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Frasi e citazioni di Ludwig von Mises

Selezione di aforismi, frasi e citazioni di Ludwig von Mises (Lemberg, 1881 - New York, 1973) economista austriaco naturalizzato statunitense, tra i padri del moderno libertarianismo, filosofia politica che considera la libertà come il più alto fine politico.
La scomparsa del senso critico costituisce una seria minaccia
per la preservazione della nostra società. Rende facile
ai ciarlatani imbrogliare la gente. (Ludwig von Mises)
Socialismo
Die Gemeinwirtschaft: Untersuchungen über den Sozialismus, 1922

Il socialismo non è quel che pretende di essere. Non è la scelta avanzata di un mondo migliore e più bello, ma il distruttore di quel che migliaia di anni di civiltà hanno creato. Esso non costruisce, distrugge. La distruzione è effettivamente la sua essenza. Non produce nulla, ma consuma soltanto quel che l'ordine sociale basato sulla proprietà privata dei mezzi di produzione ha creato.

La pace e non la guerra è madre di tutte le cose.

Nel sistema economico liberale si produce di più che in quello socialista. Il surplus non favorisce solo i proprietari. Ecco quindi che, secondo il liberalismo, combattere gli errori del socialismo non è affatto interesse esclusivo dei ricchi.

I sussidi di disoccupazione non possono avere altro effetto che la perpetuazione della disoccupazione.

Il raggiungimento dei fini economici dell'uomo presuppone la pace.

Il liberalismo e il capitalismo si rivolgono alla mente fredda ed equilibrata. Procedono secondo una logica rigorosa, eliminando qualsiasi appello alle emozioni. Il socialismo, al contrario, lavora sulle emozioni, cerca di violare le considerazioni logiche suscitando un senso di interesse personale e di soffocare la voce della ragione risvegliando istinti primitivi.

Il socialismo è la rinuncia all'economia razionale.

Se, come accade generalmente, gli eredi non sono all'altezza delle esigenze che la vita pone all'imprenditore, la ricchezza ereditata svanisce rapidamente.

Problemi epistemologici dell'economia
Grundprobleme der Nationalökonomie, 1933

Il progresso economico è opera dei risparmiatori, che accumulano capitale, e degli imprenditori, che destinano il capitale a nuovi usi.

La storia rende saggi, ma non competenti per risolvere problemi concreti.

Burocrazia
Bureaucracy, 1944 - Selezione Aforismario

Nessuno dubita che la burocrazia sia qualcosa di totalmente negativo e che, in un mondo perfetto, essa non dovrebbe esistere.

Ogni giorno i burocrati acquistano maggior potere. Molto presto governeranno l’intera nazione.

Ciò che la gente rifiuta non è la burocrazia come tale, quanto piuttosto l’intrusione di essa in tutte le sfere della vita e delle attività umane.

Questo sistema burocratico [...] è permeato da un’ostilità fanatica nei confronti della libera iniziativa e della proprietà privata; paralizza l’attività economica e abbassa la produttività del lavoro; con un sistema di spesa sconsiderato, dilapida la ricchezza della nazione; è inefficiente e dispendioso.

Capitalismo vuol dire libera iniziativa, sovranità dei consumatori in materia economica, sovranità degli elettori in materia politica. Socialismo significa invece controllo totale dello Stato su ogni sfera della vita dell’individuo e un potere illimitato dello Stato che pianifica centralisticamente l’intera gestione dell’economia. Non è possibile alcun compromesso fra questi due sistemi.

Né i capitalisti, né gli industriali, né gli imprenditori agricoli stabiliscono ciò che deve essere prodotto. Sono i consumatori a stabilirlo.

Nel sistema capitalistico dell’economia di mercato, i veri sovrani sono i consumatori. Sono questi che, acquistando o rifiutando di acquistare certi beni, stabiliscono chi deve possedere il capitale e chi deve dirigere le imprese. Sono essi che determinano ciò che deve essere prodotto e in quale quantità e qualità. Le loro preferenze si trasformano, per l’imprenditore, in profitti e perdite.

In tutti i Paesi, la legislazione fiscale è oggi concepita come se lo scopo principale delle imposte debba essere quello di rendere impossibile l’accumulazione di nuovo capitale e i progressi che ne possono derivare.

Le politiche contemporanee hanno come esito quello di legare le mani degli innovatori; il che avviene in misura non inferiore a quella prodotta dal sistema delle corporazioni medievali.

Lamentarsi per la mancanza di una leadership è, nell’ambito delle questioni politiche, l’atteggiamento caratteristico di tutti gli araldi di una dittatura. Ai loro occhi il principale difetto di un governo democratico risiede nel fatto che esso è incapace di produrre grandi Führer e grandi Duci.

La scomparsa del senso critico costituisce una seria minaccia per la preservazione della nostra società. Rende facile ai ciarlatani imbrogliare la gente.

Sotto il capitalismo ognuno è artefice della propria fortuna.
[Under capitalism everybody is the architect of his own fortune].

Lo Stato presume di esser dotato del potere mistico di accordare favori tirandoli fuori da una inesauribile cornucopia. Esso, nell’opinione degli statalisti, è onnisciente e onnipotente. Con un colpo di bacchetta magica, può creare felicità e abbondanza.

Non è in potere dello Stato rendere tutti più ricchi.

In un’economia di mercato, la ricerca del profitto costituisce il principio direttivo. In un’economia sottoposta al controllo dello Stato, il principio direttivo consiste nella irreggimentazione. Non esiste una terza possibilità. Se un individuo non è spinto dal desiderio di far soldi sul mercato, bisogna che un qualche codice gli dica cosa fare e come farlo.

La verità è che, solo se toglie a qualcuno, lo Stato può dare a un altro.

I due pilastri di un governo democratico sono il primato della legge e il rispetto del bilancio pubblico.

Se viene amministrata con l’unico scopo di realizzare profitti, nessuna impresa privata cadrà mai preda dei metodi burocratici di gestione. [...] Quando il fine è il conseguimento del profitto, qualsiasi impresa industriale, non importa quanto grande sia, è in grado di organizzare la sua attività e ogni settore di essa in modo tale che lo spirito capitalistico di ricerca del guadagno la permei da capo a piedi.

L’esperto incapace aspirerà sempre alla supremazia dei burocrati. Egli è del tutto consapevole del fatto che non potrà mai avere successo in un sistema competitivo. Per lui la burocratizzazione totale è un rifugio. Armato del potere di una carica amministrativa, egli imporrà le sue decisioni con l’aiuto della polizia.

I sostenitori del socialismo si autodefiniscono progressisti, ma essi esaltano un sistema che è caratterizzato dalla rigida osservanza della routine e dalla resistenza a qualsiasi genere di miglioramento.

Contro tutta questa agitazione frenetica, è disponibile una sola arma: la ragione. Non c’è bisogno che di buon senso per evitare che l’uomo divenga preda di fantasie illusorie e di slogan privi di senso.

Il genere umano non avrebbe mai raggiunto lo stato attuale di civilizzazione senza l’eroismo e l’abnegazione di un’élite. Ogni passo avanti sulla via del progresso delle condizioni morali è stato una conquista di persone pronte a sacrificare il loro benessere, la loro salute, le loro vite per una causa da esse considerata giusta e buona. Costoro hanno fatto ciò che hanno ritenuto il proprio dovere, senza preoccuparsi di sapere se essi stessi ne sarebbero stati le vittime. Queste persone non hanno lavorato per una ricompensa, hanno servito la loro causa fino alla morte.

Lo Stato onnipotente
Omnipotent Government, 1944

Con una natura umana che è quello che è, lo Stato è una istituzione necessaria e indispensabile. Lo Stato è, se correttamente amministrato, il fondamento della società, della cooperazione e della civiltà umane. Esso è lo strumento più benefico e utile negli sforzi dell'uomo per promuovere la felicità e il benessere umani. Ma è soltanto uno strumento e un mezzo, non il fine ultimo.

I governi diventano liberali solo quando vi sono costretti dai cittadini.

I peggiori mali che l'umanità abbia mai dovuto sopportare sono stati inflitti da cattivi governi.
[The worst evils which mankind has ever had to endure were inflicted by bad governments].

Il culto dello Stato è il culto della forza.

La conoscenza storica è indispensabile per chi vuole costruire un mondo migliore.

Non c'è minaccia più pericolosa per la civiltà di un governo di uomini incompetenti, corrotti o vili. 

Caos pianificato
Planned Chaos, 1947

È soltanto lo stato di diritto che impedisce ai governanti di trasformarsi nei peggiori gangster.

La storia dell'umanità è la storia delle idee, perché sono le idee, le teorie e le dottrine che guidano l'azione umana, determinano i fini ultimi a cui mirano gli uomini e la scelta dei mezzi impiegati per il raggiungimento di questi fini.

L'azione umana
Human Action: A Treatise on Economics, 1949

È impossibile comprendere la storia del pensiero economico se non si presta attenzione al fatto che l'economia in quanto tale è una sfida alla presunzione di chi detiene il potere.

Il capitalismo ha dato al mondo ciò di cui aveva bisogno, uno standard di vita più elevato per un numero di persone in costante aumento.

Il collettivismo non può [...] essere definito in altro modo che come dogma partigiano in cui l'impegno verso un ideale preciso e la condanna di tutti gli altri sono ugualmente necessari.

Il liberalismo è una dottrina politica. Esso non è una teoria, ma l'applicazione delle teorie sviluppate dalla prasseologia e specialmente dall'economia per definire i problemi dell'azione umana entro la società.

Il vivente non è perfetto perché è soggetto a mutamento; il morto non è perfetto perché non vive.

L'economia non riguarda cose e oggetti materiali tangibili; riguarda gli uomini, i loro significati e le loro azioni.

La libertà è indivisibile. Non appena si comincia a restringerla, si entra in un declino sul quale è difficile arrestarsi.

La vita di una collettività è vissuta nelle azioni degli individui che ne costituiscono il corpo. Non v'è collettività sociale concepibile che non funzioni per le azioni di qualche individuo.

Le forze che determinano lo stato, perennemente mutevole, del mercato sono i giudizi di valore degli individui e le azioni dirette dai loro giudizi di valore.

Non appena la libertà economica che l'economia di mercato concede ai suoi membri è rimossa, tutte le libertà politiche e le carte dei diritti diventano inganno.

Non è compito degli imprenditori indurre la gente a sostituire ideologie sane alle insane. Spetta ai filosofi. L'imprenditore serve i consumatori come essi sono oggi.

Ogni azione razionale è in primo luogo azione individuale. Solo l'individuo pensa. Solo l'individuo ragiona. Solo l'individuo agisce.

Se l'esperienza storica potesse insegnarci qualcosa, sarebbe che la proprietà privata è inestricabilmente connessa alla civiltà.
[If history could teach us anything, it would be that private property is inextricably linked with civilization].

Un imprenditore non può essere formato. Un uomo diventa un imprenditore cogliendo un'opportunità e colmando un vuoto. Non è richiesta alcuna speciale preparazione per una tale dimostrazione di acuto giudizio, di lungimiranza e di energia.

Una società che sceglie tra capitalismo e socialismo non sceglie tra due sistemi sociali; sceglie tra la cooperazione sociale e la disintegrazione della società. Il socialismo non è un'alternativa al capitalismo; è un'alternativa a qualsiasi sistema in cui gli uomini possano vivere come esseri umani.

Teoria e storia
Theory and History: An Interpretation of Social and Economic Evolution, 1957

È nella natura dell’uomo cercare incessantemente di sostituire condizioni più soddisfacenti ad altre meno soddisfacenti. Questo movente stimola le sue energie mentali e lo spinge ad agire. La vita in un ambiente perfetto ridurrebbe l’uomo a un’esistenza puramente vegetativa.

La lotta per la libertà, in definitiva, non è resistenza agli autocrati o agli oligarchi, ma resistenza al dispotismo dell'opinione pubblica.

Tutti, a eccezione dei socialisti più fanatici, sono d’accordo nel dire che il miglioramento senza precedenti delle condizioni economiche che si è verificato nel corso degli ultimi due secoli è un successo del capitalismo. 

Una civiltà è il prodotto di una determinata visione del mondo e la sua filosofia si manifesta in ognuna delle sue conquiste.

I manufatti prodotti dagli uomini possono essere definiti materiali. Ma i metodi utilizzati per la progettazione delle attività produttive sono mentali, sono il risultato di idee che determinano ciò che dovrebbe essere fatto e in quale modo. Tutti i rami di una civiltà sono animati dallo spirito che pervade la sua ideologia.

Nel lungo periodo neanche i governi più dispotici, con tutta la loro brutalità e la crudeltà, possono resistere alle idee. Alla fine l’ideologia che ha ottenuto il sostegno della maggioranza prevarrà e taglierà l’erba sotto i piedi del tiranno.

Il principale merito e pregio di quelle che definiamo le istituzioni costituzionali, la democrazia e il governo eletto dal popolo, risiedono nel permettere un cambiamento pacifico dei metodi e del personale di governo.

La chiave di volta della civiltà occidentale è la sfera di azione spontanea che garantisce all’individuo.

Autobiografia di un liberale
Notes and Recollations, 1978 (postumo)

La società, cioè la pacifica cooperazione degli uomini sotto il principio della divisione del lavoro, può esistere e operare solo se si adottano politiche che l'analisi economica dichiara idonee a raggiungere i fini perseguiti.

Politica economica
Riflessioni per oggi e per domani
Economic Policy. Thoughts for Today and Tomorrow, 1979 - Selezione Aforismario

Lo sviluppo del capitalismo consiste nel diritto che hanno tutti di servire i consumatori in modo migliore e/o a prezzi più convenienti. Tale metodo, tale principio, ha, in un lasso di tempo relativamente breve, trasformato l'intero mondo.

In un sistema capitalistico, i veri capi sono i consumatori stessi. La sovranità non è dello Stato, ma del popolo. La prova di ciò è il fatto che la gente ha il diritto di comportarsi in modo sciocco. Questo è un privilegio che appartiene solitamente al sovrano.

Coloro che ritengono che il potere delle grandi imprese sia enorme si sbagliano, poiché queste dipendono unicamente dai consensi accordati loro dai consumatori che acquistano i loro prodotti: anche l'impresa più grande perde il proprio potere e la sua posizione economica quando perde i clienti.

Nelle politiche economiche, non si verificano mai miracoli.

La libertà di cui può godere un uomo in un'economia di mercato non è certamente una libertà perfetta dal punto di vista metafisico. Ma la libertà perfetta non esiste. La libertà ha un significato solo all'interno della struttura della società.

Libertà significa in realtà libertà dì commettere errori.

Le famose parole di Rousseau, «L'uomo è nato libero e ovunque si trova in catene», sono senza dubbio belle, ma l'uomo in realtà non nasce libero. Quando nasce, l'uomo è semplicemente una piccola creatura molto debole. Senza la protezione dei genitori, senza la protezione che a sua volta la società offre ai genitori, non riuscirebbe a sopravvivere.

La libertà nella società vuol dire che un uomo dipende dagli altri nella stessa misura in cui gli altri dipendono da lui.

Questa è la differenza tra libertà e schiavitù. Lo schiavo deve fare ciò che il suo superiore gli dice di fare, ma il libero cittadino - e libertà significa proprio questo - è nella posizione di poter scegliere il proprio stile di vita.

Nell'economia di mercato, ognuno provvede ai bisogni dei propri concittadini provvedendo a se stesso.

Il consumatore americano, l'individuo, è al tempo stesso un compratore e un padrone. All'uscita di alcuni negozi degli Stati Uniti si può trovare un cartello con su scritto: «Grazie per il vostro sostegno. Arrivederci alla prossima volta.» Ma se si entra in un negozio di un paese totalitario - che si tratti della Russia odierna, o di un paese come la Germania dei tempi di Hitler - il gestore del negozio ti dirà: «Devi essere grato al grande capo perché egli ti ha dato ciò.»

Nei paesi socialisti non è il venditore, bensì il cliente a dover dire grazie per ciò che ha avuto. Il cittadino non è il capo; il capo è il Comitato Centrale, l'Ufficio Centrale. Questi comitati e leader e dittatori socialisti sono entità supreme, e la gente deve semplicemente obbedire ai loro ordini.

Tutto ciò che accade nella vita sociale odierna è il frutto di idee: gli eventi positivi e quelli negativi. E necessario combattere le cattive idee.

Le idee, e solo le idee, possono illuminare il buio.

Fonte sconosciuta
Traduzione dall'inglese a cura di Aforismario

Ciò di cui l'umanità ha bisogno oggi è la liberazione dal dominio di slogan privi di senso e di un ritorno al buon ragionamento.

Coloro che chiedono maggiori interferenze da parte dello Stato, in ultima analisi, chiedono più costrizione e meno libertà.

Il capitalismo non ha bisogno né di propaganda né di apostoli. I suoi successi parlano da soli. 
[Capitalism needs neither propaganda nor apostles. Its achievements speak for themselves].

Il governo è l'unica istituzione che può prendere un bene prezioso come la carta e renderlo privo di valore applicandovi sopra dell'inchiostro.

L'anarchismo fraintende la vera natura dell'uomo. Sarebbe praticabile solo in un mondo di angeli e di santi.

L'assistenza concessa ai disoccupati non elimina la disoccupazione. Rende più facile per i disoccupati rimanere inattivi.

La civiltà occidentale si basa sul principio libertario e tutte le sue conquiste sono il risultato dell'azione di uomini liberi.

La commistione di politica e affari non è dannosa soltanto per la politica, come spesso si osserva, ma ancor più per gli affari.

La critica scientifica non ha compito più nobile che infrangere le false credenze.

La legge fondamentale del mercato è: il cliente ha sempre ragione.

La libertà è sempre libertà dal governo.

La libertà non ha senso se è soltanto la libertà di essere d'accordo con chi è al potere.
[Liberty is meaningless if it is only the liberty to agree with those in power].

La prima cosa di cui ha bisogno un genio è respirare aria libera.

La radice del male non è la costruzione di nuove armi sempre più potenti, ma lo spirito di conquista.

Le depressioni e la disoccupazione di massa non sono causate dal libero mercato, ma dall'interferenza del governo nell'economia.

Nello stato socialista, ogni cambiamento economico è un'impresa il cui esito non può essere previsto né determinato a posteriori. Si può solo brancolare nel buio.

Ogni ampliamento della divisione personale del lavoro comporta vantaggi per tutti coloro che ne prendono parte.

Ogni estensione delle funzioni e del potere dello Stato al di là del suo dovere primario di mantenere la pace e la giustizia dovrebbe essere esaminata con gelosa vigilanza.

Ogni socialista è un dittatore camuffato.
[Every socialist is a disguised dictator].

Tassare i profitti equivale a tassare il successo.

Note
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