Aforismi, frasi e proverbi sullo Scoiattolo
Raccolta di aforismi, frasi e proverbi sugli scoiattoli (in inglese: squirrel). Lo scoiattolo è un roditore arboricolo, comune nei nostri boschi, caratteristico per la sua agilità, il pelame rossastro o bruno, la lunga coda eretta. Ama stare sulle conifere ricavando dalle pigne l’alimento, ma si nutre di nocciole, noci, ghiande, uova d’uccelli, pinoli, mandorle e germogli. Vive in buchi di tronchi dove stiva rifornimenti per l’inverno. [Carlo Lapucci, Dizionario dei proverbi italiani © Mondadori 2007].
Come introduzione a questa raccolta di citazioni, riportiamo una descrizione dello scoiattolo scritta da Anacleto Verrecchia: "La giornata dello scoiattolo, specialmente quando fa caldo, è ben ripartita. Dalle prime luci dell’alba fin verso le dieci, va in cerca di cibo, saltella e gioca. È questo il momento in cui spiega maggiore grazia e vivacità. Poi lavora, nel senso che ispeziona accuratamente i luoghi in cui ha nascosto le scorte di cibo. Se nota che uno dei nascondigli è stato scoperto da altri animali, o soltanto smosso dal becco di qualche uccello, dissotterra immediatamente la scorta e va a nasconderla in un altro posto. Né c’è pericolo che non sappia ritrovare i diversi nascondigli. Quale organo lo guida così bene nell'orientarsi? La sua previdenza nel fare scorte di cibo per la stagione brutta è proverbiale. Non pensa solo a soddisfare la fame del momento, come di solito fanno gli animali, ma si preoccupa anche del futuro. Del cibo che trova non prende solo la parte che gli occorre per il giorno o per l’ora, ma se lo porta via tutto, distribuendolo in vari nascondigli. Questo presuppone capacità di astrazione. Prima di nascondere una noce, la gira e rigira per accertarsi che sia buona. Difficilmente gli scoiattoli più adulti contendono il cibo a quelli più giovani. Inoltre, se uno scoiattolo sta mangiando, gli altri non si avvicinano. C’è una forma di rispetto per la proprietà altrui e di cavalleria per i più deboli. Ma c’è anche un vero e proprio altruismo. È stato notato che alcuni scoiattoli arrivano al punto di raccogliere funghi e di metterli a seccare sui rami, dove, in caso di necessità, possano trovarli e mangiarli anche gli altri. Avvertono con molto anticipo i cambiamenti atmosferici, al che è forse legata la loro cura nel mettere da parte le provviste. [...] Non sopportano né il clima troppo caldo né quello troppo umido. Quando arriva la bufera, da essi avvertita in anticipo, si cacciano nel nido, dove non di rado accolgono anche gli altri. Poi ne chiudono accuratamente l’entrata e aspettano che il cattivo tempo passi. L’entrata del nido è rivolta verso il basso, in modo che non possa entrarvi l’acqua. Rispetto ai punti cardinali, si trova generalmente a oriente. Ex oriente lux. È soprattutto nella costruzione del nido che lo scoiattolo rivela la sua intelligenza. Contrariamente a quel che si crede, esso non viene fatto nelle cavità degli alberi, bensì in cima e su frasche molto leggere. E se ne capisce il motivo, se si pensa che il nemico più pericoloso è la martora (o faina che fa lo stesso), la quale si arrampica altrettanto bene; ma, essendo più pesante, non può andare su frasche che non la reggerebbero. La lotta fra i due animali è spettacolare. Se non ha altra via di scampo, lo scoiattolo ricorre alla sua arma di difesa, che consiste nello spiccare voli da grandi altezze senza il minimo danno. La lunga coda gli serve nello stesso tempo da timone e da freno, così come in altre occasioni gli serve da parasole e perfino da parapioggia. Del resto lo stesso nome greco di scoiattolo, cioè σκίουρος, significa «che si fa ombra con la coda». Insomma, una coda polivalente. Ma la martora che cosa fa, quando lo scoiattolo vola giù dall'albero? Ridiscende velocemente lungo il tronco e continua a inseguirlo sugli altri alberi. Così può accadere che lo scoiattolo, più agile ma anche meno resistente, alla fine si stanchi ed è fatta. Un’altra caratteristica di questo «gentile animaletto», come lo chiama il Buffon, è l’estrema pulizia, non solo perché passa molto tempo a lindarsi il pelo, ma anche perché, qualunque siano le condizioni atmosferiche, va a fare i suoi bisogni lontano dal nido. Per quel che riguarda la vita sessuale, gli scoiattoli si accoppiano due volte all'anno. I più vecchi sembrano più focosi dei più giovani, perché si accoppiano prima. La femmina, simile a Brunilde, si concede solo al più forte: la potenza dell’istinto sessuale, negli animali come negli uomini, la vince su tutto. Pare che gli resti anche fedele, e senza paura delle botte. La lotta fra i contendenti in preda alla fregola può diventare, a volte, cruenta. La nidiata primaverile è solitamente più numerosa della seconda. Spesso la madre le riunisce insieme e così si può vedere una banda di scoiattoli che vanno in giro ad apprendere il difficile mestiere di vivere. Sorprendente l’abilità con cui rompono rapidamente il guscio di una noce. Prima vi fanno due buchi, poi, con una tecnica simile a quella dei chiodi ad espansione, vi cacciano dentro i lunghi incisivi e fanno saltare il guscio. Tutto si svolge in pochissimo tempo. I più adulti divorano una noce in un tempo inferiore a quello che un ghiottone impieghi per mangiare un gamberetto. [Diario del Gran Paradiso, 1997].
Su Aforismario trovi altre raccolte di citazioni correlate a questa sui topi, i criceti, la lepre, il coniglio e la talpa.
Come introduzione a questa raccolta di citazioni, riportiamo una descrizione dello scoiattolo scritta da Anacleto Verrecchia: "La giornata dello scoiattolo, specialmente quando fa caldo, è ben ripartita. Dalle prime luci dell’alba fin verso le dieci, va in cerca di cibo, saltella e gioca. È questo il momento in cui spiega maggiore grazia e vivacità. Poi lavora, nel senso che ispeziona accuratamente i luoghi in cui ha nascosto le scorte di cibo. Se nota che uno dei nascondigli è stato scoperto da altri animali, o soltanto smosso dal becco di qualche uccello, dissotterra immediatamente la scorta e va a nasconderla in un altro posto. Né c’è pericolo che non sappia ritrovare i diversi nascondigli. Quale organo lo guida così bene nell'orientarsi? La sua previdenza nel fare scorte di cibo per la stagione brutta è proverbiale. Non pensa solo a soddisfare la fame del momento, come di solito fanno gli animali, ma si preoccupa anche del futuro. Del cibo che trova non prende solo la parte che gli occorre per il giorno o per l’ora, ma se lo porta via tutto, distribuendolo in vari nascondigli. Questo presuppone capacità di astrazione. Prima di nascondere una noce, la gira e rigira per accertarsi che sia buona. Difficilmente gli scoiattoli più adulti contendono il cibo a quelli più giovani. Inoltre, se uno scoiattolo sta mangiando, gli altri non si avvicinano. C’è una forma di rispetto per la proprietà altrui e di cavalleria per i più deboli. Ma c’è anche un vero e proprio altruismo. È stato notato che alcuni scoiattoli arrivano al punto di raccogliere funghi e di metterli a seccare sui rami, dove, in caso di necessità, possano trovarli e mangiarli anche gli altri. Avvertono con molto anticipo i cambiamenti atmosferici, al che è forse legata la loro cura nel mettere da parte le provviste. [...] Non sopportano né il clima troppo caldo né quello troppo umido. Quando arriva la bufera, da essi avvertita in anticipo, si cacciano nel nido, dove non di rado accolgono anche gli altri. Poi ne chiudono accuratamente l’entrata e aspettano che il cattivo tempo passi. L’entrata del nido è rivolta verso il basso, in modo che non possa entrarvi l’acqua. Rispetto ai punti cardinali, si trova generalmente a oriente. Ex oriente lux. È soprattutto nella costruzione del nido che lo scoiattolo rivela la sua intelligenza. Contrariamente a quel che si crede, esso non viene fatto nelle cavità degli alberi, bensì in cima e su frasche molto leggere. E se ne capisce il motivo, se si pensa che il nemico più pericoloso è la martora (o faina che fa lo stesso), la quale si arrampica altrettanto bene; ma, essendo più pesante, non può andare su frasche che non la reggerebbero. La lotta fra i due animali è spettacolare. Se non ha altra via di scampo, lo scoiattolo ricorre alla sua arma di difesa, che consiste nello spiccare voli da grandi altezze senza il minimo danno. La lunga coda gli serve nello stesso tempo da timone e da freno, così come in altre occasioni gli serve da parasole e perfino da parapioggia. Del resto lo stesso nome greco di scoiattolo, cioè σκίουρος, significa «che si fa ombra con la coda». Insomma, una coda polivalente. Ma la martora che cosa fa, quando lo scoiattolo vola giù dall'albero? Ridiscende velocemente lungo il tronco e continua a inseguirlo sugli altri alberi. Così può accadere che lo scoiattolo, più agile ma anche meno resistente, alla fine si stanchi ed è fatta. Un’altra caratteristica di questo «gentile animaletto», come lo chiama il Buffon, è l’estrema pulizia, non solo perché passa molto tempo a lindarsi il pelo, ma anche perché, qualunque siano le condizioni atmosferiche, va a fare i suoi bisogni lontano dal nido. Per quel che riguarda la vita sessuale, gli scoiattoli si accoppiano due volte all'anno. I più vecchi sembrano più focosi dei più giovani, perché si accoppiano prima. La femmina, simile a Brunilde, si concede solo al più forte: la potenza dell’istinto sessuale, negli animali come negli uomini, la vince su tutto. Pare che gli resti anche fedele, e senza paura delle botte. La lotta fra i contendenti in preda alla fregola può diventare, a volte, cruenta. La nidiata primaverile è solitamente più numerosa della seconda. Spesso la madre le riunisce insieme e così si può vedere una banda di scoiattoli che vanno in giro ad apprendere il difficile mestiere di vivere. Sorprendente l’abilità con cui rompono rapidamente il guscio di una noce. Prima vi fanno due buchi, poi, con una tecnica simile a quella dei chiodi ad espansione, vi cacciano dentro i lunghi incisivi e fanno saltare il guscio. Tutto si svolge in pochissimo tempo. I più adulti divorano una noce in un tempo inferiore a quello che un ghiottone impieghi per mangiare un gamberetto. [Diario del Gran Paradiso, 1997].
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Dove sono scoiattoli non cadono noci. (Proverbio) |
Henri-Frédéric Amiel, Grani di miglio, 1854
Uno scoiattolo non è altro che un topo travestito.
[A squirrel is just a rat with a cuter outfit].
Carrie Bradshaw (Sarah Jessica Parker), in Sex and the City, 1998-2004
"Natura" è ciò che vediamo - / La collina - il pomeriggio - lo scoiattolo - / l'eclissi - il bombo - / Di più - la Natura è cielo - / "Natura" è ciò che udiamo - / Il bobolink - il mare - / il tuono - il grillo - / Di più - la Natura è armonia - / "Natura" è ciò che sappiamo - / ma non abbiamo l'arte di dire - / così impotente è la nostra sapienza / di fronte alla sua sincerità.
Emily Dickinson, Poesie, 1850/86
Uno scoiattolo che salta di ramo in ramo e fa del bosco intero un solo grande albero per il proprio divertimento, riempie il nostro occhio non meno del leone; esso è bello, basta a sé stesso e rappresenta la natura.
Ralph Waldo Emerson, Saggi, 1841/44
In Valtellina le foto di gruppo di matrimonio non si riesce mai a farle perché c'è sempre uno che vede uno scoiattolo e allora tutti si girano guardare e vengono presi di schiena.
Gene Gnocchi, Il mondo senza un filo di grasso, 1997
Uno scoiattolo non è altro che un topo travestito.
[A squirrel is just a rat with a cuter outfit].
Carrie Bradshaw (Sarah Jessica Parker), in Sex and the City, 1998-2004
"Natura" è ciò che vediamo - / La collina - il pomeriggio - lo scoiattolo - / l'eclissi - il bombo - / Di più - la Natura è cielo - / "Natura" è ciò che udiamo - / Il bobolink - il mare - / il tuono - il grillo - / Di più - la Natura è armonia - / "Natura" è ciò che sappiamo - / ma non abbiamo l'arte di dire - / così impotente è la nostra sapienza / di fronte alla sua sincerità.
Emily Dickinson, Poesie, 1850/86
Uno scoiattolo che salta di ramo in ramo e fa del bosco intero un solo grande albero per il proprio divertimento, riempie il nostro occhio non meno del leone; esso è bello, basta a sé stesso e rappresenta la natura.
Ralph Waldo Emerson, Saggi, 1841/44
In Valtellina le foto di gruppo di matrimonio non si riesce mai a farle perché c'è sempre uno che vede uno scoiattolo e allora tutti si girano guardare e vengono presi di schiena.
Gene Gnocchi, Il mondo senza un filo di grasso, 1997
Anche uno scoiattolo cieco ogni tanto trova un ghianda.
[Even a blind squirrel finds an acorn now and again].
Walter Hagen (Bruce McGill), in Robert Redford, La leggenda di Bagger Vance, 2000
Se lo scoiattolo potesse parlare, quali pensieri straordinari sulla luce del sole e sul profumo potremmo sentire? Infatti l’impressione è in realtà già passata nel momento in cui si trova la parola per essa, e forse gli animali sono muti solo perché sentono in modo troppo forte e unilaterale.
Friedrich Hebbel, Diari, 1835/63 (postumo 1885/87)
Col mio scoiattolo faccio esperienze che vanno al di là di tutto quanto si è finora riconosciuto al mondo animale. Quando gli si dà un pezzetto di zucchero lo mangia di gusto, ma comunque come ogni altra prelibatezza; se però il pezzo è grande, tanto che non può nemmeno sollevarlo, comincia a cantare e a emettere suoni di gioia.
Friedrich Hebbel, Diari, 1835/63 (postumo 1885/87)
Da un anno abbiamo uno scoiattolino che ci rende assai felici. Di recente il povero animale si è ferito a una zampa strappandosela addirittura nel tentativo di liberarla dalla gabbia dov'era rimasta impigliata. Sanguina in modo terribile e poiché la zampa è tutta un tremore, gocce di sangue gli vanno a finire sul petto bianco. Di colpo smette di leccarsi la zampa ferita e comincia a passare la lingua sul petto che pensa essere sporco. Non ho mai visto niente di più commovente nella natura.
Friedrich Hebbel, Diari, 1835/63 (postumo 1885/87)
È meraviglioso che anche uno scoiattolo porga le sue zampette quando entra nella stanza, che si mostri bisognoso d’amore e che quando lo si bacia contraccambi il bacio con la sua dolce linguetta di velluto.
Friedrich Hebbel, Diari, 1835/63 (postumo 1885/87)
Il principe Schwarzenberg mi ha raccontato di avere visto una volta sparare a uno scoiattolo che, colpito nel petto, aveva incrociato le zampette anteriori su di esso e si era lasciato cadere dall'albero in questa posizione. Da allora aveva proibito di abbattere gli scoiattoli nei suoi possedimenti.
Friedrich Hebbel, Diari, 1835/63 (postumo 1885/87)
[Even a blind squirrel finds an acorn now and again].
Walter Hagen (Bruce McGill), in Robert Redford, La leggenda di Bagger Vance, 2000
Se lo scoiattolo potesse parlare, quali pensieri straordinari sulla luce del sole e sul profumo potremmo sentire? Infatti l’impressione è in realtà già passata nel momento in cui si trova la parola per essa, e forse gli animali sono muti solo perché sentono in modo troppo forte e unilaterale.
Friedrich Hebbel, Diari, 1835/63 (postumo 1885/87)
Col mio scoiattolo faccio esperienze che vanno al di là di tutto quanto si è finora riconosciuto al mondo animale. Quando gli si dà un pezzetto di zucchero lo mangia di gusto, ma comunque come ogni altra prelibatezza; se però il pezzo è grande, tanto che non può nemmeno sollevarlo, comincia a cantare e a emettere suoni di gioia.
Friedrich Hebbel, Diari, 1835/63 (postumo 1885/87)
Da un anno abbiamo uno scoiattolino che ci rende assai felici. Di recente il povero animale si è ferito a una zampa strappandosela addirittura nel tentativo di liberarla dalla gabbia dov'era rimasta impigliata. Sanguina in modo terribile e poiché la zampa è tutta un tremore, gocce di sangue gli vanno a finire sul petto bianco. Di colpo smette di leccarsi la zampa ferita e comincia a passare la lingua sul petto che pensa essere sporco. Non ho mai visto niente di più commovente nella natura.
Friedrich Hebbel, Diari, 1835/63 (postumo 1885/87)
È meraviglioso che anche uno scoiattolo porga le sue zampette quando entra nella stanza, che si mostri bisognoso d’amore e che quando lo si bacia contraccambi il bacio con la sua dolce linguetta di velluto.
Friedrich Hebbel, Diari, 1835/63 (postumo 1885/87)
Il principe Schwarzenberg mi ha raccontato di avere visto una volta sparare a uno scoiattolo che, colpito nel petto, aveva incrociato le zampette anteriori su di esso e si era lasciato cadere dall'albero in questa posizione. Da allora aveva proibito di abbattere gli scoiattoli nei suoi possedimenti.
Friedrich Hebbel, Diari, 1835/63 (postumo 1885/87)
La vita non è uno scherzo. / Prendila sul serio / come fa lo scoiattolo, ad esempio, / senza aspettarti nulla dal di fuori o nell'aldilà.
Nazim Hikmet, Alla vita, 1947
[Scoiattolo]. Il suo nome greco è skìuros, composto di due parole che significano ombra e coda: infatti, era credenza diffusa che nei giorni caldi lo scoiattolo si riparasse dal sole all'ombra della sua coda.
Primo Levi, L'altrui mestiere, 1985
Da skíuros è stato ricavato il nome scientifico Sciurus, ma i latini del volgo, a cui l'accostamento iu non piaceva (ma piaceva loro, cosa abominevole, la carne della bestiola, che pure non pesa più di tre o quattrocento grammi), ne hanno trasformato il nome in scurius. Da qui a scoiattolo il passo è breve: ci si arriva grazie ad un doppio diminutivo, ed in verità sono pochi gli animaletti a cui meglio si addica il diminutivo: lo scoiattolo è un diminutivo vivente.
Primo Levi, L'altrui mestiere, 1985
Ho incontrato pochi scoiattoli nella mia vita, né posso sperare di incontrarne più tanti. Ne ho visto qualcuno nei boschi, che saltava da un ramo all'altro servendosi della coda come di un timone o di uno stabilizzatore; altri, meno impauriti e più mercenari, nei parchi di Ginevra e di Zurigo, che vengono a prendere il cibo dalla mano e sembra quasi che ti ringrazino.
Primo Levi, L'altrui mestiere, 1985
Altri [scoiattoli] ne ho visti in prigionia, ma non apparivano meno vivaci né meno allegri dei loro colleghi della foresta. Erano una dozzina, rinchiusi dentro una grande gabbia: in questa era stata sistemata una gabbietta più piccola, a forma appunto di «gabbia di scoiattolo», cioè cilindrica, appiattita e ad asse orizzontale, senza sbarre da un lato e liberamente girevole intorno all'asse medesimo. Uno degli animaletti aveva inventato un gioco: entrava nella gabbietta, e correndovi dentro la metteva in rapida rotazione; poi si arrestava di colpo, ma la gabbia, più pesante di lui, continuava a girare trascinandolo per alcuni giri; allora abbandonava la presa, e si lasciava scagliare di sbieco e all'in su attraverso la faccia libera della gabbia, come un sasso lanciato da una fionda. Non volava a caso; aveva preso le sue misure, ed atterrava dove voleva, ad esempio su una piccola altalena a un metro e mezzo di distanza, dove rimaneva poi a dondolare con visibile compiacimento.
Primo Levi, L'altrui mestiere, 1985
In un altro prigioniero mi sono imbattuto molti anni addietro, in un laboratorio di biochimica. Anche lui stava in una «gabbia di scoiattolo», ma questa volta la gabbia era chiusa dai due lati, ed era mantenuta in lenta rotazione da un motorino elettrico: lo scoiattolo era costretto a camminare continuamente dentro la gabbia per evitare di essere trascinato. In quel laboratorio si stavano facendo esperimenti sul problema del sonno; immagino che dalla bestiola si prelevassero periodicamente campioni di sangue, per ricercarvi le tossine prodotte dall'insonnia prolungata. Lo scoiattolo era esausto: zampettava pesantemente su quella strada senza fine, e mi ricordava i rematori delle galere, e quegli altri forzati in Cina che venivano costretti a camminare per giorni e giorni entro gabbie simili a quella per sollevare l'acqua destinata ai canali d'irrigazione. Nel laboratorio non c'era nessuno; io ho chiuso l'interruttore del motorino, la gabbia si è arrestata e lo scoiattolo si è addormentato all'istante. È dunque forse colpa mia se del sonno e dell'insonnia si sa tuttora cosi poco.
Primo Levi, L'altrui mestiere, 1985
Come sarebbe piacevole tenere in casa uno scoiattolo, se non volesse arrampicarsi dappertutto e lasciare le tracce dei suoi denti sopra ogni oggetto morsicabile!
Konrad Lorenz, L'anello di Re Salomone, 1949
L'autostrada della vita è piena di scoiattoli che non hanno saputo prendere una decisione.
John C. Maxwell [1]
È possibile insegnare a un tacchino a salire in cima a un albero, però per quel lavoro sarebbe meglio assumere uno scoiattolo.
Gian Paolo Montali (fonte sconosciuta - segnalala ad Aforismario)
Nazim Hikmet, Alla vita, 1947
[Scoiattolo]. Il suo nome greco è skìuros, composto di due parole che significano ombra e coda: infatti, era credenza diffusa che nei giorni caldi lo scoiattolo si riparasse dal sole all'ombra della sua coda.
Primo Levi, L'altrui mestiere, 1985
Da skíuros è stato ricavato il nome scientifico Sciurus, ma i latini del volgo, a cui l'accostamento iu non piaceva (ma piaceva loro, cosa abominevole, la carne della bestiola, che pure non pesa più di tre o quattrocento grammi), ne hanno trasformato il nome in scurius. Da qui a scoiattolo il passo è breve: ci si arriva grazie ad un doppio diminutivo, ed in verità sono pochi gli animaletti a cui meglio si addica il diminutivo: lo scoiattolo è un diminutivo vivente.
Primo Levi, L'altrui mestiere, 1985
Ho incontrato pochi scoiattoli nella mia vita, né posso sperare di incontrarne più tanti. Ne ho visto qualcuno nei boschi, che saltava da un ramo all'altro servendosi della coda come di un timone o di uno stabilizzatore; altri, meno impauriti e più mercenari, nei parchi di Ginevra e di Zurigo, che vengono a prendere il cibo dalla mano e sembra quasi che ti ringrazino.
Primo Levi, L'altrui mestiere, 1985
Altri [scoiattoli] ne ho visti in prigionia, ma non apparivano meno vivaci né meno allegri dei loro colleghi della foresta. Erano una dozzina, rinchiusi dentro una grande gabbia: in questa era stata sistemata una gabbietta più piccola, a forma appunto di «gabbia di scoiattolo», cioè cilindrica, appiattita e ad asse orizzontale, senza sbarre da un lato e liberamente girevole intorno all'asse medesimo. Uno degli animaletti aveva inventato un gioco: entrava nella gabbietta, e correndovi dentro la metteva in rapida rotazione; poi si arrestava di colpo, ma la gabbia, più pesante di lui, continuava a girare trascinandolo per alcuni giri; allora abbandonava la presa, e si lasciava scagliare di sbieco e all'in su attraverso la faccia libera della gabbia, come un sasso lanciato da una fionda. Non volava a caso; aveva preso le sue misure, ed atterrava dove voleva, ad esempio su una piccola altalena a un metro e mezzo di distanza, dove rimaneva poi a dondolare con visibile compiacimento.
Primo Levi, L'altrui mestiere, 1985
In un altro prigioniero mi sono imbattuto molti anni addietro, in un laboratorio di biochimica. Anche lui stava in una «gabbia di scoiattolo», ma questa volta la gabbia era chiusa dai due lati, ed era mantenuta in lenta rotazione da un motorino elettrico: lo scoiattolo era costretto a camminare continuamente dentro la gabbia per evitare di essere trascinato. In quel laboratorio si stavano facendo esperimenti sul problema del sonno; immagino che dalla bestiola si prelevassero periodicamente campioni di sangue, per ricercarvi le tossine prodotte dall'insonnia prolungata. Lo scoiattolo era esausto: zampettava pesantemente su quella strada senza fine, e mi ricordava i rematori delle galere, e quegli altri forzati in Cina che venivano costretti a camminare per giorni e giorni entro gabbie simili a quella per sollevare l'acqua destinata ai canali d'irrigazione. Nel laboratorio non c'era nessuno; io ho chiuso l'interruttore del motorino, la gabbia si è arrestata e lo scoiattolo si è addormentato all'istante. È dunque forse colpa mia se del sonno e dell'insonnia si sa tuttora cosi poco.
Primo Levi, L'altrui mestiere, 1985
Come sarebbe piacevole tenere in casa uno scoiattolo, se non volesse arrampicarsi dappertutto e lasciare le tracce dei suoi denti sopra ogni oggetto morsicabile!
Konrad Lorenz, L'anello di Re Salomone, 1949
L'autostrada della vita è piena di scoiattoli che non hanno saputo prendere una decisione.
John C. Maxwell [1]
È possibile insegnare a un tacchino a salire in cima a un albero, però per quel lavoro sarebbe meglio assumere uno scoiattolo.
Gian Paolo Montali (fonte sconosciuta - segnalala ad Aforismario)
Allo zoo di Londra, su di una gabbia, vi è una targhetta che dichiara semplicemente: "Questo animale è sconosciuto alla scienza". Nella gabbia vi è un piccolo scoiattolo con le zampe nere, proveniente dall'Africa. Prima d'ora in questo continente non era mai stato trovato uno scoiattolo con le gambe nere. Di questo animale non si sa nulla. Non ha nome. Per lo zoologo esso costituisce una sfida immediata. Che cosa c'è nel suo modo di vivere che lo ha reso unico? In che cosa differisce dalle trecentosessantasei specie viventi di scoiattoli già note e descritte?
Desmond Morris, La scimmia nuda, 1967
Desmond Morris, La scimmia nuda, 1967
– Anni di allenamento mi hanno reso come uno scoiattolo.
– Agile?
– No, ghiotto di noci.
Leo Ortolani, Rat-Man, 1989/...
Mi dà un po' fastidio vedere come la gente ama gli scoiattoli ma non i topi. In fondo sono la stessa cosa, tranne che gli scoiattoli hanno avuto un'educazione migliore.
Karl Pilkington (fonte sconosciuta - segnalala ad Aforismario)
Gli scoiattoli sono vicini simpatici, ti danno allegria anche se qualche mattina di buon'ora ti svegliano con quel loro saltellare sul tetto.
Mario Rigoni Stern, Sentieri sotto la neve, 1998
Una rondine non fa primavera ma due upupe innamorate, due leprotti in un cespuglio, una cutrettola che corre sulla strada, due scoiattoli che si arrampicano tra i rami di un abete, sì.
Mario Rigoni Stern, Stagioni, 2006
Le prime piogge di fine settembre lavano i residui dell'estate e ogni foglia d'erba, ogni ramoscello ha la sua perla. I cervi e i caprioli, immobili dentro il bosco, godono della pioggia che li lava e li libera dai fastidi degli insetti alati. Anche per noi è bello e liberatorio andare con stivali e mantellina impermeabile tra la pioggia, vagabondare senza prefissare una meta e incontrare con reciproca sorpresa uno scoiattolo che ti fissa da un ramo, o gli occhi di un pettirosso immobile dentro un cespuglio di rose canine carico di bacche rosse.
Mario Rigoni Stern, Stagioni, 2006
– C'era uno scoiattolo e voleva prendere il tuo portafogli.
– Sei un bugiardo.
– Ho inventato quella storia per addolcirti la vita.
– Ti rendi conto che hai incolpato un povero animaletto?
– Gli scoiattoli mordono, non sono poveri animaletti!
Shawn Spencer e Burton Guster, in Psych, 2006–2014
Ho solo bisogno di verde. Voglio svegliarmi e vedere prati e scoiattoli. Non voglio vedere grattacieli.
Andre Leon Talley (fonte sconosciuta - segnalala ad Aforismario)
All'avvicinarsi della primavera gli scoiattoli rossi venivano sotto la mia casa, due alla volta, proprio sotto i miei piedi, mentre sedevo a leggere e a scrivere, e mandavano strani chiocciolii e squittii e piroette vocali e suoni gorgoglianti, i più strani che mai avessi udito; e quando battevo con il piede, essi squittivano ancora più forte, come se con le loro pazze birichinate, scomparso ogni timore e ogni rispetto, sfidassero l'umanità a zittirli.
Henry David Thoreau, Walden o Vita nei boschi, 1854
Per tutto il giorno gli scoiattoli rossi, andavano e venivano, divertendomi con le loro manovre. Uno si avvicinava, dapprima cautamente, attraverso gli arbusti di quercia, correndo sopra la crosta della neve, a scatti e a colpi, come una foglia spinta dal vento, facendo, con meravigliosa rapidità e spreco d'energia, qualche passo da questa parte, affrettandosi incredibilmente, con le sue zampe, come per una scommessa, e poi faceva altrettanti passi nell'altra direzione, e tuttavia senza fare mai più di mezza pertica per salto; quindi, con espressione comica e una capriola gratuita, si fermava, come se gli occhi dell'universo fossero fissi su di lui, giacché tutti i movimenti d'uno scoiattolo, anche nei più solitari recessi della foresta, suppongono spettatori, come i movimenti d'una ballerina (infatti non ne vidi mai nessuno che camminasse); poi, improvvisamente, prima che si potesse dire "oppla", era già sulla sommità di un pino, caricandosi l'orologio, e rimproverando tutti gli spettatori immaginari, recitando un soliloquio e parlando a tutto l'universo contemporaneamente - per nessuna ragione che io mai potessi scoprire o della quale esso fosse conscio, credo.
Henry David Thoreau, Walden o Vita nei boschi, 1854
Lo scoiattolo che uccidi per scherzo, muore sul serio.
Henry David Thoreau [1]
Nessun testo potrebbe eguagliare il libro della natura. Un rododendro, un larice, uno scoiattolo o soltanto una cavalletta la dicono molto più lunga, sul mistero della vita, di una intera biblioteca.
Anacleto Verrecchia, Diario del Gran Paradiso, 1997
La lunga e folta coda serve allo scoiattolo non solo da timone, quando fa lunghi salti da una pianta all'altra, ma anche per ripararsi dal sole. Infatti, quando il sole picchia forte, lo scoiattolo si porta la coda sulla testa. Proprio come facevano le dame di una volta con l’ombrellino. Ma anche le sue smorfie e le sue civetterie sono degne di una dama. Saltella da un ramo all'altro, va su e giù per i tronchi, ammicca, spia e sembra che faccia tutto questo per essere ammirato. Ma perché si arrampica sempre a spirale sui tronchi degli alberi? Qui il motivo sembra essere un altro: salendo a spirale, anziché diritto, lo scoiattolo sfugge più facilmente all'assalto dei rapaci. È un’arma di difesa.
Anacleto Verrecchia, Diario del Gran Paradiso, 1997
Lo scoiattolo e la marmotta, quando prendono il cibo con le zampe, potrebbero dare lezioni di eleganza e di etichetta a molti bipedi che mangiano con la forchetta.
Anacleto Verrecchia, Diario del Gran Paradiso, 1997
Ciò che rende gli animali così gradevoli a vedersi è soprattutto la loro naturalezza. Essi vivono attaccati al filo del presente e hanno per così dire l’innocenza del divenire. L’uomo, viceversa, è sempre affettato nei suoi atteggiamenti, proprio perché ha perso la naturalezza. A differenza degli altri animali, ha la capacità di simulare e di dissimulare. Vive nell'opinione altrui e per questo si sforza di apparire diverso da quello che è. Vive anche nel futuro, più ancora che nel presente. Provate a fotografare un animale da vicino e noterete che nella fotografia c’è la stessa naturalezza che c’è nell'originale. L’uomo, invece, assume atteggiamenti che non gli sono propri o sono addirittura falsi. Dite quello che volete, ma io preferisco la vista di una marmotta o di uno scoiattolo a quella di tanti cialtroni bipedi.
Anacleto Verrecchia, Diario del Gran Paradiso, 1997
Lo scoiattolo è la soubrette dei boschi.
Anacleto Verrecchia, ibidem
Quando scendo a Vieyes, uno scoiattolo mi accompagna per un buon tratto saltando da una pianta all'altra. La stessa cosa fa quando risalgo al Nomenon. Evidentemente conosce me e il mio cane. Quanto meno non teme la nostra presenza. Talvolta gli metto qualche noce vicino al tronco di un abete bianco e lui va subito a prendersela. Se non ci fosse il cane, forse verrebbe a prenderla anche dalla mano. È un incanto vederlo fare le smorfie e armeggiare con le zampe anteriori. E che spettacolo, quando fa i suoi salti acrobatici sulle conifere! Lo scoiattolo è ancora più grazioso della marmotta. Ha rapporti più confidenziali con l’uomo, di cui molto spesso capisce le intenzioni. E intanto quello scoiattolo mi fa compagnia nel bosco immerso nel più profondo silenzio.
Anacleto Verrecchia, Diario del Gran Paradiso, 1997
I serpenti mordono, e anche gli scoiattoli, ma solo quando si fa loro del male.
Voltaire, Dizionario filosofico, 1764
Gli scoiattoli sono soltanto topi con una buona pubblicità.
[Squirrels are just rats with good publicity].
Garrison Wynn [1]
Ho visto la primavera. / È verde come una mela selvatica, / è allegra come la coda di uno scoiattolo / parla con le parole del vento / sorride con il rosa delle rose / Quando credi che pianga / è solo una goccia di pioggia.
Anonimo
Proverbi sullo Scoiattolo
- Lo scoiattolo non fa nido su ogni abete.
- Dove son nocciole vi sono scoiattoli.
- Dove sono scoiattoli non cadono noci.
- Lo scoiattolo va di corsa e non perde tempo a cantare.
- Anche lo scoiattolo per mangiare si siede.
Proverbio africano
Quando si va insieme allo scoiattolo si impara ad arrampicarsi, ma anche a rubare.
Proverbio africano
Note
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