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Poesie Brevi ma Intense (Autori M-Z)

Grande raccolta di poesie brevi ma intense di poeti di tutto il mondo e di tutte le epoche. Le seguenti poesie, la maggior parte delle quali con non più di dieci versi, sono disposte in ordine alfabetico secondo il nome dell'autore (dalla M alla Z). In fondo alla pagina trovi il link alla raccolta di poesie brevi dalla A alla L.
Ed è subito sera - Poesia di Quasimodo
Ognuno sta solo sul cuor della terra trafitto da un raggio di sole: ed è subito sera.
(Quasimodo)

Antonio Machado
(Siviglia 1875 - Collioure 1939) poeta e scrittore spagnolo.

Dice la speranza: un giorno
la vedrai, se speri bene.
Dice la disperazione:
la tua amarezza è solo lei.
Palpita, cuore... Non tutto
la terra s’è inghiottito.

*****
È una sera triste e cenerognola,
disordinata, come la mia anima;
è questa vecchia angoscia
che ospita la solita ipocondria.
La causa di questa angoscia non riesco
a capirla neanche vagamente;
però ricordo e, ricordando, dico:
– Sì, ero bambino, e tu la mia compagna.

*****
Moneta che sta in mano
si deve serbar, forse;
ma quella che è nell'anima
se non si dà si perde.

*****
Ogni amore è fantasia:
s'inventa l'anno e il giorno,
l'ora e la sua melodia;
inventa chi ama e chi è amato.
Non prova proprio un bel nulla
contro amore, che l'amata
non abbia avuto esistenza.

***
Scriverò sul tuo ventaglio:
t'amo per dimenticarti,
per amarti ti dimentico.

Maram al-Masri
(Laodicea 1962) poetessa e scrittrice siriana.

Che follia!
Il mio cuore ogni volta che sente bussare
apre la porta.

Roger McGough
(Litherland 1937) poeta inglese.

Lontano da te
Lontano da te
sento un gran vuoto
una solitudine che mi mangia
Con te
sento quel rassicurante
desiderio di fuga.

Sophia de Mello Breyner Andresen
(Porto 1919 - Lisbona 2004) poetessa portoghese,

Promessa
Sei tu la Primavera che io aspettavo,
la vita moltiplicata e brillante,
in cui è pieno e perfetto ogni istante.

Alda Merini
(Milano 1931 - 2009) poetessa, aforista e scrittrice italiana.

Accarezzami
Accarezzami, amore
ma come il sole
che tocca la dolce fronte della luna.
Non venirmi a molestare anche tu
con quelle sciocche ricerche
sulle tracce del divino.
Dio arriverà all'alba
se io sarò tra le tue braccia.

Bacio
Bacio che sopporti il peso
della mia anima breve
in te il mondo del mio discorso
diventa suono e paura.

Spegnimi
Spegnimi come il lume della notte,
come il delirio della fantasia.
Spegnimi come donna e come mimo,
come pagliaccio che non ha nessuno.
Spegnimi perché ho rotta la sottana:
uno strappo che è largo come il cuore.

Dunya Mikhail
(Baghdad, 1965) poetessa irachena.

Lui fa il sogno
lei fa la piuma
loro volano.

Eugenio Montale
(Genova 1896 - Milano 1981) poeta, giornalista e scrittore italiano

Avevamo studiato per l’aldilà
un fischio, un segno di riconoscimento.
Mi provo a modularlo nella speranza
che tutti siamo già morti senza saperlo.

*****
Provo rimorso per avere schiacciato
la zanzara sul muro, la formica
sul pavimento.
Provo rimorso ma eccomi in abito scuro
per il congresso, per il ricevimento.
Provo dolore per tutto, anche per l’ilota
che mi propina consigli di partecipazione,
dolore per il pezzente a cui non do l’elemosina,
dolore per il demente che presiede il consiglio
d’amministrazione.

Spesso il male di vivere ho incontrato
Spesso il male di vivere ho incontrato:
era il rivo strozzato che gorgoglia,
era l’incartocciarsi della foglia
riarsa, era il cavallo stramazzato.
Bene non seppi, fuori del prodigio
che schiude la divina Indifferenza:
era la statua nella sonnolenza
del meriggio, e la nuvola, e il falco alto levato.

Saadiyya al-Mufarrih
(Kuwait 1964)

Frigorifero
L'ho aperto,
il contenuto era in ordine.
Bottiglie di latte a lunga conservazione
barattoli di yogurt
pacchi di carne surgelata
mele gialle
medicine e pane
e… e… e via dicendo.
Nel frigorifero della mia anima
il contenuto è in disordine
scade
senza che nessuno lo apra.

Erich Mühsam
(Berlino 1878 - Oranienburg 1934) anarchico, poeta e attivista tedesco.

Il presagio
Bevvi il mio caffè del mattino
e non ebbi nessun brutto presentimento.
Suonò il campanello.
Di nuovo non avvertii il male avvicinarsi.
Il postino mi consegnò una lettera.
Non sentii trepidazione, la aprii.
Non recava alcuna orribile notizia.
“Aaah!”, urlai.
Le mie sensazioni non mi avevano ingannato.

Alfred de Musset
(Parigi, 1810 - 1857) poeta, scrittore e drammaturgo francese.

Solitudine
Il cielo mi ha affidato il tuo cuore…
quando sarai dolente vieni da me
senza inquietudine,
ti seguirò nel tuo cammino.
Ma non posso toccare la tua mano,
amico, sono la solitudine.

Pablo Neruda
(Parral 1904 - Santiago del Cile 1973) poeta e diplomatico cileno.

Ed allora sono perché tu sei,
ed allora sei, sono e siamo,
e per amore sarò, sarai, saremo.

Martin Niemöller
(Lippstadt 1892 - Wiesbaden 1984) teologo e pastore protestante tedesco

Quando vennero
Quando i nazisti vennero per i comunisti,
io non dissi nulla
perché non ero comunista.
Quando vennero per gli ebrei,
io non dissi nulla
perché non ero ebreo.
Quando vennero per i sindacalisti,
io non dissi nulla
perché non ero sindacalista.
Poi vennero a prendere me,
e non era rimasto più nessuno
che potesse dire qualcosa.

Friedrich Nietzsche
(Röcken 1844 - Weimar 1900) filosofo, poeta, compositore e filologo tedesco.

Gusto difficile
Se libertà di scelta mi lasciassero,
Mi sceglierei un posticino
Nel bel mezzo del Paradiso :
Ma fuori della porta mi piacerebbe di più !

La mia felicità
Da quando mi stancai di cercare,
Io imparai a trovare.
Da quando un vento m'avversò la rotta
Faccio vela con tutti i venti.

Non scoraggiarti
Ovunque tu sia, scava fondo!
Là sotto è la sorgente!
Lascia che gridino gli uomini scuri:
«Là sotto c'è sempre - inferno!»

Saggezza del mondo
Non restare in pianura!
Non salir troppo in alto!
Più bella assai è l'immagine del mondo
Da mezza altezza.

Marie Noël
(Auxerre 1883 - 1967) potessa francese.

Io mi sono coperta di parole
perché nessuno trovi il silenzio in cui sto.

Henrik Nordbrandt
(Copenaghen 1945) poeta danese

Tu sei il mio amore
Tu sei il mio amore e la mia disperazione.
Tu sei la mia follia e la mia saggezza.
E sei tutti i luoghi in cui non sono stato
e che mi chiamano da tutti gli angoli del mondo.
Tu sei queste sei righe
cui devo limitarmi per non gridare.

Aldo Palazzeschi
(Firenze 1885 - Roma 1974) poeta italiano

Chi sono?
Son forse un poeta?
No, certo.
Non scrive che una parola, ben strana,
la penna dell'anima mia:
"follia".
Son dunque un pittore?
Neanche.
Non ha che un colore la tavolozza dell'anima mia:
"malinconia".
Un musico, allora?
Nemmeno.
Non c'è che una nota
Nella tastiera dell'anima mia:
"nostalgia".
Son dunque... che cosa?
Io metto una lente
davanti al mio cuore
per farlo vedere alla gente.
Chi sono?
Il saltimbanco dell'anima mia.

Dorothy Parker
(Long Branch 1893 - New York 1967) scrittrice, poetessa e giornalista statunitense.

I rasoi fanno male,
i fiumi sono freddi,
l'acido lascia tracce,
i farmaci danno i crampi,
le pistole sono illegali,
i cappi cedono,
il gas è nauseabondo.
Tanto vale vivere....

Giovanni Pascoli
(San Mauro di Romagna 1855 - Bologna 1912) poeta e accademico italiano.

Pianto
Più bello il fiore cui la pioggia estiva
lascia una stilla dove il sol si frange;
più bello il bacio che d’un raggio avviva
occhio che piange.

Temporale
Un bubbolìo lontano...
Rosseggia l’orizzonte,
come affocato, a mare:
nero di pece, a monte,
stracci di nubi chiare:
tra il nero un casolare:
un’ala di gabbiano.

Titos Patrikios
(Atene, 1928)

Metrò
Gli anni poi passeranno
masse di monti e pietra si frapporranno
tutto sarà dimenticato
come si dimentica il cibo quotidiano
che ci tiene in piedi.
Tutto, tranne quell'istante
in cui sul metrò affollato
ti aggrappasti al mio braccio.

Sandro Penna
(Perugia 1906 - Roma 1977) poeta italiano.

Amavo ogni cosa nel mondo. E non avevo
che il mio bianco taccuino sotto il sole.

******
Dacci la gioia di conoscer bene
le nostre gioie, con le nostre pene.

******
Io vivere vorrei addormentato
entro il dolce rumore della vita.

******
Felice chi è diverso
essendo egli diverso.
Ma guai a chi è diverso
essendo egli comune.

******
Mi adagio nel mattino
di primavera. Sento
nascere in me scomposte
aurore. lo non so più
se muoio o pure nasco.

******
Notte bella, riduci la mia pena.
Tormentami se vuoi. ma fammi forte.

******
Oh non ti dare arie
di superiorità.
Solo uno sguardo io vidi
degno di questa. Era
un bambino annoiato in una festa.

******
Un amore perduto quanta gioia
di nuove sensazioni in me sorprende.
Ma l'amore è perduto.
E la pena riprende.

******
Un dì la vita mia era beata.
Tutta tesa all'amore anche un portone
rifugio per la pioggia era una gioia.
Anche la pioggia mi era alleata.

Fernando Pessoa
(Lisbona 1888 - 1935) poeta e scrittore portoghese.

Amo tutto ciò che è stato
Amo tutto ciò che è stato,
tutto quello che non è più,
il dolore che ormai non mi duole,
l'antica e erronea fede,
l'ieri che ha lasciato dolore,
quello che ha lasciato allegria
solo perché è stato, è volato
e oggi è già un altro giorno.

*****
Un uomo potrebbe,
se possedesse la vera saggezza,
gioire dell’intero spettacolo del mondo
da una sedia,
senza saper leggere,
senza parlare con nessuno,
solo con l’uso dei sensi
e con un’anima
incapace di essere triste.

Jacques Prévert
(Neuilly-sur-Seine 1900 - Omonville-la-Petite 1977) poeta e sceneggiatore francese.

Paris at night
Tre fiammiferi un dopo l’altro
accesi nella notte:
il primo per vedere intero il volto tuo
il secondo per vedere gli occhi tuoi
l’ultimo per vedere la tua bocca
 e l’oscurità completa
per ricordarmi queste immagini
mentre ti stringo a me
tra le mie braccia.

Salvatore Quasimodo
(Modica 1901 - Napoli 1968) poeta italiano.

Ed è subito sera
Ognuno sta solo sul cuor della terra
trafitto da un raggio di sole:
ed è subito sera.

Io mi cresco un male
Grato respiro una radice
esprime d’albero corrotto:
io mi cresco un male
da vivo che a mutare
ne soffre anche la carne.

Amen per la domenica in Albis
Non m’hai tradito, Signore:
d’ogni dolore
son fatto primo nato.

Mário Quintana
(Alegrete 1906 - Porto Alegre 1994) poeta e scrittore brasiliano.

Alla fine scoprirai che le cose più leggere son le uniche
che il vento non è riuscito a portar via
un ritornello antico
una carezza al momento giusto
lo sfogliare un libro di poesie
l'odore stesso che aveva un giorno il vento.

Efraim Medina Reyes
(Cartagena de Indias 1967) poeta e scrittore colombiano.

Tu mi ricordi una poesia che non riesco
a ricordare
una canzone che non è mai esistita
e un posto in cui non devo essere
mai stato.

Rainer Maria Rilke
(Praga 1875 - Montreux 1926) scrittore, poeta e drammaturgo austriaco di origine boema.

Requiem
Noi quando amiamo
abbiamo solo questo da offrire:
lasciarci;
perché trattenerci è facile,
e non è arte da imparare.

Arthur Rimbaud
(Charleville 1854 - Marsiglia 1891) poeta francese.
Traduzione dal francese a cura di Aforismario.

Sensazione
Nelle azzurre sere d'estate, me ne andrò per i sentieri,
punzecchiato dalle spighe, a calpestare l'erba tenera:
trasognato, ne sentirò la frescura ai piedi.
Lascerò che il vento bagni la mia testa nuda.
Non parlerò, non penserò a niente:
ma l'amore infinito mi salirà nell'anima,
e andrò lontano, molto lontano, come uno zingaro,
attraverso la Natura, − felice come con una donna.

Gianni Rodari
(Omegna, 1920 - Roma 1980) scrittore, pedagogista e poeta italiano.

Alla formica
Chiedo scusa alla favola antica,
se non mi piace l'avara formica.
Io sto dalla parte della cicala
che il più bel canto non vende, regala.

Umberto Saba
(Trieste 1883 - Gorizia 1957) poeta, scrittore e aforista italiano.

Il vetro rotto
Tutto si muove contro te. Il maltempo,
le luci che si spengono, la vecchia
casa scossa a una raffica e a te cara
per il male sofferto, le speranze
deluse, qualche bene in lei goduto.
Ti pare il sopravvivere un rifiuto
d’obbedienza alle cose.
E nello schianto
del vetro alla finestra è la condanna.

La Capra
Ho parlato a una capra.
Era sola sul prato, era legata.
Sazia d'erba, bagnata
dalla pioggia, belava.
Quell'uguale belato era fraterno
al mio dolore. Ed io risposi, prima
per celia, poi perché il dolore è eterno,
ha una voce e non varia.
Questa voce sentiva
gemere in una capra solitaria.
In una capra dal viso semita
sentiva querelarsi ogni altro male,
ogni altra vita.

Viktor Šklovskij
(San Pietroburgo 1893 - Mosca 1984) poeta, scrittore e critico letterario russo.

Incarichi
Mi hai dato due incarichi.
1) Non telefonarti.
2) Non vederti.
Adesso sono un uomo occupato.
C’è anche un terzo incarico: non pensare a te.
Ma tu non me l’hai affidato.

Edith Södergran
(San Pietroburgo 1892 - Raivola 1923) poetessa finlandese.

Le stelle
Quando viene la notte,
io sto sulla scala e ascolto,
le stelle sciamano in giardino
ed io sto nel buio.
Senti, una stella è caduta risuonando!
Non andare a piedi nudi sull'erba;
il mio giardino è pieno di schegge.

Giovanni Soriano
(Vibo Valentia 1969) Aforista italiano

I giorni passano
È bello alzarsi al mattino
e sentirsi vivere
i giorni passano
ma non voglio fermarli
il sole illumina la mia finestra
oggi
che c’è brutto tempo

Maria Luisa Spaziani
(Torino 1922 - Roma 2014) poetessa, traduttrice e aforista italiana.

L'inclemenza del tempo
È vertigine, amore, primavera,
sfida, pianto di gioia, verità.
Ed è subito «era».

***
Di fronte all'opera compiuta,
sogno il lampo dell'inizio.

***
Sanno il volto profondo del rancore
gli uomini che vivono da frutto
e mai furono fiore?

Wislawa Szymborska
(Kórnik 1923 - Cracovia 2012) poetessa e saggista polacca.

Le tre parole più strane
Quando pronuncio la parola Futuro,
la prima sillaba già va nel passato.
Quando pronuncio la parola Silenzio,
lo distruggo.
Quando pronuncio la parola Niente,
creo qualche cosa che non entra in alcun nulla.

Tutto
Tutto −
una parola sfrontata e gonfia di boria.
Andrebbe scritta tra virgolette.
Finge di non tralasciare nulla,
di concentrare, includere, contenere e avere.
E invece è soltanto
un brandello di bufera.

Rabindranath Tagore
(Calcutta 1861 - Santi Neketan 1941) poeta, drammaturgo, scrittore e filosofo indiano.

Disse la notte al sole:
"Con la luna m'invii messaggi d'amore.
Le lacrime che lascio sull'erba,
le mie risposte."

*****
È morte ciò che si esaurisce.
È perfetta fine l'interminabile.

*****
Il mio cuore, uccello del deserto,
ha trovato il suo cielo nei tuoi occhi.
Essi sono la culla del mattino,
essi sono il regno delle stelle.
Nei loro abissi il mio canto si perde.
Lascia solo ch’io mi libri in quel cielo,
nella sua solitaria immensità.
Lascia solo ch’io fenda le sue nubi,
e stenda le mie ali nel suo sole.

*****
Il mistero della vita
penetra nel mistero della morte,
il giorno chiassoso
tace dinanzi al silenzio delle stelle.

*****
La stella del mattino
scrive sorridente
l’arrivo della luce nell'ultima pagina della notte.

*****
Quando la foglia ama
diventa fiore. Frutto il fiore
quando adora.

Sara Teasdale
(St. Louis 1884 - 1933) poetessa statunitense.

Figli della fortuna
Quante volte ci siamo incontrati
come accade a stranieri per la via:
figli della fortuna ignari, entrati
dalla porta del cielo per magia.

Volo di rondine
La mia ora di vento amo e di luce,
e volti e sguardi − la danza leggera
del mio spirito sempre mi seduce −
rondine lungo i cieli della sera.

Fëdor Tjutčev
(Ovstug 1803 - Carskoe Selo 1873) scrittore e poeta russo.

Pacificazione primaverile
Oh non mettetemi
nella terra umida!
Nascondetemi, seppellitemi
Nella folta erba!
Che il respiro del vento
Faccia ondeggiare l'erba,
Che di lontano un flauto canti,
Che luminose e placide le nubi
Fluttuino sopra di me!...

Totò (Antonio de Curtis)
(Napoli 1898 - Roma 1967) attore, comico e poeta italiano
Traduzione dal napoletano a cura di Aforismario

Felicità!
Vorrei sapere cos'è questa parola,
vorrei sapere cosa vuol significare.
Sarà ignoranza la mia, mancanza di scuola,
ma chi l'ha mai sentita nominare.

Trilussa
Carlo Alberto Salustri (Roma 1871 - 1950) poeta, scrittore e giornalista italiano.

Chiaroscuro
Giustizzia, Fratellanza, Libbertà...
Quanta gente ridice 'ste parole!
Ma chi le vede chiare? Iddio lo sa!
Er Gallo canta quanno spunta er sole,
er Gufo canta ne l'oscurità.

Fede
Credo in Dio Padre Onnipotente. Ma...
— Ciai quarche dubbio? Tiettelo per te.
La Fede è bella senza li «chissà»,
senza li «come» e senza li «perché».

Felicità
C'è un'Ape che se posa
su un bottone de rosa:
lo succhia e se ne va...
Tutto sommato, la felicità
è una piccola cosa.
M'illumino d'immenso - Poesia di Ungaretti
M'illumino d'immenso (Ungaretti)

Giuseppe Ungaretti
(Alessandria d'Egitto 1888 - Milano 1970) poeta e scrittore italiano.

Allegria di naufragi
E subito riprende
il viaggio
come
dopo il naufragio
un superstite
lupo di mare

Eterno
Tra un fiore colto e l'altro donato
l'inesprimibile nulla.

Fine
In sé crede e nel vero chi dispera?

Mattina
M'illumino
d'immenso

Soldati
Si sta come
d'autunno
sugli alberi
le foglie.

Stasera
Balaustrata di brezza
per appoggiare stasera
la mia malinconia

Un'altra notte
In quest'oscuro
colle mani
gelate
distinguo
il mio viso
Mi vedo
abbandonato nell'infinito

Paul Verlaine
(Metz 1844 - Parigi 1896) poeta francese
Traduzione dal francese a cura di Aforismario.

Canzone d'autunno
I lunghi singhiozzi
dei violini
d'autunno
feriscono il mio cuore
con monotono
languore.
Pallido
e ansimante, quando
suona l'ora,
mi ricordo
dei giorni passati
e piango;
e me ne vado
nel vento ostile
che mi trascina
di qua e di là
come
foglia morta.

Bing Xin
(Fuzhou 1900 - 1999) scrittrice e poetessa cinese

I neonati sono grandi poeti,
in una lingua imperfetta,
emettono versi perfetti.

Akiko Yosano
(Sakai 1878 - 1942) poetessa giapponese.

Se qui adesso
ripenso al percorso
della mia passione
somigliavo a un cieco
senza paura del buio

*****
Senza parlar del come,
senza pensare al poi,
senza chiederci fama o nome,
qui, amando l’amore,
tu e io ci guardiamo.

Diego Valeri
(1887-1976) poeta e traduttore italiano.

Fiore del nulla
Quando ti schiudi, fiore
divino, assorto è il tempo
fuor di notte e di giorno,
l'aria non ha colore,
tutto è perduto intorno.
Tu solo sei, divino