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Aforismi, frasi e citazioni su Barcellona

Raccolta di aforismi, frasi e citazioni su Barcellona (in spagnolo Barcelona). città spagnola, capoluogo della Catalogna, con più di 1.600.000 abitanti. Barcellona è un importante centro culturale e grande meta turistica. Particolarmente rinomate sono le opere architettoniche di Antoni Gaudí e Lluís Domènech i Montaner, che sono state designate Patrimonio Mondiale dall'UNESCO.
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Panorama della città di Barcellona
Barcellona è magica. Ti entra nel sangue e ti ruba l'anima. (Carlos Ruiz Zafón)

A Barcellona, sono stati gli architetti a costruire gli edifici che hanno reso la città emblematica, che sono oggetto di ammirazione – non un mucchio di monarchi mezzi stupidi.
Julie Burchill (fonte sconosciuta - segnalala ad Aforismario)

Barcellona, archivio della cortesia; albergo dei forestieri, ospizio dei poveri, pronta a corrispondere gratamente ogni vera amicizia, e unica per bellezza e per posizione. E benché gli avvenimenti che in essa mi sono accaduti non siano stati molto piacevoli ma al contrario incresciosissimi, tuttavia non me ne lamento, solo per il piacere d’averla vista.
Miguel de Cervantes, Don Chisciotte della Mancia, 1605/15

È una vera sfortuna scoprire una seconda città oltre la propria che diventi una vera città natale... Una quarantina di anni fa ho avuto un colpo di fortuna: ho incontrato Barcellona.
Robert Hughes, Barcellona l’incantatrice, 2005

Barcellona è una delle città migliori al mondo. La adoro. Adoro Big Sur. È bellissima e l’esperienza è terapeutica. La risalita della costa è una delle migliori che io abbia mai fatto.
Meghan Markle [1]

Barcellona, un orizzonte così incantevole, / Barcellona come un gioiello al sole / per te sarò un gabbiano che vola sopra il tuo bel mare.
[Barcelona, Such a beautiful horizon / Barcelona, Like a jewel in the sun / Por ti sere gaviota de tu bella mar].
Freddie Mercury, Barcelona, 1987

La cosa più brutta per chi sia ricercato dalla polizia in una città come Barcellona è che tutte le botteghe restano chiuse fino a tardi. 
George Orwell, XX sec. (fonte sconosciuta - segnalala ad Aforismario)

Quando si dorme all'aperto ci si sveglia sempre all'alba, e non c'è un caffè a Barcellona che si apra molto prima delle nove.
George Orwell, XX sec. (fonte sconosciuta - segnalala ad Aforismario)

La vita pulsa a ritmo accelerato per le strade di "Barna", [2] una capitale economica che mostra di possedere un gusto per la vita, un genio artistico e un senso dello stile che poche altre città possono vantare.
Damien Simonis, Barcelona, Lonely Planet City, 2010 

La Barcellona d'ottobre è la mia preferita; la città mostra il suo volto migliore.
Carlos Ruiz Zafón, L'ombra del vento, 2002

Come tutte le città antiche, Barcellona è un ammasso di rovine. Le glorie del passato di cui molti vanno fieri, palazzi, fabbriche e monumenti, i simboli in cui ci identifichiamo, non sono altro che cadaveri, reliquie di una civiltà estinta.
Carlos Ruiz Zafón, L'ombra del vento, 2002

Ci incamminammo in direzione della Barceloneta e, passo dopo passo, arrivammo fino al frangiflutti. La città, avvolta nel silenzio, si offriva al nostro sguardo emergendo dalle acque calme del porto come un miraggio.
Carlos Ruiz Zafón, L'ombra del vento, 2002

Questa città è magica. [...] Ti entra nel sangue e ti ruba l'anima.
[Esta ciudad es bruja. [...] Se le mete a uno en la piel y le roba el alma sin que uno se dé ni cuenta].
Carlos Ruiz Zafón, L'ombra del vento, 2002

Quel pomeriggio, dopo aver chiuso il negozio, mio padre mi propose di passare dal caffè Els Quatre Gats, in calle Montsió, dove Barceló e il suo cenacolo si riunivano a dissertare di poeti maledetti, lingue morte e capolavori abbandonati al lavorio dei tarli. Els Quatre Gats si trovava a due passi da casa nostra ed era uno dei posti di Barcellona che amavo di più. Lì, nel 1932, si erano conosciuti i miei genitori e io, almeno in parte, attribuivo la mia esistenza al fascino di quel vecchio caffè nascosto in un'anonima viuzza.
Carlos Ruiz Zafón, L'ombra del vento, 2002

Tutta Barcellona si stendeva ai miei piedi e volli credere che, nell'aprire le mie nuove finestre, le sue strade mi avrebbero sussurrato storie al crepuscolo e segreti all'orecchio perché io li catturassi sulla carta e li raccontassi a chi volesse ascoltarli.
Carlos Ruiz Zafón, Il gioco dell'angelo, 2008

I visitatori occasionali credono ingenuamente che ci siano sempre caldo e sole in questa città [...]. Ma, come amo dire, prima o poi l'anima antica, torbida e oscura di Barcellona si riflette in cielo.
Carlos Ruiz Zafón, Il gioco dell'angelo, 2008

A metà pomeriggio il sole spuntò da sotto il manto di nuvole lasciato dal temporale. Le strade lucide di pioggia si trasformarono in specchi su cui camminavano i passanti e si rifletteva il colore ambrato del cielo. Ricordo che andammo fino all'inizio delle Ramblas, dove la statua di Colombo spuntava dalla bruma. Camminavamo in silenzio, osservando le facciate e la folla come se fossero un miraggio, come se la città fosse ormai deserta e dimenticata. Barcellona non mi sembrò mai tanto bella e tanto triste quanto quel pomeriggio.
Carlos Ruiz Zafón, Il gioco dell'angelo, 2008

L'addetto [alla funivia] proseguì la sua tiritera. «Viaggerete nel cielo di Barcellona a una settantina di metri d'altezza al di sopra delle acque del porto, godendo del panorama più spettacolare di tutta la città, finora riservato a rondini, gabbiani e altre creature dotate di piumaggio dall'Altissimo. Il viaggio ha una durata di dieci minuti e fa due fermate, la prima alla torre centrale del porto o, come a me piace chiamar-la, la torre Eiffel di Barcellona, o torre di San Jaime, e la seconda e ultima alla torre di San Sebastián. Senza ulteriori indugi, auguro alle vostre eminenze una buona traversata e vi rinnovo il desiderio della compagnia di rivedervi a bordo della funivia del porto di Barcellona in una prossima occasione.
Carlos Ruiz Zafón, Il gioco dell'angelo, 2008

Accogliere ancora una volta l’alba di fronte al più grande miraggio del mondo, quella Barcellona che si risvegliava specchiandosi nelle acque del porto.
Carlos Ruiz Zafón, Il prigioniero del cielo, 2011

La caccia al passato è sempre presente a Barcellona. Considero le città come organismi, come esseri viventi. Per me, Madrid è un uomo e Barcellona è una donna. Ed è una donna estremamente vanitosa.
Carlos Ruiz Zafón (fonte sconosciuta - segnalala ad Aforismario)

Barcellona: buona per tutte le stagioni e per tutti i gusti. Vive e lascia vivere, estrosa, accogliente, disinvolta quel tanto che basta a sciogliere gli imbarazzi delle coppie alle prime armi. Purtroppo ci sono gli artisti di strada delle ramblas. Purtroppo piacciono.
Paolo Zagari, Il tradimento preventivo, 2012

Barcellona, dove la gente sa rompere il ghiaccio, dove l'amicizia dà i suoi frutti.
[Barcelona, allá donde sus gentes saben romper el hielo, allí donde la amistad da sus frutos].
Anonimo

Barcelona és bona si la bossa sona.
[Barcellona è buona se la borsa suona]. [3]
Proverbio

Note
  1. Fonte della citazione sconosciuta; se la conosci, segnalala ad Aforismario.
  2. È comune tra i non spagnoli abbreviare erroneamente il nome della città di Barcellona con "Barça". Ma con il nome "Barça" ci si riferisce alla squadra di calcio, il Football Club Barcelona. Il diminutivo corretto per la città di Barcellona è “Barna”.
  3. Barcellona è buona se si possiede abbastanza denaro.
  4. Vedi anche aforismi, frasi e citazioni su: Spagna - Roma - Parigi