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Frasi e citazioni sul Training Autogeno

Raccolta di aforismi, frasi e citazioni sul Training Autogeno (in inglese: Autogenic Training), tecnica di auto-rilassamento usata sia in ambito clinico nella gestione dello stress e nei disturbi psicosomatici, sia in altri ambiti quali lo sport e, in generale, in tutte quelle situazioni che richiedono il raggiungimento di un alto livello di concentrazione mentale.
Il training autogeno è stato sviluppato negli anni trenta del XX secolo dallo psichiatra e psicoterapeuta tedesco Johannes Heinrich Schultz (1884-1970). L’obiettivo di Schultz era quello di rendere il paziente meno vincolato alla dipendenza dal terapeuta e divenire lui stesso autore del proprio cambiamento e del proprio benessere. Il termine "autogeno" vuole mettere in risalto come le modificazioni psichiche e somatiche vengono provocate autonomamente dal praticante, adattando il metodo alle proprie esigenze.
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Ragazza distesa che fa Training Autogeno
Il vero Training Autogeno è una faccenda del tutto individuale, e ognuno deve seguire
la sua propria via, quella destinatagli dalla sua natura. (Johannes H. Schultz)

Il training autogeno costituisce un eccellente trattamento dell'ansia e dei disturbi funzionali, riducendo l'impatto degli stress interni ed esterni; si potrebbe dire che esso è indicato ogni volta che si prescrive un tranquillante. Lo si dovrebbe prendere in considerazione anche quando si vuole disabituare un paziente alle sue medicine ansiolitiche o, soprattutto, ai sonniferi, fornendogli una tecnica sostitutiva.
Philippe Bourgeois, in Willy Pasini, Il corpo in psicoterapia, 1981

In confronto a metodi di rilassamento che agiscono più in profondità, il training autogeno può avere il vantaggio di evitare al paziente di mettersi in discussione, qualora lo si consideri inutile o addirittura pericoloso. Ma ciò non vuol dire che il training autogeno non consenta la riorganizzazione della personalità del paziente durante la cura.
Philippe Bourgeois, ibidem

Durante il Training Autogeno, rientrando in se stessi attraverso un ascolto introspettivo e aperto, si lascia che il corpo manifesti spontaneamente sensazioni fisiche e psichiche che spesso sono bloccate. I cambiamenti che la persona sperimenta sono quindi prodotti autonomamente e sono proprio quelli di cui la persona ha bisogno per tornare a stare bene e a funzionare in armonia ed equilibrio.
Ilaria Cadorin, Ti basti tu, 2018

Il Training Autogeno richiede l’assunzione di totale responsabilità da parte di chi lo impara. 
Ilaria Cadorin, ibidem

Un elemento fondamentale del Training Autogeno sta nel considerarlo una non-attività: in una società iperstimolata sotto tutti i punti di vista, questa disciplina emerge con la sua potenza e al contempo con la sua semplicità e facilità.
Ilaria Cadorin, ibidem

Nel Training Autogeno l’unico compito che si deve avere in mente è Lasciare che sia…, lasciare che il nostro organismo sperimenti ciò che è giusto e sano per lui, in quel preciso momento.
Ilaria Cadorin, ibidem

Nel Training Autogeno si apprende a vivere il momento di discesa nel rilassamento e di permanenza lì, con l’atteggiamento di accettazione passiva.
Ilaria Cadorin, Ti basti tu, 2018

Il training autogeno, essendo un metodo per raggiungere l'autodistensione con la concentrazione, è un intervento su se stessi, che è necessario dominare a fondo. Chi lo ha imparato può in ogni momento " staccare " e commutarsi, divenir calmo e restarlo. 
Gisela Eberlein, Il libro del training autogeno, 1973

Insicurezza, difficoltà di contatto, ansia, aggressività, tutti i "flagelli" insomma che angustiano l'uomo e gli impediscono di dispiegare la sua personalità, sono riconosciuti come tali nel training autogeno e dominati grazie all'energia del proprio Sé.
Gisela Eberlein, Training autogeno per progrediti, 1974

Chi si esercita nel training autogeno esperisce ogni volta di nuovo la rinascente energia per venire a capo della vita e dei suoi problemi.
Gisela Eberlein, ibidem

Il training autogeno è una tecnica di disvelamento. Non conduce, come molti erroneamente credono, attraverso la calma e il distacco all'indifferenza, a un'apatia. È precisamente il contrario. Ogni persona cui sia familiare il grado superiore del training autogeno avverte il continuo maturare, la continua armonizzazione della sua personalità.
Gisela Eberlein, ibidem

Ciò che sembra impossibile nella vita di ogni giorno, il vedere le cose con chiarezza, il riconoscere  problemi e la loro soluzione, nel training autogeno avviene facilmente e come da sé.
Gisela Eberlein, ibidem

Il dischiudere le proprie energie alla vita vissuta nella consapevolezza è uno dei compiti essenziali nell'ambito del training autogeno in generale; è un successo che dà realtà al libero sviluppo spirituale, quello sviluppo che appare un'illusione alla maggior parte degli uomini.
Gisela Eberlein, ibidem

Chi percorre la via della conoscenza di se stesso considererà il suo training autogeno come una componente stabile della sua vita.
Gisela Eberlein, ibidem

Chi con l'ausilio del training autogeno valica la soglia della meditazione, chi "lascia se stesso dall'altra parte", per avvertire interiormente la luce dell'illuminazione nella conoscenza delle energie spirituali, di cui ora diviene partecipe, avverte se stesso come persona umana. Ricco, provvisto di un'interiore scala di esperienze vissute, percepisce la vita vivente, la sua dinamica, il suo ritmo, la sua originaria energia.
Gisela Eberlein, Training autogeno per progrediti, 1974

Il training autogeno non è solo un metodo terapeutico, ma anche un'impostazione teorica che consente un superamento di quello che S. Freud chiamava «il muro della biologia». Con il training autogeno, infatti, il rapporto psiche e soma è colto direttamente in atto nelle sue supponibili correlazioni fondamentali, e il tentativo che si persegue è quello di trovare i punti di contatto tra il mondo dei conflitti e il soma.
Umberto Galimberti, Dizionario di psicologia, 1992

Il training autogeno, accanto all’attività fisica e a un’alimentazione sobria e variata, rappresenta il terzo importante pilastro della salute, in quanto ausilio per potenziare ciò che è sano e combattere ciò che non lo è.
Hannes Lindemann, Training autogeno, 2003

Il training autogeno si offre quale valido metodo, in grado di aumentare le capacità di prestazione e di auto-risanamento dell’organismo o, più semplicemente, quale possibilità di rendere la vita sopportabile.
Hannes Lindemann, ibidem

Essere padroni della propria vita è un’impresa in cui − come disse una volta un poeta − nessuno è mai riuscito. Fondamentale è essere consapevoli delle proprie debolezze e agire in modo mirato per porvi rimedio. Il training autogeno è un valido strumento a nostra disposizione a tal fine.
Hannes Lindemann, ibidem

Chi raggiunge il rilassamento attraverso il training autogeno risparmia forze e calorie e vive in modo più economico rispetto a chi è contratto e teso. 
Hannes Lindemann, ibidem

Il training autogeno può aiutarci a sopportare stati emotivi quali il rimpianto e il desiderio di sfuggire alla routine e al peso dei doveri e degli obblighi e ad affrontare i compiti e le difficoltà quotidiani con maggiore calma, considerando la nostra aspirazione al paradiso terrestre per quello che è, un sogno.
Hannes Lindemann, ibidem

Chi ha deciso di praticare il training autogeno deve puntare soltanto sul successo. Una volta presa una decisione nella vita - ovviamente sempre dopo aver ponderato tutti i fattori - bisogna bandire dai propri pensieri tutti i dubbi e le incertezze e imboccare la via del successo, la via che conduce all’obiettivo che ci si e autonomamente prefissati. 
Hannes Lindemann, ibidem

Le rappresentazioni immaginative sono il mezzo più naturale, più semplice e più economico per preservare la salute. E spesso anche il più efficace. Chiunque può servirsi del training autogeno, chiunque può aiutarsi da se, concentrare i propri pensieri sulla guarigione.
Hannes Lindemann, ibidem

[Quella del del training autogeno] è una via verificata e indagata con metodi scientifici, lungo la quale il profano non può né smarrirsi né confondersi. Si tratta di qualcosa di più dell’autosuggestione.
Hannes Lindemann, ibidem

Il potere dell’immaginazione, utilizzato nel training autogeno, costituisce la forza più efficace che si possa mai concepire nella lotta contro i propri disturbi, grandi e piccoli. Il potere dei proponimenti e dei pensieri, associato a una ferma convinzione, può effettivamente “spostare le montagne”.
Hannes Lindemann, ibidem

Dal punto di vista psicosociale siamo così immaturi, così imperfetti che il training autogeno dovrebbe rientrare fra le pratiche imprescindibili. Tutti, dal dirigente alla segretaria, dal libero professionista all’operaio, possono trarre vantaggio dal training autogeno tanto per se stessi che per le persone che li circondano.
Hannes Lindemann, ibidem

Chi riesce a lasciarsi andare, ad abbandonarsi all’esercizio, può acquisire senza difficoltà un’ottima padronanza del training autogeno.
Hannes Lindemann, ibidem

Iniziare la giornata con il training autogeno è per molti una pratica d’igiene mentale. Chi crede di non aver tempo per questi cinque minuti s’inganna. È la scusa meno credibile che si possa trovare e, con ogni probabilità, costituisce di per sé un segno di tensione eccessiva.
Hannes Lindemann, ibidem

Il metodo del TA, o dell’"auto-distensione concentrativa", risponde espressamente alle esigenze dell’uomo moderno e alla sua cronica mancanza di tempo. Dovrebbe essere adottato nel proprio interesse e praticato con regolarità. In questo senso il rilassamento è una prestazione, perché il training richiede carattere o perseveranza. Questa pratica contribuisce inoltre alla maturazione della personalità.
Hannes Lindemann, ibidem

Per praticare il training bisogna lasciarsi andare. 
Hannes Lindemann, ibidem

Ad alcune persone risulta difficile distinguere la concentrazione mentale, il raccoglimento interiore, la concentrazione su determinate "rappresentazioni immaginative" (Schultz) dalla volontà accompagnata da tensione attiva. La completa concentrazione sul contenuto delle formule degli esercizi è in un certo senso anche un abbandonarsi, un dimenticarsi di sé e un lasciarsi andare che garantiscono la riuscita dell’esercizio. 
Hannes Lindemann, ibidem

Il training autogeno è particolarmente consigliato nei casi in cui occorre far sbollire la rabbia, non fare esplodere l’ira o allentare le tensioni. Chi ha imparato a praticare il training autogeno non verrà più “divorato dalla rabbia” e non si troverà più “continuamente sotto pressione”; la sua calma e il suo rilassamento si trasmetteranno a tutti gli organi. L’armonizzazione autogena si esprime in un senso di maggiore benessere, in un maggiore equilibrio e in un atteggiamento più ottimista verso la vita.
Hannes Lindemann, ibidem

La calma e il rilassamento, l’equilibrio psichico raggiunto attraverso il training autogeno non impigriscono affatto, come pensano alcuni sportivi, ma, al contrario, liberano energie che possono essere utilizzate per ciò che è essenziale.
Hannes Lindemann, ibidem

La salute non è uno stato acquisito una volta per tutte, ma deve essere costantemente riconquistata e salvaguardata. Il training autogeno offre una buona possibilità a tal fine, e rappresenta un mezzo di prevenzione quasi imbattibile per la protezione dell’equilibrio psicologico.
Hannes Lindemann, Training autogeno, 2003

Imparare a controllare il proprio corpo (a condizione che non ci siano organi e funzioni già troppo gravemente compromessi) e la propria mente (purché si sia ancora in grado di farla funzionare, sia pure al minimo) e la propria anima (a condizione di saperla percepire)... Tutto questo non è cosa da poco. Quindi si può ben comprendere come non sia possibile ottenere questi risultati praticando esercizi del TA in modo affrettato o superficiale.
Luciano Peirone e ‎Elena Gerardi, Il Training Autogeno, 2016

Il training autogeno esige l'applicazione incondizionata e costante del raccoglimento interiore (concentrazione). Non utilizza però la volontà cosciente, che opera mediante una tensione attiva, ma un abbandono interiore a determinati esercizi di rappresentazione. È lo stesso che accade la sera, quando per riuscire ad addormentarsi ci si deve "abbandonare" al sonno e non "voler" dormire per forza, perché cosi facendo si rimarrebbe svegli.
Johannes Heinrich Schultz, Il training autogeno, 1956

Con l'interiorizzazione concentrativa del training autogeno si mira a raggiungere, per mezzo di esercizi accuratamente prescritti, uno stato di abbandono, di raccoglimento interiore; ne deriva una commutazione di tutto l'organismo, che nasce dall'interno e che consente di migliorare gli aspetti sani e di eliminare quelli contrari alla salute.
Johannes Heinrich Schultz, ibidem

Non può essere mai sottolineato abbastanza che il vero Training Autogeno è una faccenda del tutto individuale, e che ogni individuo deve seguire la sua propria via, quella destinatagli dalla sua natura.
Johannes Heinrich Schultz [1]

Per mezzo del Training Autogeno si può raggiungere un’armonia interiore e realizzare se stessi utilizzando al meglio le circostanze della vita.
Anonimo

Note
  1. Fonte della citazione sconosciuta; se la conosci, segnalala ad Aforismario.
  2. Vedi anche aforismi, frasi e citazioni su: Respirazione Consapevole - Yoga - Meditazione - RilassamentoConcentrazione

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