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Frasi e citazioni sulla Cucina Italiana

Raccolta di aforismi, frasi e citazioni sulla cucina italiana e sui prodotti tipici della gastronomia italiana. "I piatti e le ricette più diffuse della cucina italiana sono stati spesso creati in ambito domestico piuttosto che dagli chef, ed è per questo che molte ricette italiane sono adatte alla cucina casalinga e quotidiana, rispettando le specificità territoriali, privilegiando esclusivamente materie prime e ingredienti propri della regione di origine del piatto e preservandone la stagionalità". [Wikipedia]. Come sottolinea Fabiano Guatteri:
"A metà del secolo scorso la cucina italiana risultava ancora composita, un insieme di preparazioni regionali con tanti particolarismi locali e non una cucina unitaria e nazionale, come era per esempio quella francese. Questo avveniva perché, mentre alcuni paesi europei si fondavano su stati ormai secolari, l’Italia arrivò all’unificazione solo nella seconda metà del XIX secolo. Sicuramente Pellegrino Artusi con La scienza in cucina e l’arte di mangiare bene (1891) cercò di codificare la cucina italiana nel suo insieme, ma la sua opera più che un ricettario nazionale risultò essere un repertorio di ricette regionali, riunite in un unico libro. L’unificazione gastronomica del nostro paese si attuò solo più tardi, ossia nel secondo dopoguerra, e ciò avvenne grazie alle migrazioni interne e a un più efficiente sistema di trasporti che promossero e accelerarono la circolazione di persone, prodotti, idee tra Nord e Sud. Questa circolazione favorì l’incontro di tradizioni gastronomiche diverse e la nascita di piatti che mescolavano prodotti di differenti aree geografiche". [Prefazione a Gualtiero Marchesi, La cucina italiana, 2015].
Su Aforismario trovi altre raccolte di citazioni correlate a questa sulla dieta mediterranea, il cibo genuino, la pizza, gli spaghetti e la cucina in generale. [I link sono in fondo alla pagina].
Massaia ai fornelli
Leggi "cucina italiana" e immediatamente pensi alla nonna, ai profumi che si alzano
dalle sue pentole e invadono la cucina, ai suoi gesti antichi, misurati e sapienti.
(Marco Bianchi)

La cucina italiana, che può rivaleggiare con la francese e in qualche punto la supera.
Pellegrino Artusi, La scienza in cucina e l’arte di mangiare bene, 1891

La cucina italiana è il riflesso del popolo, riflesso che, come un prisma, si frammenta in regioni. 
Lidia Bastianich [1]

Fatta l’Italia, si sono col tempo fatti gli italiani, anche se questo è avvenuto per la cucina da pochi anni. Oggi le varie tradizioni regionali si sono adattate ai tempi e si sono fuse in un unico ricco patrimonio condiviso che è giusto definire cucina nazionale.
Allan Bay e Paola Salvatori, La cucina nazionale italiana, 2008

Leggi "cucina italiana" e immediatamente pensi alla nonna, ai profumi che si alzano dalle sue pentole e invadono la cucina, ai suoi gesti antichi, misurati e sapienti.
Marco Bianchi, La mia cucina italiana, 2015

Il cibo è una forma di amore − per me lo è, in Italia sicuramente lo è.
Marco Bianchi, ibidem

La nostra cucina è letteralmente specializzata nel valorizzare ingredienti poveri: quando si tratta di servire ricercate prelibatezze alle mense di signori e signorotti non siamo secondi a nessuno, ma a rendere davvero strepitosa la dieta mediterranea è la creatività con la quale siamo riusciti a trarre il massimo piacere da ingredienti, diciamo così, semplici, di base.
Marco Bianchi, La mia cucina italiana, 2015

L’Italia delle cento città e dei mille campanili è anche l’Italia delle cento cucine e delle mille ricette. 
Alberto Capatti e Massimo Montanari, La cucina italiana, 2005

La grande varietà di tradizioni gastronomiche, specchio di un’esperienza storica segnata dal particolarismo e dalla divisione politica, è l’elemento che maggiormente si impone agli occhi e al palato del visitatore, rendendo incredibilmente ricca (e perciò attraente come nessun’altra, oggi che la domanda di diversità e di sapori «di territorio» si è fatta particolarmente forte) la gastronomia del nostro paese. 
Alberto Capatti e Massimo Montanari, ibidem

La ricchezza ha stimolato in Italia la valorizzazione di derrate e ricette tradizionali, la ricerca (e quindi salvaguardia) delle piccole produzioni e un culto della rarità eno-gastronomica.
Alberto Capatti e Massimo Montanari, La cucina italiana, 2005

Parlare di cucina regionale italiana è come entrare in un labirinto: prendi una strada pensando di avere chiara la tua meta e invece in un attimo di ritrovi trasportato lontanissimo, non solo nello spazio, ma anche nel tempo, nella cultura, nelle tradizioni.
Carlo Cracco, A qualcuno piace Cracco, 2013

In Italia siamo fortunati [...], abbiamo una biodiversità incredibile, perché disponiamo di un ventaglio di climi, ambienti e piccoli ecosistemi che ci assicurano un mosaico di organismi, di varietà animali e vegetali. E noi ci ritroviamo tra le mani una ricchezza di ingredienti che provengono proprio da queste “nicchie ambientali”, come sono chiamate dai teorici della biodiversità. 
Carlo Cracco, In principio era l’anguria salata, 2015

Viviamo un’epoca di grande apertura, dal sushi all’avocado, i nostri piatti raccontano storie di viaggi, di contaminazioni e di scambi con Paesi lontani. Di sicuro le cose sono cambiate rispetto al passato, quando il nostro stile alimentare era dettato solo dal territorio e dai suoi prodotti, ciascuno con le proprie specificità. Storicamente in Italia il punto di partenza era proprio questo, un mosaico di piccole identità locali da cui derivavano tradizioni, abitudini e stili alimentari diversi.
Carlo Cracco, In principio era l’anguria salata, 2015

Fino agli albori del Ventesimo secolo le abitudini alimentari degli italiani parlano una lingua semplice, fatta di ingredienti genuini e di qualità, ma con una grande frammentazione territoriale e regionale.
Carlo Cracco, ibidem

Diciamo che la trasformazione del nostro patrimonio nazionale prende forma nel momento in cui la popolazione inizia a muoversi. Perché muoversi significa mettere in circolo le idee, i saperi e gli ingredienti. Significa condividere, comporre e integrare. Cambiare marcia, per andare verso il futuro.
Carlo Cracco, ibidem

Chi allora va molto, molto lontano, e addirittura lascia l’Italia per cercare fortuna in Belgio, Germania, Francia, America del Nord e del Sud, percepisce questa realtà con un’intensità e una nostalgia che forse noi facciamo fatica a immaginare, perché a migliaia di chilometri da quella che continua a essere “casa” ci sono prodotti che sono validi, sì, ma che… non sono la stessa cosa. Non possono esserlo. È proprio così che si crea una prima consapevolezza, la consapevolezza che il pomodoro del Sud è un prodotto eccezionale, che la pasta come la sappiamo fare noi è un piatto come nessuno mai, che l’olio – mamma mia! –, il nostro olio non ha rivali, che per noi il salame e il prosciutto sono la luna e le stelle, che i nostri formaggi hanno una qualità e un sapore diversi da tutti gli altri, e via dicendo… L’elenco potrebbe continuare a lungo.
Carlo Cracco, In principio era l’anguria salata, 2015

Non c'è niente di più romantico della cucina italiana.
[There’s nothing more romantic than Italian food].
Elisha Cuthbert [1]

Ovunque io sia stata, il cibo fa schifo, tranne che in Italia.
Carmen Electra [1]

L’evoluzione della gastronomia italiana non può prescindere dalle contaminazioni che in ogni epoca storica l’hanno arricchita e fatta crescere. 
Fabiano Guatteri, Prefazione a Gualtiero Marchesi, La cucina italiana, 2015

Vi sono preparazioni così intessute nella nostra cucina da sembrare da sempre radicate nel territorio, anche se in realtà sono estranee alla cultura gastronomica originaria. 
Fabiano Guatteri, ibidem

Quando arrivò il boom economico nel paese, sulla tavola degli italiani aumentò la quantità più che la qualità dei cibi. In quegli anni di benessere economico, a casa come al ristorante, un piatto era valutato principalmente per la generosità della porzione: il palato, non ancora raffinato come quello attuale, era molto meno esigente in fatto di qualità.
Fabiano Guatteri, ibidem

La ristorazione italiana godeva [agli inizi degli anni Ottanta] di una reputazione assai modesta ed era ancora viva l’immagine oleografica di pizza e spaghetti con la “pommarola” come simbolo folcloristico di tutta la cucina italiana.
Fabiano Guatteri, Prefazione a Gualtiero Marchesi, La cucina italiana, 2015

In Italia al cibo e al vino aggiungono lavoro e vita.
Robin Leach [1]

Per l’universale, immediata seduzione che riescono a suscitare, i primi piatti hanno decretato la fortuna della cucina italiana. 
Gualtiero Marchesi, Oltre il fornello, 1986-2009

Il problema di mangiare cibo italiano è che cinque o sei giorni dopo hai di nuovo fame.
George Miller [1]

La tavola italiana, prima che un fatto materiale, è un sentimento.
Elisabetta Moro, La dieta mediterranea, 2014

La cucina rurale italiana è straordinaria: migliaia e migliaia di ricette, tutte con un timbro e una personalità inconfondibile. Anche dall’alimento più povero e modesto si è riuscito a trarre il modo di poterlo mangiare con gusto e soddisfazione. 
Alfredo Morosetti, La cucina rurale Italiana, 2013

Se fra i pennelli, le tele, i marmi, l’innata creatività del popolo italiano  ha dato il suo meglio al servizio di papi, di duchi, potentissimi mercanti e banchieri, la cucina è stato il luogo ove le classi subalterne e i contadini, in modo particolare, hanno potuto dar prova della medesima potentissima immaginazione creativa.
Alfredo Morosetti, ibidem

È impossibile enumerare, anche solo per approssimazione, le ricette che potremmo scoprire andando alla ricerca, luogo per luogo lungo la penisola, di tutti i piatti che sarebbe possibile e sicuramente doveroso annotare. Non starebbero nemmeno sui volumi dell’intera Enciclopedia Britannica e, in ogni caso, non sarebbero mai tutte, perché molte di esse rimangono, all’interno di un certo territorio, soltanto nella memoria di poche famiglie o conservate ormai sepolte in qualche ricettario domestico, abbandonato sul fondo di una cassapanca.
Alfredo Morosetti, La cucina rurale Italiana, 2013

Quanto alla cucina italiana, essa è una «cucina-verità». È la cucina cui tutti prima o poi debbono fatalmente fare ritorno, dopo ogni sconsigliata, dopo ogni sciagurata incursione sia tra i divoratori di cavallette, sia tra i degustatori di quintessenze. La cucina italiana è per l'uomo ciò che la Terra era per Anteo: restituisce le forze, dissipa qualunque dissidio tra l'errante figlio di mamma, e nostra grande maestra Natura.
Alberto Savinio, Souvenirs, 1945

Se tua madre cucina italiano, perché dovresti andare al ristorante?
Martin Scorsese [1]

Cerchi di inventare nuovi piatti, ma alla fine la gente vuole mangiare solo cibo italiano. 
Stephen Starr [1]

Cucinare, per un francese, sebbene sembri misterioso e complicato per alcuni, è stranamente democratico. È una cucina centralizzata: tutte le cose buone, prima o poi, sono arrivate Parigi, e quello che piaceva ai parigini, piaceva a tutti. La cucina francese è accessibile e travolgente allo stesso tempo. È aperta a tutti, anche se non tutti osano. La cucina italiana ha la reputazione di essere più semplice, e si concentra di più sugli ingredienti, oltre a essere più varia. Ciò che si mangia a Napoli è molto diverso da ciò che offre Milano. Alcuni buoni piatti e idee si sono diffusi in tutto il Paese, ma la cucina italiana, soprattutto quella casalinga, rimane in gran parte regionale.
Mimi Thorisson, La mia antica cucina italiana, 2023

L'Italia ha venti regioni, ognuna delle quali ha una propria cucina distintiva, sviluppata in tandem con la natura e influenzata dai territori vicini.
Mimi Thorisson, ibidem

Ogni regione di questo Paese storicamente diviso fino al 1861 è rimasta fedele a se stessa, cucinando i propri piatti con i prodotti del territorio ed evitando di scambiare o condividere ricette con le città rivali. Il nord, prospero e ricco di carne, ha preso ispirazione dai Paesi vicini, come la Francia e l'Austria, mentre nei piatti del sud sono evidenti le influenze arabe e spagnole.
Mimi Thorisson, ibidem

Il cibo italiano è noto per dare risalto agli ingredienti, e non sorprende che l'Italia abbia sempre avuto alcuni dei migliori prodotti al mondo. I francesi si chiedono: "Ora come possiamo fare in modo che questo cibo diventi complicato e chic?", mentre gli italiani sono più inclini a far risplendere gli ingredienti nella loro essenzialità.
Mimi Thorisson, La mia antica cucina italiana, 2023

La cucina italiana è qualità, varietà, genuinità, tradizione; è la migliore cucina del mondo e, come nessun'altra, ha coniugato con successo antiche ricette regionali, evoluzione del gusto e metodi moderni.
AA.VV., Cucina Italiana, 2010

Gli italiani possiedono un patrimonio alimentare unico al mondo, frutto di almeno due millenni di storia ininterrotta; e tuttavia, come spesso accade a chi è smisuratamente ricco, molti tesori finiscono per essere dimenticati o trascurati, quando non rimangono addirittura sconosciuti.
AA.VV., ibidem

Ci vorrebbe un'enciclopedia per raccogliere tutte le ricette, con relative varianti, della cucina italiana; e sicuramente non basterebbe ancora, nella consapevolezza che la varietà − varietà di pensiero e di gusto − è fra le maggiori ricchezze di qualsiasi nazione, insieme all'apertura a ciò che si trova al di fuori dei confini.
AA.VV., Cucina Italiana, 2010

Il patrimonio gastronomico italico è oggi un misto di chef visti in televisione e di sottilette fuse dentro gli involtini esattamente come trent'anni fa. Un mix felicemente italico in cui non si butta nulla. E tanto più creativo. Una cucina italiana insomma nata, cresciuta e coltivata con fatica prima dalle nostre mamme e oggi da tutti quelli che si cimentano in cucina per il gusto di stupire il partner o di mandare avanti la famiglia. 0 semplicemente per divertimento.
AA.VV., Il libro completo della Cucina Italiana, 2012

Se non hai mai provato la cucina italiana, non hai vissuto veramente.
Anonimo

Note
  1. Fonte della citazione sconosciuta; se la conosci, segnalala ad Aforismario.
  2. Vedi anche aforismi, frasi e citazioni su: Dieta MediterraneaPizza - SpaghettiCibo Genuino - Cucina 

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