Cerca Autori o Argomenti in Aforismario

Critica dell'Aforisma - Riflessioni sulla Scrittura Aforistica

In questa pagina si possono leggere alcune riflessioni sull'aforisma scritte da critici letterari, scrittori e aforisti italiani e stranieri. Su Aforismario trovi anche un raccolta di aforismi veri e propri sull'aforisma, e due articoli sulla scrittura aforistica redatti da due dei maggiori esperti al mondo: Gino Ruozzi e Werner Helmich [I link sono in fondo alla pagina].
Foto di Emil Cioran
Il vantaggio dell'aforisma è che non si ha bisogno di fornire prove.
Si tira un aforisma come si tira uno schiaffo. (Emil Cioran)

I pensieri isolati mi attirano sempre. Fanno riflettere e sono sostanziali.
Henri Frédéric Amiel, Diario intimo, 1839/81 (postumo, 1976/94)

Gli aforismi, rappresentando una conoscenza frammentaria, invitano gli uomini a indagare ulteriormente, mentre i sistemi, recando la parvenza di un totale, rassicurano gli uomini come se essi fossero al culmine della conoscenza.
Francis Bacon, Sull'utilità e il progresso del sapere, 1605

L'aforisma è il potere che limita e rinchiude. Forma che ha forma di orizzonte, che è il proprio orizzonte. Da qui si vede anche in che cosa sia attraente, sempre ritratta in se stessa, con qualcosa di cupo, di concentrato, di oscuramente violento che la fa rassomigliare al delitto di Sade.
Maurice Blanchot, L'infinito intrattenimento, 1969 

Io non difendo il pensiero aforistico: ho delle idee che esporrò, sul pensiero aforistico. Ma se uno pensasse a scatti, gli scoppiassero dentro cose profonde come lampi senza alone, senza riverbero logico, senza echeggiamenti di concatenamenti sillogistici, farebbe male a non darci come gli viene il pensiero suo, a scatti, a guizzi, a motti senza mettere tra l'un motto e l'altro un artificiale lavorio di apparente sistemazione. Vogliamo l'aforisma vivo non il rabberciamento di facciata secondo le regole solite; l'improvviso bagliore non un annegamento diluito secondo i bisogni correnti del raziocinare comune.
Giovanni Boine, La voce, 1912

La scrittura aforistica richiede lettori disponibili alla riflessione, oltreché amanti della forma elegante e della frase arguta.
Paolo Bordonali, La tentazione dell'aforisma perfetto, 2008

La ricerca dell'aforisma perfetto è un assalto ai limiti del linguaggio, per superarne le caratteristiche di strumento adatto ai rapporti quantitativi e di possesso, per approdare al piano della qualità, del profondo dove gli opposti si corrispondono, per avvicinare l'inafferrabile pienezza della vita.
Paolo Bordonali, ibidem

Certo, il guaio di ogni aforisma, di ogni affermazione, è che può facilmente diventare una mezza verità, una fregnaccia, una bugia o un appassito luogo comune.
Charles Bukowski, Storie di ordinaria follia, 1972  

Ci si può mettere qui in pizzeria a forgiare aforismi sotto la spinta non di un’illuminazione ma di un singhiozzo da birra. È sempre stata la debolezza dell’intellettuale creativo piegare un rutto che non viene all'intelligenza che deborda
Aldo Busi, Sodomie in corpo 11, 1988

Quando qualcuno non sa cosa concepire e non è una donna, concepisce un aforisma. 
Aldo Busi, Grazie del pensiero, 1995

Il vantaggio dell'aforisma è che non si ha bisogno di fornire prove. Si tira un aforisma come si tira uno schiaffo.
Emil Cioran, Un apolide metafisico, 1995

Gli aforismi sono generalità istantanee, pensiero discontinuo.
Emil Cioran, ibidem

Oggi c’è tanta gente che scrive aforismi, in Francia è diventata una sorta di moda. A leggerli, non sono poi così male, ma tutto si esaurisce nelle formule, non c’è estensione. E non si ha bisogno di approfondire: non c’è niente da fare, è una confessione senza segreti. Sotto non c’è nulla; nonostante siano scritti bene, abbiano un senso, restano cose effimere.
Emil Cioran, ibidem

Ho scritto aforismi per disgusto di tutto.
Emil Cioran, ibidem

Ovviamente non bisogna mai leggere un libro di aforismi da cima a fondo. Perché si avrebbe l’impressione di un caos e di una totale mancanza di serietà. Bisogna leggerlo unicamente di sera, prima di coricarsi. O in un momento di cafard, di disgusto. Leggere Chamfort dalla prima all'ultima pagina è totalmente privo di senso. Gli aforismi si distruggono gli uni con gli altri.
Emil Cioran, ibidem

I miei aforismi non sono veri e propri aforismi, ciascuno è la conclusione di tutta una pagina, il punto finale di una piccola crisi epilettica.
Emil Cioran, ibidem

Scrivere aforismi è semplicissimo: vai alle cene, una signora dice un’idiozia e questo ti ispira una riflessione, vai a casa e la scrivi. È più o meno questo il meccanismo, no? Oppure si ha una ispirazione in piena notte, un abbozzo di idea, alle tre del mattino la scrivi. E alla fine diventa un libro. Questo non è serio. Non si potrebbe fare il professore universitario con degli aforismi. No, proprio no. Ma penso che in una società che si disgrega questo genere di cose vada benissimo.
Emil Cioran, Un apolide metafisico, 1995

I critici confondono verbosità e respiro, prolissità e potenza. Tutti questi romanzi illeggibili di cui si dice tanto bene: preferirei essere condannato a morte piuttosto che leggerli. Mi dà talmente fastidio in un libro ciò che è inutile, di troppo, che ben pochi sono quelli che riesco a cominciare. A qualsiasi pagina apra un libro, avverto subito quello che vi è di superfluo, insomma tutti quei riempitivi a cui comunemente si dà il nome di "letteratura". Se di qualcosa sono debitore ai moralisti francesi è il culto della concisione, l'orrore del vaniloquio, la percezione che ho dell'impostura nelle lettere, in filosofia e nel commercio quotidiano. Ora, per me, verbosità e impostura sono termini equivalenti.
Emil Cioran, Quaderni, 1957/72 (postumo 1997)

Un aforisma, una sentenza, una opinione, etc., valgono forse meno per quello che affermano o negano, quanto per lo stato d'animo che suppongono, o che ispirano, o che nascondono.
Andrea Emo, Quaderni, 1932

Nel cuore di ogni aforisma, per quanto nuovo o addirittura paradossale voglia apparire, pulsa un'antichissima verità.
Andrea Emo, Quaderni, 1932

L'universalità degli aforismi è la sola speranza che i popoli possano un giorno finalmente intendersi.
Franco Fontanini, Piccola antologia del pensiero breve, 2007

L'aforisma è una sorta di gemma, tanto più preziosa quanto più rara, e godibile solo in dosi minime.
Hermann Hesse, in Volker Michels, Letture da un minuto, 1971

Aforismi. Il genere letterario più lubrico e difficile, che ha visto soccombere molti grandi: infatti una raccolta del genere si piglia in mano non senza diffidenza, quale ne sia l'autore. 
Paolo Isotta, su Corriere della Sera, 1996

Un aforisma ha una percentuale di possibilità di spiacere infinitamente più alta di qualsiasi composizione appartenente a qualsiasi genere letterario. La sintesi lo personalizza sì da farne espressione di gusti e disgusti intrasmissibili anche in campo ideologico comune. 
Paolo Isotta, ibidem

L’elemento che non tramonta mai nelle opere letterarie nel corso dei secoli è l’aforisma. L’aforisma è originario, si manifesta come un lampo. L’aforisma è autarchico. Ritaglia una saggezza dalla quale è imprescindibile. Se il sole ricade su di esso, un frammento di vetro splende più di uno specchio intero - lo stesso vale per un aforisma.
Ernst Jünger [1]

La bellezza della riflessione si rivela nelle forme poetiche della riflessione. Ne conosco tre: 1) l'aforisma, 2) la litania 3) la metafora.
Milan Kundera, L'arte del romanzo, 1986

Aforisma: forma poetica della definizione.
Milan Kundera, ibidem

L'aforismo è ingegnoso, è eloquente, ma come tutti gli aforismi è una parte della verità, non tutta la verità. Per fare un aforismo, per formulare un dogma, bisogna tagliar troppe cose, arrotondar troppi spigoli; e la verità non è quasi mai né quadrata, né rotonda.
Paolo Mantegazza, Il secolo nevrosico, 1887

L’aforisma deve essere sfaccettato o almeno bifronte. Con un volto impone severamente il silenzio, con l’altro invita a far baldoria. Deve sfuggire alla cattura: non può essere in alcun modo irretito nell'unilateralità del concetto. È insofferente all’explanatio more geometrico, è insofferente e basta. Conserva gelosamente il suo margine d’ombra: è lì che nasconde la sua verità. La implicatio dell’aforisma ricorda il movimento di cui parla Musil, l’einfalten. La spudoratezza dell’aforisma è solo apparente anche se disarmante: nell'inoltrarsi nell'immediato il suo passo è ingannevole.
Ferruccio Masini, Aforismi di Marburgo, 1983

Non scrivo che per aforismi. Ho notato, infatti, che raramente si legge un articolo da un capo all'altro, un pensiero sempre.
Paul Masson, I pensieri di uno Yoghi, 1896

Aforisma: significa porre limiti, separare. Lo stesso di definizione. Marcare confini. Si potrebbe dire che in esso la sapienza si arrocca aristocraticamente in cittadelle sempre più ristrette, di fronte al dilagare della scempiaggine.
Francesco Muzzioli [1]

Di tanto in tanto, la moda dell'aforisma ritorna tra i filosofi. Gli aforismi sono le rondini della dialettica.
Eugeni d'Ors [1]

L'aforisma è, come dire?, lo champagne della malinconia; ogni breve enunciato racchiude in sé anni di disillusione distillati in un istante di ebbrezza.
Tim Parks, Aforisma e malinconia, 2006 (prefazione a Variazioni sull'impossibile di Mario Andrea Rigoni) 

Definire che cosa sia l'aforisma è una definizione al quadrato, un aforisma impossibile.
Giuseppe Pontiggia, L'aforisma come medicina dell'uomo, in Gino Ruozzi, Scrittori italiani di aforismi, 1994

Quel poco di saggezza che qualcuno ritiene di aver raggiunto può esser comunicato con lunghe dimostrazioni e magari con trattati. Ma c'e' chi riesce a concentrarlo in pillole, ognuna col suo insegnamento, meglio se enunciato in modo luccicante o sconcertante, che stimoli la riflessione. È così che nasce l'aforisma.
Cesare Segre, Pensieri, motti e frasi argute. Ma l'Italia non ama gli aforismi, su Corriere della sera, 1995

L'aforisma più riuscito è quello che fa pensare: talora, perché presenta alla nostra mente idee da cui essa per istinto rifuggiva, più spesso, per la concettosità che ci fa sorridere di piacere. 
Cesare Segre, ibidem

L'aforisma è l'uso pessimistico della scrittura che manda in pezzi l'ethos oratorio.
Manlio Sgalambro, Del metodo ipocondriaco, 1989

La mia definizione migliore di un cretino: colui che ti chiede di spiegare un aforisma.
Nassim Nicholas Taleb, Il letto di Procuste, 2010

La verità non si rivela in serie o a lotti. Solo di tanto in tanto è possibile carpire qualche segreto alla natura. Viviamo in una notte fonda, appena rischiarata da qualche lampo. È per questo che la filosofia, anziché per sistemi, dovrebbe esprimersi per aforismi. Una filosofia aforistica, occasionale, rapsodica.
Anacleto Verrecchia, Diario del Gran Paradiso, 1997

L'arte del pensare per aforismi è una pianta rara, ma è tra quelle che più vivacizzano e ristorano il petroso scenario della filosofia contemporanea. Spunta a fatica perché richiede in pari tempo genialità e disciplina, intuizione ed esercizio, idee e stile, insomma: combinazioni improbabili e scarseggianti in tempi di povertà. Eppure è l'arte forse più consona a un' età nichilistica in cui il pensiero dell' intero, almeno nei luoghi filosofici a esso deputati, sembra destinato soltanto a svernare. 
Franco Volpi, su la Repubblica, 2000

Note
  1. Fonte della citazione sconosciuta; se la conosci, segnalala ad Aforismario.
  2. Vedi anche: Aforismi sull'AforismaL'Aforisma e gli Scrittori di Aforismi (di Gino Ruozzi)L'aforisma come Genere Letterario (di Werner Helmich)