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Frasi e citazioni di Dag Hammarskjöld

Selezione di aforismi, frasi e citazioni di Dag Hammarskjöld (Jönköping 1905 - Ndola 1961), diplomatico, economista, scrittore e pubblico funzionario svedese,  Premio Nobel per la pace per la sua attività umanitaria. Dag Hammarskjöld è stato anche segretario generale delle Nazioni Unite dal 1953 fino alla sua morte nel 1961, occorsa a causa di un incidente aereo.
I seguenti pensieri di Dag Hammarskjöld sono tratti dal libro Tracce di cammino, pubblicato postumo nel 1963.
Foto di Dag Hammarskjöld
Il viaggio più lungo è il viaggio interiore. (Dag Hammarskjöld)

Tracce di cammino
1963 (postumo) © Edizioni Qiqajon, 1992 - Selezione Aforismario

Al passato: grazie al futuro: sì!

Chi è sfidato dal destino non si adombra per le condizioni.

Chi si abbandona nelle mani di Dio, è libero verso gli uomini: è totalmente scoperto, perché dà loro il diritto di giudicare.

Chiedo l'assurdo: che la vita abbia un senso. Mi batto per l'impossibile: che la mia vita ottenga un senso.

Dio non morirà il giorno in cui noi non crederemo più in una divinità personale, ma saremo noi a morire il giorno in cui la nostra vita non sarà più pervasa dallo splendore del miracolo sempre rinnovato, le cui fonti sono oltre ogni ragione.

È povera la vita? Non è piuttosto la tua mano a essere troppo corta, i tuoi occhi troppo appannati? Sei tu che devi crescere.

Ecco cosa devi osare: essere te stesso. Ecco cosa invocare: che la grandezza della vita si rispecchi in te a misura della tua purezza.

Frutto del passato, gravido del futuro, l'attimo presente è sempre nell'eternità.

Il viaggio più lungo è il viaggio interiore.

L'amicizia non ha bisogno di parole: è una solitudine liberata dall'angoscia della solitudine.

L'umiltà davanti al fiore sul limite del bosco apre la strada che porta alla vetta.

La bontà è così semplice: esistere sempre per gli altri, non cercare mai se stessi.

La missione più alta è solo una classe superiore in quella scuola dove ti avvicini a un esame di cui nessuno saprà nulla, perché allora sarai completamente solo.

La missione sceglie noi, non noi la missione. Perciò le sei fedele, se resti in attesa, pronto. E se agirai, non appena te lo chiederà.

La misura di quanto la vita pretende da te sta solo nella tua forza. E la tua eventuale impresa: non aver disertato.

La tua posizione non ti dà mai il diritto di comandare. Solo il dovere di vivere in modo tale da permettere agli altri di seguire il tuo ordine senza esserne umiliati.

La via alla consapevolezza non passa attraverso la fede. Ma solo la consapevolezza raggiunta nell'inseguire la struggente luce interiore ci permette di comprendere cosa sia la fede. Quanti sono stati spinti nelle tenebre dallo sterile discutere intorno alla fede come se fosse qualcosa di "vero" per la ragione.

Lo stile di vita che dà forza richiede fermezza anche nel concedere: devi essere severo verso te stesso per avere il diritto di essere indulgente verso gli altri.

Merita il potere solo chi ogni giorno lo rende giusto.

Nel nostro tempo la via della santità passa necessariamente attraverso l'azione.

Non ci è dato di scegliere la cornice del nostro destino, ma ciò che vi mettiamo dentro è nostro.

Non essere di peso alla terra... Nessun patetico "excelsior", solo questo: non essere di peso alla terra.

Non guardare per terra a ogni passo: solo chi guarda lontano troverà la via.

Non misurare mai l'altezza del monte prima d'aver raggiunto la cima. Allora vedrai quanto era basso.

Non temere se stessi, bensì vivere la propria individualità compiutamente, a fin di bene. Non seguire gli altri per acquistare la comunione, non erigere le convenzioni a legge invece di vivere in rettitudine. Libero e responsabile. Uno soltanto è stato creato così, e se egli tradisce, il suo contributo mancherà in eterno.

Prega perché la tua solitudine sia di sprone a trovare qualcosa per cui vivere, abbastanza grande per cui morire.

Rispettare la parola è la prima regola nella disciplina che può educare una persona alla maturità intellettuale, emotiva e morale.

Rispettare la parola; usarla con estrema cura e incorruttibile amore per la verità, ecco una condizione perché maturino la società e la specie umana.

Sei nauseato dalle lodi, ma guai a chi non apprezza il tuo valore.

Solo la consapevolezza raggiunta nell'inseguire la struggente luce interiore ci permette di comprendere cosa sia la fede.

Solo la mano che cancella può scrivere la verità.

Solo la vita potrà rispondere alle domande poste dalla vita.

Soltanto quel che hai donato – sia pure nella gratitudine del ricevere – si innalzerà dal nulla che un giorno sarà la tua vita.

Umile e fiero nella fede: ecco cosa è vivere: in Dio io sono nulla, ma Dio è in me.

Una costante attenzione da parte di una buona infermiera può essere altrettanto importante di un'operazione delicata da parte di un chirurgo.

Una fiaba da raccontare: quella di una corona che era talmente pesante da poter essere portata solo da chi fosse completamente dimentico del suo splendore.