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Aforismi, frasi e citazioni sui Parassiti

Raccolta di aforismi, frasi e citazioni sui parassiti e sul parassitismo. In biologia, si definisce "parassita" (dal greco παράσιτος, composto di παρά "presso" e σῖτος "sostentamento") un animale o un vegetale il cui sostentamento dipende completamente o solo in parte da un altro organismo vivente, detto ospite, al quale procura effetti dannosi. Nelle seguenti citazioni, però, il termine "parassita" è utilizzato soprattutto con riferimento agli esseri umani, per indicare una persona che vive alle spalle altrui, che sfrutta le fatiche del prossimo senza lavorare o fornire il proprio contributo. In questo senso, il termine parassita è sinonimo di scroccone, sfruttatore e approfittatore.

A mo' d'introduzione, riportiamo un brano di Kahlil Gibran tratto da Il giardino del profeta, che è un po' un'apologia del parassitismo inteso in senso lato: "Mannus, il discepolo inquisitore, guardò intorno e vide arbusti in fiore abbarbicati al sicomoro. E disse: «Osserva quei parassiti, Maestro. Che dici di essi? Sono ladri dalle grevi ciglia che rubano la luce ai forti figli del sole, e si fanno belli con la linfa che scorre nei loro rami e nelle loro foglie». Ed egli rispose e disse: «Amico mio, siamo tutti parassiti. Noi che ci diamo da fare per trasformare la zolla in palpitante vita non siamo superiori a quelli che ricevono direttamente la vita dalla zolla senza conoscerla. Dirà una madre al suo bambino: “Ti restituisco alla foresta, che è la tua più grande madre, giacché tu mi stanchi il cuore e la mano”? O il cantore rimprovererà il suo proprio canto, dicendo: “Ritorna ora alla caverna degli echi da dove provenisti, giacché la tua voce divora il mio respiro”? E dirà il pastore al suo agnellino: “Non ho pascoli ai quali condurti; perciò separati da me e diventa per questo una vittima sacrificale”? No, amico mio, a tutte queste cose è stata data risposta prima ancora che le domande si ponessero e, così come i vostri segni, esse sono soddisfatte prima che voi prendiate sonno. Noi viviamo l’uno dell’altro secondo la legge, che è antica e senza tempo. Dobbiamo perciò vivere in amabilità e benevolenza. Ci cerchiamo a vicenda nella nostra solitudine, e vaghiamo di strada in strada quando non abbiamo un focolare accanto a cui sedere. Amici miei e fratelli miei, la vostra strada più larga è il vostro compagno-uomo. Questi arbusti che vivono sull'albero succhiano il latte della terra nella dolce quiete notturna, e la terra nel suo pacato sognare succhia al seno del sole. E il sole, così come voi e io e tutto ciò che esiste, siede con uguale onore al banchetto del Principe la cui porta è sempre aperta e la cui tavola è sempre imbandita. Mannus, amico mio, tutto ciò che esiste vive sempre di tutto ciò che esiste; e tutto ciò che esiste vive nella fede, illimitata, della generosità dell’Altissimo»".

Su Aforismario trovi altre raccolte di citazioni correlate a questa sulle sanguisughe, gli approfittatori, gli opportunisti e lo sfruttamento. [I link sono in fondo alla pagina].
Questo secolo oramai alla fine, saturo di parassiti senza dignità,
mi spinge solo ad essere migliore. (Franco Battiato)
− Lei è un parassita della società! − Buon segno: vuol dire che è ancora viva.
Altan [1]

Questo secolo oramai alla fine, / saturo di parassiti senza dignità, / mi spinge solo ad essere migliore, / con più volontà. 
Franco Battiato, E ti vengo a cercare, 1988

Il termine più adatto per descrivere il modus operandi di un narcisista è “parassita”. Sfrutta gli altri in ogni occasione e senza la minima remora. Dal suo punto di vista, controllare, esercitare potere, approfittare senza pietà e senza sensi di colpa è una sorta di diritto divino che gli è stato riconosciuto per nascita. 
Roberta Bruzzone, Io non ci sto più, 2018

Questa pallottola rugosa, la terra, quando si screpola e scoscende per frane e tremuoti, chissà che non voglia scoraggiarci e scrollarci di dosso, noi miriadi di parassiti, culture di bacilli penicillinoresistenti!
Gesualdo Bufalino, Il malpensante, 1987

Quando il parassita si è ben rimpinzato del tuo sangue, tu lo lasci andare. Non vorrai mica mettere le mani addosso al tuo stesso sangue!
Elias Canetti, Il cuore segreto dell'orologio, 1987

L'angoscia del parassita quando gli si minaccia la propria morte, la morte di colui che gli assicura gli alimenti. Non sa quale sarebbe per lui il partito migliore. Ha già incamerato quanto gli basta per iniziare una carriera per conto suo, libero dal controllo del morituro? Non dovrebbe, in fretta e furia, accantonare dell'altro ancora? Dovrebbe fare di tutto per rinviare la morte ancora di un poco? Dovrebbe quanto meno assistere alla morte per poi essere «l'unico» a darne testimonianza? Se, dopo quella minaccia, l'altro interrompe per un poco i rapporti con lui, è preso dal panico. Telefona ogni giorno, nessuno va al telefono. Troverà infine il coraggio di andare ad appostarsi davanti a casa, di aspettare lì per un senso di «partecipazione»? La gratitudine lui non sa che cosa sia; chi mai è grato ai propri alimenti? Prova soltanto rancore per gli alimenti che all'improvviso gli voltano le spalle.
Elias Canetti, La rapidità dello spirito, 1994

Visto come un grande Vivente [...] il Mondo è puro e vivente Satana, noi i suoi parassiti. Un punto nello spazio consacrato ciclicamente al Male, pustola infiammata nelle galassie.
Guido Ceronetti, Pensieri del tè, 1987

Ogni lettore è un parassita che non sa di esserlo.
Emil Cioran, Quaderni, 1957/72 (postumo 1997)

Il grado di civiltà di una società si misura dal numero di parassiti che tollera.
Nicolás Gómez Dávila, Tra poche parole, 1977/92 [cfr. citazione di Friedrich Nietzsche]

Con il crescere dei beni i parassiti aumentano e qual vantaggio ne riceve il padrone, se non di vederli con gli occhi?
Ecclesiaste, Antico Testamento, sec. IV-III a.e.c.

Tutti noi mangiamo e dormiamo grazie alle fatiche dei nostri simili e dobbiamo pagare loro il prezzo giusto, con un lavoro che ci dia non soltanto delle soddisfazioni personali ma che risulti utile a tutti. Altrimenti diventiamo dei parassiti, per quanto modesti siano i nostri bisogni.
Albert Einstein, lettera, 1953

Sei un politico che dice a sé stesso: “Userò il mio paese per il mio interesse”? Se così è, non sei che un parassita che vive sulla pelle degli altri.
Kahlil Gibran, La voce del maestro, 1963 (postumo)

Sei un politicante che domanda cosa può fare per voi il vostro paese? O un uomo di coscienza che chiede cosa potete fare, voi, per il vostro paese? Se sei il primo, allora sei un parassita; se sei il secondo, un’oasi nel deserto.
Kahlil Gibran, Specchi dell'anima, 1965 (postumo)

Il fascismo è il governo che si merita un'Italia di disoccupati e di parassiti ancora lontana dalle moderne forme di convivenza democratiche e liberali.
Piero Gobetti, Scritti attuali, 1945 (postumo)

La felicità, come la ricchezza, ha i suoi parassiti.
Rémy de Gourmont, Passeggiate filosofiche, 1905/09

Chi vive veramente non può non essere cittadino, e parteggiare. Indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita.
Antonio Gramsci, Indifferenti, su La Città futura, 1917

Come una pianta che non può liberarsi dagli infami parassiti che la consumano e la deturpano, così deve sentirsi anche un uomo celebre quando non può scuoterseli di dosso, né schivarli.
Søren Kierkegaard, Diario, 1834/55 (postumo 1909/49)

Se ogni individuo dell'uno e dell'altro sesso, permettendoglielo le condizioni di salute e d'età, sentisse tutta la portata morale di cotesto ideale e dovesse procurarsi da sé i mezzi di sussistenza, partecipando in un modo qualsiasi nella gran divisione del lavoro sociale, certo sarebbe tolta una delle più grandi piaghe della società moderna − il parassitismo − fenomeno così raro tra gli animali inferiori d'una stessa specie e, purtroppo, così generale tra gli animali superiori della specie umana.
Anna Kuliscioff, Il monopolio dell'uomo, 1894

Il parassitismo morale della maggioranza delle donne [...] ha la sua origine nel servilismo e nella sottomissione all'uomo.
Anna Kuliscioff, ibidem

Solo col lavoro equamente retribuito, o retribuito almeno al pari dell'uomo, la donna farà il primo passo avanti ed il più, importante, perché soltanto col diventare economicamente indipendente, essa si sottrarrà al parassitismo morale, e potrà conquistare la sua libertà, la sua dignità ed il vero rispetto dell'altro sesso.
Anna Kuliscioff, Il monopolio dell'uomo, 1894

L’umanità sfrutta le mucche come il verme solitario sfrutta l’uomo: si è attaccata alle loro mammelle come una sanguisuga. L’uomo è un parassita della mucca; questa è probabilmente la definizione che un non-uomo darebbe dell’uomo nella sua zoologia.
Milan Kundera, L'insostenibile leggerezza dell'essere, 1984

Taluni parassiti si sentono perfettamente a loro agio nelle fauci del leone.
Stanisław Jerzy Lec, Nuovi pensieri spettinati, 1964

L’uomo che vuole isolarsi dalla società, perchè la fortuna lo ha fatto ricco, è un parassita che essa ha il diritto di scacciare dal suo seno.
Paolo Mantegazza, Il bene e il male, 1861

Il grado di civiltà politica di un Paese dipende dal modo con cui si riesce a limitare la quantità e la presenza dei parassiti. I parassiti sono nella società così come sono sugli animali. Chi di voi ha un cane o un gatto sa che a un certo punto, se i parassiti crescono al di là di un certo limite l’animale muore. E muore una società. Ci sono esempi storici di società che sono scomparse per eccesso di parassitismo. Chi è il parassita? Il parassita è colui che non produce ricchezza, ma vive consumando quella prodotta dagli altri. Questa è la definizione più lineare del parassita.
Gianfranco Miglio, XX sec. [1]

La sopravvivenza di qualsiasi individuo su questo pianeta è dovuta esclusivamente al possesso di denaro, allo sviluppo dell’economia soggettiva e collettiva. Se hai denaro puoi vivere, se non hai denaro devi soccombere e diventi un parassita che grava sulla società...
Massimo Roberto Modenese (Aforismi inediti su Aforismario)

Il parassita non soltanto campa a sbafo, ma svuota chi lo riempie, consuma chi lo alimenta, schianta chi lo sostiene.
Alessandro Morandotti, Minime, 1979/80

Il parassita. È cosa che denota una totale mancanza di nobili sentimenti, che qualcuno preferisca vivere in dipendenza e a spese altrui, solo per non dover lavorare, spesso con una segreta esasperazione contro coloro dai quali dipende. Un simile modo di sentire è molto più frequente nelle donne che negli uomini, e anche molto più perdona bile (per motivi storici).
Friedrich Nietzsche, Umano troppo umano, 1878

Ancora nessun pensatore ha avuto il coraggio di misurare il grado di salute di una società, e dei singoli, dalla quantità di parassiti che essa può sopportare, e non si è ancora trovato alcun fondatore di Stati che conducesse il vomere nello spirito di quelle generose e miti parole: «Se vuoi coltivare la terra, coltivala con l'aratro; ed ecco che avranno gioia di te l'uccello e il lupo, che verrà dietro al tuo aratro; avranno gioia di te tutte le creature».
Friedrich Nietzsche, Aurora, 1881

Dovunque voi vogliate salire insieme a me, fratelli, badate che insieme a voi non salga un parassita! Parassita: questo è una razza di verme, che striscia e si appiccica, che vuole ingrassarsi negli angoli vostri malati e piagati. E questa è la sua arte: scoprire le anime che salgono, quando sono stanche; egli costruisce il suo nido schifoso nella vostra afflizione e melanconia, nel vostro pudore delicato.
Friedrich Nietzsche, Così parlò Zarathustra, 1883/85

Il parassita abita dove il grande ha i suoi piccoli angoli piagati.
Friedrich Nietzsche, ibidem

Quale è la specie più elevata di tutto quanto esiste, e quale la più bassa? Il parassita è la specie più bassa; ma colui che è della specie più elevata fa da nutrimento alla maggior parte dei parassiti.
Friedrich Nietzsche, Così parlò Zarathustra, 1883/85

In molti casi d'amor femminile, e forse proprio in quelli più famosi, l'amore è soltanto un più raffinato parassitismo, un annidarsi in un'anima altrui, talora persino in una carne altrui - ah! sino a che punto a spese del «padrone di casa»!
Friedrich Nietzsche, Il caso Wagner, 1888

Il parassitismo come nocciolo del modo di sentire volgare. Il sentimento di non voler ricevere niente senza restituire, a meno che non si tratti già di una restituzione, è l'atteggiamento aristocratico.
Friedrich Nietzsche, Frammenti postumi, 1869/89

I più grandi parassiti sono quelli che usano l'altruismo come alibi. Ciò che desiderano davvero è rendersi importanti.
Isabel Paterson [1]
Il parassita non apporta nulla alla storia, se non il suo peso morto.
(Ayn Rand)
Nulla è dato all'uomo sulla terra. Ogni cosa di cui ha bisogno deve essere prodotta. E qui l'uomo fa fronte ad un'alternativa fondamentale: egli può sopravvivere in uno solo di due modi: per mezzo del lavoro indipendente della propria mente o come parassita della mente altrui. Il creatore agisce. Il parassita acquista. Il creatore fa fronte alla natura da solo. Il parassita attraverso un intermediario. Scopo del creatore è la conquista della natura. Scopo del parassita la conquista degli uomini.
Ayn Rand, La fonte meravigliosa, 1943

Il parassita non apporta nulla alla storia, se non il suo peso morto.
Ayn Rand, ibidem

Il creatore vive per il proprio lavoro. Egli non ha bisogno degli altri. Suo scopo principale è lui stesso. Il parassita ha bisogno degli altri. Gli altri diventano il suo scopo principale.
Ayn Rand, ibidem

L'uomo che cerca di vivere per gli altri è un vassallo. E un parassita e rende parassiti coloro che serve. Le relazioni con lui non producono che mutua corruzione.
Ayn Rand, ibidem

Il parassita si è servito dell'altruismo come di un'arma di sfruttamento e ha rovesciato la base dei principi morali dell'umanità
Ayn Rand, ibidem

Per il creatore, ogni relazione con gli uomini è secondaria. Il bisogno fondamentale del parassita è quello di assicurarsi i legami con gli uomini per venir nutrito. In primo luogo egli considera le relazioni. Dichiara che l'uomo esiste per servire gli altri. Predica l'altruismo. L'altruismo è la dottrina che chiede che l'uomo viva per gli altri e pone gli altri al di sopra di sé stessi.
Ayn Rand, La fonte meravigliosa, 1943

Il grand'uomo è il parassita della folla.
Jean Rostand, Pensieri di un biologo, 1939

Il miglior tipo di affetto dà reciprocamente più vita; ognuna delle due parti riceve l'affetto con gioia e lo ricambia senza sforzo, e ognuna trova il mondo più interessante grazie all'esistenza di questa reciproca felicità. Vi è però un'altra specie, tutt'altro che rara, nella quale una persona succhia la vitalità dell'altra; una delle due persone riceve ciò che l'altra dà, ma non dà quasi nulla in cambio. Alcune persone di grande vitalità appartengono a questo tipo parassitico. Esse succhiano la vitalità da una vittima dopo l'altra, ma mentre esse prosperano e diventano interessanti, coloro sui quali vivono diventano pallidi, smilzi e spenti. Siffatte persone si servono degli altri come di mezzi per i loro fini e non li considerano mai fini in sé stessi.
Bertrand Russell, La conquista della felicità, 1930

Che differenza c'è tra un uomo e un parassita? Un uomo costruisce. Un parassita dice "Dov'è la mia parte?". Un uomo crea. Un parassita dice "Cosa penseranno i vicini?". Un uomo inventa. Un parassita dice "Attento, potresti pestare i piedi a Dio...".
Andrew Ryan, in Ken Levine, BioShock, 2007

il parassita si aspetta che il dottore lo curi gratis. Si aspetta che il contadino lo sfami per pura carità. C'è ben poca differenza con il depravato che si aggira per le strade in cerca di una vittima da violentare per il proprio grottesco spasso.
Andrew Ryan, ibidem

L'uomo è il solo animale che si stima ricco in proporzione al numero e alla voracità dei suoi parassiti.
George Bernard Shaw, Uomo e superuomo, 1903

Nessuna elaborazione di conquista fisica o morale può espiare il peccato del parassitismo.
George Bernard Shaw, ibidem

La metodicità e la mancanza di scrupoli con le quali l’umano sfrutta e maltratta gli altri animali per il soddisfacimento dei propri bisogni – se non per il proprio piacere e la propria gola –, fanno dell’homo sapiens il parassita piú efficiente, organizzato e spietato che esista in natura.
Giovanni Soriano, Malomondo, 2013

La legge naturale non dà il diritto alla felicità, ma anzi prescrive la miseria e il dolore. Quando viene esposto il commestibile, vi accorrono da tutte le parti i parassiti e, se mancano, s'affrettano di nascere.
Italo Svevo, La coscienza di Zeno, 1923

Quando i gas velenosi non basteranno più, un uomo fatto come tutti gli altri, nel segreto di una stanza di questo mondo, inventerà un esplosivo incomparabile, in confronto al quale gli esplosivi attualmente esistenti saranno considerati quali innocui giocattoli. Ed un altro uomo fatto anche lui come tutti gli altri, ma degli altri un po' più ammalato, ruberà tale esplosivo e s'arrampicherà al centro della terra per porlo nel punto ove il suo effetto potrà essere il massimo. Ci sarà un'esplosione enorme che nessuno udrà e la terra ritornata alla forma di nebulosa errerà nei cieli priva di parassiti e di malattie.
Italo Svevo, La coscienza di Zeno, 1923

La vita parassitica nuoce tanto alla vittima quanto al parassita; la prima subisce una diminuzione del potere vitale, l'altro una diminuzione della sua complessità organica.
Angelo Vaccaro, Sulla vita degli animali in relazione.alla lotta per l'esistenza, 1887
− Lei è un parassita della società!
− Buon segno: vuol dire che è ancora viva.
(© Altan)
Chi desidera, ma non agisce, è un parassita.
Anonimo (attribuito a William Blake) [2]

Adulatori e parassiti sono come i pidocchi.
Proverbio

La mignatta non molla finché non è satolla.
Proverbio

Prendere e non dare l’amicizia non può durare.
Proverbio

Note
  1. Fonte della citazione sconosciuta; se la conosci, segnalala ad Aforismario.
  2. La citazione attribuita a William Blake è una traduzione infedele di questa sua frase: "He who desires, but acts not, breeds pestilence". (Colui che desidera ma non agisce, alimenta la pestilenza).
  3. Vedi anche aforismi, frasi e citazioni su: SanguisugheOpportunisti - ApprofittatoriSfruttamento