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Aforismi, frasi e citazioni sulla Teologia

Raccolta di aforismi, frasi e citazioni sulla teologia e sui teologi. Il termine "teologia" deriva dal greco theos, Dio, e logos, discorso, e indica la disciplina filosofica che ha per oggetto la  divinità.
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Il più grande sforzo della teologia è stato sempre quello di scagionare Dio.
(Carlo Gragnani - Immagine: Tommaso d'Aquino, C. Crivelli, 1476)
La teologia è spesso noiosa e astratta, ma la storia di Dio è stata appassionante e intensa. 
Karen Armstrong, Storia di Dio, 1993

La teologia è la logica del diavolo.
[Theology is the logic of the Devil].
Jose Bergamin [1]

La teologia è la negazione di Dio. Che idea bizzarra, mettersi in cerca di argomenti per provare la sua esistenza! Tutti quei Trattati non valgono un’esclamazione di santa Teresa. Da quando la teologia esiste, non una sola coscienza ne ha ricavato una certezza in più, perché essa non è altro che la versione atea della fede. Il più modesto balbettio mistico è più vicino a Dio che la Summa theologica. Tutto ciò che è istituzione e teoria cessa di essere vivo. La Chiesa e la teologia hanno assicurato a Dio un’agonia duratura. Soltanto la mistica, di tanto in tanto, lo ha rianimato.
Emil Cioran, Lacrime e santi, 1937/86

Più i paradossi su Dio sono audaci, meglio ne esprimono l’essenza. Perfino le ingiurie gli sono più vicine della teologia o della meditazione filosofica.
Emil Cioran, Lacrime e santi, 1937/86

La teologia ha conservato per Dio solo il rispetto della maiuscola.
Emil Cioran, Il crepuscolo dei pensieri, 1940

Penso a quell'accademico dell’Europa centrale che interroga una delle sue allieve sulle prove dell’esistenza di Dio; lei snocciola: argomento storico, ontologico, ecc. Ma si affretta ad aggiungere: «Io, comunque, non ci credo». Il professore si irrita, riprende ad una ad una le prove; lei alza le spalle, persiste nella sua incredulità. A quel punto il maestro si alza, rosso di fede: «Signorina, le do la mia parola d’onore che Egli esiste!». Argomento che, da solo, vale tutte le Somme teologiche.
Emil Cioran, Sillogismi dell'amarezza, 1952

Senza Bach la teologia sarebbe priva di oggetto, la Creazione fittizia, il nulla perentorio.
Emil Cioran, Sillogismi dell'amarezza, 1952

Si dovrebbe dar credito soltanto alle spiegazioni forniteci dalla fisiologia e dalla teologia. Quel che c'è in mezzo ha scarsa importanza.
Emil Cioran, Il funesto demiurgo, 1969

Quel giorno parlavamo a tavola di «teologia». La cameriera, una contadina analfabeta, ascoltava in piedi. «Credo in Dio soltanto quando ho mal di denti» disse. Dopo un'intera vita, il suo intervento è il solo che io ricordi.
Emil Cioran, Squartamento, 1979

La metafisica e, a maggior ragione, la teologia sono di un antropomorfismo scandaloso. Entrambe si riducono a una suprema civetteria dell'uomo, in estasi di fronte al proprio genio. Appena si dà uno sguardo ai suoi vaneggiamenti non ce n'è uno che sfugga al ridicolo.
Emil Cioran, Quaderni, 1957/72 (postumo 1997)

In ultima analisi si può dire che la teologia è la sponda o l'emergenza critica della fede; critica verso le espressioni stesse della fede, nel senso che le costringe alla coerenza intrinseca; e critica verso la negazione o il rifiuto della fede, nel senso che li contesta esibendo le ragioni logiche e storiche della fede. All'interno della fede, la teologia si presenta così, nella sua dimensione propria, come essenzialmente «critica». 
Giuseppe Colombo, Perché la teologia, 1980 

Fede e teologia stanno insieme, però senza confondersi. La fede è una cosa e la teologia è un suo «prodotto» o «derivato». Consegue che senza la fede non può esservi teologia, come il tralcio senza la vite. Diversamente dalla fede che, in teoria, può stare senza la teologia, benché storicamente non sia mai accaduto. 
Giuseppe Colombo, L'ordine cristiano, 1993

La teologia è il tentativo di acchiappare in una stanza buia un gatto nero che non c'è, gridando: "L'ho preso!".
Pablo Cruz [1]

La più grande preoccupazione della teologia moderna è il ruolo del cristiano nel mondo. Preoccupazione singolare, visto che il cristianesimo insegna che il cristiano non ha alcun ruolo nel mondo.
Nicolás Gómez Dávila, In margine a un testo implicito, 1977/92

In seno alla Chiesa attuale, è «integralista» chi non ha capito che il cristianesimo ha bisogno di una teologia nuova; è «progressista » chi non ha capito che la nuova teologia deve essere cristiana.
Nicolás Gómez Dávila, Tra poche parole, 1977/92

La « teologia radicale » è una teologia da orto degli ulivi che non sfocia in rassegnazione alla volontà di Dio, ma alla volontà dell'uomo.
Nicolás Gómez Dávila, ibidem

Dato che la Chiesa Cattolica ha sempre mantenuto una distinzione netta tra ortodossia ed eresia, mentre il protestantesimo presenta una gamma di sfumature dottrinarie, la storia della teologia cattolica è meno interessante del monumento intellettuale che innalza, mentre la storia della teologia protestante è più interessante dell'edificio senza stile che costruisce.
Nicolás Gómez Dávila, Tra poche parole, 1977/92

Anche se intere generazioni di teologi hanno demonizzato certe teorie di Copernico, Galileo, Darwin, quando una conoscenza vale per tutti, la avalla anche il clero; allora ognuno ha il permesso di credere ciò che un tempo era eresia, e diventare comunque beato. Quello che conta non è infatti ciò che viene annunciato, ma chi lo annuncia. Ogni «nuova» teologia è un nuovo tentativo teologico di sopravvivenza.
Karlheinz Deschner, Sopra di noi... niente, 1997

L'arte, come la teologia, è una frode ben confezionata. 
Philip K. Dick, La trasmigrazione di Timothy Archer, 1982

Alle volte, coi libri di teologia e di filosofia, si fa una strenua fatica per capire che quanto si arriva a capire non valeva la pena di esser capito.
Carlo Dossi, Note azzurre, 1870/1907 (postumo 1912/64)

La teologia senza annuncio è vuota, e l'annuncio senza teologia è cieco. 
Gerhard Ebeling [1]

La fisica deve addirittura perseguire finalità teologiche, poiché deve proporsi non solo di sapere com'è la natura, ma anche di sapere perché la natura è così e non in un'altra maniera, con l'intento di arrivare a capire se Dio avesse davanti a sé altre scelte quando creò il mondo. 
Albert Einstein [1]

Gli uomini sono migliori della loro teologia.
Ralph Waldo Emerson, Saggi, 1841/44

In Occidente, la teologia della parola di Dio ha quasi ucciso la parola di Dio. 
Matthew Fox, In principio era la gioia, 1983

Una volta respinti i dogmi della teologia morale, come quasi tutti abbiamo fatto in quest’epoca di scienza e di libertà intellettuale, non resta più alcun modo di sapere perché si è in questo mondo e cosa ci si è venuti a fare. Il mistero del destino ci avvolge interamente nei suoi potenti arcani, e occorre effettivamente non pensare a nulla per non sentire crudelmente la tragica assurdità di vivere.
Anatole France, Il giardino di Epicuro, 1895

Tutto è peccato, ammesso che esso esista. È peccato soprattutto la teologia, perché usa il nome di Dio invano.
Joan Fuster, Giudizi finali, 1960-68

Tra le fonti delle molte menzogne che vengono diffuse nel mondo, una delle principali è la teologia. 
Mohandas Gandhi [1]

La teologia incupisce e raggela l'anima, che la fede illumina e riscalda.
Roberto Gervaso, La volpe e l'uva, 1989

La ragione critica ha eliminato la prova teleologica dell'esistenza di Dio; lo accettiamo. Ma ciò che non vale come prova deve valere per noi come sentimento, e noi richiamiamo quindi in vita tutti i pii tentativi di questo genere, dalla brontoteologia alla nifoteologia. Non dovremmo sentire nel lampo, nel tuono e nella tempesta la vicinanza di una forza onnipotente? Nel profumo dei fiori e nei tiepidi sussurri dell'aria un essere che ci si avvicina amorevolmente?
Johann Wolfgang Goethe, Massime e riflessioni, 1833 (postumo)

Il più grande sforzo della teologia è stato sempre quello di scagionare Dio.
Carlo Gragnani, A conti (quasi) fatti, 1989

Di per sé Dio non ha bisogno di alcuna teologia.
Martin Heidegger, Il concetto di tempo 1924

«Dio si scisse in una miriade di parti, per poter avere amici». Forse non è vero, ma suona bene... e non è più sciocco di ogni altra teologia.
Robert Anson Heinlein, Lazarus Long l'Immortale, 1973

Quella che per uno è teologia, per un altro è una grassa risata.
Robert Anson Heinlein, ibidem

La teologia non è ciò che sappiamo di Dio, ma ciò che non sappiamo della natura.
Robert Green Ingersoll [1]

La teologia non è che l'ignoranza delle cause naturali ridotta a sistema, nient'altro che un vasto tessuto di chimere e di contraddizioni.
Paul Henri Thiry d'Holbach, Il buon senso, 1772

La teologia potrebbe a giusta ragione esser definita «la scienza delle contraddizioni».
Paul Henri Thiry d'Holbach, ibidem

Teologia: una scienza altamente rispettata in ogni tempo, in ogni luogo, dalla maggioranza dei mortali: un oggetto che essi considerano come il più importante, il più utile, il più indispensabile per la felicità dei popoli. In realtà, basta darsi un po' da fare per mettere alla prova i principi sui quali si basa questa presunta scienza, e si sarà costretti a riconoscere che codesti principi, che erano giudicati incontestabili, non sono che ipotesi azzardate, immaginate dall'ignoranza, diffuse dallo stato d'animo esaltato o dalla malafede, adottate dalla pavida credulità, conservate dall'abitudine che non ragiona mai, riverite soltanto perché incomprensibili.
Paul Henri Thiry d'Holbach, Il buon senso, 1772

A forza di metafisicare, si è arrivati a fare di Dio un «puro spirito»; ma con ciò la teologia moderna ha fatto un passo in più che la teologia dei selvaggi?
Paul Henri Thiry d'Holbach, ibidem

C'è una scienza che ha per oggetto solamente cose incomprensibili. Al contrario di tutte le altre scienze, essa non si occupa che di ciò che non può essere percepito dai sensi. Hobbes la chiama «il regno delle tenebre». È un regno in cui tutto dipende da leggi opposte a quelle che gli uomini sono in grado di conoscere nel mondo che abitano. In questa strana regione, la luce non è altro che buio; l'evidente diviene dubbio o falso; l'impossibile diviene credibile; la ragione è una guida infedele, e il buon senso si trasforma in delirio. Questa scienza si chiama teologia, e questa teologia è un insulto continuo alla ragione umana.
Paul Henri Thiry d'Holbach, Il buon senso, 1772

Per mettere in chiaro i veri princìpi della morale, gli uomini non hanno bisogno né di teologia, né di rivelazione, né di divinità: hanno bisogno solamente del buon senso.
Paul Henri Thiry d'Holbach, ibidem

Troppo a lungo i maestri dei popoli hanno fissato gli occhi al cielo: li rivolgano una buona volta alla terra. Stanco di una teologia incomprensibile, di favole ridicole, di misteri impenetrabili, di cerimonie puerili, l'intelletto umano si occupi di cose naturali, di oggetti intelligibili, di verità accessibili ai sensi, di conoscenze utili. Si facciano scomparire le vane chimere che tengono imprigionati i popoli, e ben presto idee conformi a ragione verranno da sé a collocarsi in cervelli che si credeva fossero destinati per sempre all'errore.
Paul Henri Thiry d'Holbach, Il buon senso, 1772

Se ci capita per le mani qualche volume, per esempio di teologia o di metafisica scolastica, domandiamoci: contiene qualche ragionamento astratto sulla quantità o sui numeri? No. Contiene qualche ragionamento sperimentale su questioni di fatto e di esperienza? No. E allora gettiamolo nel fuoco, perché non contiene che sofisticherie e inganni.
David Hume, Ricerca sull'intelletto umano, 1748

Descrivere la realtà per quello che è, fetori e marcescenze comprese; onestà intellettuale, disincanto, aderenza alla vita concreta senza evaderne in cerca di consolazioni a buon mercato, distacco dalle attese soggettive, obbedienza al reale, attenzione verso la continua rivelazione della vita qui e ora, legarsi al presente e non al passato: io penso che la teologia cristiana abbia molto da imparare da questi modi di disporre la mente, soprattutto quando a essere in questione è il suo oggetto supremo, il motivo stesso del suo esistere, cioè l'essere e il concetto di Dio.
Vito Mancuso, Io e Dio, 2011

Io penso che la teologia cristiana abbia bisogno di empirismo, di fedeltà all'esperienza reale. Infatti i voli pindarici e metafisici in cui si perdevano i discepoli del saggio cinese nel descrivere un pesce morto non sono diversi dai voli dei teologi cristiani nel parlare di Dio. Quante ingenue proiezioni della paura di vivere, illazioni prive di fondamenti logici e storici, studiati calcoli della ragione politica. Tutto questo (insieme naturalmente a tanta verità, sapienza, luce) si può rintracciare nei duemila anni di pensiero racchiudibili genericamente sotto l'etichetta di «teologia cristiana».
Vito Mancuso, Io e Dio, 2011

L'emozione è fredda davanti alla dimostrazione perfetta di enunciati senza ombre. Il nostro spirito desidera l'incertezza teologica, il mistero.
Fausto Melotti, Linee, 1975/78

Teologia. Il tentativo di spiegare l’inconoscibile nei termini di ciò che non vale la pena conoscere.
Henry Louis Mencken, A Book of Burlesques, 1916

Il punto è: Dio potrebbe superare un esame di teologia?
Malcolm Muggeridge, Muggeridge through the microphone, 1969

La teologia è una figlia della filosofia che cerca di uccidere la madre.
Giovanni Battista Niccolini, in Atto Vannucci, Ricordi della vita e delle opera di G. B. Niccolini, 1866

Tutta la teologia è basata sul fatto che dell'uomo degli ultimi quattro millenni si parla come di un uomo eterno, al quale tendono
naturalmente dalla loro origine tutte le cose del mondo. Ma tutto è divenuto ; non ci sono fatti eterni: cosi come non ci sono verità assolute. Per conseguenza il filosofare storico è da ora in poi necessario, e con esso la virtù della modestia.
Friedrich Nietzsche, Umano troppo umano, 1878

Teologia, o la corruzione della ragione a causa del «peccato originale».
Friedrich Nietzsche, Il crepuscolo degli idoli, 1888

Dio è morto soffocato dalla teologia.
Friedrich Nietzsche, Frammenti postumi, 1869/89

Con il dogma trinitario delle tre persone in un’unica sostanza, formulato per la prima volta nel III secolo da Tertulliano596 (al quale, non a caso, è attribuito il motto credo quia absurdum, “credo perché è assurdo”), la teologia cristiana abbandona così definitivamente il terreno della logica e del buon senso, incamminandosi su un percorso che la porterà nel corso dei secoli a impelagarsi in un crescendo pirotecnico di associazioni libere sempre più surreali e imbarazzanti, per non diventare altro, come dirà Jorge Luis Borges, che «un ramo della letteratura fantastica».
Piergiorgio Odifreddi, Perché non possiamo essere cristiani, 2007

I sostenitori di Dio dispongono persino di una disciplina interamente consacrata a studiare i nomi di Dio, i suoi fatti e le sue gesta, i suoi detti memorabili, i suoi pensieri, le sue parole - perché parla! - e le sue azioni, i suoi pensatori fidati e stipendiati, i suoi professionisti, le sue leggi, i suoi turiferari, i suoi difensori, i suoi sicari, i suoi dialettici, i suoi retori, i suoi filosofi - e sì... -, i suoi scagnozzi, i suoi servitori, i suoi rappresentanti sulla terra, le sue istituzioni indotte, le sue idee, i suoi diktat e altre fanfaluche: la teologia, la disciplina del discorso su Dio.
Michel Onfray, Trattato di Ateologia, 2005

La teologia è una scienza, ma di quante scienze è composta?
Blaise Pascal, Pensieri, 1670 (postumo)

Dal contrasto delle opinioni più stravaganti su delle questioni insolubili, su dei testi che non si capiscono, nacque la teologia, scienza che possiamo definire scienza dell'infinitamente assurdo.
Pierre-Joseph Proudhon, Che cos'è la proprietà?, 1840

Il male può coinvolgere nel suo destino di distruzione Dio stesso: Dio teme questo dopo il peccato di Adamo (Gn 3, 22), e prima della costruzione della torre di Babele (Gn 11, 6-7), ma la teologia l’ha ignorato da sempre, non poteva non ignorarlo.
Sergio Quinzio, Dalla gola del leone, 1980

Da duemila anni ci stiamo difendendo dall'accettare fino in fondo la morte di Dio sulla croce. La stessa « teologia della morte di Dio » l’ha elusa, trasformandola in celebrazione di umanistici trionfi mondani.
Sergio Quinzio, Dalla gola del leone, 1980

Guardate gli occhi di un cane che muore, e vergognatevi della vostra presuntuosa teologia.
Sergio Quinzio, ibidem

Nemico dei libri, Francesco non elaborò esplicitamente nessuna teologia, e tuttavia l'unica vera novità teologica accaduta in venti secoli comincia a manifestarsi in lui.
Sergio Quinzio, La croce e il nulla, 1984

È stato spesso ironizzato sul fatto che in ogni ministero è sempre attivo ed efficace un ideale «Ufficio Complicazioni Affari Semplici», sede beata e sognata da ogni burocrate. Anche certa teologia non scherza e, con la scusa di ammonirci sulla ricchezza e profondità del mistero e della trascendenza, ci rifila tomi oscuri e indecifrabili, paginate in cui il Dio unico che si esprime con un Io personale netto e nitido si trasfigura in un gorgo oscuro o in «un arruffio di fili di cui non si trova il bandolo», come si diceva del dio sumerico Enlil.
Gianfranco Ravasi, Le parole del mattino, 2011

La teologia assomiglia un po’ al lavoro del cuoco: un po’ di conoscenza della Scrittura; un po’ di conoscenza della storia della chiesa e di quello che hanno scritto gli altri; un po’ di conoscenza di quello che scrivono anche i filosofi e gli uomini di cultura. Tutto questo, se messo assieme nella maniera giusta, permette di comprendere come parlare in maniera un po’ più adeguata del Signore.
Giuseppe Ruggieri, Prima lezione di teologia, 2011

Per dare un’idea di cosa sono state quelle pseudo-filosofie o, meglio ancora, quelle forme di speculazione teologica che prendono il nome di “patristica” e di “scolastica” (insieme al meno noto ”occasionalismo”, i punti piú bassi mai toccati dalla filosofia occidentale), non c’è forse immagine piú adatta di quella che uno degli scolastici piú rappresentativi, il “bue” Tommaso d’Aquino, diede – seppure con diversa intenzione – della sua stessa filosofia poco prima di morire: «Tutto ciò che ho scritto mi sembra paglia».
Giovanni Soriano, Malomondo, 2013

La teologia non è ancella della ragione, né la ragione della teologia. 
Baruch Spinoza, Trattato teologico-politico, 1670

Dire che la teologia cristiana ha fornito l'humus culturale e filosofico per la nascita delle scienze non interessa quasi a nessuno, mentre dire, in modo impertinente, che scienza e teologia sono eternamente in lotta, o che il cristianesimo è irrazionale, fa vendere i libri. 
Giuseppe Tanzella-Nitti, intervista di Luigi Dell'Aglio, su Avvenire, 2009

La teologia è lo studio dell'inesistente: un Vecchio rabbioso e cattivo, spuntato come un fungo velenoso dal cervello di degenerati.
Fernando Vallejo, La puttana di Babilonia, 2007

La teologia è lo studio, e non la scienza di Dio e delle cose divine
Voltaire, Dizionario filosofico, 1764
Non è possibile essere teologi senza essere santi. (Hans Urs von Balthasar)
Non è possibile essere teologi senza essere santi.
Hans Urs von Balthasar, Sorelle nello Spirito, 1974

Mentre ascoltate Bach, vedete germinare Dio. L’opera di Bach è generatrice di divinità. Dopo un oratorio, una cantata o una Passione, Dio deve esistere. Altrimenti, tutta l’opera del Cantor non sarebbe che un’illusione lacerante. ...Pensare che tanti teologi e filosofi hanno sprecato notti e giorni a cercare prove dell’esistenza di Dio, dimenticando la sola...
Emil Cioran, Lacrime e santi, 1937/86

Si incontra la Sottigliezza nei teologi. Non potendo provare quello che affermano, sono obbligati a operare tante distinzioni da sviare la mente: ed è proprio ciò che vogliono. Quale virtuosismo occorre per classificare gli angeli in decine di specie! Lasciamo perdere Dio: la sua « infinità», logorandoli, ha fatto cadere in deliquio molti cervelli.
Emil Cioran, Sillogismi dell'amarezza, 1952

Di tutto ciò che i teologi hanno concepito, le sole pagine leggibili e le sole parole vere sono quelle dedicate all'Avversario. Come cambia il loro tono, come si infiamma la loro vena quando girano le spalle alla Luce per occuparsi delle Tenebre! Si direbbe che ridiscendano nel loro elemento, che riscoprano se stessi. Possono finalmente odiare, sono autorizzali: non si tratta più di un mormorio sublime né di ritornelli edificanti. L’odio può essere vile; tuttavia disfarsene è più pericoloso che abusarne. Nella sua grande saggezza, la Chiesa ha risparmiato ai suoi questo genere di rischi: per soddisfare i loro istinti, li aizza contro il Maligno; essi vi si aggrappano e lo rosicchiano: per fortuna, è un osso inesauribile... Se fosse loro tolto, soccomberebbero al vizio o all’apatia.
Emil Cioran, Sillogismi dell'amarezza, 1952

Non è facile parlare di Dio quando non si è né credenti né atei: ed è questo probabilmente il dramma di tutti noi, compresi i teologi: il non poter essere più né l'uno né l'altro.
Emil Cioran, L'inconveniente di essere nati, 1973

Non appena ci si pongono certi problemi cosiddetti filosofici e si usa l'inevitabile gergo, si assume un'aria superiore, aggressiva, e questo in un ambito in cui, essendo di rigore l'insolubile, dovrebbe esserlo anche l'umiltà. Tale anomalia è solo apparente. Più i problemi che si affrontano sono rilevanti e più si perde la testa: si finisce persino con l'attribuire a se stessi le dimensioni di quei problemi. Se l'orgoglio dei teologi è ancora più spocchioso di quello dei filosofi è perché non ci si occupa impunemente di Dio: arrivano al punto di arrogarsi, loro malgrado, alcuni dei suoi
attributi, i peggiori si intende.
Emil Cioran, L'inconveniente di essere nati, 1973

Il Dio di certi teologi cattolici è a stento un opulento erede del demiurgo platonico. Sebbene implicitamente professino la creazione ex nihilo, questi teologi reintroducono nel loro schema
cosmogonico una materia originaria, poiché sottomettono a modelli estrinseci il divino vasaio, affermando che Dio vuole il bene perché è bene, invece di insegnare che il bene è bene perché Dio lo vuole.
Nicolás Gómez Dávila, Tra poche parole, 1977/92

Nessuno è spudorato quanto un teologo. 
Karlheinz Deschner, Sopra di noi... niente, 1997

La nostra credenza non è più racchiusa negli antichi dogmi. Per noi, il Verbo non si è rivelato soltanto sulla montagna sacra di cui parla la Scrittura. Il cielo dei teologi ci appare ormai popolato di vani fantasmi.
Anatole France, Il giardino di Epicuro, 1895

Se Gesù fosse stato un teologo, il cristianesimo non sarebbe mai nato.
Roberto Gervaso, Il grillo parlante, 1983

I teologi, non potendo spiegare Dio con la ragione, lo rendono incomprensibile con i dogmi.
Roberto Gervaso, La volpe e l'uva, 1989

Se mai dovessi credere nel Dio dei cristiani, che me ne farei di un Cristianesimo privato della sua componente escatologica e ridotto a una qualche versione di platonismo, magari riverniciata con estrapolazioni – più o meno vaghe – tratte alla rinfusa dalla fisica quantistica, dalla cosmologia del Big Bang o dalla biologia postdarwiniana? Aveva ragione Heidegger: Dio non ha bisogno di teologi siffatti. Modestamente, neanch'io.
Giulio Giorello, Senza Dio, 2010

Ci sono teologi che vorrebbero che al mondo ci fosse stato un uomo solo, il quale Dio avrebbe redento; giacché allora non ci sarebbero potuti essere degli eretici.
Johann Wolfgang Goethe, Massime e riflessioni, 1833 (postumo)

I teologi sotto la loro pelliccia di pecora sono dei lupi feroci. 
Johann Wolfgang Goethe [1]

A forza di sottilizzare, il teologo moderno diventa altrettanto incomprensibile a se stesso quanto agli altri.
Paul Henri Thiry d'Holbach, Il buon senso, 1772

I selvaggi che abitano il Paraguay si considerano discendenti dalla Luna, e li consideriamo degli imbecilli. I teologi europei si considerano discendenti da un puro spirito. Questa pretesa è molto più ragionevole?
Paul Henri Thiry d'Holbach, ibidem

I teologi trattano gli uomini come fanciulli, che non fanno mai obiezioni sulla veridicità dei racconti che ascoltano.
Paul Henri Thiry d'Holbach, ibidem

Non è davvero strano il modo di ragionare dei teologi? Inventano dei fantasmi; li costruiscono mettendo insieme contraddizioni; dopo di che, assicurano che il partito più sicuro è di non dubitare dell'esistenza di questi fantasmi inventati da loro stessi! Seguendo questo metodo, non c'è alcuna assurdità a cui non sia più sicuro credere che non credere.
Paul Henri Thiry d'Holbach, ibidem

Per annientare l'esistenza d'un Dio, basta pregare un teologo di parlarne: appena egli ne dice una parola, la più semplice riflessione ci mostra che ciò che egli dice è incompatibile con l'essenza da lui attribuita al suo Dio.
Paul Henri Thiry d'Holbach, ibidem

Strani ragionatori sono i teologi! Dal momento che non possono indovinare le cause naturali delle cose, inventano delle cause che essi chiamano «soprannaturali»; immaginano spiriti, cause occulte, agenti inesplicabili, o piuttosto parole molto più oscure delle cose che tentano di spiegare.
Paul Henri Thiry d'Holbach, ibidem

Tutti i teologi di questo mondo, dipingendo Dio, non dipingono nient'altro che una grande chimera, sulle fattezze della quale essi non sono mai d'accordo fra loro, che ciascuno aggiusta a modo suo, e che non esiste che nel suo proprio cervello.
Paul Henri Thiry d'Holbach, ibidem

Un filosofo, parlando dei teologi, ha detto molto argutamente che "essi hanno trovato la soluzione del famoso problema di Archimede: un punto nel cielo, appoggiandosi al quale essi muovono il mondo".
Paul Henri Thiry d'Holbach, Il buon senso, 1772

Teologo è chi mira più in alto della pura economia di sussistenza e conosce la scienza del superfluo, il mistero delle fonti inesauribili che sempre si trovano vicino a noi.
Ernst Jünger, Trattato del Ribelle, 1951

Per me è un enigma come un teologo possa venir lodato perché, dopo lunghi sforzi, è arrivato a non credere più ai dogmi. Mentre mi è sempre sembrato che meritasse un vero riconoscimento, come per un atto di eroismo, l'impresa di coloro che, dopo lunghi sforzi, sono giunti a credere ai dogmi.
Karl Kraus, Detti e contraddetti, 1909

I cosiddetti matematici di professione, forti dell'immaturità degli altri individui, hanno ottenuto una fama di profondità molto simile alla fama di santità di cui godono i teologi
Georg Lichtenberg, Scritti postumi, 1800/06

Nessuno che affronti i fatti apertamente, senza il condizionamento delle credenze mitiche del passato, potrebbe realmente ravvisare nell’universo una minima traccia delle stravaganti, ridicole, improbabili e azzardate supposizioni in cui credono i teologi tradizionali.
H. P. Lovecraft, Lettere, 1915-1937

Un filosofo è un uomo cieco, in una stanza buia, che cerca un gatto nero che non c’è. Un teologo è l’uomo che riesce a trovare quel gatto.
Henry Louis Mencken (attribuito anche a Bertrand Russell - vedi "Citazioni errate" su Aforismario)

I teologi, per render chiara la teologia, hanno reso oscura la filosofia.
Charles-Louis de Montesquieu, I miei pensieri, 1716/55 (postumo 1899/01)

Chi ancora oggi si cura dei teologi - all'infuori dei teologi?
Friedrich Nietzsche, Umano troppo umano, 1878

L'istinto teologico è la forma propriamente sotterranea e più estesa di falsità che esista sulla terra. Quel che un teologo avverte come vero, non può non essere falso: si ha in ciò quasi un criterio di verità. È il suo più profondo istinto di conservazione a vietargli che la realtà in un qualche punto venga in onore o anche soltanto prenda la parola.
Friedrich Nietzsche, L'Anticristo, 1888

L'assoggettamento alla menzogna - indovino da ciò chiunque sia predestinato a diventare teologo.
Friedrich Nietzsche, ibidem

Oggi che specialmente noi immoralisti, con tutta la nostra forza, torniamo a cavar dal mondo il concetto di colpa e quello di pena, e cerchiamo di purificare da essi psicologia, storia, natura, istituzioni e sanzioni sociali, non esistono ai nostri occhi avversari più radicali dei teologi, i quali col concetto dell'«ordine etico del mondo » continuano ad appestare l'innocenza del divenire per mezzo della «pena » e della «colpa». Il cristianesimo è una metafisica del boia...
Friedrich Nietzsche, Il crepuscolo degli idoli, 1888

La parola di Gesù – passando dagli apostoli ai martiri, ai padri greci e latini, ai monaci, ai teologi scolastici, ai canonisti e ai casuisti, agli esegeti eruditi e ai ripetitori automatici – è giunta fino a noi deturpata e quasi irriconoscibile. Eppure conserva un peso e un fascino, e in definitiva intorno a questa parola – che anche se depotenziata e sviata rimane l’ultima esigua base comune del discorso umano – si giocano ancora gli estremi dilemmi del mondo.
Sergio Quinzio, Cristianesimo dell'inizio e della fine, 1967

I teologi della morte di Dio sono già usciti di scena, dopo la loro breve ma vistosa apparizione qualche anno fa su palcoscenici soprattutto americani. Eppure hanno avuto un loro ruolo, hanno veramente concluso la storia della teologia, dissolvendola.
Sergio Quinzio, La croce e il nulla, 1984

La situazione testimoniata dai teologi atei è assurda com’è assurda una teologia ateo-logica e a-teologica. Parlare della morte di Dio è in realtà per loro un modo di parlare ancora di Dio, l’ultimo.
Sergio Quinzio, La croce e il nulla, 1984

La teologia è una scienza magnifica, sono i teologi che sono noiosi.
Marta Robin [1]

I teologi più ortodossi dicono che Dio aveva un motivo per concepire determinate leggi invece di altre: e cioè creare il migliore universo. A quanti, però, questo universo sembra il migliore?
Bertrand Russell, Perché non sono cristiano, 1927

Fin quando ogni pazzo, ogni teologo, ogni baciapile e ogni gazzettiere potrà permettersi di intendere e di applicare la parola di Dio secondo come gli garba al momento, qualsiasi discussione su questioni religiose rimarrà sterile.
Arthur Schnitzler, Il libro dei motti e delle riflessioni, 1927

Sono davvero soltanto le donne a tornare sempre alla loro prima parola, «quando si è predicata per ore la ragione», come dice Shakespeare? I filosofi e soprattutto i teologi non fanno forse la stessa cosa?
Arthur Schnitzler, Il libro dei motti e delle riflessioni, 1927

Il medico vede l'uomo in tutta la sua debolezza; il giurista, in tutta la sua malvagità; il teologo, in tutta la sua stupidità.
Arthur Schopenhauer, Parerga e paralipomena, 1851

Chi vuol essere razionalista, dev'essere un filosofo, e come tale emanciparsi da ogni autorità, andare avanti e non lasciarsi spaventare da nulla. Se, invece, si vuol essere un teologo, bisogna essere coerenti e non abbandonare il fondamento dell'autorità, nemmeno quando essa ci obbliga a credere ciò che non si può capire. Non si può servire due padroni: dunque o si serve la ragione o la Scrittura.
Arthur Schopenhauer, Parerga e paralipomena, 1851

I filosofi sostengono la perfezione della natura e negano la perfezione soprannaturale; i teologi, al contrario, conoscono il difetto della natura, la necessità della grazia e la perfezione soprannaturale. 
Duns Scoto, Opus Oxoniense, 1300/04

Ai teologi del Totalmente Altro: Dio è il Totalmente Questo.
Manlio Sgalambro, Del pensare breve, 1991

Silete Theologi! Se rubi ti arrestano; se affermi che esiste Dio è solo un'opinione. Ciò mi ha sempre meravigliato.
Manlio Sgalambro, Del pensare breve, 1991

Un prete teologo è ridicolo quanto lo sarebbe un folle che facesse lo psichiatra.
Giovanni Soriano, Maldetti, 2007

Le patetiche arrampicate sugli specchi compiute nel corso dei secoli dai teologi nel campo della teodicea, derivano dal fatto che essi hanno sempre trovato molto piú semplice – oltre che piú conveniente – tentare di conciliare l’esistenza di un dio “buono e giusto” con la presenza del male nel mondo, piuttosto che provare a conciliare la loro stessa esistenza con l’assenza di un dio.
Giovanni Soriano, Malomondo, 2013

Qualunque pensatore che, in parole o scritti, oggi – dopo Feuerbach, dopo Darwin, dopo Nietzsche, dopo Freud, dopo Carnap – abbia ancora l’improntitudine di nominare il nome di dio invano, cioè come se la parola “dio” indicasse un’entità in qualche modo “reale” e non un atavico errore d’interpretazione della realtà, non dovrebbe potersi fregiare del titolo di “filosofo”, ma, piuttosto, dovrebbe essere relegato nella piú infima categoria di ciarlatani che esiste nel campo della metafisica, quella dei “teologi”.
Giovanni Soriano, Malomondo, 2013

Il teologo è il donchisciotte della filosofia: un patetico e ridicolo metafisico che si dibatte tra problemi inesistenti –  che si ostina a considerare fondamentali per la salvezza dell’anima – senza che, peraltro, riesca mai a uscirne vittorioso.
Giovanni Soriano, L'inconveniente umano, 2022

L'uomo porta in sé tutto ciò che occorre per umiliarlo; cosa di cui i Padri della Chiesa e i teologi hanno abusato.
Paul Valéry, Mélange 1939

Come potrebbero i teologi negare l’esistenza di Dio, visto che ci campano sopra?
Anacleto Verrecchia, Rapsodia viennese, 2003

I teologi del paganesimo non ebbero opinioni da imporre pubblicamente, poiché il pregio delle loro opinioni consisteva nell'essere tenute segrete; e tutte le religioni furono pacifiche. Se i teologi cristiani si fossero comportati nello stesso modo, si sarebbero guadagnati un maggior rispetto.
Voltaire, Dizionario filosofico, 1764

Il popolo non è fatto per sapere se il verbo generato è consustanziale al suo generatore; se esso sia una persona con due nature, o una natura con due persone, o una persona e una natura; se sia disceso all'inferno per effectum, e nel limbo per essentiam; se il suo corpo venga mangiato insieme agli accidenti del pane soltanto o insieme alla materia del pane; se la sua grazia sia versatile, sufficiente, concomitante, necessitante nel senso composto o nel senso diviso. Nove uomini su dieci, che si guadagnano da vivere con il lavoro delle proprie mani, ci capiscono poco di questi problemi; i teologi, che non li capiscono meglio, visto che li indagano da tanti anni senza mettersi d’accordo, e che continueranno a litigare, avrebbero certamente fatto meglio a stendere un velo tra sé e i profani.
Voltaire, Dizionario filosofico, 1764

Il teologo sa perfettamente che, secondo san Tommaso, gli angeli sono corporei rispetto a Dio; che l’anima riceve il proprio essere nel corpo; che l’uomo ha l’anima vegetativa, sensitiva e intellettiva; Che l’anima è tutta in tutto, e tutta in ogni parte; Che è la causa efficiente e formale del corpo; Che è all’ultimo rango nella nobiltà delle forme; Che l’appetito è una potenza passiva; Che gli arcangeli occupano un posto intermedio tra gli angeli e i principati; Che il battesimo rigenera per se stesso e per accidente; Che il catechismo non è sacramento, ma sacramentale; Che la certezza dipende dalla causa e dal soggetto; Che la concupiscenza è l’appetito della dilettazione sensibile; Che la coscienza è un atto, e non una potenza. L’angelo della scolastica ha scritto circa mille belle pagine in questo stile. Un giovane tonsurato passa tre anni a ficcarsi in testa queste sublimi conoscenze, dopodiché riceve il tocco di dottore della Sorbona, e non del manicomio!
Voltaire, Dizionario filosofico, 1764

Note
  1. Fonte della citazione sconosciuta; se la conosci, segnalala ad Aforismario.
  2. Vedi anche aforismi, frasi e citazioni su: Metafisica - Religione - Dio - Esistenza di Dio