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Aforismi, frasi e citazioni sui Mass Media

Raccolta di aforismi, frasi e citazioni sui Mass Media o Mezzi di comunicazione di massa (cioè: stampa, radio, televisione, internet, ecc.). La locuzione "Mass media" deriva dalla lingua inglese, ed è composta dalla parola mass "massa" con media, plurale di medium, termine di origine latina traducibile con "mezzo". (Da notare che in italiano la parola "media" si può pronunciare sia come nell'inglese "midja", sia all'italiana "medja"). Secondo la definizione del sociologo inglese Denis McQuail, i mass media sono mezzi progettati per mettere in atto forme di comunicazione aperte, a distanza, con tante persone in un breve lasso di tempo. [Sociologia dei Media, Il Mulino, 1996].
Su Aforismario trovi altre raccolte di citazioni correlate a questa sulla comunicazione e ai vari media: stampa, radio, televisione, internet, ecc. [I link sono in fondo alla pagina].
The medium is the message - Il medium è il messaggio. (Marshall McLuhan)
Ciascuno di noi vive nell'immaginazione altre vite, alimentate dai testi letterari e dai media. Per loro tramite tenta di porre rimedio alla limitatezza della propria esistenza.
Remo Bodei, su Corriere della sera, 2009

Media, il plurale di mediocrità.
[Media, the plural of mediocrity].
Jimmy Breslin [1]

C’è un modo semplicissimo per trasformare una bugia in verità, basta scriverla sui giornali o dirla in televisione.
Pasquale Cacchio, Frantumi, 2010

Per quanto abbiamo mezzi di comunicazione a bizzeffe, siamo muti, non siamo capaci di entrare in confidenza con chi ci sta attorno.
Pasquale Cacchio, Frantumi, 2010

Possiamo avere tutti i mezzi di comunicazione del mondo, ma niente, assolutamente niente, sostituisce lo sguardo dell'essere umano.
Paulo Coelho, Manuale del guerriero della luce, 1997

In un secolo in cui i mezzi di comunicazione divulgano infinite stupidaggini, l'uomo non si definisce colto per quello che sa ma per quello che ignora.
Nicolás Gómez Dávila, Tra poche parole, 1977/92

Di qualsiasi cosa i mass media si stanno occupando oggi, l'università se ne è occupata venti anni fa e quello di cui si occupa oggi l'università sarà riportato dai mass media tra vent'anni. Frequentare bene l'università vuol dire avere vent'anni di vantaggio.
Umberto Eco, Discorso alle matricole di Scienze della Comunicazione di Bologna, 2009

Ogni giorno esistono centinaia di esseri umani che, abbindolati dai mezzi di comunicazione, darebbero persino la vita per gli stessi uomini che li sfruttano da generazioni. Io dico: è giusto così. Che questi cagnolini fedeli privi di alcun senso critico, braccio inconsapevole della classe dominante siano in prima fila nella crociata contro l'evoluzione dell'uomo! Saranno i primi a lasciare la faccia della terra.
Friedrich Engels, Anti-Dühring, 1878

La stupidità ha fatto progressi enormi. È un sole che non si può più guardare fissamente. Grazie ai mezzi di comunicazione, non è più nemmeno la stessa, si nutre di altri miti, si vende moltissimo, ha ridicolizzato il buon senso, spande il terrore intorno a sé.
Ennio Flaiano, Ombre grigie, su Corriere della sera, 1969

Il medium è il messaggio. Se abbiamo ben capito, professore, è inutile aprire le lettere, è il postino che dobbiamo leggere.
Ennio Flaiano, La solitudine del satiro, 1973 (postumo)
Il medium è il messaggio. Se abbiamo ben capito, professore,
è inutile aprire le lettere, è il postino che dobbiamo leggere. (Ennio Flaiano)
L'uomo-massa moderno è solo e isolato, anche se fa parte di una folla; non ha convinzioni da dividere con gli altri, solo slogan e ideologie che ricava dai mezzi di comunicazione.
Erich Fromm, Anatomia della distruttività umana, 1973

Nella moderna società occidentale esiste una strana interconnessione fra il narcisismo delle celebrità e le esigenze del pubblico che vuole essere in contatto con la gente famosa, perché la vita della persona media è vuota e noiosa. I mass media vivono proprio di questo, vendere la gloria, e così tutti sono soddisfatti: l'esecutore narcisista, il pubblico, il mercante di pubblicità.
Erich Fromm, Anatomia della distruttività umana, 1973

Il sogno di essere padroni assoluti delle nostre esistenze ha avuto fine quando abbiamo cominciato ad aprire gli occhi e a renderci conto che siamo tutti divenuti ingranaggi della macchina burocratica, e che i nostri pensieri, i nostri sentimenti e i nostri gusti sono manipolati dai governi, dall'industria e dai mezzi di comunicazione di massa controllati dagli uni e dall'altra.
Erich Fromm, Avere o essere?, 1976

Abbiamo dato vita a un diramato sistema di comunicazioni mediante radio, televisione e giornali; e tuttavia la gente è disinformata e indottrinata più che informata della realtà politica e sociale.
Erich Fromm, La disobbedienza e altri saggi, 1981 (postumo)

La società conformista, nonostante l’enorme quantità di voci diffuse dai media, o forse proprio per questo, parla nel suo insieme solo con se stessa. Alla base infatti di chi parla e di chi ascolta non c’è, come nell'epoca pre-tecnologica, una diversa esperienza del mondo, perché sempre più identico è il mondo a tutti fornito dai media, così come sempre più identiche sono le parole messe a disposizione per descriverlo
Umberto Galimberti, Psiche e techne, 1999

L’uomo, per essere al mondo, doveva un tempo percorrerlo, esplorarlo, farne conoscenza. Ora, tramite i mezzi di comunicazione, il mondo ci è fornito a casa, come l’acqua, il gas, la luce, e ciò modifica radicalmente il modo di fare esperienza: non più l’uomo che esplora il mondo, ma il mondo che in immagine si offre all'uomo.
Umberto Galimberti, ibidem

Neghiamo che i mezzi di comunicazione siano soltanto dei “mezzi”. Se telefono, radio, televisione, computer determinano un nuovo rapporto tra noi e i nostri simili, tra noi e le cose, tra le cose e noi, allora i mezzi di comunicazione ci plasmano qualsiasi sia lo scopo per cui li impieghiamo, e ancora prima che assegniamo ad essi uno scopo.
Umberto Galimberti, ibidem

Al pari di una vite che, inserita in un ingranaggio, trae dall'ingranaggio la sua ragion d’essere, allo stesso modo ogni apparecchio telefonico, radiofonico, televisivo, computerizzato è solo una parte di quel mega-apparecchio, opportunamente chiamato “rete”, che solo un ritardo linguistico può definire un “mezzo” a disposizione dell’individuo per un fine da lui liberamente scelto. La “rete”, infatti, o come si dice a proposito dei computers, il “ciberspazio”, è un mondo, quindi qualcosa di radicalmente diverso da un mezzo perché, a differenza del “mezzo” che ciascuno può impiegare per i fini che sceglie, col “mondo” non si dà altra libertà se non quella di prendervi parte o starsene in disparte.
Umberto Galimberti, ibidem

Se telefono, radio, televisione, computer determinano un nuovo rapporto tra noi e i nostri simili, tra noi e le cose, tra le cose e noi, allora i mezzi di comunicazione ci plasmano qualsiasi sia lo scopo per cui li impieghiamo, e ancora prima che assegniamo ad essi uno scopo.
Umberto Galimberti, Psiche e techne, 1999

Ad annullare le differenze residue, in cui gli uomini possono reperire un briciolo della loro individualità, provvede la tecnica della comunicazione che, con la radio, la televisione, internet, produce quel mondo omogeneo e quei comportamenti all'insegna del conformismo per cui, come già avvertiva Nietzsche, "quando tutti vogliono le stesse cose, tutti sono uguali, chi pensa diversamente va da sé in manicomio".
Umberto Galimberti, I miti del nostro tempo, 2009

I mezzi di comunicazione ci mettono in contatto con i problemi dell'intero mondo. E allora come possiamo far fronte? Se muore un mio congiunto piango, se muore il mio vicino di casa faccio le condoglianze alla famiglia, se mi dicono che ogni otto secondi nel mondo muore di fame un bambino, mi dispiace, ma questa per ciascuno di noi finisce con l'essere solo una statistica. Non reagiamo più, perché i media ci offrono uno scenario di accadimenti che oltrepassa la nostra capacità di percezione emotiva.
Umberto Galimberti, ibidem

Il sospetto è che la sempre più massiccia diffusione dei mezzi di comunicazione, potenziati dalle nuove tecnologie, abolisca progressivamente il bisogno di comunicare, perché nonostante l'enorme quantità di voci diffuse dai media, o forse proprio per questo, la nostra società parla nel suo insieme solo con se stessa.
Umberto Galimberti, ibidem

Come il gas, l'acqua, la luce, così i mezzi di comunicazione digitali, indipendentemente dall'uso che ne facciamo, ci portano gli avvenimenti in casa dispensandoci dall'andare verso di loro. Ciò trasforma il nostro modo di fare esperienza, perché chi vuol sapere cosa avviene fuori casa deve andare a casa.
Umberto Galimberti, I miti del nostro tempo, 2009

Il vero potere risiede nelle mani dei detentori dei Mass Media.
Licio Gelli, cit. in Mario Guarino e Fedora Raugei, Gli anni del disonore, 2006

Lo spaccio di novità ha ormai toccato il livello più basso d'insignificanza e nello stesso tempo i mezzi di comunicazione hanno quasi raggiunto il vertice di una diffusione che tutto sommerge.
Søren Kierkegaard, Discorsi edificanti, 1843

Ancora ci si muove sempre in direzione del perfezionare i mezzi di comunicazione, perché la comunicazione delle chiacchiere possa avere una diffusione sempre maggiore. E a nessuno viene in mente che il compito sarebbe piuttosto di cercare se non si potessero scoprire delle macchine assorbenti, per aspirare il fumo delle chiacchiere e cose simili che mandano in malora gli Stati.
Søren Kierkegaard, Diario, 1834/55 (postumo 1909/49)

Tutti quelli che esaltano il frastuono dei mass media, il sorriso imbecille della pubblicità, l'oblio della natura, l'indiscrezione innalzata al rango di virtù, li si deve chiamare: collaborazionisti della modernità.
Milan Kundera, L'arte del romanzo, 1986

I mass media, col loro culto della celebrità e il relativo contorno di fascino e richiami sensazionali, hanno fatto dell'America un paese di fan, di spettatori. Dando corpo e sostanza ai sogni narcisistici di fama e gloria, incoraggiano l'uomo comune a identificarsi con gli idoli dello spettacolo e a odiare la "massa", moltiplicando le sue difficoltà ad accettare la banalità dell'esistenza quotidiana.
Christopher Lasch, La cultura del narcisismo, 1979

Il miracolo di oggi sono i mezzi di comunicazione; quindi mettiamoci a usarli.
John Lennon, in Philip Norman, John Lennon, 2009

C'è una intelligenza al servizio della libertà artistica, e una (preponderante) al servizio del potere. Negli Usa, i media controllano il potere, da noi è il contrario.
Daniele Luttazzi, La guerra civile fredda, 2009

Televisione, radio, stampa fungono da oracoli del nostro tempo. Non si tratta, penso, di uno spericolato abuso metaforico. Mi pare abbastanza credibile che i bisogni umani di divinazione, vaticini, responsi, predizioni, rassicurazioni, propiziazioni, norme di comportamento, un tempo soddisfatti (o quasi) dagli oracoli, siano ora compito dei media.
Tomás Maldonado, Che cos'è un intellettuale?, 1995

Il medium è il messaggio.
[The medium is the message].
Marshall McLuhan, Gli strumenti del comunicare, 1964 [2]

In una cultura abituata da secoli a frazionare ogni cosa al fine di controllarla, può essere sconcertante scoprire che il mezzo è il messaggio.
Marshall McLuhan, Gli strumenti del comunicare, 1964

Ogni medium è un'arma poderosa per aggredire altri media.
Marshall McLuhan, ibidem

L'accettazione docile e subliminale della loro influenza ha trasformato i media in prigioni senza muri per gli uomini che ne fanno uso.
Marshall McLuhan, Gli strumenti del comunicare, 1964

L'azione dei media è quella di far accadere le cose piuttosto che di darne conoscenza.
Marshall McLuhan, ibidem

I media sono materie prime come le risorse naturali, come il carbone, il cotone o il petrolio: in una società basata su determinate materie prime, la vita sociale è organizzata di conseguenza.
Marshall McLuhan, Gli strumenti del comunicare, 1964

I nuovi media e le nuove tecnologie con cui amplifichiamo ed estendiamo noi stessi costituiscono una sorta di enorme operazione chirurgica collettiva eseguita sul corpo sociale con la più totale assenza di precauzioni antisettiche.
Marshall McLuhan, Gli strumenti del comunicare, 1964

I padroni dei media si sforzano sempre di dare al pubblico ciò che esso vuole perché sentono che il loro potere è nel medium e non nel messaggio o nel programma.
Marshall McLuhan, ibidem

Archimede disse una volta: "Datemi un punto di appoggio e solleverò il mondo". Oggi ci avrebbe indicato i nostri mezzi di comunicazione elettronici dicendo: "Mi appoggerò ai vostri occhi, alle vostre orecchie, ai vostri nervi e al vostro cervello, e il mondo si sposterà al ritmo e nella direzione che sceglierò io". Ma una volta che abbiamo consegnato i nostri sensi e i nostri sistemi nervosi alle manipolazioni di coloro che cercano di trarre profitti prendendo in affitto i nostri occhi, le orecchie, i
nervi e il cervello, il risultato sarà che non avremo più diritti.
Marshall McLuhan, Gli strumenti del comunicare, 1964

Abbiamo decuplicato in velocità tutti i mezzi di comunicazione; ma nello stesso tempo centuplicato in noi il bisogno di velocità.
Friedrich Nietzsche, Frammenti postumi, 1869/89

Ogni uomo è intelligente a modo proprio, ma tutti gli uomini sono stupidi allo stesso modo: su questa semplice constatazione si basa il successo incoercibile dei mezzi di comunicazione di massa.
Mauro Parrini, A mani alzate, 2009

Il fascismo, voglio ripeterlo, non è stato sostanzialmente in grado nemmeno di scalfire l'anima del popolo italiano: il nuovo fascismo, attraverso i nuovi mezzi di comunicazione e di informazione (specie, appunto, la televisione), non solo l'ha scalfita, ma l'ha lacerata, violata, bruttata per sempre...
Pier Paolo Pasolini, Scritti corsari, 1975

Più elaborati sono i nostri mezzi di comunicazione, meno comunichiamo.
[The more elaborate our means of communication, the less we communicate].
Joseph Priestley, XVIII-XIX sec. [1]

I mezzi di comunicazione di massa ci insegnano tutto sulle mode e i modi di vivere, ma ignorano il significato dell'esistere, l'inquietudine della ricerca interiore, le interrogazioni sull'oltre e sull'"altro" rispetto a noi e al nostro orizzonte.
Gianfranco Ravasi, su Jesus, 2009

Credo che i media, se usati senza cinismo e senza facile furbizia, siano esattamente quel che significa il loro nome. Mezzi che consentono di rompere una coltre di indifferenza, di amplificare quel che spesso già da solo dovrebbe urlare al cielo.
Roberto Saviano, La bellezza e l'inferno, 2009

I media si occupano solo di quattro cose: sesso, scandali, violenza e celebrità, e se la tua storia non ne possiede nessuno, allora sei semplicemente privo di storia.
Paul Watson [1]

Note
  1. Fonte della citazione sconosciuta; se la conosci, segnalala ad Aforismario.
  2. Il medium è il messaggio: ciò che il sociologo canadese Marshall McLuhan (1911-1980) intende dire con questa espressione, è che il vero messaggio trasmesso da un mezzo di comunicazione non si trova tanto in ciò che è comunicato quanto nello strumento utilizzato per comunicarlo. I mass media, cioè, non sono neutrali, ma il loro contenuto è influenzato dal contenitore. Pertanto, è importante studiare i media non tanto in base ai contenuti che essi veicolano, ma in base ai criteri strutturali con cui organizzano la comunicazione. Secondo le parole dello stesso McLuhan: "Il medium è il messaggio: le conseguenze individuali e sociali di ogni medium, cioè di ogni estensione di noi stessi, derivano dalle nuove proporzioni introdotte nelle nostre questioni personali da ognuna di queste estensioni o da ogni nuova tecnologia. Il “messaggio” di un medium o di una tecnologia è nel mutamento di ritmo e di schemi che introducono nei rapporti umani. Ad esempio la ferrovia ha accelerato e allargato le proporzioni di funzioni umane già esistenti creando nuove città e nuove forme di lavoro e di svago, e questo accadeva sia che la ferrovia agisse in un ambiente nordico che in uno tropicale e indipendentemente dall'utilizzazione, del medium. E dunque è il medium che controlla e plasma la forma dell’associazione e dell’azione umana; i contenuti invece, cioè le utilizzazioni di questi media, possono essere diversi, ma non hanno alcuna influenza sulle forme dell’associazione umana". [Marshall McLuhan, Gli strumenti del comunicare, 1964].
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