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Aforismi, frasi e citazioni sul Nirvana

Raccolta di aforismi, frasi e citazioni sul nirvana, termine che deriva dal sanscrito nirvāṇa "estinzione". Nel buddismo, il nirvana è lo stato perfetto di pace e felicità, culmine della vita ascetica, che consiste nell'estinzione dei desideri, delle passioni, delle illusioni dei sensi, e quindi nell'annientamento della propria individualità. [Vocabolario Treccani]. Il termine "nirvana" è usato anche in senso figurato per indicare uno stato di beatitudine, di appagamento, di puro godimento spirituale.

Il Buddha, parlando a Savatthi, nel monastero Jetavana, nel giardino di Anathapindika, ha così descritto lo stato del nirvana: "Esiste una condizione in cui non ci sono né terra né fuoco, né l’infinito spazio, né l’infinita coscienza, né il nulla, né lo stato cosciente, né lo stato d’incoscienza, né questo mondo, né l’altro mondo, né il sole, né la luna. E là io vi dico, monaci, non c’è né chi parte né chi arriva, né lo stare, né il nascere, né il morire. Tale condizione è priva di sostegno, di continuità, di fondamento. Soltanto là, in verità, è la fine del dolore".

Come ha osservato Emil Cioran: "Quando, dopo una serie di domande sul desiderio, il disgusto e la serenità, viene chiesto a Buddha: "Qual è lo scopo, il senso ultimo del Nirvana?" egli non risponde, sorride. Si sono versati fiumi di inchiostro su quel sorriso, invece di vedervi una reazione normale davanti a una domanda senza oggetto. è quel che facciamo noi davanti ai perché dei bambini. Sorridiamo, perché nessuna risposta è concepibile, perché la risposta sarebbe priva di senso ancor più della domanda. I bambini non ammettono limiti: vogliono sempre guardare oltre, vedere cosa c'è dopo. Ma non c'è nessun dopo. Il nirvana è un limite, il limite. è liberazione, vicolo cieco supremo…". [L'inconveniente di essere nati, 1973].

Su Aforismario trovi altre raccolte di citazioni correlate a questa sul Buddhismo, la beatitudine, la pace interiore, la meditazione e la reincarnazione. [I link sono in fondo alla pagina].
La salute è il massimo bene, la semplicità è la più grande ricchezza,
la fiducia è la miglior compagna, il nirvana è la gioia più alta. (Buddha)
Il nibbàna non è un concetto: ecco perché il tentativo di illustrarlo attraverso il linguaggio e la logica si presta a vari equivoci. Alcuni buddhisti lo intendono alla lettera: come uno stato di «estinzione», paragonabile allo spegnimento di una fiamma. Eppure il Buddha criticò sovente i fautori dell'interpretazione nichilista: il nibbàna non va concepito come un puro nulla. [...] esso non designa l'abisso d'un vuoto, né una dimensione mondana assimilabile a quelle esistenti: si può dire, semplicemente, che il dolore vi è definitivamente eliminato. 
Leonardo Vittorio Arena, Buddha, 1996

La Dottrina (Dhamma) consente di attingere una condizione in cui la sofferenza non possa più attecchire, poiché si abbraccia l'eternità. Il nibbàna, la liberazione, non è altro che questo stato imperituro, sottratto al divenire delle cose. 
Leonardo Vittorio Arena, Buddha, 1996

Quando la mente smette di muoversi entra nel nirvana. Il nirvana è una mente vuota.
Bodhidharma, VI sec. [1]

L'assenza di afflizione è nirvana.
Bodhidharma, VI sec. [1]

Quando la mente raggiunge il nirvana, non vedi il nirvana, perché la mente è il nirvana. Se vedi il nirvana da qualche parte fuori della mente, ti inganni.
Bodhidharma, VI sec. [1]

Non odiare la vita e la morte, non amare la vita e la morte. Conserva ogni pensiero libero dall'illusione e, in vita, assisterai all'inizio del nirvana e, alla morte, sperimenterai la certezza di non rinascere.
Bodhidharma, VI sec. [1]

Forse l'enigma del Nirvana è identico all'enigma del sonno; nelle Upanishadas si legge che gli uomini immersi nel sonno profondo sono l'universo. Secondo il Sankhyam, la condizione dell'anima nel sonno profondo è la stessa che raggiungerà dopo la liberazione. 
Jorge Luis Borges, Cos'è il buddismo, 1976

Sappiamo che Nirvana significa «estinzione». Per noi l'estinguersi di una fiamma equivale al suo annientamento; per gli indiani la fiamma esiste prima che la si accenda e dura dopo che sia spenta. Accendere un fuoco è renderlo visibile; spegnerlo è farlo sparire, non distruggerlo. 
Jorge Luis Borges, Cos'è il buddismo, 1976

Alcuni rinascono in questo mondo, altri all'inferno, altri ancora in paradiso. Ma coloro che sono senza macchia entrano nel nirvana.
Siddhārtha Gautama Buddha, Dhammapada (Versi della Legge), V sec. a.e.c.

La salute è il massimo bene, la semplicità è la più grande ricchezza, la fiducia è la miglior compagna,
il nirvana è la gioia più alta.
Siddhārtha Gautama Buddha, ibidem

Non c'è meditazione senza profonda percezione, non c'è profonda percezione senza meditazione. Quando entrambe sono presenti, sei prossimo al nirvana.
Siddhārtha Gautama Buddha, ibidem

Coloro che hanno sviluppato pienamente la consapevolezza, gioiscono nella consapevolezza, gioiscono come se fossero già arrivati alla meta. Questi uomini saggi, meditativi, affidabili, in possesso dei più forti poteri, raggiungono il Nirvana, la massima felicità.
Siddhārtha Gautama Buddha, Dhammapada (Versi della Legge), V sec. a.e.c.

Ogni ricerca concertata, perfino quella del nirvana, se non si è liberi di abbandonarla è un impedimento come un altro.
Emil Cioran, Il funesto demiurgo, 1969

Il suicidio è un compimento brusco, una liberazione folgorante: il nirvana mediante la violenza.
Emil Cioran, ibidem

Quando si tratta di meditare intorno alla vacuità, alla impermanenza, al nirvana, stendersi o accovacciarsi è la posizione migliore. La stessa, in cui quei temi furono concepiti. È quasi soltanto l'Occidente, a pensare in piedi. Di qui, forse, il carattere così spiacevolmente positivo della sua filosofia.
Emil Cioran, Il funesto demiurgo, 1969

Andare ancora più lontano del Buddha, elevarsi al di sopra del Nirvana, per imparare a farne a meno… non essere più fermato da niente, neppure dall'idea di liberazione, ritenerla una semplice sosta, un impaccio, un'eclissi…
Emil Cioran, L'inconveniente di essere nati, 1973

In preda a preoccupazioni capitali, nel pomeriggio mi ero messo a letto, posizione ideale per riflettere sul nirvana senz’altro, senza la minima traccia di un io, ostacolo alla liberazione, allo stato di nonpensiero. Sentimento di estinzione felice, dapprima, poi estinzione felice senza sentimento. Mi credevo alla soglia dello stadio ultimo; ne fu solo la parodia nel torpore, nell'abisso... della siesta.
Emil Cioran, Confessioni e anatemi, 1987

Si è paragonato il nirvana a uno specchio che non rifletta più alcun oggetto. A uno specchio dunque per sempre puro, per sempre senza uso.
Emil Cioran, ibidem

Penso a C., per il quale bere caffè era l’unica ragione d’esistere. Un giorno che, con voce tremolante, gli magnificavo il buddhismo, mi rispose: « Il nirvana, sì, ma non senza caffè». Abbiamo tutti qualche mania che ci impedisce di accettare senza riserve la felicità suprema.
Emil Cioran, Confessioni e anatemi, 1987

Sul dizionario Webster, 'nirvana' significa libertà dal dolore, dalla sofferenza del mondo esterno: è quanto di più vicino alla mia definizione del punk rock.
Kurt Cobain [1]

Per nirvana, indubbiamente, non deve intendersi completa estinzione. A quanto mi è stato dato capire a proposito del tratto fondamentale della vita del Budda, il nirvana è solo completa estinzione di tutto ciò che c'è di vile, di perverso, di corrotto e corruttibile in noi. 
Mahatma Gandhi, Buddismo, Cristianesimo, Islamismo, XX sec.

Il nirvana non è come la nera, mortifera pace della tomba, ma pace vivente, felicità pulsante di un'anima che è conscia di sé, e conscia di avere trovato dimora nel cuore dell'Eterno.
Mahatma Gandhi, ibidem

[Per il buddhismo il nirvana è] il paradiso degli antichi padri, dove è lo splendore che non perisce, nell'immortale mondo senza fine. Coloro che avranno raggiunto una minore spiritualità vedranno anch'essi la luce divina, ma soltanto per la durata di un secondo; e ne ricaveranno una vertigine, un senso di spavento derivato dal non aver ancora conquistato il livello di purezza karmica richiesto per l'illuminazione; perciò rinasceranno su questa terra e, nella vita successiva, avranno ancora la possibilità di un ulteriore sviluppo spirituale e così sempre, finché non lo avranno raggiunto. L'obiettivo finale è, infatti, lo stesso per tutti e tutti hanno a disposizione infinite possibilità per centrarlo. 
Roberto Giacobbo, Aldilà: la vita continua?, 2011

Sì, esiste il Nirvana: quando conduci il tuo gregge verso un verde pascolo, quando metti a letto il tuo bambino, quando scrivi l’ultimo verso di una tua poesia.
Kahlil Gibran, Sabbia e spuma, 1926

Il Nirvana è la fine della sofferenza, ma esso promette non più di quanto tutti noi già riceviamo seguendo il corso della natura, di solito senza neanche sforzarci troppo. La morte porta a ciascuno quella pace che Buddha prometteva dopo una vita di sforzi.
John Gray, Cani di paglia, 2002

Il vero nirvana è uno stato mentale e i fattori che conducono a esso sono anch'essi funzioni della mente.
Tenzin Gyatso (Dalai Lama), I valori della vita, 1993

La ricerca del Nirvana, come la ricerca dell'utopia, della fine della storia o della società senza classi, è in definitiva inutile e pericolosa. Comporta, se non necessaria, il sonno della ragione. Non c'è scampo dall'ansia e dalla lotta.
Christopher Hitchens [1]

Il segreto del Nirvana consiste nell'essere inconsciamente coscienti, ovvero inconsciamente coscienti. L'atto è tanto diretto e immediato che l'intelletto non trova spazio per inserirsi e sezionarlo in parti distinte.
Bruce Lee, Pensieri che colpiscono, 2000 (postumo)

La realtà assoluta non può essere insegnata, senza prima appoggiarsi sull'ordine pratico delle cose: senza intendere la realtà assoluta, il nirvana non può essere raggiunto. 
Nāgārjuna, Le stanze del cammino di mezzo, III sec.

La morte di ogni uomo buono è di regola placida e dolce; ma morire di buon grado, morire volentieri, morire gioiosamente, è un privilegio del rassegnato, che rinuncia e rinnega la volontà di vivere. Perché egli soltanto vuole morire per davvero e non solo in apparenza, e quindi non ha bisogno e non pretende una sopravvivenza della sua persona. Rinuncia di buon grado all'esistenza che noi conosciamo: quel che ne ottiene in cambio, ai nostri occhi è nulla perché, riferita a quello, la nostra esistenza è nulla. La fede buddhistica lo chiama Nirvana, ossia estinzione.
Arthur Schopenhauer, Il mondo come volontà e rappresentazione, 1819

Le discoteche sono piccoli nirvana dove il solenne fragore del rock fa assaporare il piccolo nulla al figlio di Siddharta. Non essere per un poco è tutto quello che si chiede.
Manlio Sgalambro, La conoscenza del peggio, 2007

Il nirvāṇa non è lo svanire in uno stato di assoluta non-esistenza – cosa impossibile finché dobbiamo fare i conti con i fatti reali della vita – preso nel suo significato ultimo, il nirvāṇa è invece una affermazione, una affermazione di là da qualsiasi specie di antitesi. 
Daisetsu Teitarō Suzuki, Saggi sul Buddhismo Zen, XX sec.

Colui che aspira al nirvana faccia in modo che niente gli sia caro.
Anonimo

Note
  1. Fonte della citazione sconosciuta; se la conosci, segnalala ad Aforismario.
  2. Vedi anche aforismi, frasi e citazioni su: Buddhismo - BeatitudinePace Interiore - MeditazioneReincarnazione