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Le più belle frasi di Frida Kahlo

Selezione delle più belle frasi e citazioni di Frida Kahlo (Coyoacán 1907-1954), pittrice messicana, il cui nome completo è Magdalena Carmen Frida Kahlo y Calderón. Fin dall'adolescenza, Frida manifesta una personalità molto forte, indipendente e passionale, riluttante verso ogni convenzione sociale, unita a un particolare talento artistico.

La vita di Frida Kahlo è purtroppo segnata da un gravissimo incidente cui va incontro, nel 1925, all'età di 18 anni. Come si legge su Wikipedia: "Frida all'uscita di scuola salì su un autobus con Alejandro per tornare a casa e pochi minuti dopo rimase vittima di un incidente causato dal veicolo su cui viaggiava ed un tram. L'autobus finì schiacciato contro un muro. Le conseguenze dell'incidente furono gravissime per Frida: la colonna vertebrale le si spezzò in tre punti nella regione lombare; si frantumò il collo del femore e le costole; la gamba sinistra riportò 11 fratture; il piede destro rimase slogato e schiacciato; la spalla sinistra restò lussata e l'osso pelvico spezzato in tre punti. Inoltre, un corrimano dell'autobus le entrò nel fianco e le uscì dalla vagina. Nel corso della sua vita dovette subire ben 32 operazioni chirurgiche. Dimessa dall'ospedale, fu costretta ad anni di riposo nel letto di casa, col busto ingessato".

Questa, invece, la descrizione dell'incidente fatta dalla stessa Frida Kahlo sul suo diario: ""Eravamo saliti da poco sull'autobus quando ci fu lo scontro. Prima avevamo preso un altro autobus, solo che io avevo perso un ombrellino. Scendemmo a cercarlo e fu così che salimmo su quell'autobus che mi rovinò. L'incidente avvenne su un angolo, di fronte al mercato di San Juan, esattamente di fronte. Il tram procedeva con lentezza, ma il nostro autista era un ragazzo giovane, molto nervoso. Il tram, nella curva, trascinò l'autobus contro il muro. [...] Ero una ragazzina intelligente ma poco pratica, malgrado la libertà che avevo conquistato. Forse per questo non valutai bene la situazione né intuii il genere di ferite che avevo. La prima cosa a cui pensai fu un giocattolo dai bei colori che avevo comprato quel giorno e che portavo con me. Volevo cercarlo, come se quel che era successo non avesse conseguenze assai più gravi. [...] Non è vero che ci si rende conto dell'urto, non è vero che si piange. Io non versai una lacrima. L'urto ci spinse in avanti e il corrimano mi trafisse come la spada trafigge un toro. Un uomo si accorse che avevo una tremenda emorragia, mi sollevò e mi depose su un tavolo da biliardo finché la croce rossa non venne a prendermi".

Da allora, la pittura divenne per Frida una ragione di vita. Il suo stile pittorico la fece considerare da molti vicina al surrealismo, ma come ella stessa ha affermato: "Pensavano che anche io fossi una surrealista, ma non lo sono mai stata. Ho sempre dipinto la mia realtà, non i miei sogni".

Qui di seguito, sono riportate alcune citazioni di Frida Kahlo tratte dai diari, dalle lettere e da interviste. Alcune frasi sono in lingua originale spagnola con traduzione in italiano. In appendice è riportata anche una poesia di Estefania Mitre, intitolata Ti meriti un amore, che si trova su tantissimi siti web attribuita erroneamente a Frida Kahlo.
Piedi, a che mi servono se ho ali per volare? (Frida Kahlo)
Diario
Diario. Un íntimo autorretrato, 1944-54 (post. 1995) - Selezione Aforismario

Che farei io senza l’assurdo...

Devo lottare con tutte le mie energie affinché quel poco di positivo che la salute mi consente di fare sia nella direzione di contribuire alla rivoluzione. La sola vera ragione per vivere.

Dovevo avere sei anni, quando vissi intensamente un'immaginaria amicizia con una bambina della mia età più o meno. Sulla vetrata di quella che allora era la mia stanza, e che dava su Calle Allende, su uno dei primi vetri della finestra – ci alitavo sopra. E con un dito disegnavo una "porta". Per questa "porta" uscivo nella mia immaginazione, con grande gioia e in fretta, attraverso tutto lo spazio che si vedeva, fino a raggiungere una latteria di nome "Pinzón"... Attraverso la "O" di Pinzón entravo e scendevo fuori dal tempo nelle viscere della terra, dove la mia "amica immaginaria" mi aspettava sempre.

Ero solita pensare di essere la persona più strana del mondo ma poi ho pensato, ci sono così tante persone nel mondo, ci dev'essere qualcuna proprio come me, che si sente bizzarra e difettosa nello stesso modo in cui mi sento io. Vorrei immaginarla, e immaginare che lei debba essere là fuori e che anche lei stia pensando a me. Beh, spero che, se tu sei lì fuori e dovessi leggere ciò, tu sappia che sì, è vero, sono qui e sono strana proprio come te.

Ho subito due gravi incidenti nella mia vita… il primo è stato quando un tram mi ha travolto e il secondo è stato Diego. [1]

Io sono la disintegrazione.
[Yo soy la desintegración].

Io ti consegno il mio universo.

L'angoscia e il dolore. Il piacere e la morte non sono nient'altro che un processo per esistere.  La lotta rivoluzionaria in questo processo è una porta aperta all'intelligenza.

La morte può essere crudele, ingiusta, traditrice... Ma solo la vita riesce a essere oscena, indegna, umiliante.

La vita scorre e apre sentieri che non si percorrono invano. Ma nessuno può trattenersi, liberamente a giocare su quel sentiero, perché ritarda o devia il viaggio atomico e generale.

La rivoluzione è l'armonia della forma e del colore e tutto esiste, e si muove, sotto una sola legge − la vita −.

Murare la propria sofferenza significa rischiare di farsi divorare dall'interno.
[Amurallar el propio sufrimiento es arriesgarte a que te devore desde el interior].

Nessuno è separato da nessuno. Nessuno lotta per sé stesso. Tutto è uno. L'angoscia e il dolore, il piacere e la morte non sono nient'altro che un processo per esistere. La lotta rivoluzionaria in questo processo è una porta aperta all'intelligenza.

Niente vale più della risata e del disprezzo. È necessario ridere e abbandonarsi. Essere crudeli e leggeri.

Non ho mai dipinto sogni o incubi. Ho dipinto la mia realtà.
[Nunca pinto sueños o pesadillas. Pinto mi propia realidad].

Piedi, a che mi servono se ho ali per volare?
[Pies, ¿para qué los quiero si tengo alas pa' volar?[. [2]

Spero che l'uscita sia gioiosa e spero di non tornare mai più.
[Espero que la salida sea alegre, y espero no volver nunca más].

Vorrei dipingere il dolore, l'amore e la tenerezza.
[Pintaría el dolor, el amor y la ternura].

Lettere e Interviste
Selezione Aforismario

Bevevo perché volevo affogare i miei dolori, ma ormai hanno imparato a nuotare...
[Bebía porque quería ahogar mis penas, pero las malvadas aprendieron a nadar…].

La bellezza e la bruttezza sono un miraggio perché gli altri finiscono per vedere la nostra interiorità.
[La belleza y la fealdad son un espejismo porque los demás terminan viendo nuestro interior].

Da quando mi sono innamorata di te, ogni cosa si è trasformata ed è talmente piena di bellezza… L’amore è come un profumo, come una corrente, come la pioggia. Sai, cielo mio, tu sei come la pioggia e io, come la terra, ti ricevo e accolgo.

Dipingo i fiori per non farli morire.

Dipingo per me stessa perché trascorro molto tempo da sola e perché sono il soggetto che conosco meglio.

Il dolore non è parte della vita, può diventare la vita stessa.
[El dolor no es parte de la vida, se puede convertir en la vida misma].

La vita insiste per essere mia amica e il destino mio nemico.
[La vida insiste en ser mi amiga y mi objetivo enemigo].

Non me ne frega niente di quello che pensa il mondo. Sono nata puttana. Sono nata pittrice. Sono nata fottuta. Ma sono stata felice sulla mia strada. Tu non capisci quello che sono. Io sono amore. Io sono piacere, sono essenza. Sono un’idiota. Sono un’alcolizzata, sono tenace. Sono io, semplicemente sono…
[Me importa una mierda lo que piense el mundo. Yo nací puta, yo nací pintora, yo nací jodida. Pero fui feliz en mi camino. Tú no entiendes lo que soy. Yo soy amor, soy placer, soy esencia, soy una idiota, soy una alcohólica, soy tenaz. Yo soy, simplemente soy…].

Non sono malata. Sono rotta. Ma sono felice, fintanto che potrò dipingere.

Pensavano che anch'io fossi una surrealista, ma non lo sono mai stata. Ho sempre dipinto la mia realtà, non i miei sogni.

Sento che siamo stati insieme fin dal nostro luogo di origine, che siamo della stessa materia, delle stesse onde, che portiamo dentro lo stesso istinto. Tu sei forte, il tuo genio e la tua umiltà prodigiose sono incomparabili e arricchisci la vita; dentro il tuo mondo straordinario, quello che ti offro è solo una verità in più che ricevi e che accarezzerà sempre la parte più profonda di te stesso. Grazie di riceverlo, grazie perché vivi, perché ieri mi hai lasciato toccare la tua luce più intima e perché con la tua voce e i tuoi occhi hai detto quello che aspettavo da tutta la mia vita.

Vorrei darti tutto quello che non hai mai avuto, e neppure così sapresti quanto è meraviglioso amarti.

Vorrei solo essere lì dove sei tu. Vorrei solo fidarmi di te ed amarti e stare con te. Solo con te, dentro di te, intorno a te, in tutti i posti concepibili ed in quelli inconcepibili. Mi piacerebbe essere lì dove ci sei tu.

Fonte sconosciuta
Alla fine della giornata, possiamo chiedere molto più di quanto pensiamo.
[Al final del día, podemos aguantar mucho más de lo que pensamos que podemos].

Bevo per dimenticare, ma ora ... non ricordo cosa.

Dottore, se mi lascia bere questa tequila, prometto che al mio funerale non tocco un goccio.

Dove non puoi amare, non soffermarti.

Gli atomi del mio corpo sono i tuoi e vibrano insieme per amarci.
[Los átomos de mi cuerpo son los tuyos y vibran juntos para querernos].

Io ti consegno il mio universo.

L’amore? Non so. Se include tutto, anche le contraddizioni e i superamenti di sé stessi, le aberrazioni e l’indicibile, allora sì, vada per l’amore. Altrimenti, no.

La mia pittura porta con sé il messaggio del dolore.
[Mi pintura lleva con ella el mensaje del dolor].

Le cicatrici sono aperture attraverso le quali un essere entra nella solitudine dell'altro.

L'unica cosa buona che ho è che sto iniziando ad abituarmi a soffrire.

Niente è assoluto. Tutto cambia, tutto si muove, tutto gira, tutto vola e va via.

Niente vale più della risata.

Ogni "tic-tac" è un secondo della vita che passa, fugge e non si ripete. E in esso c'è tanta intensità, tanto interesse che il problema è solo saperlo vivere.

Per i grandi cuori che muoiono nel corpo ma che continuano a battere nel respiro della notte, non ci sono canoni o bellezze regolari, armonie esteriori, ma tuoni e temporali devastanti che portano a illuminare un fiore nascosto di struggente bellezza.

Quello che non mi uccide mi fortifica. [3]

Scegliete un amante che vi guardi per la magia che potete essere.

Se potessi darti una cosa nella vita, mi piacerebbe darti la capacità di vedere te stesso attraverso i miei occhi. Solo allora ti renderesti conto di quanto sei speciale per me.

Si possono inventare i verbi? Voglio crearne uno: Io ti cielo, così che le mie ali possano distendersi smisuratamente, per amarti senza confini.

Ti meriti il meglio del meglio, perché tu sei una di quelle poche persone che, in questo mondo miserabile, rimangono oneste con sé stesse, e questa è l'unica cosa che conta veramente.

Tutto può avere bellezza, anche il più orribile.

Viva la vita!

Attribuite
I soliti inaffidabili siti di aforismi spacciano la seguente poesia come opera di Frida Kahlo, ma in realtà è stata composta dalla poetessa messicana Estefania Mitre.

Ti meriti un amore che ti voglia spettinata, / con tutto e le ragioni che ti fanno / alzare in fretta, / con tutto e i demoni che non ti / lasciano dormire. / Ti meriti un amore che ti faccia sentire sicura, / in grado di mangiarsi il mondo / quando cammina accanto a te, / che senta che i tuoi abbracci sono / perfetti per la sua pelle. / Ti meriti un amore che voglia ballare con te, / che trovi il paradiso ogni volta che / guarda nei tuoi occhi, / che non si annoi mai di leggere le / tue espressioni. / Ti meriti un amore che ti ascolti quando canti, / che ti appoggi quando fai il ridicolo, / che rispetti il tuo essere libero, / che ti accompagni nel tuo volo, / che non abbia paura di cadere. / Ti meriti un amore che ti spazi via le / bugie che ti porti l’illusione, / il caffè e la poesia.

Anche questa poesia, molto diffusa su internet, è attribuita a Frida Kahlo, ma al momento non si hanno certezze.
Non ti chiedo di darmi un bacio. / Non chiedermi scusa quando penso che tu abbia sbagliato. / Non ti chiederò nemmeno di abbracciarmi quando ne ho più bisogno, / non ti chiedo di dirmi quanto sono bella, / anche se è una bugia, / né di scrivermi niente di bello. / Non ti chiederò nemmeno di chiamarmi per dirmi com'è andata la giornata, / né di dirmi che ti manco. / Non ti chiederò di ringraziarmi per tutto quello che faccio per te, / né che ti preoccupi per me quando il mio animo è a terra / e ovviamente, non ti chiederò di appoggiarmi / nelle mie decisioni. / Non ti chiederò nemmeno di ascoltarmi / quando ho mille storie da raccontarti. / Non ti chiederò di fare niente, / nemmeno di stare al mio fianco per sempre. / Perché se devo chiedertelo, / non lo voglio più.
[No te voy a pedir que me des un beso. Ni que me pidas perdón cuando creo que lo has hecho mal o que te has equivocado. Tampoco voy a pedirte que me abraces cuando más lo necesito, o que me invites a cenar el día de nuestro aniversario. No te voy a pedir que nos vayamos a recorrer el mundo, a vivir nuevas experiencias, y mucho menos te voy a pedir que me des la mano cuando estemos en mitad de esa ciudad. No te voy a pedir que me digas lo guapo que voy, aunque sea mentira, ni que me escribas nada bonito. Tampoco te voy a pedir que me llames para contarme qué tal te fue en el día, ni que me digas que me echas de menos. No te voy a pedir que me des las gracias por todo lo que hago por ti, ni que te preocupes por mí cuando mis ánimos están por los suelos, y por supuesto, no te pediré que me apoyes en mis decisiones. Tampoco te voy a pedir que me escuches cuando tengo mil historias que contarte. No te voy a pedir que hagas nada, ni siquiera que te quedes a mi lado para siempre. Porque si tengo que pedírtelo, ya no lo quiero].

Libro di Frida Kahlo consigliato da Aforismario
Lettere appassionate
Curatore: M. Zamora 
Traduzione: M. Martignoni 
Editore: Abscondita, 2002

In una serie di lettere la pittrice messicana Frida Kahlo, oggi considerata tra le più significative artiste del ventesimo secolo, racconta la sua vita, la sua arte, le sue tragedie (la poliomelite contratta da piccola e l'incidente stradale che, diciottenne, la rese invalida costringendola a continue operazioni), i suoi sogni e i suoi amori: la sua passione per Alejandro, il lacerante rapporto con l'artista Diego Rivera, la sua adesione al marxismo.

Note
  1. Diego Rivera: marito di Frida Kahlo.
  2. Altre traduzioni della stessa frase: "Che me ne faccio di voi, piedi, se ho le ali per volare". "A che mi servono i piedi se ho ali per volare?".
  3. Aforisma di Nietzsche: Quello che non mi uccide mi rende più forte.