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Frasi e proverbi sulla Maldicenza e le Malelingue

Raccolta di aforismi, frasi e proverbi sulla maldicenza e sui maldicenti (detti anche malelingue). Come indica la parola stessa, composta da "male" e "dire", la maldicenza è l’abitudine di parlar male del prossimo, di sparlare degli altri alle loro spalle. La malalingua trae piacere dal rivelare i fatti privati (veri o presunti tali) di qualcuno, per metterlo in cattiva luce ed esporlo al giudizio morale della gente.
Su Aforismario trovi altre raccolte di citazioni correlate a questa sulla calunnia, la diffamazione, il pettegolezzo e il giudizio degli altri. [I link sono in fondo alla pagina].
Se è così comune l’abitudine di parlar male degli altri, è perché
evidentemente ciò aiuta a mantenere una buona opinione di sé stessi.
(Giovanni Soriano)
Un’eccessiva sensibilità alla maldicenza alimenta la malignità della gente, che non cerca altro.
Nicolas d’Ailly, Pensieri diversi, 1678

Chi dice che non vuole parlare male degli altri lo sta per fare.
Antonio Amurri, Qui lo dico e qui lo nego, 1990

Non abbiamo il tempo di osservare o ascoltare gli altri; c’è appena il tempo di dirne male.
Henry Becque [1]

I "Si dice" e i "Forse" sono i portinai della maldicenza.
Honoré de Balzac [1]

Se parli male del fratello, uccidi il fratello. Ogni volta che lo facciamo, imitiamo il gesto di Caino, il primo omicida della storia.
Jorge Mario Bergoglio (papa Francesco) [1]

La maldicenza dà la morte a tre persone nello stesso tempo: a colui che la fa, a colui che la patisce, e a colui che l'ascolta.
Bernardino da Siena [1]

La maldicenza rivela la più grande verità sul codardo che la diffonde.
Vanna Bonta [1]

Cogliere il lato comico delle cose, non significa fare della maldicenza come qualche vecchio cipresso potrebbe credere. Significa, invece, avere ingegno, molto ingegno. Troppo ingegno.
Libero Bovio, Don Liberato si spassa, 1941

Hai il coraggio di dire qualche verità: sei un volgare maldicente.
Libero Bovio, ibidem

Se oggi ho dimenticato di parlar male di qualcuno, mi scusi: sarà per la prossima volta.
Johannes Brahms [1]

La maldicenza rende peggiore chi la usa, chi la ascolta, e talora anche chi n'è l'oggetto.
Cesare Cantù, Attenzione!, 1871 (cfr. con la citazione di Alessandro Manzoni)

La privata maldicenza non deve mai essere accolta e divulgata volontariamente, poiché, sebbene la diffamazione altrui possa al presente appagar la malignità o l'orgoglio del nostri cuori, pure la fredda riflessione trarrà da una siffatta inclinazione conseguenze sfavorevolissime per noi. In fatto di maldicenza. come di ruberìa chi la raccoglie, è sempre creduto colpevole quanto il ladro stesso.
Philip Dormer Stanhope Chesterfield, Lettere al figlio, 1737/68 (postumo)

Nella collera, ci si sente vivere; siccome purtroppo non dura a lungo, bisogna rassegnarsi ai suoi sottoprodotti, che vanno dalla maldicenza alla calunnia, e che comunque offrono maggiori risorse del disprezzo, troppo debole, troppo astratto, privo di calore e di respiro, inadatto a procurare il minimo benessere; quando lo si tralascia, si scopre con meraviglia quanta voluttà c'è nel denigrare gli altri. Si è finalmente sul loro stesso piano, si lotta, non si è più soli. Prima, li si esaminava per il piacere teorico di trovare il loro punto debole; ora, per colpirli. Forse ci si dovrebbe occupare esclusivamente di sé: è disonorevole, è ignobile giudicare gli altri; eppure è quel che tutti fanno: astenersene sarebbe come mettersi fuori dell'umanità.
Emil Cioran, La caduta nel tempo, 1964

Madame d'Heudicourt, osserva Saint–Simon, non aveva in vita sua detto bene di nessuno se non con "qualche ma schiacciante". Definizione meravigliosa, non della maldicenza, ma della conversazione in genere.
Emil Cioran, L'inconveniente di essere nati, 1973

Quando ci riferiscono un giudizio sfavorevole su di noi, invece di risentirci dovremmo pensare a tutto il male che abbiamo detto degli altri, e trovare che è giusto che se ne dica altrettanto di noi. Ironia vuole che non ci sia nessuno più vulnerabile, più suscettibile, meno disposto a riconoscere i propri difetti del maldicente. Basta citargli un'infima riserva che sia stata espressa sul suo conto perchè perda il controllo, si scateni e soffochi nella propria bile.
Emil Cioran, L'inconveniente di essere nati, 1973

«La maldicenza» proclama il Talmud «è un peccato altrettanto grave dell'idolatria, dell'incesto e dell'assassinio». - Molto bene. Ma se è possibile vivere senza uccidere, senza aver rapporti con la propria madre e senza sacrificare al vitello d'oro, con quale sotterfugio trascorrere un giorno dopo l'altro senza odiare il proprio prossimo e odiarsi in lui?
Emil Cioran, Squartamento, 1979

La loquacità è l'indice dell'ignoranza, la porta della maldicenza, il battistrada della scurrilità, il manutengolo della menzogna.
Giovanni Climaco, V sec. [1]

Lo dicono tutti e se lo dicono tutti deve essere vero.
James F. Cooper [1]

D’altrui né dell’altrui cose non si dee dir male, tutto che paia che a ciò si prestino in quel punto volentieri le orecchie mediante la invidia che noi per lo più portiamo al bene e all'onore l’un dell’altro; ma poi alla fine ognuno fugge il bue che cozza, e le persone schifano l’amicizia dei maldicenti, facendo ragione che quello ch’essi dicono d’altri a noi, quello dicano di noi ad altri.
Giovanni Della Casa,  Galateo, overo de' costumi, 1558 (postumo)

Colui che parla con te dei difetti degli altri, con gli altri parla dei tuoi.
Denis Diderot [1]

Una ritrattazione a volte può riparare il danno fatto dalla calunnia, ma il danno fatto dalla maldicenza è irreparabile.
Cécile Fée, Massime e pensieri, 1832

La maldicenza da parte di alcuni è una raccomandazione tanto grande quanto la lode di altri.
Henry Fielding [1]

La maldicenza ci rende più sopportabili le virtù altrui.
Roberto Gervaso, La volpe e l'uva, 1989

Diffidate di chi dice sempre bene di tutti, come di chi ne dice sempre male.
Roberto Gervaso, La volpe e l'uva, 1989

È più facile dir male di se stessi che pensarlo.
Roberto Gervaso, ibidem

Il più delle volte parliamo male di chi non parlerebbe comunque bene di noi.
Roberto Gervaso, La volpe e l'uva, 1989

Male di noi dovremmo pensarlo solo noi.
Roberto Gervaso, ibidem

Nessuno saprà mai tutto il bene che pensiamo di noi e tutto il male che pensiamo degli altri.
Roberto Gervaso, ibidem

Niente ci fa più piacere che sentire gli altri parlar male di chi invidiamo.
Roberto Gervaso, La volpe e l'uva, 1989

Non sempre chi parla male di noi, lo pensa davvero.
Roberto Gervaso, ibidem

Parliamo bene di noi per risarcirei del male che di noi pensano gli altri.
Roberto Gervaso, ibidem

Parliamo indifferentemente male tanto di coloro di cui pensiamo male quanto di coloro che sospettiamo possano pensar male di noi.
Roberto Gervaso, La volpe e l'uva, 1989

Perché si sente continuamente parlare male del prossimo? Tutti credono di rimetterci qualcosa di proprio se riconoscono negli altri il minimo merito.
Johann Wolfgang Goethe, Massime e riflessioni, 1833 (postumo)

Prevenire le voci maligne. Il volgo ha mille teste, e perciò possiede migliaia d'occhi per la malizia e mille lingue per il discredito. Avviene talora che corra tra la gente una voce maligna che reca disdoro al credito più grande, e se mai giunge a diventare sentenza comune, distruggerà del tutto la reputazione. In generale le si offre un punto d'appoggio con una marchiana scortesia o con ridicoli difetti che danno plausibile materia alle sue maldicenze; vi sono però pettegolezzi che passano dall'emulazione di pochi alla malizia di molti, sì che le bocche malevole divengono numerose e rovinano un'altissima fama più velocemente con un motto di spirito che con un aperto attacco. È assai facile farsi cattiva fama, perché il male è sempre credibile e si fatica molto a cancellarlo. Cerchi perciò l'uomo saggio di non esporsi a siffatti affronti, contrastando con la sua prudenza l'insolenza, volgare, perché è più facile prevenire che rimediare.
Baltasar Gracián y Morales, Oracolo manuale e arte della prudenza, 1647

Se quelli che dicono male di me sapessero quel che penso di loro, direbbero peggio.
Sacha Guitry [1]

La maldicenza è la principale occupazione di chi non produce altro che menzogne!
Mehmet Murat Ildan [1]

La maldicenza è il conforto della malignità.
Joseph Joubert [1]

Specialmente nei nostri tempi, specialmente nelle grandi città, spadroneggia un vizio che si chiama la maldicenza.
Søren Kierkegaard, Diario, 1834/55 (postumo 1909/49)

Mi si dice tanto male di una certa persona, e ne vedo in essa così poco, che comincio a sospettare l’esistenza in quella persona di un unico merito importuno, in grado di eclissare quello degli altri.
Jean de La Bruyère, I caratteri, 1688

Ci sono parole che uccidono, vegliate dunque sulla vostra lingua e non lasciare mai che essa sia contaminata dalla maldicenza e dalla calunnia.
Félicité Robert de Lamennais, Libro popolare, 1838

Il piacere che noi proviamo della Satira, della commedia satirica, della raillerie, della maldicenza ec. o nel farla o nel sentirla, non viene da altro se non dal sentimento o dall'opinione della nostra superiorità sopra gli altri, che si desta in noi per le dette cose, cioè in somma dall'odio nostro innato verso gli altri.
Giacomo Leopardi, Zibaldone, 1817/32 (postumo 1898/1900).

La maldicenza serve a questo. Una nostra amica è piú brava di noi? Un nostro collega è piú bello di noi? Viceversa, la collega è piú bella e il collega è piú bravo? Una popolazione immigrata lavora sodo e si arricchisce sotto i nostri occhi? Dovremo sopportare impassibili il successo di queste persone? No, se è possibile gettare su di loro il discredito con qualche espediente. 
Edoardo Lombardi Vallauri, Ancora bigotti, 2020

La maldicenza rende peggiore chi parla e chi ascolta, e per lo più anche chi n'è l'oggetto.
Alessandro Manzoni, Osservazioni sulla morale cattolica, 1819

Poche amicizie sopravvivrebbero, se ciascuno sapesse ciò che il suo amico dice di lui in sua assenza, benché parli sinceramente e senza passioni.
Blaise Pascal, Pensieri, 1670 (postumo)

Sono sicuro che se tutti gli uomini sapessero ciò che dicono gli uni degli altri, non ci sarebbero quattro amici al mondo.
Blaise Pascal, Pensieri, 1670 (postumo)

Faccio volentieri della maldicenza, perché me l'ha ordinata il dottore: come ginnastica dell'intelletto e della memoria.
Ettore Petrolini [1]

Non diciamo male di noi stessi: ci pensano già gli altri.
Pitigrilli [1]

La maldicenza non ha cura che di parlare, né l'importa di sapere come.
François de Sales, Aforismi sacri, 1667 (postumo)

La maldicenza è una specie di omicidio, perché togliendo il buon nome a una persona la priva della sua vita sociale.
François de Sales [1]

La maldicenza è un vizio che procura un doppio danno: ferisce sia colui che la commette, sia colui contro il quale è commessa.
Bernard-Joseph Saurin [1]

La maldicenza senza fondamento è una menzogna odiosa.
Publilio Siro, Sentenze, I sec.

Se è così comune l’abitudine di parlar male degli altri, è perché evidentemente ciò aiuta a mantenere una buona opinione di sé stessi.
Giovanni Soriano, Finché c'è vita non c'è speranza, 2010

Mai parlare male di voi stessi. Penseranno i vostri amici ad affrontare a sufficienza l'argomento.
Charles-Maurice Talleyrand [1]

Quelli che parlano sempre male nuocciono di rado: meditano più male di quanto possano farne.
Luc de Clapiers de Vauvenargues, Riflessioni e massime, 1746

Maldicenza: lingua universale.
Dina Vettore Tanziani [1]

Sparlare degli altri piace così tanto alle persone, che è molto difficile trattenersi dal condannare un uomo per fare piacere ai nostri interlocutori.
Lev Tolstoj [1]

La calunnia e la maldicenza sono armi contro le quali ci sono pochi scudi.
Voltaire [1]

Parlare male di qualcuno, a meno che non ci siano prove inequivocabili che se lo meriti, è un danno per il quale non esiste una riparazione adeguata.
George Washington [1]

La maldicenza è un peccato altrettanto grave dell'idolatria, dell'incesto e dell'assassinio.
Talmud, I-V sec.

Tutte le maldicenze cominciano con un pizzico di verità.
Torah, VI-IV sec. a.e.c.

In principio la conversazione tra Adamo ed Eva era difficile, perché avevano nessuno di cui sparlare.
Anonimo

"Pronto? Chi sparla?".
Anonimo
Non mi curo delle malelingue! Potrei farmi monaca,
e le malelingue troverebbero sempre qualcosa a dire. (Rodolfo Paravicini)
Il cuore cattivo fa la lingua cattiva.
Agostino d'Ippona [1]

Nove volte su dieci, la cattiva lingua appartiene a una persona insoddisfatta.
George Bancroft [1]

Non ci sono chiacchiere innocenti. Quando usiamo la lingua per parlare male del fratello o della sorella, la usiamo per uccidere Dio. Meglio mordersi la lingua. Ci farà bene: la lingua si gonfia e non si può parlare, così non si possono fare chiacchiere.
Jorge Mario Bergoglio (papa Francesco) [1]

Non possiamo controllare le malelingue; ma una buona vita ci consente di ignorarle.
Catone il Vecchio [1]

Quando ci riferiscono un giudizio sfavorevole su di noi, invece di risentirci dovremmo pensare a tutto il male che abbiamo detto degli altri, e trovare che è giusto che se ne dica altrettanto di noi. Ironia vuole che non ci sia nessuno più vulnerabile, più suscettibile, meno disposto a riconoscere i propri difetti del maldicente. Basta citargli un'infima riserva che sia stata espressa sul suo conto perché perda il controllo, si scateni e soffochi nella propria bile.
Emil Cioran, L'inconveniente di essere nati, 1973

Se tutti imparassero a giudicare dalle proprie esperienze e non da quelle altrui, le malelingue non avrebbero ragione d'esistere.
Federico Mario Galli (Aforismi inediti su Aforismario)

Non farsi fama di maldicente Tanto meno bisognerà esser considerato tale, perché ciò equivarrebbe a farsi la fama di nemico della fama altrui. Non si deve mostrarsi ingegnoso e acuto a spese degli altri: se è cosa facile, riesce però quanto mai odiosa. Tutti si vendicano di lui dicendone male, e siccome egli è solo e gli altri son molti, avverrà più facilmente che ne esca sconfitto senza riuscire a convincere i detrattori. Il mormoratore è sempre aborrito; e se anche qualche volta s'impaccian con lui grandi personaggi, ciò avverrà piuttosto perché si divertono delle sue satire, che non perché stimano la sua saggezza. E chi dice male, udrà parlar di sé sempre peggio.
Baltasar Gracián y Morales, Oracolo manuale e arte della prudenza, 1647

Di solito si è più maldicenti per vanità che per malizia.
François de La Rochefoucauld, Massime, 1678

L'immaginazione delle malelingue è davvero sconfinata.
Stephanie Laurens, La scelta di Mary Cynster, 2013

Non illudetevi: né immorali, né idolàtri, né adùlteri, né effeminati, né sodomiti, né ladri, né avari, né ubriaconi, né maldicenti, né rapaci erediteranno il regno di Dio.
Paolo di Tarso, Lettere ai Corinzi, I sec.

Non mi curo delle malelingue! [...] Potrei farmi monaca, e le malelingue troverebbero sempre qualcosa a dire.
Rodolfo Paravicini, Il negriero, 1878

Il maldicente non differisce dal malvagio che per l'occasione.
Marco Fabio Quintiliano, Institutio oratoria (La formazione dell'oratore), 90/96

Il maldicente, con l'occasione, diventa malfacente.
Marco Fabio Quintiliano [1]

Colui che dice male, e colui che ascolta il maldicente, tutti due hanno il Demonio sopra di sé; ma l'uno l'ha nella lingua, e l'altro nell'orecchio.
François de Sales, Aforismi sacri, 1667 (postumo)

Quelli che per dir male fanno prefazioni onorate, e che dicono certe piccole gentilezze e burle, sono i più fini e più velenosi maldicenti di tutti.
François de Sales, Aforismi sacri, 1667 (postumo)

Non prestiamo orecchio ai maldicenti; è un vizio dell’umana natura credere volentieri ciò che si ascolta malvolentieri, teniamolo presente e diffidiamone.
Lucio Anneo Seneca, L'ira, I sec.

I maldicenti spengono i lumi degli altri, nella speranza che solo il loro resti acceso.
Anonimo

La lingua può impiccare un uomo più in fretta di una corda.
Anonimo

La mandibola di un asino era un'arma micidiale ai tempi di Sansone, e lo è tuttora.
Anonimo

Proverbi su Maldicenza e Cattive Lingue
  • Anche il più santo non sfugge alla maldicenza.
  • Cattiva lingua, buone reni.
  • Chi ha bocca larga abbia larghe spalle.
  • Chi semina cardi raccoglie spine.
  • Chi semina spine, non vada senza scarpe.
  • Chi soffia nella polvere se n’empie gli occhi.
  • Contro le malelingue non basta la corazza.
  • Dal mal fare ci si guarda, ma dal mal dire nessun si salva.
  • Dove arriva un maldicente nascono due nemici.
  • Il buon nome s’acquista con gli anni e si perde in un giorno.
  • Il mal che esce di bocca casca nel seno.
  • Il maldicente avvelena la vittima e quello che l’ascolta.
  • Il maldicente è peggiore del serpente.
  • Il maldicente ha bisogno d’una buona groppa.
  • Il maldicente vive sulla porta e muore alla finestra.
  • Il maldicente volta tutto al peggio.
  • La lingua è la peggior carne del mondo.
  • La lingua maligna è come la gramigna.
  • La mala lingua crea cattive orecchie.
  • La mala lingua taglia più che la spada.
  • La maldicenza è come la lumaca che segna da dove è passata.
  • La maldicenza è il piacere degl’imbecilli.
  • La maldicenza è il piacere di chi non ne ha altri.
  • La maldicenza è il veleno dell’amicizia.
  • La maldicenza e la calunnia fanno anche più male che non si vorrebbe.
  • La maldicenza lascia il segno.
  • La maldicenza lascia la cicatrice.
  • La maldicenza torna sempre a casa.
  • La saetta gira gira, torna addosso a chi la tira.
  • Le cattive lingue tagliano più che le spade.
  • Molti son più per la maldicenza che per la lode.
  • Nella maldicenza c’è sempre un po’ di vero.
  • Nessuno si salva dal maldicente.
  • Per vivere bisogna imparare a sopportare la maldicenza.
  • Se nessuno ascoltasse non ci sarebbero maldicenti.
  • Se uno dice male, cento non fanno in tempo a dire bene.
Note
  1. Fonte della citazione sconosciuta; se la conosci, segnalala ad Aforismario.
  2. Vedi anche aforismi, frasi e citazioni su: Calunnia - Diffamazione - PettegolezzoGiudizio degli Altri