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Frasi e citazioni sul Cordone Ombelicale

Raccolta di aforismi, frasi e citazioni sul cordone ombelicale, il funicolo che congiunge l'embrione alla placenta materna, che ha la funzione, da un lato, di far passare l'ossigeno e il nutrimento per il feto, dall'altro di consentire l'eliminazione dei  prodotti di rifiuto del feto stesso. Il cordone ombelicale è costituito da cellule identiche a quelle del midollo osseo utilizzate nel caso di trapianto. In alcune citazioni riportate in questa pagina, il cordone ombelicale è considerato anche nel suo significato simbolico di attaccamento emotivo e di legame psicologico tra madre e figlio, che a volte si protrae un po' troppo nel tempo. 
Su Aforismario trovi altre raccolte di citazioni correlate a questa sulla gravidanza, i nove mesi, il parto, i neonati e la dipendenza. [I link sono in fondo alla pagina].
Il vero amore di una madre sta nell'aiutare il figlio
a tagliare il cordone ombelicale. (Jean Gastaldi)
Eravamo inestricabilmente legati l'uno all'altra, come se ci fosse un cordone ombelicale invisibile che ci univa e ci nutriva a vicenda, aiutandoci a crescere, a darci vita.
Cecelia Ahern, Un posto chiamato qui, 2006

Il taglio del cordone ombelicale, nastro di tutte le partenze e inizio della vita.
Alessandro Bergonzoni [1]

Oggi nasceranno 490.000 bambini, ciascuno di loro è unico e ciascuno di loro è un anello della grande catena umana. Appena viene tagliato il cordone ombelicale, ciascuno diventa un individuo con speranze, sogni e desideri.
Jake Bohm (David Mazouz), in Touch, 2012/13

Abbandonare l'infanzia equivale ad abbandonare simbolicamente i genitori. Il legame di attaccamento originario (al primo "oggetto" amoroso) dell'adolescente è rimesso in questione. Bisogna "tagliare il cordone ombelicale" una seconda volta. Quest'opera di separazione, alcuni la effettuano senza troppe difficoltà. Altri non riusciranno mai a portarla a termine.
Alain Braconnier, Anche l'anima fa male, 1995

Il filo che legava Teseo ad Arianna può essere da noi compreso come la fondante possibilità di avere un legame, un rapporto, che ci sorregga durante il nostro percorso di sviluppo individuale: non esiste vita se non c'è quel filo, mitologico ma anche fisiologico (si pensi al cordone ombelicale), che ci tiene uniti all'esterno da cui ci nutriamo e che alimenta la nostra fiducia nel mondo e il nostro coraggio di vivere
Aldo Carotenuto, L'anima delle donne, 2001

La persona che non cresce ha sempre bisogno di un cordone ombelicale e, quindi, di un qualcosa o di un qualcuno che possa darle protezione. Vi sono situazioni in cui le persone lasciano la casa dei genitori per sposarsi o andare a vivere sole, ma di fatto il rapporto con le figure genitoriali non viene infranto. Ciò che deve realizzarsi, invece, è una rottura interna, che permetta alla persona di capire che la propria vita è altrove e non accanto al padre o alla madre.
Aldo Carotenuto, L'anima delle donne, 2001

Le persone che non riescono a recidere internamente il cordone ombelicale che le lega ai genitori, sono simili a un seme che non viene portato lontano dalla pianta-madre dall'azione del vento, ma che cade in terra in quei pressi. Una simile situazione non potrà mai essere fertile per quel seme e per questa ragione esso non riuscirà a svilupparsi come pianta adulta e robusta. Lo stesso accade a noi esseri umani, perché la situazione fertile e propizia per noi può essere soltanto altrove, con un'altra persona, all'interno di un nuovo rapporto.
Aldo Carotenuto, L'anima delle donne, 2001
  
Il taglio del cordone ombelicale è un'esperienza archetipica che si ripercuoterà sulle successive tappe cruciali della nostra vita. Il momento della nascita costituisce dunque il prototipo della morte in vita, della separazione, anche perché ci consente di riflettere sul fatto che in seguito a ogni frattura affettiva dovremmo cercare di operare una ristrutturazione, giacché separarsi implica lo sgretolarsi delle strutture sulle quali stavamo costruendo la nostra esistenza. La ristrutturazione permette a noi tutti di affrontare situazioni nuove, di reimpostare la nostra stessa vita.
Aldo Carotenuto, in Livia Crozzoli Aite (a cura di), Sarà così lasciare la vita?, 2001

Le madri dimenticano volentieri che il cordone ombelicale viene tagliato al momento del parto.
Vera Caspar [1]

Stiamo lì nove mesi a cercare di capire di che sesso saremo. «Potrei essere una donna. Sì, forse sì, mia madre è una donna, io sono una donna: una donna dentro un'altra donna: ...non sarò mica una matrioska? Però potrei essere un maschio, sì devo essere un uomo. Se sono un uomo, però, dovrei avere questo famoso pisello.» Cerchiamo il pisello, ma siamo al buio, nel sacco e quindi procediamo a tentoni. Cercando cercando troviamo il cordone ombelicale, lo scambiamo per il pisello, lo percorriamo tutto con la mano e pensiamo: «Olè, che bella vita sarà». Ma non è così, perché appena arriviamo al mondo c'è un medico che ci dà uno schiaffo sulla schiena; secondo lui per farci respirare, secondo noi invece per farci un male della madonna! Poi, zac!, ci taglia il cordone ombelicale che noi crediamo essere il pisello: ed è per questo che cominciamo a piangere. Siamo nati da quaranta secondi e siamo già sotto choc.
Dario Cassini, Tranne mia madre e mia sorella, 2003

Il verbo è il cordone ombelicale della frase – collegando la sensazione all'idea, come madre a figlia nel parto.
Malcolm de Chazal, Senso plastico, 1948

I temi mitologici trovano spiegazione mediante l'interpretazione di sogni. Così, ad esempio, nella leggenda del Labirinto può essere ravvisata la rappresentazione di una nascita anale: i corridoi aggrovigliati sono l'intestino, il filo di Arianna il cordone ombelicale.
Sigmund Freud, Introduzione alla psicoanalisi, 1915/32

Il bambino nasce quando non è più unito alla madre e diventa un'entità biologica separata. Tuttavia, pur essendo questa separazione biologica l'inizio dell'esistenza individuale, il bambino resta funzionalmente unito alla madre per un considerevole periodo di tempo. Nella misura in cui, parlando in senso figurato, non ha ancora completamente reciso il cordone ombelicale che lo lega al mondo esterno, l'individuo è privo di libertà; ma questi legami gli danno sicurezza e il sentimento di «appartenere» e di aver radici da qualche parte.
Erich Fromm, Fuga dalla libertà, 1941

Il passaggio relativamente improvviso dall'esistenza fetale a quella umana, e il taglio del cordone ombelicale, segnano l'indipendenza dell'infante dal corpo materno. Ma questa indipendenza è reale solo nel senso materiale della separazione dei due corpi. In senso funzionale, l'infante continua a far parte della madre. La madre lo nutre, lo porta e provvede a tutti i suoi bisogni fondamentali. Solo lentamente il bambino arriva a vedere la madre e altri oggetti come entità separate da lui.
Erich Fromm, Fuga dalla libertà, 1941

Quando il bambino nasce, abbandona la sicurezza del grembo, la situazione in cui era ancora parte della natura: là dove viveva attraverso il corpo della mamma. Al momento della nascita è ancora attaccato simbioticamente alla madre, e così rimane anche dopo, molto più a lungo degli altri animali. Ma persino quando viene reciso il cordone ombelicale, permane un profondo desiderio di cancellare la separazione, di tornare nel grembo o di trovare una nuova situazione di protezione e sicurezza assolute.
Erich Fromm, Anatomia della distruttività umana, 1973

Il vero amore di una madre sta nell'aiutare il figlio a tagliare il cordone ombelicale.
Jean Gastaldi,  Il piccolo libro della mamma, 2003

Tra me e te c'è un cordone ombelicale che fa male quando viene teso.
David Grossman, Che tu sia per me il coltello, 1998

Siamo nati connessi a qualcosa, anche se alla nascita la connessione più visibile, il cordone ombelicale, viene tagliato: ma finché questo era intatto, il bambino, in un certo senso, faceva ancora parte della madre. Anche se dopo la nascita comincia a condurre un'esistenza totalmente indipendente, dal punto di vista energetico ed emotivo è ancora legato alla madre; reagisce alla sua eccitazione ed è influenzato dal suo umore.
Alexander Lowen, Bioenergetica, 1975

Fare un passo avanti b rischiare un insuccesso. È come la nascita. Quando un bambino sta nascendo, non ha garanzie di venire al mondo con successo. Alcuni nascono con il cordone ombelicale arrotolato intorno al collo e muoiono. C'è sempre qualche rischio nella vita.
Alexander Lowen, Paura di vivere, 1980

L'ombelico come simbolo di autonomia ci indica che siamo privi di cordone ombelicale. Questo significa che ora dobbiamo provvedere da soli alla nostra alimentazione, ai nostri interessi materiali e alla nostra vita. Essere privi del cordone ombelicale e quindi stare sulle proprie gambe - anche mentalmente - ad alcune persone, in parte, risulta difficile per tutta la vita.
Walter Lübeck, Il grande libro della guarigione Reiki, 2007

La mamma è il primo «centro servizi» a nostra disposizione. Col tempo, il cordone ombelicale viene sostituito da altre forme di collegamento vitale: servizio di lavanderia, stireria, ristorazione, alberghiero.
Gianni Monduzzi, Manuale per difendersi dalla mamma, 1991

I nuovi piccoli telefoni palmari che ti beccano ovunque sono strumenti formidabili per le mamme telematiche. Le onde hertziane si dimostrano un buon succedaneo del cordone ombelicale.
Gianni Monduzzi, Manuale per difendersi dalla mamma, 1991

Se vuoi scoprire te stesso, prova a dipanare il tuo cordone ombelicale.
Gianni Monduzzi, Orgasmo e pregiudizio, 1997

Nel corso della vita di tutti noi ci sono molti momenti di separazione; secondo alcuni il primo è quello della nascita, quando il bambino abbandona il corpo della madre e viene tagliato il cordone ombelicale. È comunque la prima circostanza in cui il corpo deve usare le proprie risorse per cominciare a respirare. Fino a quel momento il corpo della madre ha elaborato anche il cibo e le deiezioni del bambino. Ogni inizio e ogni fine - dell'allattamento, del sonno, di uno scambio di sguardi - rappresentano, anche se in termini minimi, un incontro e una separazione.
Asha Phillips, I no che aiutano a crescere, 1999

Finché il genitore respira tu sei ancora un figlio, dalla prolungata leggerezza e giovinezza. La morte spezza inesorabilmente quel cordone ombelicale col genitore e la vita cambierà per sempre, privandoti di un'affettività unica e genetica.
Melania Rizzoli, Perché proprio a me?, 2011

Il modo in cui si taglia il cordone ombelicale varia da un'epoca e da una civiltà all'altra. Che sia tagliato con un morso, con una pietra, uno scalpello o con delle forbici, è il marchio universale della separazione definitiva dei figli espulsi dal corpo della madre.
Lajos Saghy, citato in Marco Belpoliti, Nodi, 1996

Il nodo morfologico che porta il nostro addome è il marchio del taglio dei cordone ombelicale che ci legava al nostro «albero dei nutrimento».
Lajos Saghy, citato in Marco Belpoliti, Nodi, 1996

Bisogna pur sprecare qualcosa per recidere un cordone ombelicale.
Clara Sereni, Casalinghitudine, 1987

Tra il viaggiatore e il telefono esiste uno stretto rapporto. Il telefono è il cordone ombelicale con la casa, l'ufficio, la mamma, la moglie, i figli, il cane. Gli italiani si avventurano nel mondo, ma vogliono conservare un collegamento con ciò che si lasciano dietro.
Beppe Severgnini, Manuale del perfetto turista, 2009

La nascita è una grande incognita, ma se per assurdo si potesse sapere a quale vita si dovrà andare incontro quando si è ancora nell’utero materno, chissà quanti, piuttosto che nascere, preferirebbero strozzarsi col cordone ombelicale!
Giovanni Soriano, L'inconveniente umano, 2022

La sindrome del cordone ombelicale non reciso colpisce mortalmente la coppia ma parte da più lontano, inizia nell'ambito familiare della persona la quale non ha compiuto a livello psichico e spirituale quel percorso che, biologicamente, è necessario per venire alla luce. 
Roberta Vinerba, Se questo è amore, 2006

Quando siamo nel ventre di nostra madre abbiamo tutto: il nido, la protezione, il cibo: nostra madre è il nostro mondo e attraverso la nutrizione veniamo saziati in tutto quello che ci necessita per vivere. Il cordone ombelicale è il legame con la madre che nutre e rassicura il piccolo. Quando nasciamo, il primo atto che viene compiuto dal medico è quello di recidere il cordone ombelicale perché, da quel momento, è iniziata la fase nella quale ossigeno e nutrimento dovremo assumerli in modo autonomo. Se per assurdo non si tagliasse questo legame con la madre, lei e il bambino morirebbero.
Roberta Vinerba, Se questo è amore, 2006

V'è un condotto mai interrottosi fra la madre e tutto ciò che a lei fu già unito mediante il cordone ombelicale. Questa è l'essenza dell'esser madre.
Otto Weininger, Sesso e carattere, 1903

Un ostetrico imbranato alle prime armi fa al neopapà: "Complimenti, è una femmina. A meno che non abbia sbagliato a tagliare il cordone ombelicale".
Robin Williams [1]

Note
  1. Fonte della citazione sconosciuta; se la conosci, segnalala ad Aforismario.
  2. Vedi anche aforismi, frasi e citazioni su: Gravidanza - Parto - Dipendenza  - Ombelico