Aforismi, frasi e citazioni sull'Alpinismo

Raccolta dei migliori aforismi e delle frasi più belle sull'alpinismo e sugli alpinisti. Da non perdere, tra le varie riflessioni, quelle di due dei più grandi alpinisti di sempre: Walter Bonatti e Reinhold Messner. Su Aforismario trovi altre raccolte di citazioni correlate a questa sulla scalata, sulla montagna e sull'arrivare in cima. [I link sono in fondo alla pagina].
L'alpinismo porta con sé dei rischi, ma anche tutta la bellezza
che si nasconde nell'avventura dell’affrontare l’impossibile.
(Reinhold Messner)
L’alpinismo è resistere alla provocazione della morte.
Gottfried Benn, citato in Reinhold Messner, La mia vita al limite, 2006]

La montagna diventa sempre più ripida man mano che ci si avvicina.
Arthur Bloch, Regola di Michel per gli alpinisti, La legge di Murphy II, 1980

La montagna sembra sempre più vicina di quello che è.
Arthur Bloch, Regola di Frothingham per gli alpinisti, La legge di Murphy II, 1980

C’è chi, per ignavia, non sa vedere nell'alpinismo che un mezzo per fuggire la realtà dei giorni nostri. Ma non è giusto. Non escludo che in chi lo pratica possa manifestarsi temporaneamente una qualche componente di fuga, questa però non dovrà prevaricare mai la ragione di base, che non è quella di fuggire ma di raggiungere.
Walter Bonatti, Montagne di una vita, 1995

Fintantoché nell'alpinismo si manifesteranno fantasia, idealità e bisogno di conoscenza, quest'ultima rivolta soprattutto al proprio intimo, esso rimarrà vivo.
Walter Bonatti, Montagne di una vita, 1995

L’alpinismo è nato circa un paio di secoli fa dagli esploratori delle Alpi che, dopo averne conosciuto valli e valichi, sentirono il bisogno di conquistarne le vette. Caddero allora a una a una quelle naturali fortezze piene di leggenda, ritenute spesso inespugnabili. Poi fu la volta delle creste, delle pareti, degli spigoli di quelle cime lungo vie sempre più dirette e più difficili. Gradatamente, quei naturali ostacoli dell’età pionieristica erano diventati ideali palestre dell’ardimento e della tenacia. Ma soprattutto, per alcuni, erano stati nobilmente assunti a pretesto per affermare le proprie doti, per ingaggiare una competizione con se stessi più che con la montagna, e per estendere nel clima dell’azione quell'affettuoso, ancestrale dialogo con madre natura. E qui l’alpinismo trascende veramente le sue origini per assumere un senso quasi filosofico. Direi che acquista un’anima, e subito dopo diventa un’espressione attiva ed eroica del nostro tempo.
Walter Bonatti, I miei ricordi, 2008

Ancora in un passato recente l’alpinismo era concepito soprattutto come appagamento interiore, e a tutti appariva chiaro che il gesto in sé di scalare picchi e pareti, per quanto vivo e pregevole, non potesse contenere la filosofia della montagna. La competizione, se tale si può definire, era per lo più con se stessi. Misurarsi con le difficoltà di una cima significava compiere una profonda indagine del proprio io.
Walter Bonatti, ibidem

Fare alpinismo è uno dei mille modi di essere e di conoscersi.
Walter Bonatti, ibidem

Fintantoché nell'alpinismo si manifesteranno fantasia, idealità e bisogno di conoscenza, anche di sé medesimi, ebbene sì, l’alpinismo continuerà ad avere motivo e ragione di esistere.
Walter Bonatti, ibidem

L’alpinismo è assai più di una tecnica, è assai più di un record e di una collezione di cime.
Walter Bonatti, ibidem

L’alpinismo ha  la forza di creare degli uomini e di allargare i loro orizzonti.
Walter Bonatti, ibidem

L’alpinismo, oggi, è malato e inquinato? Certamente lo è. V’è ipocrisia nel mondo della montagna? Sicuramente. Non andrebbe però imputata all'alpinismo in sé bensì all'uomo che lo pratica.
Walter Bonatti, ibidem

L’alpinismo rimane un gioco prezioso e affascinante. Perciò come tale andrebbe praticato con buoni intenti, con sane regole, naturalmente adattate giorno per giorno ma sempre fedeli a sani principi.
Walter Bonatti, ibidem

La pratica dell’alpinismo e della montagna in generale rappresenta una delle massime espressioni che l’uomo ha inventato per il proprio piacere, sia fisico sia intellettuale. Purtroppo negli ultimi decenni il suo significato morale e culturale si è andato logorando.
Walter Bonatti, ibidem

La tecnica, evidentemente, ha ormai preso la mano all'alpinista. L’uomo infatti si è oggi armato di tanti e tali mezzi tecnici da vincere con matematica certezza qualsiasi parete. Tant'è che dopo la prima scintilla d’avvio all'uso di questi compromessi, non c’è più stato strapiombo che, tentato, non si fosse vinto. Così ancora una volta il tecnicismo ha sopraffatto l’uomo mortificandolo.
Walter Bonatti, ibidem

Se davvero si vuole che l’alpinismo rimanga avventura occorrerebbe rinunciare a quei mezzi tecnici e a quell'organizzazione capillare che prevaricano l’uomo e la sua spontanea determinazione.
Walter Bonatti, ibidem

Se l’alpinismo è in buona parte fantasia, l’avventura è tutto ciò che accende questa fantasia.
Walter Bonatti, ibidem

Si può dire che la fantasia per un certo tempo si è incarnata nell'alpinismo. Ma vinto l’ostacolo, occorre andare oltre. Si profilano nuove Colonne d’Ercole e anche quelle vanno affrontate, forse anche superate, fino alla consapevolezza che le vere Colonne sono in noi. È con quelle che dobbiamo misurarci.
Walter Bonatti, ibidem

V’è nelle ostentate e caotiche nuove forme di alpinismo una tendenza molto marcata, forse causata dai tempi che viviamo: la specializzazione. Dubito delle sue validità, fuori dall'ambiente scientifico; secondo me la specializzazione è sempre arida e limitante sotto l’aspetto umano. L’uomo non può essere che universale nei suoi interessi, nelle sue aspirazioni. L’uomo è fatto di slanci e di precarietà. L’uomo si identifica nell'ingegno e nella creatività. Anche l’alpinismo, dunque, dovrebbe essere più avventura e invenzione che non specializzazione.
Walter Bonatti, I miei ricordi, 2008

Le montagne non sono stadi in cui soddisfo le mie ambizioni, sono le cattedrali in cui pratico la mia religione.
Anatoli Boukreev [1]

L'alpinismo è un'attività sfiancante. Uno sale, sale, sale sempre più in alto, e non raggiunge mai la destinazione. Forse è questo l'aspetto più affascinante. Si è costantemente alla ricerca di qualcosa che non sarà mai raggiunto.
Hermann Buhl [1]

Chi ha dato tanto alla montagna, chi per la montagna ha rischiato con tanto accanimento la vita, a questo amore resterà legato per sempre.
Dino Buzzati [1]

Se si eccettuano i casi di Mario Rìgoni Stern e, brevemente e in epoca diversa, Thomas Mann, e qualche altro che non ricordo, coloro che hanno scritto di montagna sono sempre stati gli alpinisti. I quali hanno parlato solo ed esclusivamente di se stessi, delle loro imprese, dei cimenti compiuti. Relegando sterilmente la montagna a banale terreno di gioco privato, hanno descritto solo le loro vittorie. Mai pennaiolo fu più malato di protagonismo dell'alpinista. E le sue avventure, concluse costantemente sotto il fiato del rischio mortale, dopo cadute, congelamenti, ansie, terrori, bivacchi allucinanti, alla fine terminano sempre vittoriose in vetta. Per farla breve, gli alpinisti vincono sempre. Almeno quando scrivono.
Mauro Corona, Nel legno e nella pietra, 2003

Il dovere di aiutarsi ha la precedenza. Nessun traguardo vale, se hai lasciato dietro di te un alpinista in difficoltà. [...] Non esiste una legge in alta montagna, siamo tutti fuorilegge e ci inventiamo delle regole. [...] Puoi avere stabilito che nessuno aiuta nessuno e ognuno fa per sé, ma poi c'è una vita appesa là sopra e allora si va a salvarla, almeno a provarci. L'alpinismo d'alta quota è già duro di suo, senza che ci mettiamo pure noi a farlo più duro.
Erri De Luca, Sulla traccia di Nives, 2005

Tutti gli alpinisti in Himalaia sono stati più spesso respinti che favoriti. L'alpinismo è un'arte della fuga. La devi decidere e realizzare come una vittoria, proprio quando più brucia la rinuncia. È un esercizio di umiltà.
Erri De Luca, Sulla traccia di Nives, 2005

L'alpenstock. È il bordone dei moderni pellegrini dello sport. I santuari della loro religione turistica sono l'alte cime. Essi s'arrampicano sulle rocce, si bilanciano sui precipizi, sdrucciolano sui ghiacciai e sfidano il freddo e la tormenta per toccare la vetta più alta e per raccontare, se ritornano, d'averla toccata. Quando muoiono, precipitati in un burrone, sepolti dalla neve o intirizziti dal gelo, non rappresentano [...] che i martiri della loro stupidità e vanità.
Domenico Giuliotti e Giovanni Papini, Dizionario dell'omo salvatico, 1923

Il miglior alpinista del mondo è quello che si diverte di più.
Alex Lowe [1]

Gli alpinisti estremi osano oltrepassare i confini di un mondo che non appartiene agli uomini, nel quale chi è ragionevole non va.
Reinhold Messner, La mia vita al limite, 2006

L’alpinismo non è uno sport, non è un gioco e tanto meno una religione. Si entra in un mondo pericoloso, per la vita propria e altrui, e ci si deve fare carico della responsabilità per se stessi e per i propri compagni.
Reinhold Messner, ibidem

Si è imposta la moda dell’arrampicata «commerciale», l’alpinismo classico ha perso fama.
Reinhold Messner, ibidem

Non mi lamento del fatto che le avventure oggi vengano considerate al pari di una scarica di adrenalina, l’arrampicata, lo sport e l’alpinismo d’alta quota diventino turismo, e anche l’Everest sia ormai mercificato. Lo si può prenotare per una bella vacanza. Animazione, assicurazione, ossigeno in vetta, è tutto compreso. Una cosa però è certa: senza responsabilità individuale e senza esporsi in prima persona, nemmeno a quelle quote è possibile fare esperienze che vadano al di là degli schemi di comportamento che si apprendono già in tenera età.
Reinhold Messner, La mia vita al limite, 2006

Dieci anni sono bastati per cancellare il concetto di «impossibile» nell’alpinismo. A un’osservazione superficiale potrebbe sembrare un progresso. In realtà l’alpinismo tecnologico è solo una scorciatoia. Oggi si chioda troppo e si arrampica poco.
Reinhold Messner, La montagna a modo mio, 2009

Noi siamo impotenti di fronte alla forza della natura. L'alpinismo porta con sé dei rischi, ma anche tutta la bellezza che si nasconde nell'avventura dell’affrontare l’impossibile.
Reinhold Messner, intervista di Ambra Craighero, Corriere della Sera, 2009

Io considero l’alpinismo innanzitutto come esplorazione delle ultime macchie bianche sulla carta geografica, non come sport, e in seguito come un’espressione artistica di se stessi.
Reinhold Messner, La vita secondo me, 2014

È molto diffusa l’idea che noi alpinisti – lassù – siamo vicinissimi al cielo e quindi a Dio. Ma al di là del cielo non c’è altro che incertezza.
Reinhold Messner, ibidem

Che l’alpinismo sia pericoloso è un dato di fatto. Per questo gli alpinisti intraprendono istintivamente delle misure per non trovarsi in pericolo di vita. Non si affidano alla fortuna; in un posto molto pericoloso lontano dal mondo civilizzato essi sentono, vedono, percepiscono anche il più piccolo indizio della fonte di un pericolo.
Reinhold Messner, ibidem

Gli alpinisti che non conoscono la paura non vivono a lungo. 
Reinhold Messner, ibidem

L’alpinismo classico è organizzato in modo che il rischio di cadere, di perdersi o di essere sorpresi dal cattivo tempo debbano tendere al minimo. Ciononostante in montagna muoiono anche molti alpinisti esperti.
Reinhold Messner, La vita secondo me, 2014

All'alpinismo è necessaria la difficoltà, l'esposizione, l'essere fuori nella wilderness, in un ambiente selvaggio e desolato, e anche il rischio. Il fascino delle montagne è dato dal fatto che sono belle, grandi, pericolose.
Reinhold Messner [1]

L'alpinismo non può obbedire a regole.
Reinhold Messner [1]

Senza il pericolo la montagna non è montagna, ma è un gioco sterile.
Reinhold Messner [1]

L'uomo da solo, non in lotta con la montagna, ma con lei impegnato in un dialogo profondo. Questo è il mio modo di vedere l'alpinismo.
Reinhold Messner [1]

Si rimprovera spesso all'alpinista temerario di spingere troppo il là il suo gioco. Ma un uomo estraneo a tale gioco, può forse comprendere ciò che esso significa per l’alpinista?
Gian Piero Motti [1]

La montagna è uno sport che presuppone la costante incombenza del rischio e della morte.
Cesare Musatti [1]

L'alpinismo per me è bellezza, esplorazione dentro e fuori è uno stile di vita e di pensiero, è libertà.
Daniele Nardi [1]

L'alpinismo rende alla mia vita quella poesia che non so pronunciare.
Daniele Nardi

Promemoria per gli alpinisti. La più bella delle scalate è il monte di Venere.
Gino Patroni, La vita è bella e scarso l'avvenir, 1988

Programma di alpinista povero. Pane e Marmolada.
Gino Patroni [1]

La misura delle difficoltà che un alpinista può con sicurezza superare in discesa senza l'uso della corda e con l'animo tranquillo, deve rappresentare il limite massimo delle difficoltà che egli può affrontare in salita.
Paul Preuss [1]

L'alpinista è un uomo che conduce il proprio corpo là dove, un giorno, i suoi occhi hanno guardato. E che ritorna.
Gaston Rébuffat [1]

Io credetti, e credo, la lotta coll'Alpe utile come il lavoro, nobile come un'arte, bella come una fede.
Guido Rey, Alpinismo acrobatico, 1914

Chi si dà all'alpinismo con i soli muscoli si ritrarrà da esso dopo pochi anni. Chi è alpinista col cervello e col cuore saprà trovarvi valori tutta la vita.
Günther von Saar [1]

L'alpinista è felice in mezzo alle montagne perché sa che al di là dell'orizzonte c'è la città.
Luigi Snozzi, in Pierre-Alain Croset, Luigi Snozzi, Progetti e architetture 1957-1984, 1984

L'obiettivo del "grande alpinismo" non è quello di affrontare il pericolo, ma è una dell eprove cui bisogna sottoporsi per meritare la gioia di elevarsi per un istante al di sopra della condizione di larva strisciante.
Lionel Terray [1]

Gli alpinisti che non hanno paura del vuoto sono una leggenda; e quelli che ne erano davvero privi sono ormai tutti estinti perché non hanno avuto abbastanza tempo per lasciare discendenti.
Pietro Trabucchi, Resisto dunque sono, 2007

Anche gli alpinisti esperti avvertono l’ansia collegata all'esposizione al vuoto, tuttavia sono in grado di gestire questo tipo di emotività. Di fronte all'esposizione al vuoto danno vita a una valutazione cognitiva di questo tipo (anche se nella realtà in gran parte inconsapevole e, soprattutto, silenziosa): «Ehi, qui non c’è da scherzare! Se cado mi riduco una frittella. Però è una situazione che sono in grado di gestire perché: a) l’ho già gestita molte altre volte; b) ho comunque imparato negli anni una serie di tecniche e procedure per sbrigarmela appeso a una parete. Sicché: tutto è sotto controllo e ce la posso fare».
Pietro Trabucchi, Resisto dunque sono, 2007

L'esperto alpinista non è intimidito da una montagna - ne è ispirato.
[The experienced mountain climber is not intimidated by a mountain - he is inspired by it].
William Arthur Ward [1]

Note
  1. Fonte della citazione sconosciuta; se la conosci, segnalala ad Aforismario.
  2. La maggior parte delle citazioni senza fonte presenti in questa pagina sono tratte dai siti di varie sezioni del CAI (Club Alpino Italiano).
  3. Vedi anche aforismi, frasi e citazioni su: ScalataMontagna - Cima e Vetta

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