabria, ho dentro di me il suo silenzio, la sua solitudine tragica e solenne. Sento che pure qualcosa dovrà venire fuori di lì: un giorno o l’altro dovrà ritrovare dentro di sé ancora quelle tracce che conserva dell’antica civiltà della Magna Grecia.
Saverio Strati, intervista di Giorgio De Rienzo, su Il Quotidiano della Calabria, 2009

Perché Dio ha fatto la Calabria?
Antonello Venditti, in Concerto a Marsala, 2009

Io spero che si faccia il ponte almeno la Calabria esisterà.
ibidem

In Calabria non c'è veramente niente, ma niente che sia niente.
Antonello Venditti, in Concerto a Marsala, 2009
Foto di Corrado Alvaro
La dignità è al sommo di tutti i pensieri ed è il lato positivo dei calabresi. (Corrado Alvaro)

I calabresi mettono il loro patriottismo nelle cose più semplici, come la bontà dei loro frutti e dei loro vini. Amore disperato del loro paese, di cui riconoscono la vita cruda, che hanno fuggito, ma che in loro è rimasta allo stato di ricordo e di leggenda dell'infanzia. 
Corrado Alvaro, Quasi una vita, 1950

Il calabrese è curioso di conoscere e di sapere, la sua delizia è ascoltare le persone colte che parlano, anche se a lui non arriva interamente il senso dei grandi e profondi concetti. È come il povero davanti allo spettacolo di una festa apparecchiata, non per lui, ma di cui gli arrivano i suoni, le luci, i colori. Senza invidia. Con un cocente rimpianto d'un bene fatto per tutti gli uomini.
Corrado Alvaro, Un treno nel Sud, 1958

La dignità è al sommo di tutti i pensieri ed è il lato positivo dei calabresi, come è la difficoltà contro cui si può urtare inconsapevolmente poiché è qualche volta tutto quanto ha l’uomo.
Corrado Alvaro, ibidem

Il calabrese ha un sangue forte perché il sangue deve scendere e salire. E la discussione subito si fa accesa, i toni non sono mai moderati. Si procede per sbalzi, scalini. Un filamento cupo sta nel fascio dei nervi, come se tra i colori dell’arcobaleno ci fosse anche il nero.
Franco Arminio, La cura dello sguardo, 2020

La virtù dei calabresi è l'accoglienza. La prima parola che ho imparato da loro, ventidue anni fa, venendo in treno con un amico, quando ci siamo trovati senza pane, perché il viaggio era più lungo del previsto, è stata: "Favorite".
Giancarlo Maria Bregantini (vescovo di Locri), intervista di Enzo Biagi, su Corriere della Sera, 1998

Facce concentrate hanno tutti i calabresi. Sembrano, pur non pensando, una nazione di filosofi.
Guido Ceronetti, Un viaggio in Italia, 1983

Il calabrese ha un carattere molto chiuso, introverso. Ha molto ritegno, molto pudore.
Vittorio De Seta, intervista di Enzo Biagi, su Corriere della Sera, 1998

In alcune città del Nord mi sono trovato con gente che ci resta male quando gli dici che sei calabrese: si aspettano ancora il baffone con la lupara, scuro e piccoletto, lo sguardo torvo e il cappellaccio. Credo che i portoricani stiano meglio di noi.
Rino Gaetano [1]

Noi [calabresi] passiamo per essere ospitali e con la capa tosta, e questo in effetti rispecchia il mio modo di essere.
Rino Gattuso, intervista di Alberto Costa, su Corriere della Sera, 2010

[Il difetto tipico di noi calabresi?] Siamo permalosi. Molto.
Rino Gattuso, ibidem

[Noi calabresi] vogliamo cambiare ma non ci crediamo fino in fondo. Ci accontentiamo. Quello di vivere alla giornata è un po’ il difetto della gente del Sud.
Rino Gattuso, intervista di Alberto Costa, su Corriere della Sera, 2010

Ascoltate un contadino calabrese cantare mentre segue i buoi lungo il solco o scuote i rami del suo ulivo. Quella voce dolente nell'antico silenzio, quel lungo lamento per confortare un lavoro mal ricompensato viene dal cuore stesso dell'Italia e risveglia la memoria del genere umano.
George Gissing, Sulla riva dello Jonio, 1901

La gente di questi paesi è di un tatto e di una cortesia che hanno una sola spiegazione: qui una volta la civiltà era greca.
Cesare Pavese, Lettere, Brancaleone, 1935

L’animale non si rifiuta di allattare un figlio non suo, ma a Torino ci si rifiuta di affittare una camera a un siciliano o a un calabrese.
Anacleto Verrecchia, Diario del Gran Paradiso, 1997

I calabresi vivono una realtà aspra, crudele a volte; ma ritengo sia l'ora di ribellarsi a quel complesso d'inferiorità di cui la maggior parte dei calabresi sono spesso vittime. 
Gianni Versace, su Calabria, 1992

Calabrisella mia, daria la me vita, / calabrisella mia, sulu pe' ttia. / Tirolalleru, lalleru, lallà, / 'sta calabrisella muriri mi fa. /
[Calabrisella mia, darei la mia vita, / calabrisella mia, solo per te. / Tirolalleru, lalleru, lallà, / questa calabrisella morire mi fa].
Anonimo, Calabrisella mia, XX sec.
Foto di Vannuccio Barbaro
Calabria: luogo ideale in cui vivere − specie se sei un prete, un brigante o un lupo solitario.
(Vannuccio Barbaro)

Proverbi sui Calabresi
  • Buon calabrese manco uno per paese.
  • Calabresi uno buono e cento appesi.
  • Fede di calabrese: senza ma, senza se, per la morte e per la vita.
  • Meglio cimici che calabresi.
  • Più scendi in Calabria, più calabresi trovi.
  • Per una cipolla di Calabria si persero quattro calabresi. [2]
  • Su naso calabrese non si posa mosca.
Note
  1. Fonte della citazione sconosciuta; se la conosci, segnalala ad Aforismario.
  2. Il proverbio deriva da una vecchia storiella: "Quattro contadini della campagna di Reggio passavano lo Stretto, portando a vendere a Messina un carico di cipolle che avevano raccolto. Essendo una bella cipolla caduta in mare, un calabrese si tuffò per ripescarla. Non tornando in superficie, uno dei compagni disse: – Questo l’ha presa e laggiù sotto se la sta mangiando. Tuffatosi a sua volta, non riappariva e il terzo della barca, pensando che i due se la stessero dividendo, s’immerse a sua volta e così il quarto, e finirono tutti travolti dai gorghi". [Carlo Lapucci, Dizionario dei proverbi italiani © Mondadori 2007].
  3. Vedi anche aforismi, frasi e citazioni su: Tropea - Meridione'Ndrangheta - Proverbi Calabresi