Aforismi, frasi e proverbi sulle Lenticchie

Raccolta di aforismi, frasi e proverbi sulle lenticchie, i semi commestibili, ricchi di proteine e di ferro, della Lens culinaris, pianta della famiglia delle Leguminose. Per il loro elevato valore nutritivo, in passato le lenticchie sostituivano la carne nelle mense povere. Le lenticchie sono un piatto tradizionale del periodo natalizio, insieme a zampone e cotechino. Secondo la credenza popolare, mangiarle per il pranzo del primo dell’anno porta fortuna e soldi, in quanto hanno una forma che ricorda quella delle monete.
Su Aforismario trovi altre raccolte di citazioni correlate a questa sulle verdure, le cipolle, l'aglio e il cenone di Natale e Capodanno. [I link sono in fondo alla pagina].
Chi mangia lenticchie a Capodanno conta quattrini per tutto l’anno.
(Proverbio)
Gabbiano in crosta con lenticchie alla julienne. Costringete con grazia il gabbiano a fumare il tabacco aromatizzato, ricordandogli che comunque l'età media di un gabbiano metropolitano non può superare i tre anni. Prendete le lenticchie, precedentemente selezionate da due vergini altoatesine, e tagliatele alla julienne, prendendovi cura delle vostre dita, anche se dieci sono sempre state obiettivamente inutili. Deponete su un vassoio qualunque di ceramica etrusca il pangrattato e aiutatevi ascoltando musiche tradizionali andine. Aggiungete alle lenticchie, tagliate da mani ormai bendate, due cucchiai di olio andaluso e chiamate i vostri genitori per scusarvi, in generale. Raccogliete da terra il gabbiano in overdose e adagiatelo sul vassoio in posizione indifferente, completo di piume e anellino di riconoscimento. A questo punto, senza vergogna, versate sull'uccello il composto di lenticchie. Questo antico procedimento finale darà al gabbiano invasore la possibilità di soffocare con dignità. Inserite il tutto in una teca di cristallo di Boemia, dopodiché, con l'aiuto di un potente propulsore (facile da trovare in ogni stazione aerospaziale che si rispetti), lanceremo una quantità spaventosa di vapore per rendere il piatto più digeribile. Per concludere, il sale dell'Himalaya: se non l'avete (anche se mi sembra obiettivamente impossibile) potete rinunciare al piatto e sarebbe un vero peccato.
Antonio Albanese, Lenticchie alla julienne, 2017

Zuppa di lenticchie. Se Esaù vendé la primogenitura per un piatto di lenticchie, [1] bisogna dire che il loro uso, come alimento, è antichissimo, e che egli o n'era ghiotto all'eccesso o soffriva di bulimia. A me sembra che il sapore delle lenticchie sia più delicato di quello de' fagiuoli in genere, e che, quanto a minaccia di bombardite, esse sieno meno pericolose dei fagiuoli comuni ed eguali a quelli dall'occhio. Questa zuppa potete farla nella stessa guisa della zuppa di fagiuoli; però la broda delle lenticchie e dei fagiuoli dall'occhio si presta bene anche per una minestra di riso, che si prepara e si condisce nello stesso modo; soltanto bisogna tener la broda più sciolta perché il riso ne tira molta. Per regolarvi meglio circa alla densità, aspettate che il riso sia cotto per aggiungere nella broda la quantità che occorre di lenticchie passate.
Pellegrino Artusi, La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene, 1891

Lenticchie intere per contorno. Le lenticchie per contorno agli zamponi si dovrebbero tirare a sapore, dopo cotte nell'acqua, col burro e sugo di carne. In mancanza di questo, mettetele a bollire con un mazzetto odoroso e dopo cotte e scolate bene dall'acqua, rifatele con un battutino di prosciutto grasso e magro, un pezzetto di burro e poca cipolla. Quando questa sarà ben rosolata, versate nel soffritto un ramaiuolo o due di brodo digrassato del coteghino o dello zampone. Lasciatelo bollire un poco, passatelo, e in questo sugo rifate le lenticchie aggiungendo un altro pezzetto di burro, sale e pepe. Se il coteghino non è ben fresco, servitevi di brodo.
Pellegrino Artusi, ibidem

Lenticchie passate per contorno. Questo si chiamerebbe alla francese purée di lenticchie; ma il Rigutini ci avverte che la vera parola italiana è passato, applicabile ad ogni specie di legumi, le patate inclusive. Dunque, per fare un passato, e non un presente, colle lenticchie, mettetele a cuocere nell'acqua con un pezzetto di burro e quando saranno cotte, ma non spappolate, passatele per istaccio. Fate un battutino di cipolla (poca però, perché non si deve sentire), prezzemolo, sedano e carota; mettetelo al fuoco con burro quanto basta e quando sarà ben rosolato, fermatelo con un ramaiuolo di brodo che può anche essere quello digrassato del coteghino. Colatelo e servitevi di quel sugo per dar sapore al passato, non dimenticando il sale ed il pepe ed avvertite che è bene resti sodo il più possibile.
Pellegrino Artusi, La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene, 1891

I popoli della terra hanno sempre saputo, da quando gli dei hanno loro insegnato a coltivare i campi, che i cereali, con i legumi e occasionalmente altri semi, sono l’alimento dell’uomo. Nelle Americhe ancora oggi i poveri mangiano tortillas e fagioli neri, in Nord Africa semola di grano (il cuscus) e ceci, in Africa nera miglio e arachidi, in Oriente riso e soia, e anche da noi riso e lenticchie o pasta e fagioli.
Franco Berrino, Il cibo dell’uomo, 2015

Quotidianamente dovremmo consumare cereali non industrialmente raffinati (riso integrale, miglio, farro, orzo, ma anche la pasta italiana di grano duro va bene), perché cedono glucosio più lentamente che non le farine raffinate, legumi (lenticchie, ceci, piselli, fagioli, compresi quelli di soia) perché rallentano la velocità di assorbimento del glucosio, forniscono proteine di buona qualità, e aiutano a tener basso il colesterolo.
Franco Berrino, Il cibo dell’uomo, 2015

Se le lenticchie portassero soldi le avrebbero già tassate.
Lia Celi, su Twitter, 2014

Ma certo [che le lenticchie] portano soldi, lo sanno tutti. Come i ragni in casa, il topino dei denti, schiacciare una merda. Immagino che lei le feste le passi a calpestare topi immerdati circondati da ragni giganti! [...] Da quanti anni è che lei mangia lenticchie a capodanno? [...] Quindi adesso sarà ricco come Bill Gates, Zuckerberg, Murdoch... tutti grandi mangiatori di lenticchie e schiacciatori di merde, evidentemente.
Maurizio Crozza, Crozza nel Paese delle Meraviglie, su La7, 2015

Se volete fare i soldi, dovete mangiare lenticchie tutto l'anno. Solo quelle, e vedrete quanto si risparmia!
Francesco Giamblanco (Aforismi inediti)

Indice della crescita del tenore di vita: chi venderebbe oggi la primogenitura per un piatto di lenticchie?
Stanisław Jerzy Lec, Pensieri spettinati, 1957

Chi ti chiama fratello senza conoscerti è pronto a venderti per un piatto di lenticchie.
Menotti Lerro, Aforismi, 2007

L'unico vantaggio è che, se [la Russia] ci chiude il gas, possiamo produrlo noi con tutte le lenticchie che abbiamo mangiato a Capodanno e a Natale... Abbiamo tanta di quella energia che potremmo mettere un tubo qua sotto che passa dall'oceano e accenderemmo le luci a Manhattan. Altro che preoccuparci.
Luciana Littizzetto, Chelittichefazio, 2007

Cibo prezioso, nutriente, come tutti i legumi, che una lunga tradizione ci ha insegnato a considerare «la carne dei poveri». La lenticchia che si mangia a Capodanno è un ricordo di questa immagine preziosa. La lenticchia è augurio, serve a propiziare ricchezza e felicità. Forse è solo in virtù della sua forma: rotonda, schiacciata, facilmente richiama l'idea della moneta.
Massimo Montanari, Il riposo della polpetta, 2009

I legumi sono tanto più digeribili quanto più sono yang, quindi di piccole dimensioni (lenticchie, azuki, piccoli fagioli); quelli molto grandi, tipo i "fagioli di Spagna" danno reazioni yin, quindi maggior fermentazione e dilatazione intestinale. Per i soggetti più delicati è consigliabile il consumo di lenticchie rosse decorticate o di creme di legumi. Eliminando la buccia, si rimuovono, infatti, tutti i problemi di fermentazione e gonfiore.
Catia Trevisani, Curarsi con il cibo, 2006

Da evitare i legumi che producono fermentazione in soggetti già ipersensibili, in particolare nei periodi di fase acuta. In fase di miglioramento è possibile consumare lenticchie rosse decorticate o legumi passati, privi di buccia.
Catia Trevisani, Curarsi con il cibo, 2006

Una volta Giacobbe aveva cotto una minestra di lenticchie; Esaù arrivò dalla campagna ed era sfinito. Disse a Giacobbe: "Lasciami mangiare un po' di questa minestra rossa, perché io sono sfinito" - Per questo fu chiamato Edom -. Giacobbe disse: "Vendimi subito la tua primogenitura". Rispose Esaù: "Ecco sto morendo: a che mi serve allora la primogenitura?". Giacobbe allora disse: "Giuramelo subito". Quegli lo giurò e vendette la primogenitura a Giacobbe. Giacobbe diede ad Esaù il pane e la minestra di lenticchie; questi mangiò e bevve, poi si alzò e se ne andò. A tal punto Esaù aveva disprezzato la primogenitura.
Genesi, Antico Testamento, VI-V sec a.e.c. [1]

Chi prende l'abitudine di mangiare lenticchie una volta ogni trenta giorni tiene lontano il soffocamento dalla sua casa.
Talmud, II-V sec.

Autori sconosciuti
  • Le lenticchie portano soldi solo se le vendi.
  • Ma le lenticchie che si mangiano a capodanno quand'è che cominciano a fare effetto?
  • Non mangiare le lenticchie perché portano soldi, mangiale perché fanno bene!
  • Pensare è importante − e ci distingue dalle lenticchie!
  • Visto che le lenticchie non funzionano, proviamo con i piselli quest'anno.
  • Festeggiando a spumante, l’anno tuo sarà brillante. Con lenticchie e cotechino, l’anno tuo sarà divino. Ma se vuoi un anno stellare non scordarti mai di amare!
Proverbi sulle Lenticchie
  • Chi conta lenticchie conta soldi.
  • Chi mangia lenticchie a Capodanno conta quattrini per tutto l’anno.
  • Chi mangia un piatto di lenticchie ne caca quattro secchie.
  • Di lenticchia tristo il corpo che se ne ficca.
  • La piccola lenticchia fa il grosso ventre.
  • La lente [2] rilascia il ventre.
  • Mangia lente se vuoi esser paziente.
  • Per un piatto di lenticchie si perde un regno. [1]
Note
  1. Per una cosa da poco talvolta si perde un grande vantaggio. Fa riferimento all'episodio biblico (Genesi 25.29-34), che narra come Esaù vendette a Giacobbe la propria primogenitura per un piatto di lenticchie. Un piatto di lenticchie è il proverbiale prezzo di un baratto in cui si scambiano principi morali con cose materiali di infimo valore. [Carlo Lapucci, Dizionario dei proverbi italiani © Mondadori 2007].
  2. Lente: termine antico e desueto, rimasto nei dialetti, per indicare la lenticchia.
  3. Vedi anche aforismi, frasi e citazioni su: Verdura - Aglio - Cipolla - Capodanno - Cenone di Natale e di Capodanno

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