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Aforismi, frasi e citazioni sul Buddhismo

Raccolta di aforismi, frasi e citazioni sul buddhismo (o buddismo) sul confronto tra Buddhismo e Cristianesimo.
Il buddhismo è una delle religioni più antiche e più diffuse al mondo. Il buddhismo trae origine dagli insegnamenti dell'asceta e filosofo indiano Siddhārtha Gautama detto il Buddha, cioè "il risvegliato" o "l'illuminato". vissuto tra il VI e il V secolo prima dell'era cristiana.
Su Aforismario trovi altre raccolte di citazioni correlate a questa sul confronto tra Buddhismo e Cristianesimo, sullo Zen, sulla reincarnazione e sul nirvana. [I link sono in fondo alla pagina].
Ancor più che una religione, il buddhismo è un modo di vivere.
(Tiziano Terzani)
Se si volesse compendiare l'essenza del Buddhismo in una frase, non potrebbe essere che questa: tutto ciò che è transeunte è doloroso.
Leonardo Vittorio Arena, Buddha, 1996

Nella sua pacifica marcia, che dura da venticinque secoli, il Buddhismo ha diffuso fra le popolazioni raggiunte una serenità, una benevolenza che son ormai tipiche di quelle genti. Ha addolcito la bellicosità dei mongoli e l'aggressività dei tibetani, divenuti il popolo più religioso del globo. Il Buddhismo, ricco d'intelligenza, indica come massima virtù la bontà.
Alessandro Bausani, Buddha: la vita e la parola, 1999

Buddismo. Un'assurda forma di eresia perversamente praticata da circa tre quarti della razza umana.
Ambrose Bierce, Dizionario del diavolo, 1911

Il buddhismo è l'ateismo divenuto religione.
Albert Camus, Taccuini, 1935/59 (postumo 1962/89)

Il buddismo non è un credo, è un dubbio.
[Buddhism is not a creed, it is a doubt].
Gilbert Keith Chesterton, L'uomo che fu Giovedì, 1908

Negli scritti buddhisti si parla spesso dell'"abisso della nascita". È davvero un abisso, un baratro, nel quale però non si cade, ma si emerge, a maggiore danno di ciascuno.
Emil Cioran, L'inconveniente di essere nati, 1973

Una visita in un ospedale, e in capo a cinque minuti si diventa buddhisti se non lo si è già, e lo si ridiventa se non lo si era più.
Emil Cioran, Confessioni e anatemi, 1987

«Ciò che è impermanente è dolore; ciò che è dolore è non-io. Ciò che è non-io non è mio, io non sono quello, quello non è me» (Samyutta-Nikaya). Ciò che è dolore è non io. È difficile, è impossibile essere d’accordo con il buddhismo su questo punto, pur tuttavia capitale. Il dolore è per noi ciò che vi è di più noi stessi, più «sé». Strana religione! Vede dolore ovunque, e nello stesso tempo lo dichiara irreale.
Emil Cioran, Confessioni e anatemi, 1987

Ogni volta che mi imbatto anche solo su una sentenza buddhista, mi prende la voglia di ritornare a quella saggezza che ho tentato di assimilare per un periodo di tempo abbastanza lungo e da cui, inspiegabilmente, mi sono in parte allontanato. In essa risiede non tanto la verità, ma qualcosa di meglio... e attraverso di essa si accede a quello stato in cui si è mondati di tutto, in primo luogo delle illusioni. Non averne più neppure una senza tuttavia rischiare il crollo, sprofondare nel disinganno evitando l’asprezza, emanciparsi ogni giorno di più dall’obnubilamento in cui si trascinano queste orde di viventi.
Emil Cioran, Confessioni e anatemi, 1987

Il buddhismo permette di accedere a una religione senza avere fede. È una religione che predica solo la conoscenza.
Emil Cioran, Un apolide metafisico, 1995

La grande idea del buddhismo è la rinuncia. E devo dire che quando mi guardo attorno vedo ben poca gente che sia capace di rinuncia.
Emil Cioran, ibidem

Il buddismo nelle sue numerose e sempre legittime differenze è impastato di paradossi, il che è normale perché assai più che una religione (nel senso occidentale della parola) è una rivoluzione della mente.
Carlo Coccioli, Budda, 1994

Gli esponenti di tanta varietà non si sono mai ammazzati fra di loro; non hanno mai emesso dogmi, né si sono mai reciprocamente scomunicati; la «maitri», o benevolenza verso tutti gli altri, è la matrice del buddismo.
Carlo Coccioli, Budda, 1994

Tutto il buddhismo è basato sulla possibilità di liberarsi dalla sofferenza, di liberarsi da sé e di essere solo in grado di liberarsi.
Alexandra David-Néel [1]

È una delle glorie del buddhismo fare sempre appello alla ragione e alla scienza e non la fede cieca o all'autorità.
Alexandra David-Néel [1]

Il buddhismo pone sullo stesso piano gli esseri di pari virtù e intelligenza, senza preoccuparsi del loro sesso.
Alexandra David-Néel [1]

Apprendere il Buddhismo è apprendere sé stessi; apprendere sé stessi è dimenticare sé stessi. Dimenticare sé stessi è essere risvegliato alla Realtà. Risvegliarsi alla realtà è lasciar cadere il proprio corpo-mente e il corpo-mente degli altri.
Eihei Dōgen, XIII sec. [1]

La religione del futuro sarà una religione cosmica, una religione che si basa sull'esperienza e che rifiuta il dogmatismo. Se ci sarà una religione in grado di far fronte ai bisogni scientifici, sarà il buddismo.
Albert Einstein [1]

Al pari del buddhismo, il socialismo è stato un movimento di massa «religioso», il quale, pur parlando in termini secolari e atei, mirava alla liberazione dell'umanità dall'egoismo e dalla brama di possesso.
Erich Fromm, Avere o essere?, 1976

La pratica essenziale del buddhismo è la padronanza dello spirito. Ma, dato che non è facile e richiede uno sforzo assiduo, molti di noi le accordano soltanto un’importanza secondaria. Da una parte si ha fede nel buddhismo, ma dall'altra si è incapaci di affrontare la propria fede fino in fondo. Ci si accontenta di riti esteriori, di manifestazioni superficiali della devozione, di testi che si recitano solo con le labbra.
Tenzin Gyatso (Dalai Lama), I consigli del cuore, 2001

Praticando il buddhismo non aspettatevi di volare subito nel cielo, di attraversare la materia e conoscere l'avvenire. Lo scopo principale della pratica non è acquisire poteri miracolosi, ma dominare il proprio spirito.
Tenzin Gyatso (Dalai Lama), ibidem

Il buddhismo, come altre religioni, include un certo numero di precetti che vengono studiati in modo speculativo e trasmessi da maestro a discepolo; ma sono i contemplativi che danno a tali precetti tutto il valore, facendone l’esperienza vivente.
Tenzin Gyatso (Dalai Lama), I consigli del cuore, 2001

Ogni religione si adopera per diminuire la sofferenza e per dare un suo contributo al mondo; la conversione non è un elemento essenziale. Io non penso a convertire gli altri al buddhismo o a difendere semplicemente la causa del buddhismo. Penso, invece, a come, da buddhista, posso contribuire alla felicità di tutti gli esseri viventi.
Tenzin Gyatso (Dalai Lama), Conosci te stesso, 2006

Sull'ottuplice sentiero del Buddhismo, ossia gli otto requisiti per eliminare la sofferenza correggendo le false valutazioni e fornendo la conoscenza del vero significato della vita possono essere riassunti come segue: retta visione (o comprensione); retto proposito (o aspirazione); retta espressione; retta condotta; retti mezzi di sostentamento (o vocazione); retto sforzo; retta consapevolezza o controllo della mente; retta concentrazione o meditazione. Ossia: innanzi tutto, devi comprendere chiaramente cosa è sbagliato; poi, devi decidere di cambiare; devi agire; parla del tuo obiettivo di guarire; le tue occupazioni non devono entrare in confitto con la terapia; la terapia deve proseguire a ritmo costante e sostenibile; devi pensare ad essa continuamente e con convinzione; impara a contemplare con mente attenta.
Bruce Lee, Pensieri che colpiscono, 2000 (postumo)

Molte persone, inclusi i monaci buddisti, trascorrono migliaia di ore seduti in quella che chiamano meditazione. In realtà, quello che stanno facendo è riflettere e rimuginare sui loro problemi.
Frederick Lenz [1]

Nella dottrina di Buddha l’egoismo diviene un dovere: il principio “una sola cosa è necessaria”, il “come ti puoi liberare dalla sofferenza” regolano e circoscrivono tutta la dieta spirituale.
Friedrich Nietzsche, L'anticristo, 1888

Il Buddhismo non è una religione in cui si aspira semplicemente alla perfezione: la perfezione è la norma.
Friedrich Nietzsche, ibidem

Un clima molto mite, una grande pacatezza e liberalità di costumi, nessun militarismo sono i presupposti del buddhismo; unitamente al fatto che le classi superiori e persino dotte sono quelle in cui il movimento ha il suo focolare. Si vuole come meta suprema la serenità, la quiete, l'assenza di desideri, e si raggiunge questa meta.
Friedrich Nietzsche, L'anticristo, 1888

La virtù del buddhismo è: aggiungi al tuo dolore anche il dolore altrui (giacché tutto è colmo di dolore).
Friedrich Nietzsche, Frammenti postumi, 1869/89

Il buddhismo è una religione completamente umanistica, democratica e scientifica: il che spiega l'interesse che ha suscitato in Europa e America, in tempi recenti. 
Piergiorgio Odifreddi, Il Vangelo secondo la Scienza, 1999

Non si può negare che, fra le varie religioni, il buddhismo sia quello che in teoria dice meno stupidaggini. Anzitutto ha un approccio fisio-psicologico, sostanzialmente scientifico, alla pratica religiosa come cura dei disagi mentali derivanti dall'attaccamento e dal desiderio. E poi ha un atteggiamento antimetafisico, sostanzialmente decostruzionista, nei confronti delle problematiche teologiche ed esistenziali. In pratica, però, anche il buddhismo indulge in una mitologia che di stupidaggini ne dice parecchie.
Piergiorgio Odifreddi, Dizionario della stupidità, 2016

Se io volessi prendere i risultati della mia filosofia come criterio di verità, dovrei assegnare al buddhismo la preminenza sulle altre. In ogni caso non può che farmi piacere vedere la mia dottrina in tanta concordanza con una religione, che ha per sé la maggioranza sulla terra, dato che conta molti più seguaci di qualunque altra.
Arthur Schopenhauer, Il mondo come volontà e rappresentazione, 1819

Il brahmanesimo e il buddhismo hanno come caratteri fondamentali l'idealismo e il pessimismo: giacché riconoscono al mondo soltanto un'esistenza che somiglia al sogno e considerano la vita come una conseguenza della nostra colpa.
Arthur Schopenhauer, Parerga e paralipomena, 1851

Ancor più che una religione, il buddhismo è un modo di vivere.
Tiziano Terzani, Un indovino mi disse, 1995

Ho letto sul buddismo, il suo insegnamento. Straordinario. L'insegnamento che è inutile far domande sull'eternità è bellissimo. 
Lev Tolstoj, Diari, 1928/58 (postumo)
L'illimitato amore del prossimo, compreso il nemico, è il carattere
fondamentale che il cristianesimo ha in comune con il buddhismo,
e che attesta la loro parentela. (Arthur Schopenhauer)
La morale buddistica è superiore a quella cristiana, perché l'amore del prossimo predicato da quest'ultima non oltrepassa i confini del paese né la cerchia della setta. La morale buddistica ha ancora un altro vantaggio su quella del preteso Cristo: quello di ammettere la libera ricerca della verità, mentre nei Vangeli invano si cercherebbe una parola in favore della scienza.
Emilio Bossi, Gesù Cristo non è mai esistito, 1976

Ognuno è ostinatamente persuaso di non dover morire. Su questo punto l'eredità del cristianesimo - e in termini alquanto diversi anche del buddhismo - è particolarmente durevole.
Elias Canetti, Massa e potere, 1960

La presunzione moderna non conosce limiti: ci crediamo più illuminati e più profondi di tutti i secoli passati, dimenticando che l'insegnamento di un Buddha pose migliaia di esseri davanti al problema del nulla, problema che immaginiamo di aver scoperto noi perché ne abbiamo cambiato i termini e vi abbiamo introdotto un pizzico di erudizione. Ma quale pensatore dell'Occidente reggerebbe il confronto con un monaco buddhista? Noi ci perdiamo in testi e in terminologie: la meditazione è un dato sconosciuto alla filosofia moderna.
Emil Cioran, Sommario di decomposizione, 1949

Per identificarsi in una dottrina venuta di lontano, si dovrebbe adottarla senza restrizioni: a che vale ammettere le verità del buddhismo per poi rifiutare la trasmigrazione, la base stessa dell'idea di rinuncia?
Emil Cioran, La tentazione di esistere, 1956

Se fossi nato buddhista, tale sarei rimasto; nato cristiano, ho cessato di esserlo nella prima gioventù, quando ben più di oggi avrei rincarato, se l’avessi conosciuta, sulla bestemmia che Goethe si lasciò sfuggire, proprio l’anno della sua morte, in una lettera a Zelter: «La croce è l’immagine più obbrobriosa che vi sia sotto il cielo».
Emil Cioran, Confessioni e anatemi, 1987

Gli eroi sono coloro che hanno il coraggio di abbandonare ciò che hanno - la loro terra, la loro famiglia, i loro beni - e di andarsene altrove, non senza paura, è vero, ma senza lasciarsene vincere. Nella tradizione buddhista, il Buddha è l'eroe che abbandona tutti i possessi, tutte le certezze implicite nella teologia induista - il rango sociale, la famiglia -, per dedicarsi a un'esistenza di distacco. Abramo e Mosé sono eroi allo stesso modo secondo la tradizione giudaica; l'eroe cristiano è Gesù, che nulla possiede e che, agli occhi del mondo, non è nulla, ma che tuttavia agisce mosso dalla pienezza dell'amore che nutre per tutti gli esseri umani.
Erich Fromm, Avere o essere?, 1976

Il Buddismo è per l'Induismo ciò che il Protestantesimo è per il Cattolicesimo romano, solo con forza molto maggiore, e un grado d'intensità molto più elevato.
Mahatma Gandhi, Buddismo, Cristianesimo, Islamismo, XX sec.

Nella teologia cristiana si crede che tutti gli esseri umani siano creati a immagine di Dio, e condividano tutti una comune natura divina. Lo trovo abbastanza simile all'idea della natura di Buddha nel buddhismo. Partendo dal principio che tutti gli esseri umani condividono la stessa natura divina, abbiamo un motivo molto valido, una ragione molto forte, per credere che ciascuno di noi sia in grado di sviluppare un autentico senso di equanimità verso tutte le creature.
Tenzin Gyatso (Dalai Lama), Incontro con Gesù, 1997

Tutte le religioni sono necessarie per arricchire l’esperienza umana e la civiltà mondiale. La mente umana, con tutte le sue varietà, ha bisogno di approcci specifici per raggiungere la pace e la felicità. Lo stesso accade con le varietà del cibo. Alcuni trovano più attraente il cristianesimo; altri preferiscono il buddhismo poiché non postula un creatore e ogni cosa dipende dalle azioni dell’individuo. Lo stesso si potrebbe sostenere per altre religioni. La conseguenza è evidente: l’umanità ha bisogno di tutte le religioni del mondo, adatte a stili di vita e a bisogni spirituali diversi, e a tradizioni nazionali tramandatesi nel tempo.
Tenzin Gyatso (Dalai Lama), Conosci te stesso, 2006

Per i santi indiani, che stanno a un gradino intermedio fra il santo cristiano e il filosofo greco, e pertanto non rappresentano un tipo puro: la conoscenza, la scienza - nella misura in cui esse esistevano - l'elevazione al di sopra degli altri uomini, attraverso la disciplina e l'educazione del pensiero, furono richieste dai buddhisti come segno di santità, allo stesso modo in cui le stesse qualità vengono negate e bollate nel mondo cristiano come segno di non santità.
Friedrich Nietzsche, Umano troppo umano, 1878

Forse non c’è nel cristianesimo e nel buddhismo niente di così venerando come la loro arte di insegnare anche ai più umili a collocarsi, con la devozione, in un apparente ordine superiore delle cose, mantenendo nello stesso tempo l’accettazione dell’ordine effettivo, all'interno del quale vivono con notevole durezza – e proprio di questa durezza c’è bisogno!
Friedrich Nietzsche, Al di là del bene e del male, 1886

Con la mia condanna del cristianesimo non vorrei aver arrecato un'ingiustizia a una religione affine, che anche per il numero dei seguaci è superiore a esso: vale a dire il buddismo.
Friedrich Nietzsche, L'anticristo, 1888

La differenza fondamentale tra le due religioni della décadence: il Buddhismo non promette, ma mantiene; il Cristianesimo promette tutto e non mantiene nulla.
Friedrich Nietzsche, ibidem

Il Buddhismo è cento volte più realista del Cristianesimo, ha ereditato un modo freddo e oggettivo di porsi i problemi; nasce dopo un movimento filosofico durato centinaia di anni; appena esso sorge, il concetto di “Dio” è già eliminato.
Friedrich Nietzsche, ibidem

Il buddhismo è la sola religione veramente positivistica che ci mostri la storia; anche nella sua teoria della conoscenza (un rigoroso fenomenalismo), esso non dice più «lotta contro il peccato», sibbene, dando completamente ragione alla realtà, «lotta contro il dolore». Differenziandosi profondamente dal cristianesimo, esso ha già dietro di sé l'autoimpostura dei concetti morali.
Friedrich Nietzsche, ibidem

Il cristianesimo ebbe bisogno di idee e di valori barbarici per signoreggiare sui barbari : tali sono il sacrificio del primogenito, la libagione del sangue nel rito della comunione, il dispregio dello spirito e della cultura; la tortura in tutte le sue forme, nei sensi e non nei sensi; la grande pomposità del culto. Il buddhismo è una religione per uomini d'epoche avanzate, per razze divenute bonarie, miti, superspiritualizzate, che sentono il dolore troppo facilmente (l'Europa è ancora ben lontana dall'essere matura per esso): è un ricondurre tali uomini alla pace e alla serenità, alla dieta nelle cose dello spirito, a una certa insensibilità in quelle del corpo.
Friedrich Nietzsche, ibidem

Il buddhismo è una religione per l'epilogo e per la stanchezza della civiltà, il cristianesimo non trova ancora neppure una civiltà dinanzi a sé - in certe circostanze la fonda.
Friedrich Nietzsche, L'anticristo, 1888

Dio e immortalità, dogmi basilari della religione cristiana, non hanno alcun fondamento scientifico. Queste dottrine non sono essenziali alla religione: il buddhismo infatti non le contempla. Per noi occidentali, al contrario queste dottrine sono il minimo indispensabile per una qualsiasi teologia.
Piergiorgio Odifreddi, Perché non possiamo essere cristiani, 2007

Il cristianesimo ha determinato veramente una morale migliore di quella dei suoi rivali e oppositori? Credo che nessun onesto studioso di storia possa affermarlo. Semmai il cristianesimo si è distinto dalle altre religioni per un gusto speciale della persecuzione. I buddhisti, ad esempio, non hanno mai perseguitato i loro avversari.
Piergiorgio Odifreddi, ibidem

Sia di Buddha che di Gesù le persone di buon senso e la ricerca storico-critica mettono in dubbio non soltanto l’esistenza storica, ma soprattutto l’agiografia mitologica: non parliamo del ritorno futuro, rispettivamente come Buddha Maitreya e come Giudice Universale. Ma il buddhismo sembra essere più serio, se non altro perché si prende meno sul serio, del cristianesimo.
Piergiorgio Odifreddi, Dizionario della stupidità, 2016

Il vero spirito e nocciolo del cristianesimo, altrettanto che del brahmanesimo e del buddhismo, è il riconoscimento della nullità della felicità terrena, il completo disprezzo di essa e il volgersi a un'esistenza di tutt'altra natura.
Arthur Schopenhauer, Il mondo come volontà e rappresentazione, 1819

L'illimitato amore del prossimo, compreso il nemico, è il carattere fondamentale che il cristianesimo ha in comune con il brahmanesimo e il buddhismo, e che attesta la loro parentela.
Arthur Schopenhauer, ibidem

L'intimo nucleo e spirito del cristianesimo è uguale a quello del brahmanesimo e del buddhismo: essi insegnano tutti che il genere umano porta una grave colpa per la sua stessa esistenza; solo che il cristianesimo non procede qui, come quelle fedi più antiche, in modo franco e diretto, cioè non fa discendere la colpa direttamente dall'esistenza stessa, ma la fa sorgere da un atto della prima coppia umana.
Arthur Schopenhauer, Il mondo come volontà e rappresentazione, 1819

Il ruolo importante che nel brahmanesimo e nel buddhismo svolgono generalmente gli animali, confrontato con la loro totale nullità nel cristianesimo giudaico, condanna quest'ultimo in fatto di perfezione, per quanto abituati si sia iii Europa a una simile assurdità.
Arthur Schopenhauer, Parerga e paralipomena, 1851

Quel che mi è sempre piaciuto del buddhismo è la sua tolleranza, l'assenza del peccato, la mancanza di quel peso sordo che noi occidentali, invece, ci portiamo sempre dietro e che in fondo è la colla della nostra civiltà: il senso di colpa.
Tiziano Terzani, Un indovino mi disse, 1995

Nei paesi buddhisti niente è mai terribilmente riprovevole, nessuno ti rinfaccia mai qualcosa, nessuno ti fa mai una predica o cerca di darti una lezione. Per questo sono piacevolissimi e fanno sentire a loro agio tanti giovani viaggiatori occidentali, in cerca appunto di libertà.
Tiziano Terzani, ibidem

Io trovo il buddhismo incomparabilmente più logico, più nobile e soprattutto più alto del cristianesimo. Nessuno è mai stato ucciso o arso vivo in nome di Buddha, mentre l’Europa è stata insanguinata nel nome di Cristo.
Anacleto Verrecchia, Diario del Gran Paradiso, 1997

Note
  1. Fonte della citazione sconosciuta; se la conosci, segnalala ad Aforismario.
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