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La poesia "Se..." di Rudyard Kipling

Poesia Se... di Rudyard Kipling in lingua originale inglese e traduzione in italiano. Lo scrittore inglese Rudyard Kipling (Bombay 1865 - Londra 1936) è noto soprattutto come romanziere e meno come poeta, ma c'è una sua poesia che tutti conoscono: s'intitola Se... (in inglese: If −), e fu pubblicata per la prima volta in Rewards and Fairies nel 1910. Qui di seguito si riporta la traduzione in italiano di questa splendida poesia e il testo originale in inglese. La poesia contiene una serie di precetti su come debba comportarsi un individuo per essere padrone della propria vita e per essere considerato un essere umano davvero degno.
Su Aforismario trovi anche una raccolta di citazioni di Rudyard Kipling tratte dalle sue opere. [Il link è in fondo alla pagina].
Se riesci a colmare l'inesorabile minuto e a dar valore a ognuno dei suoi
sessanta secondi, tua è la Terra e tutto ciò che è in essa, e − quel
che più conta − tu sarai un Uomo, figlio mio! (Rudyard Kipling)
Se...
If −, in Rewards and Fairies, 1910 - Traduzione dall'inglese a cura di Aforismario

Se riesci a non perdere la testa
quando tutti intorno a te la perdono dandotene la colpa;
se riesci ad aver fiducia in te stesso quando tutti dubitano di te,
ma tenendo nel giusto conto anche il loro dubitare;
se riesci ad aspettare senza spazientirti nell'attesa,
o essendo calunniato, a non rispondere con calunnie,
o essendo odiato, a non farti prendere dall'odio,
pur non mostrandoti troppo buono, né parlando troppo da saggio;

se riesci a sognare − e non fare dei sogni i tuoi padroni;
se riesci a pensare − e non fare dei pensieri il tuo scopo;
se riesci ad affrontare il successo e la sconfitta
e a trattare questi due impostori allo stesso modo;
se riesci a sopportare di sentire la verità che hai pronunciato
distorta da furfanti che ne fanno una trappola per gli ingenui;
o vedere le cose per cui hai dato la vita, distrutte,
e chinarti a ricostruirle con i tuoi strumenti ormai logori;

se riesci a fare un gruzzolo di tutte le tue vincite
e a rischiarle in un sol colpo a testa o croce,
e perdere e ricominciare tutto dal principio
e non dire mai una parola sulla tua perdita;
se riesci a costringere cuore, tendini e nervi
a servire ai tuoi scopi benché ormai sfiniti da tempo, 
e a tener duro quando niente più resta in te
tranne la Volontà che dice loro: "Tieni duro!".

Se riesci a parlare alle folle e conservare la tua virtù,
o a passeggiare con i Re e non perdere il tuo fare ordinario,
se né i nemici né gli amici più cari possono ferirti,
se tutti gli uomini per te contano, ma nessuno troppo;
se riesci a colmare l'inesorabile minuto
e a dar valore a ognuno dei suoi sessanta secondi,
tua è la Terra e tutto ciò che è in essa,
e − quel che più conta − tu sarai un Uomo, figlio mio!

If −
If you can keep your head when all about you
Are losing theirs and blaming it on you;
If you can trust yourself when all men doubt you,
But make allowance for their doubting too:
If you can wait and not be tired by waiting,
Or being lied about, don’t deal in lies,
Or being hated, don’t give way to hating,
And yet don’t look too good, nor talk too wise;

If you can dream − and not make dreams your master;
If you can think − and not make thoughts your aim,
If you can meet with Triumph and Disaster
And treat those two imposters just the same:
If you can bear to hear the truth you’ve spoken
Twisted by knaves to make a trap for fools,
Or watch the things you gave your life to, broken,
And stoop and build ’em up with worn-out tools;

If you can make one heap of all your winnings
And risk it on one turn of pitch-and-toss,
And lose, and start again at your beginnings
And never breathe a word about your loss:
If you can force your heart and nerve and sinew
To serve your turn long after they are gone,
And so hold on when there is nothing in you
Except the Will which says to them: "Hold on!"

If you can talk with crowds and keep your virtue,
Or walk with Kings − nor lose the common touch,
If neither foes nor loving friends can hurt you,
If all men count with you, but none too much:
If you can fill the unforgiving minute
With sixty seconds’ worth of distance run,
Yours is the Earth and everything that’s in it,
And − which is more −  you’ll be a Man, my son!

Note