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Frasi sul Meridione (o Sud Italia) e sui Meridionali

Raccolta di aforismi, frasi e citazioni sul Meridione (o Mezzogiorno o Sud Italia) e sui Meridionali. Alcune delle seguenti riflessioni fanno riferimento, in particolare, alla cosiddetta questione meridionale, locuzione "utilizzata la prima volta nel 1873 dal deputato radicale lombardo Antonio Billia, intendendo la disastrosa situazione socio-economica del Mezzogiorno in confronto alle altre regioni dell'Italia unita". [Wikipedia].

Su Aforismario trovi altre raccolte di citazioni correlate a questa sulla Calabria, la Sicilia, Napoli, il brigantaggio e la mafia. [I link sono in fondo alla pagina].
Quando un forestiero viene al Sud piange due volte:
quando arriva e quando parte. (Alessandro Siani)
In Italia gli accordi, i compromessi e le decisioni sono definiti e vissuti in modo diverso da territorio a territorio: al Nord, come esigenze del mercato; al Centro, come prodotti dell’inciucio politi-co e burocratico; al Sud, come espressioni del potere della mafia e della ’ndrangheta.
Giuseppe Alvaro, Dizionarietto, 2017

La preoccupante siccità nell'Italia del Sud dimostra ancora una volta come non risponda a verità la diceria che "il Paese fa acqua da tutte le parti.
Amurri & Verde [1]

Cosa si è fatto in 150 anni dell'unità d'Italia per “accendere” i motori del Sud, puntando su quella serie di fattori che sono determinanti per modificare l'ecosistema e mettere in moto la macchina produttiva? Certo, ci vuole tempo per cambiare situazioni antiche, ma dall'ultimo dopoguerra sono passati più di 60 anni, cioè tre generazioni di ventenni. Non sembra che l'obiettivo di rendere moderno il Mezzogiorno, puntando su questi fattori di sviluppo, sia stato una priorità politica.
Piero Angela, A cosa serve la politica?, 2011

Un'evoluzione del Mezzogiorno sarebbe una benedizione per l'Italia e permetterebbe di affrontare meglio il futuro, tutti insieme. 
Piero Angela, ibidem

Come dice il proverbio, il convoglio va alla velocità del veicolo più lento. E una rinascita del Sud darebbe un impulso a tutto il paese.
Piero Angela, ibidem

Nel Mezzogiorno esistono milioni di abitanti, tra i quali personaggi di grandissima competenza, capacità, moralità, indipendenza. Ma sono stati selezionati per essere messi nel posto giusto? Sono stati incaricati di individuare i problemi, preparare i progetti, organizzarne la realizzazione? Probabilmente in certi casi sì. Il fatto è che queste persone “mediamente” non prevalgono, rispetto a quelle scelte in base ad altri criteri (e sappiamo quali). E quando riescono ad arrivare nel posto giusto non sono in grado di operare come vorrebbero perché intorno a loro confluiscono inefficienze, legacci di vario tipo, interferenze, ritardi.
Piero Angela, A cosa serve la politica?, 2011

L'impoverimento del Meridione per arricchire il Nord non fu la conseguenza, ma la ragione dell'Unità d'Italia. La ragione dei pratici; quella dei romantici era un'ideale. Vinsero entrambi.
Pino Aprile, Terroni, 2010

La questione meridionale, il ritardo del Sud rispetto al Nord, non resiste "malgrado" la nascita dell'Italia unita, ma sorse da quella e dura tuttora, perché è il motore dell'economia del Nord.
Pino Aprile, ibidem

Il Sud puzza. Puzza da morire di cancro, di leucemia, di polmoni, di malattie genetiche. Puzza un po' ovunque: nella Piana del Volturno, a Taranto, a Gela, a Priolo e Augusta, a Brindisi e in Val d'Agri. Puzza di monnezza accatastata da decenni, di scarti dell'industria petrolifera e di quella della produzione di cemento, di residui gassosi e no della chimica di trasformazione, di fumi di altiforni per fare l'acciaio e di rifiuti tossici interrati o bruciati illegalmente. Con quella puzza si campa male e si muore troppo. 
Pino Aprile, Il Sud puzza. 2013

Caro Sud, non ci siamo. Non puoi continuare a lamentarti in modo generico. Se conosci i delinquenti non puoi girarti dall’altra parte. E non puoi votare chi per anni ha assicurato solo la manutenzione alla tua convalescenza. Caro Sud, sei davvero uno dei posti più belli del mondo, non lo devi dire così tanto per dire, devi comportarti di conseguenza. E devi chiedere al governo che una volta per tutte venga chiusa la crepa con il resto d’Italia. Caro Sud, non sei il problema, ma la soluzione. Devi solo convincerti ad aprire una grande battaglia tra la tua anima eretica e quella opportunista: nel mondo c’è bisogno della tua eresia, non del tuo opportunismo.
Franco Arminio, La cura dello sguardo, 2020

In Italia la questione arbitrale è più importante della questione meridionale.
Fabio Baldas [1]

Noi, con quella musica che nasce da una terra | che in tutta la sua storia non ha fatto mai la guerra, | noi con i "fratelli" scesi giù dal settentrione | che ci hanno "liberato" per formare una "Nazione". | Noi sotto lo stesso tricolore, dalle Alpi fino al mare, | ma se diventiamo una questione? | La questione è meridionale. 
Eugenio Bennato, Questione meridionale, 2011

Proclamata la Repubblica, lo Stato ha impiantato le industrie al Nord e la mafia al Sud, ottenendo, in entrambi i casi, grande successo.
Pino Caruso, Appartengo a una generazione che deve ancora nascere, 2014

Il Sud ha contribuito allo sviluppo del Nord, ma il Nord non ha ricambiato la cortesia.
Pino Caruso, ibidem

Il formare l’Italia, fondere insieme gli elementi che la compongono, armonizzare il Nord con il Sud, presenta altrettanti difficoltà di una guerra contro l’Austria o una lotta con Roma.
Camillo Benso Conte di Cavour [1]

A voler estremizzare, e fatte salve diverse importanti eccezioni, si potrebbe dire che per una lunga fase, in questo dopoguerra, la storia del Mezzogiorno contemporaneo ha fatto tutt'uno con la storia della «questione meridionale». È stato il problema del grave e perdurante divario Nord-Sud, delle sue cause e delle sue responsabilità, piuttosto che la vicenda storica effettiva delle regioni meridionali a ricevere attenzione e cura da parte degli storici. Non tanto, dunque, l'esame dei processi materiali e politici della trasformazione che qualunque storia reale porta con sé quanto in primo luogo l'analisi e la denuncia dell'arretratezza e dei ritardi, la ricerca e l'enfasi sulla diversità dell'Italia meridionale rispetto al resto del paese, la polemica ideologica, spesso la recriminazione moralistica nei confronti dei governi, delle politiche economiche, dei comportamenti e delle scelte dei gruppi dirigenti dell'Italia più forte.
Piero Bevilacqua, Breve storia dell'Italia meridionale, 1993

Di fatto, la rappresentazione dell'Italia meridionale in età contemporanea ha finito spesso col ridursi a una sorta di non storia: la frustrante vicenda di ciò che essa non aveva potuto essere.
Piero Bevilacqua, ibidem

La Padania è una realtà politica, culturale ed economica ben nota in tutto il mondo, anche se la classe politica stracciona del Mezzogiorno finge di non saperlo, mentre per noi il Meridione esiste solo come palla al piede, che ci portiamo dolorosamente appresso da 150 anni.
Mario Borghezio, su La Padania, 2000

Che esista una questione meridionale, nel significato economico e politico della parola, nessuno più mette in dubbio. C'è fra il nord e il sud della penisola una grande sproporzione nel campo delle attività umane, nella intensità della vita collettiva, nella misura e nel genere della produzione, e, quindi, per gl'intimi legami che corrono tra il benessere e l'anima di un popolo, anche una profonda diversità fra le consuetudini, le tradizioni, il mondo intellettuale e morale.
Giustino Fortunato, Il Mezzogiorno e lo Stato italiano. Discorsi politici, 1880-1910, 1911

L'Italia non è fusa nemmeno nel male; tra noi, più che altrove, anche la criminalità è regionale: essa è di corruzione e di astuzia nel Settentrione, di violenza e di miseria nel Mezzogiorno.
Giustino Fortunato, ibidem

Il Mezzogiorno entrò a far parte della nuova Italia assai meno ricco e assai meno progredito delle altre regioni, e la politica troppo fantasiosa dello Stato unitario non contribuì certo a fargli né superare la distanza originaria né, quando anche i vantaggi materiali fossero stati meglio ripartiti, colmare le profonde differenze anteriori.
Giustino Fortunato, ibidem

Chi negherà che le popolazioni dell'Italia meridionale non fossero migliori, perché meglio governate, nel 1860 che non lo sieno al giorno d'oggi? Allora, appena si sospettava il brigantaggio, e non v'erano prefetti, non gendarmi, non birri. Oggi all'incontro con quell'immensità di satelliti che minano le finanze dell'Italia, esiste nella parte meridionale della penisola l'anarchia, il brigantaggio e la miseria. Povere popolazioni!
Giuseppe Garibaldi, Clelia o Il governo dei preti, 1870

Nel momento in cui l'Italia ha scoperto la sua serietà, il Sud è entrato nella storia d'Italia. 
Alfonso Gatto, Un poeta e la sua città, 1964

Lo Stato italiano è stato una dittatura feroce che ha messo a ferro e fuoco l'Italia meridionale e le isole, squartando, fucilando, seppellendo vivi i contadini poveri che scrittori salariati tentarono d'infamare col marchio di briganti. 
Antonio Gramsci, su L'Ordine Nuovo, 1920

La convinzione che il Sud fosse un malato da guarire ha comportato l'uso dell'assistenza filantropica, dell'elemosina benefattrice, del sostegno che si riserva ai diseredati, Gli stessi politici meridionali hanno sempre rinnovato l'immagine di una terra bisognosa di prebende e finanziamenti a pioggia: un’impostazione che ha garantito più il mantenimento di vantaggi a ristrette élites di privilegiati che non il miglioramento del tessuto sociale, politico, economico e culturale del Mezzogiorno.
Giordano Bruno Guerri, Il sangue del Sud, 2010

Gli italiani moderni hanno forse maggiori difficoltà dei tedeschi a ritrovarsi intimamente come nazione; non sono affatto giunti ancora a quel punto da cui possano universalmente riconoscere il problematico della loro esistenza nazionale; a questo è necessaria una riflessione più profonda di quella di cui oggi sarebbero capaci. Il meridione italiano, che è sempre stato la patria del pensiero filosofico, dovrà qui rappresentare una parte importante. Non è a caso né senza significato che i pensatori da Tommaso d’Aquino e Giordano Bruno fino a Giambattista Vico, Galiani e ultimamente Benedetto Croce, provengano tutti dal meridione della penisola.
Hugo von Hofmannsthal, Il libro degli amici, 1922

Il ruolo, cui l'energia nucleare sarà chiamata nell'economia del Mezzogiorno, è fondamentale, perché essa, mettendo a disposizione in un futuro ormai prossimo quantitativi di energia notevoli a basso prezzo e senza aggravi notevoli per la bilancia dei pagamenti, permetterà di avviare a definitiva soluzione la «questione meridionale» e consentirà l'inserimento del Mezzogiorno nella più vasta comunità italiana ed europea, in condizioni di parità. 
Felice Ippolito, La politica del CNEN, 1965

Se il Mezzogiorno è povero di risorse naturali, energetiche e minerarie, mediante l'energia nucleare esso potrà e dovrà crearsi un'industria, segnatamente produttrice di beni di consumo e, attraverso un programma pianificato a lunga scadenza, potrà inserirsi nello sforzo produttivo dell'Europa riscattando il proprio peccato d'origine. Quando ciò sarà realizzato, se avremo le capacità e la disciplina di realizzarlo, potremo dire che il genio dell'uomo avrà vinto una grande battaglia contro le forze avverse della natura e allora finalmente «Cristo non si è fermato a Eboli».
Felice Ippolito, ibidem

Ho risolto il problema del Mezzogiorno: pranzo all'una.
Leo Longanesi [1]

Noi guardiamo con affetto e simpatia al Meridione, ma non a quello assistenzialista e mafioso.
Roberto Maroni, su Corriere della Sera, 2000

I vecchi governi hanno inventato, allo scopo di non risolverla mai, la questione meridionale. Non esistono questioni settentrionali o meridionali. Esistono questioni nazionali.
Benito Mussolini, discorso, 1939

Prima del 1860 non era quasi traccia di grande industria in tutta la penisola. La Lombardia, ora così fiera delle sue industrie, non avea quasi che l'agricoltura; il Piemonte era un paese agricolo e parsimonioso, almeno nelle abitudini dei suoi cittadini. L'Italia centrale, l'Italia meridionale e la Sicilia erano in condizioni di sviluppo economico assai modesto. Intere province, intere regioni eran quasi chiuse ad ogni civiltà.
Francesco Saverio Nitti, Nord e Sud, 1900

L'Italia meridionale non deve chieder nulla: deve solo formare la sua coscienza, perché reagisca alla continuazione di uno stato di cose che impoverisce e degrada. Deve, soprattutto, volere maggior sicurezza di ordinamenti; maggiore rispetto della legge; deve, più ancora, preferire agli aumenti di spese per qualsiasi ragione, la diminuzione delle imposte più tormentose. Continuerà ancora l'equivoco presente? Continuerà fino a quando noi non vorremo vedere la verità così com'è; fino a quando noi attenderemo la nostra salvezza dagli altri e non da noi stessi.
Francesco Saverio Nitti, L'Italia all'alba del secolo XX, 1901

La questione meridionale è una questione economica, ma è anche una questione di educazione e di morale. 
Francesco Saverio Nitti, ibidem

Alla immobilità di queste regioni sono state attribuite altre cause, ma ciò non ha rapporti col vero. È la natura che regola la vita e organizza i dolori di queste regioni. Il disastro economico non ha altra causa. Il moltiplicarsi dei re, dei viceré, la muraglia interminabile dei preti, l'infittirsi delle chiese come dei parchi di divertimento, e poi degli squallidi ospedali, delle inerti prigioni, non ha un diverso motivo. 
Anna Maria Ortese, Il mare non bagna Napoli, 1953

La Questione Meridionale è tutta la questione italiana. Se la piaga della degradazione non si chiude, la cancrena che potrebbe seguirne non minaccerebbe solo la distruzione della parte malata ma l'intero organismo nazionale. 
Leonida Rèpaci, Calabria grande e amara, 1964

Le mafie costituiscono la principale causa e il principale effetto del mancato sviluppo di gran parte del Mezzogiorno.
Giuseppe Pisanu [1]

Il problema del Mezzogiorno non può essere considerato soltanto un problema di quelle regioni: deve essere considerato un problema nazionale se lo si vuole risolvere.
Sandro Pertini, Messaggio di fine anno agli Italiani, 1982

Il Sud è la zona più ricca d'Italia, se ci limitiamo all'economia illegale.
Sergio Ricossa, Scrivi che ti passa, 1999

Il problema, nel Mezzogiorno, non è la mancanza di risorse. Il Sud d’Italia non è quell’insopportabile palla al piede che vogliono farci credere. Il problema è proprio l’opposto: ci sono troppe risorse, mal distribuite, che non vengono utilizzate per fini di sviluppo, a beneficio della collettività, ma per gli interessi di pochi
Sergio Rizzo [1]

La Cassa del Mezzogiorno e gli insediamenti industriali nelle province meridionali furono certamente un tentativo per unificare il paese dando agli italiani eguali possibilità di lavoro, di educazione e di promozione sociale. Ma lo sciagurato risultato di quella politica è sotto i nostri occhi. Il giudizio sulle responsabilità spetta agli storici del futuro, ma non è necessario attendere il loro responso per constatare che la prassi della democrazia consociativa – risorse contro consenso, favori contro voti – ha accentuato le differenze tra le diverse parti della penisola e che la strategia della Cassa del Mezzogiorno è complessivamente fallita. 
Sergio Romano, Storia d'Italia dal Risorgimento ai nostri giorni, 2010

La questione meridionale è così difficilmente solubile, perché costituzionale, di clima. Anzi, non è una questione; è un modo – che vale un altro – di essere.
Umberto Saba, Scorciatoie e raccontini, 1946

Se dall’unità il Mezzogiorno è stato rovinato, Napoli è stata addirittura assassinata: ha perduto la capitale, ha finito di essere il mercato del Mezzogiorno, è caduta in una crisi che ha tolto il pane a migliaia e migliaia di persone
Gaetano Salvemini [1]

Se si continua a credere che davvero camorra e ‘ndrangheta e le altre organizzazioni criminali siano un problema meridionale, siano un problema relegato nei confini del mezzogiorno, è finita!
Roberto Saviano [1]

Quando un forestiero viene al Sud piange due volte: quando arriva e quando parte.
Alessandro Siani, Benvenuti al Sud, 2010

La differenza fra Nord e Sud era radicale. Per molti anni dopo il 1860 un contadino della Calabria aveva ben poco in comune con un contadino piemontese, mentre Torino e Milano erano infinitamente più simili a Parigi e Londra che a Napoli e Palermo; e ciò in quanto queste due metà del paese si trovavano a due livelli diversi di civiltà.
Denis Mack Smith, Storia d’Italia dal 1861 al 1997, 1997

Sud. Parola che evoca colori e profumi forti, luoghi di vacanza gioiosa e solare ma anche arretratezza economica impastata ad una grande storia e a lampi di intelligenza e cultura di straordinaria profondità. Ma il Sud è ancora altro; lenta e discontinua crescita economica - meno visibile in confronto a un Centro-Nord dei paese che "cresceva correndo" in virtù delle migliori condizioni di partenza. Per molto tempo, e tuttora, grande e insostituibile mercato di consumo per le imprese italiane forti ma non ancora mature per l'export. Per anni serbatoio di emigrazione di mano d'opera e anche di cervelli verso i luoghi dove si produceva ricchezza, oggi serbatoio di scorie e discariche abusive di quelle stesse imprese che cercano di ridurre al massimo lo scotto da pagare per attività produttive pulite e amministrazioni pubbliche che hanno lo stesso problema con i residui della vita collettiva. Patrimonio artistico e monumentale ancora tutto da scoprire, oggetto di studio e di osservazione da parte di colti visitatori, a colmare i vuoti lasciati dal Vasari che nelle sue Vite trascurò importanti eventi artistici al di sotto del fiume Garigliano. Di tutta questa complessa realtà di un'Italia unita e diversa, ricca di intrecci e di connessioni si sa ben poco. La povertà di sfumature della comunicazione multimediale ha lasciato nell'angolo buio della disinformazione molte delle cose accadute negli ultimi quarantanni in questa patria dotata di tante diversità che pure l'arricchiscono. E nel frattempo una torpida cultura fatta di separatezza e di povero localismo sta allontanando da noi italiani una parte di noi stessi come altro da noi. Un'unità sofferta e feconda, che ha avuto grandi tessitori in uomini di qualità, viene messa in discussione da microideologie paesane che i mass media amplificano per propria ineluttabile inerzia. Chi non condivide gioca di rimessa e in salita; l'impatto si frantuma contro l'onda lunga multimediale che premia notizie insolite e diverse, senza riguardo alla qualità che vi circola. Per ora il Sud è perdente: ha nemici beceri e rumorosi, amici tiepidi e prudenti. Anche la diversificazione delle attività criminose che al Sud odorano ancora di sangue e violenza e al Nord si consumano nelle banche estere, nelle società off-shore e nei prestigiosi studi di consulenza, crea al primo una infausta privilegiata ribalta. L'aspetto grave di un tam tam ideologico-razzista lasciato alla libera oscillazione del pensiero debole è il progressivo radicarsi dell'idea nella mente e nel costume, l'emergere di piccole quotidiane viltà che imboccano i sentieri della condiscendenza - prò bono pacis - o inclinano alla piaggeria compiacente. Questi percorsi precipitano alla fine nell'adesione supina al giudizio sull'uomo in virtù della sua provenienza geografica e territoriale e non del suo valore intrinseco. Vogliamo consentire a questa lue di marca balcanica di penetrare nella nostra cultura, privandoci di una lucidità mentale che solo alla ragione, e non al pregiudizio può richiamarsi? Vogliamo veramente diventare più poveri culturalmente, più incapaci di comprendere, e dunque più infelici?
Maria Venturini, Dizionario delle felicità, 1998

È già partito il piano del Governo per il rilancio del Mezzogiorno. Da domani sulla ruota di Napoli i numeri verranno estratti tutti.
Francesco Vespa [1]
Si è sempre i meridionali di qualcuno. Ed è un guaio, perché
vuol dire che chi stila graduatorie finisce in quelle di altri.
(Pino Aprile)
Dei Greci, i meridionali hanno preso il loro carattere di mitomani. E inventano favole sulla loro vita che in realtà è disadorna. A chi come me si occupa di dirne i mali e i bisogni, si fa l'accusa di rivelare le piaghe e le miserie, mentre il paesaggio, dicono, è così bello.
Corrado Alvaro, Quasi una vita, 1950

Il meridionale ha un tale desiderio del potere, poiché non conoscendo una libera società dipende tutto dai potenti, che è entusiasta del potere qualunque esso sia.
Corrado Alvaro, ibidem

Gl'italiani vanno al Nord in cerca di soldi; al Sud in cerca dell'anima. All'estero smettono di essere meridionali o settentrionali e diventano solo italiani (indistintamente, nel pregiudizio altrui, geni e farabutti).
Pino Aprile, Terroni, 2010

Si è sempre i meridionali di qualcuno. Ed è un guaio, perché vuol dire che chi stila graduatorie finisce in quelle di altri.
Pino Aprile, ibidem

Il settentrionale non ha bisogno di essere leghista; il meridionale al Nord non può farne a meno, se di scarsa radice. Ed è il più attivo nel sostenere un'esclusione che non escluda più lui, ma chi è come lui era.
Pino Aprile, ibidem

È accaduto che i meridionali abbiano fatto propri i pregiudizi di cui erano oggetto. E che, per un processo d'inversione della colpa, la vittima si sia addossata quella del carnefice. Succede quando il dolore della colpa che ci si attribuisce è più tollerabile del male subito.
Pino Aprile, ibidem

Noi non sappiamo più chi fummo. Ed è accaduto come agli ebrei travolti dall'Olocausto (il paragone non è esagerato: centinaia di migliaia, forse un milione di meridionali furono sterminati dalle truppe sabaude; da tredici a oltre venti milioni, secondo i conteggi, dovettero abbandonare la loro terra, in un secolo): molti scampati ai lager cominciarono a domandarsi se il male che li aveva investiti non fosse in qualche modo meritato.
Pino Aprile, ibidem

Se si dovesse giungere alla separazione Nord-Sud, in Italia, i conti andrebbero fatti, finalmente, e dovrebbero contemplare i danni e i furti dell'invasione e quelli di centocinquant'anni di strabismo di stato alpino. Il conto forse andrebbe fatto comunque, così almeno sapremmo se i meridionali devono smetterla di lamentarsi o i settentrionali non debbano cominciare a risarcire. In ogni caso, un po' di verità ci farebbe bene. A tutti.
Pino Aprile, Terroni, 2010

Lo sguardo lucido, cupo, scontroso nella gente del sud.
Francesco Burdin, Un milione di giorni, 2001

Siamo meridionali / e abbiamo stati tutti quanti abituati male / sospettate di noi, sospettate / fate fate pure, fate come vi pare / Siamo meridionali / dovete costruire le centrali nucleari / stiamo qua noi, approfittate di noi / che fate? non ne approfittate? / Siamo mezzi marocchini, e che voi!/ teniamo l'Africa vicino / e stampiamo creature brutte, nere, arricciulate / ci vengono naturalmente affumicate / Siamo meridionali / e teniamo tutti quanti la terza elementare / approfittate di noi che siamo ‘na razza ‘e merda / e sime abituate a perde'!/ Ghetto! allora è un ghetto! / ma dunque un ghetto! oh no no no, ghetto! / allora un ghetto! ma ci va stretto/ salvateci dal ghetto! / Siamo meridionali / siamo fatti alla maniera tradizionale / cardinali e vescovi, mezzi bianchi e mezzi neri / e quelli che non son preti so' carabinieri! / Sentite come parlamo male ah! / abbiamo nati a lu paisi meridionale / se ci date aiuto ci basta ‘nu mese/ ‘mparamme tutte quante ‘o piemontese: “neé!”/ Nui meridionali stamm' dappertutto / se ci date una mano ci pigliamo tutto / sime neri, brutti, inutili nei / e rumpimm' e palle peggio dell'ebrei / Nui meridionali sozzi comm' e ragni / coltiviamo pomodori dint' e vasch' e bagni / la fatica non ammazza chi la odia e chi la apprezza / e a nui meridionali ci puzza pecché... / ...pecché siamo meridionali / e teniamo 'na resistenza eccezionale / digiuniamo tutto il mese e chi se ne importa / campamm' cu' e canzune ‘a l’aneme e chi te muorto!/ Ghetto! allora è un ghetto! / ma dunque ghetto! oh no no no, ghetto! / allora un ghetto! ma ci va stretto... / oh no no no!/ Siamo meridionali... / e stamo bene uguale.../ e stiamo bene uguale senza neanche una lira / e già la polizia arresta chi respira / so' chiacchiere che dio s'è scordato di noi / noi stiamo bene uguale lo scrivono i giornali / e stiamo bene uguale in questa condizione / disperatamente alla ricerca di un nuovo padrone / fa bene alla psiche stare come l'animale/ noi stiamo bene uguale, noi stiamo bene uguale, / il Sud è una famiglia parastatale! / Ghetto! allora è un ghetto! ghetto! ghetto!/ allora un ghetto! ma ci va stretto... / maledetto maledetto ghetto!/ ghetto! ghetto! ghetto!/ allora ghetto! ma ci va stretto... / maledetto maledetto ghetto!
Mimmo Cavallo, Siamo meridionali, 1980

Quando gli antenati di quelli del Nord stavano ancora appesi agli alberi, i nostri, quelli del Sud, erano già froc*. Per diventare, infatti, simili a un Alcibiade o a un Petronio Arbitro ci vuole del tempo, e loro, poverini, tutto questo tempo non l'hanno avuto.
Luciano De Crescenzo, I pensieri di Bellavista, 2005

A meno di non essere eschimesi, si è sempre meridionali di qualcuno.
Luciano De Crescenzo, ibidem

Gli oltraggi subiti dalle popolazioni meridionali sono incommensurabili. Sono convinto di non aver fatto male, nonostante ciò non rifarei oggi la via dell'Italia meridionale, temendo di essere preso a sassate, essendosi colà cagionato solo squallore e suscitato solo odio.
Giuseppe Garibaldi, Lettera ad Adelaide Cairoli, 1868

Il problema meridionale non si risolve dentro lo Stato attuale, né dentro quelli che, senza contraddirlo radicalmente, lo seguiranno. Si risolverà soltanto fuori di essi, se sapremo creare una nuova idea politica e una nuova forma di Stato
Carlo Levi, Cristo si è fermato a Eboli, 1945

I meridionali hanno spesso qualità dissociali o antisociali: poco spirito di unione e di solidarietà, tendenza a ingrandire le cose o addirittura a celarle, per amore di falsa grandezza; per poco spirito di verità. [...] Manca lo spirito del lavoro nelle classi medie; manca la educazione industriale. Si sopporta che l'amministrazione e la politica siano spesso nelle mani di persone indegne, pure di averne piccoli vantaggi individuali. [...] Manca spesso la buona fede commerciale; manca più spesso ancora l'interesse di ogni cosa pubblica.
Francesco Saverio Nitti, L'Italia all'alba del secolo XX, 1901

Si è sempre i meridionali di qualcuno.
Ugo Ojetti, Cose viste, 1923/39

Lei aveva quella bellezza che non sarebbe mai sfiorita, quella rara ed autentica bellezza che ama circolare nelle vene e pompa al cuore sensualità, orgoglio, dignità, semplicità, genuinità, che solo alcune donne del sud posseggono.
Mirko Sbarra, Come battiti del mare. 2017

[Dopo il 1860] i poeti potevano pure scrivere del Sud come del giardino del mondo, la terra di Sibari e di Capri, ma di fatto la maggior parte dei meridionali vivevano nello squallore, perseguitati dalla siccità, dalla malaria e dai terremoti.
Denis Mack Smith, Storia d’Italia dal 1861 al 1997, 1997

Dopo XXI secoli la via che Roma aprì ad unire le genti del Mezzogiorno, si riapre oggi sulle antiche orme da Salerno a Reggio Calabria per continuare e completare fra il Settentrione e il Meridione d'Italia la grande via del traffico e del lavoro. 
Anonimo (Lapide posta all'inizio dell'autostrada a Reggio Calabria)

Note
  1. Fonte della citazione sconosciuta; se la conosci, segnalala ad Aforismario.
  2. Vedi anche aforismi, frasi e citazioni su: Calabria - Sicilia - Napoli - Brigantaggio - Mafia