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Frasi e citazioni sull'Homo Sapiens

Raccolta di aforismi, frasi e battute sull'Homo Sapiens (dal latino: "uomo sapiente"), definizione tassonomica dell'essere umano moderno, appartenente al genere Homo, alla famiglia degli ominidi e all'ordine dei primati. La comparsa dell'Homo sapiens risale a circa 200.000 anni fa in Africa orientale. Nel linguaggio non scientifico, quando si parla di Homo sapiens ci si riferisce, in genere, agli esseri umani come specie e come risultato dell'evoluzione dei primati.
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Immagino che l’homo sapiens farebbe sbellicare dalle risa un
extraterrestre per quanto gli apparirebbe stupido. (Giovanni Soriano)
Perché questi spaventosi massacri della nostra storia? È come se la tendenza biologica, alla comparsa dell’uomo, si fosse invertita, fosse ritornata sui suoi passi. Ma non è vero. Questi eccessi sono stati soltanto una deviazione dalla direzione principale dell’evoluzione. Dopo aver creato le prime società ed essersi impossessata dei primi strumenti tecnici, la specie Homo sapiens ha cercato con ogni mezzo il dominio del mondo. La portava a questo la sua eredità biologica, il patrimonio aggressivo che le era servito per sopravvivere in un mondo ostile.
Francesco Alberoni, Valori, 1993

Con l'Homo sapiens entriamo nel Paleolitico, che giunge fino a diecimila fa, e che possiamo ancora incontrare in Nuova Guinea. È il periodo delle grandi pitture rupestri, della bellezza di Altamira e di Lescaux (attribuite proprio al Paleolitico superiore). Al Paleolitico segue il Neolitico, che va da diecimila a cinquemilatrecento anni fa, quando ha inizio l'Età del Bronzo. Dall'Homo sapiens passiamo all'Homo sapiens sapiens, che inizia la sua storia quattromila anni or sono (duemila prima di Cristo). Devo ammettere che quel rafforzativo, visto alla luce di oggi, suona a dir poco paradossale.
Vittorino Andreoli, L'uomo di superficie, 2012

È sorprendente che il bagaglio genetico di un Homo sapiens sapiens e di un bonobo che appartiene agli scimpanzé sia lo stesso per il novantotto per cento e dunque che la variazione genetica sia piccola, mentre la plasticità dell'uomo è notevolmente maggiore. In un caso è stato possibile lo sviluppo della civiltà mentre nell'altro non si sono mostrate altrettante ricchezze.
Vittorino Andreoli, L'uomo di superficie, 2012

L’Homo Sapiens preferisce ancor oggi, statisticamente parlando, il pensiero che rassicura, aspira alla conferma di ciò che già crede, e vuole assaporare il dubbio solo come innocuo e piacevole diversivo.
Paolo Flores d'Arcais (fonte sconosciuta - segnalala ad Aforismario)

L'uomo di Neanderthal è stato scoperto molto tardi. D'altronde lo stesso Neanderthal non è che ci tenesse a far sapere che stava con un uomo.
Anatolj Balasz [1]

Esistono due tipi di specie maschili di Homo sapiens: uomini e uomini italiani.
[There are two types of the male species of Homo sapiens: men, and Italian men].
Letitia Baldrige [1]

L'Homo sapiens, l'unica creatura dotata di ragione, è anche l'unica creatura a fondare la sua esistenza su cose irragionevoli.
Henri Bergson [1]

Homo abilis. Homo sapiens. Homo miser.
Francesco Burdin, Un milione di giorni, 2001

Viene da ridere al pensiero che per alcuni millenni l’Homo sapiens si sia considerato immortale dopo la morte del corpo.
Pasquale Cacchio, Frantumi, 2010

Homo sapiens? Homo ignarus!
Bruno Cancellieri (Aforismi inediti su Aforismario)

L’intellettuale rappresenta la disgrazia più grande, il culmine del fallimento per l'homo sapiens.
Emil Cioran, Sillogismi dell'amarezza, 1952

Mi sembra che non ci sia assolutamente alcun limite all'inanità e alla credulità della razza umana. Homo Sapiens! Homo idioticus!
[There seems to me to be absolutely no limit to the inanity and credulity of the human race. Homo Sapiens! Homo idioticus!].
Arthur Conan Doyle,  La terra della nebbia, 1926

L'Homo sapiens non è soltanto l'unico animale capace di fabbricare utensili e l'unico animale politico, è anche l'unico animale etico.
Theodosius Dobzhansky, L'evoluzione della specie umana, 1962

La costruzione della bomba atomica ha provocato l’effetto che chiunque viva nelle città è minacciato, ovunque e costantemente, di distruzione improvvisa. Non c’è dubbio che questa condizione debba essere rimossa se l’uomo vuole dimostrarsi degno, almeno in qualche misura, del nome che si è autoassegnato di homo sapiens.
Albert Einstein, Pensieri, idee, opinioni, 1950

L’homo sapiens sapiens potrebbe essere un imbecille intermedio (e già l’immodesta scelta del nome, aggravata dalla ripetizione, lo suggerisce).
Maurizio Ferraris, L'imbecillità è una cosa seria, 2016

La natura di noi sapiens è esattamente di essere costretti a crearci una norma, quale che sia, purché riesca a surrogare più efficacemente la perduta cogenza degli istinti, aumentando il nostro tasso di sopravvivenza rispetto alle specie concorrenti che agiscono solo per istinti.
Paolo Flores d'Arcais, Il caso o la speranza?, 2013 

Homo sapiens scomparirà ben prima di altre specie, e la terra apparterrà a scorpioni e ragni (e a batteri e virus), e dunque evolutivamente parlando la nostra specie sarà (è) «inferiore» agli aracnidi sotto il profilo del successo.
Paolo Flores d'Arcais, ibidem

Possiamo interpretare l'evoluzione come un continuum: a un'estremità, gli animali inferiori, dotati di una struttura nervosa oltremodo primitiva e muniti di un numero di neuroni relativamente ridotti; all'altra estremità, l'Homo sapiens, dotato di una struttura cerebrale più ampia e più complessa, e soprattutto di un neopallio che ha dimensioni tre volte maggiori di quelle dei nostri antenati primati, e di un numero di connessioni interneuroniche davvero stupefacente. In base a questi elementi, la specie umana può essere definita come un gruppo di primati che sono emersi nel momento dell'evoluzione in cui la determinazione istintuale ha raggiunto un minimo e lo sviluppo del cervello un massimo.
Erich Fromm, Avere o essere?, 1976

Io temo che Homo sapiens sia una cosa tanto piccola in un vasto universo, un evento evolutivo estremamente improbabile nell’ambito della contingenza evolutiva. Il lettore può prendere questa conclusione come gli pare. Alcuni troveranno questa prospettiva deprimente; io l’ho sempre considerata esaltante: una fonte insieme di libertà e di conseguente responsabilità morale.
Stephen J. Gould [1]

Si possono fare impazzire gli animali mettendone troppi in un recinto troppo piccolo. L’Homo sapiens è l’unico animale che lo fa volontariamente a sé stesso.
[Animals can be driven crazy by placing too many in too small a pen. Homo sapiens is the only animal that voluntarily does this to himself].
Robert Anson Heinlein, Lazarus Long l'Immortale, 1973

Nell'arco di una generazione il discorso dello sviluppo ha prodotto una metamorfosi della natura umana, trasformando "homo sapiens" in "homo miserabilis", l'uomo dipendente dai bisogni di merci e servizi industriali e svincolato dalle necessità culturalmente definite.
Ivan Illich, Disoccupazione creativa, 1977

Alla nostra specie abbiamo dato il nome di homo sapiens sapiens: una doppia dose del participio presente del verbo latino sapere, con il significato di «conoscere», «percepire» e anche «essere saggio». Che cosa implichi quel nome è piuttosto chiaro: quello che riteniamo ci differenzi dalle altre specie è la nostra capacità di essere saggi nella percezione, di conoscere ed essere consapevoli del fatto di conoscere. 
Jon Kabat-Zinn, Guarire con la mindfulness, 2018

Immagino la lotta interiore dell'homo sapiens prima di decidersi a pronunciare la prima parola.
Stanisław Jerzy Lec, Nuovi pensieri spettinati, 1964

Secondo la Genesi, quando I'uomo mangiò il frutto dell'albero della conoscenza, divenne simile a Dio e. seppe distinguere il bene dal male. Ha rinunciato all'innocenza che caratterizza l'animale e cosi facendo ha perso la beatitudine paradisiaca dell'ignoranza. Con la conoscenza I'uomo diventò Homo Sapiens. Distinguendo il bene dal male, poteva essere tenuto responsabile delle sue azioni.
Alexander Lowen, Paura di vivere, 1980

Quella sciagurata malattia chiamata Homo Sapiens!
Magneto (Ian McKellen), in Brett Ratner, X-Men - Conflitto finale, 2006

Dalla comparsa di Homo sapiens, noi abbiamo cessato di evolvere fisicamente: se i nostri denti del giudizio si sono ridotti o sono scomparsi, se il nostro sistema pilifero si è forse un po’ ridotto, Homo sapiens rimane in sostanza quello che era cinquantamila anni fa. L’evoluzione diventa culturale, diventa sociale, diventa intellettuale, ed è questo il lato nuovo dell’umanità.
Edgar Morin, Sette lezioni sul pensiero globale, 2015

L'estinzione dell'Homo Sapiens significherebbe la sopravvivenza di milioni, se non miliardi, di specie che vivono sulla Terra. L'estinzione della razza umana risolverà ogni problema sulla Terra: sociale e ambientale.
Ingrid Newkirk [1]

L’homo è sapiens solo quando non è erectus.
Guido Rojetti, L'amore è un terno (che ti lascia) secco, 2014

L’homo sapiens rimpiange il tempo in cui era solo erectus.
Guido Rojetti, L'amore è un terno (che ti lascia) secco, 2014

L'animale umano, come gli altri, è fatto per sopportare entro determinate proporzioni la lotta per la vita, e quando, grazie a mezzi pecuniari molto larghi, l'homo sapiens può soddisfare senza sforzo tutte le sue fantasie, il fatto solo che nella sua vita non vi sia la necessità della lotta gli toglie un elemento essenziale di felicità.
Bertrand Russell, La conquista della felicità, 1930

Immagino che l’homo sapiens sapiens farebbe sbellicare dalle risa un extraterrestre per quanto gli apparirebbe stupido.
Giovanni Soriano, Finché c'è vita non c'è speranza, 2010

È curioso notare come in centinaia di milioni di anni tutte le specie animali apparse sulla terra – benché prive di razionalità – non abbiano mai causato al proprio ambiente naturale i medesimi danni e sfaceli di cui si è reso capace, invece, l’homo sapiens in questi ultimi secoli, da quando, cioè, ha preso in gestione il pianeta Terra con tutta la sua eccelsa abilità tecnica e tutta la sua straordinaria intelligenza.
Giovanni Soriano, Malomondo, 2013

La metodicità e la mancanza di scrupoli con le quali l’umano sfrutta e maltratta gli altri animali per il soddisfacimento dei propri bisogni – se non per il proprio piacere e la propria gola –, fanno dell’homo sapiens il parassita piú efficiente, organizzato e spietato che esista in natura.
Giovanni Soriano, Malomondo, 2013

Mai metafora fu piú indovinata di quella con la quale i cristiani rappresentano sé stessi, e cioè quella del gregge. E in effetti, come definire quei placidi individui che amano stare assembrati nei verdi pascoli della fede e sotto la vigile guida di un pastore se non pecore? Sia chiaro: non c’è nulla di male nell'essere una pecora, è che desta qualche perplessità quando ad assumerne le sembianze è un bipede dalla stazione eretta che, in altre circostanze, si definisce “sapiens”.
Giovanni Soriano, Malomondo, 2013

Quelli che discettano di declino della civiltà occidentale – i cui prodromi, a quanto dicono, risalirebbero al XIX secolo – mi sembrano, con tutto il rispetto, affetti da una certa miopia intellettuale che li costringe a guardare le cose troppo da vicino. Ciò per due motivi molto semplici: il primo è che limitare la decadenza alla sola civiltà occidentale è quantomeno riduttivo: non esiste, infatti, civiltà che ben osservata non manifesti evidenti segni di decadenza, che pertanto non riguarda questa o quella civiltà, ma l’umanità intera; il secondo motivo è che il declino non è cominciato ieri con l’orrore delle guerre mondiali o ieri l’altro con la “morte di dio” e la disgregazione dei valori morali e religiosi, no, esso risale al momento in cui il primo ominide ha cominciato ad assumere le sembianze di quella specie di mostro cerebraloide che oggi viene chiamato Homo sapiens.
Giovanni Soriano, L'inconveniente umano, 2022

Come ci insegna la paleoantropologia, in tre milioni di anni la massa del cervello umano è triplicata in modo direttamente proporzionale all’affinamento della stupidità del suo illustre possessore, il quale, senza falsa modestia, oggi si autodefinisce nientemeno che Homo sapiens sapiens (la semplice denominazione di Homo sapiens a un certo punto non era più sufficiente).
Giovanni Soriano, ibidem

Un velo di tristezza (tristitia) è steso sul passaggio dall'homo all'homo sapiens. Il pensiero porta con sé un'eredità di colpa.
George Steiner, Dieci (possibili) ragioni della tristezza del pensiero, 2005

In un senso molto reale, il nostro intelletto, i nostri interessi, le nostre emozioni e la nostra vita sociale fondamentale sono tutti prodotti evolutivi originati dal successo dell'adattamento del cacciatore. Quando parlano di unità dell'umanità, gli antropologi constatano che le pressioni selettive del modo di vita dell'agricoltore e del cacciatore furono talmente analoghe, e il risultato così positivo, che le popolazioni di 'Homo Sapiens' sono rimaste fondamentalmente le stesse ovunque.
S. L. Washburn e C. S. Lancaster, The Evolution of Hunting, 1968

"Sai," dice un antropologo a un collega, "hanno finalmente scoperto l'anello mancante tra la scimmia e l'Homo sapiens." "Fantastico: e qual è?" chiede l'altro; il primo risponde: "L'uomo...".
Paul Watzlawick, Di bene in peggio, 1986

Per l'uomo di Neanderthal il suo cugino mutante, l'Homo sapiens, era un'aberrazione. La coabitazione pacifica, se mai ci fu, ebbe vita breve: i ritrovamenti indicano senza eccezione che all'arrivo della specie umana mutata in qualsiasi regione è seguita l'immediata estinzione del parente meno evoluto.
Charles Xavier (James McAvoy), in Matthew Vaughn, X-Men - L'inizio, 2011

Assai prima che “animali razionali” e soggetti virtuosi, gli uomini sono “esseri carenti”, inclini all'emotività, all'angoscia, all'infelicità, oltre che alla violenza e allo spargimento del sangue. Nessun essere vivente ha mai fatto strage dei suoi simili come è impegnato a fare da millenni il cosiddetto homo sapiens, e come continua a fare ancora oggi, del tutto incapace di progettare un mondo pacifico.
Danilo Zolo, Sulla paura, 2011

L’homo sapiens è un primate sanguinario.
Danilo Zolo, Sulla paura, 2011

Anche quando ricorrono all'aggressione, gli animali non si mostrano così impauriti e vendicativi da volere la morte dei loro avversari intraspecifici. E tanto meno intendono farne una strage, come è invece abitudine dell’homo sapiens.
Danilo Zolo, Sulla paura, 2011

Note
  1. Fonte della citazione sconosciuta; se la conosci, segnalala ad Aforismario.
  2. Vedi anche aforismi, frasi e citazioni su: Umanità - Esseri Umani - Uomini PrimitiviNatura Umana - Umani e Animali