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Aforismi, frasi e battute di Nino Frassica

Selezione delle frasi più surreali e delle battute più divertenti di Nino Frassica (Messina, 1950), attore e comico italiano. "Il mio è un nome d’arte. Mi chiamo Antonino ma mi faccio chiamare Nino. Il cognome è Frassica e all'anagrafe mi chiamo Frassica. All'inizio della mia carriera pensavo che il mio cognome fosse cacofonico, difficile da ricordare, sgradevole, pensavo mi confondessero con Fracchia, Frankenstein, Capitan Fracassa, Bartolomei". [La mia autobiografia, Mondadori, 2014].

Nino Frassica è noto al grande pubblico soprattutto per la sua partecipazione a programmi televisivi di successo, e per la sua comicità surreale, fatta di battute non-sense e considerazioni paradossali. Così egli riassume la sua carriera artistica: "Nel 1985 presi parte a Quelli della Notte. Avevo partecipato per tre estati a Radio anghe noi con Arbore, Boncompagni e Mario Marenco. Avevo anche partecipato al secondo film di Arbore intitolato “FF.SS.” Cioè: “...Che mi hai portato a fare sopra a Posillipo se non mi vuoi più bene?” Lo conobbi telefonicamente, mi sono sempre chiesto come abbia fatto ad avere il mio numero. Mi disse: “Se ti trovi a passare per caso da Roma vieni a trovarmi”. L’indomani io mi trovai a passare per puro caso da Roma. A Quelli della Notte feci conoscere Sani Gesualdi. Un Sani realmente esistito. Nabbe nel 1111 e morve nel 1888. Patrono di Scasazza prov. di Agrigento, Trapani ed Enna, protettore dei proprietari di boutique. Scasazza aveva come sindaco Alfonsino Alfonsini, il più giovane sindaco d’Italia, aveva 9 anni ecc. ecc. Ne parlai in due libri: Il libro di Sani Gesualdi e Terzesimo libro di Sani Gesualdi (il secondesimo si disperque in una battaglia navale) Libristicamente parlando ho scritto anche: Il Manovale del bravo presentatoreCome diventare maghi in 15 minuti (in coppia con Michele Foresta) Il Maresciallo Frassica. Televisionisticamente parlando invece due anni dopo con Arbore abbiamo fatto il bis con Indietro tutta!. Dal 14 dicembre 1987 all’11 marzo 1988, 65 puntate su Rai2. Un programma storico ecceteraeccetera". [La mia autobiografia, Mondadori, 2014].

Le seguenti battute di Nino Frassica sono tratte da programmi televisivi, interviste e libri.
Io nella vita privata sono balbuziente, però quando
c'è gente mi vergogno e allora parlo normale. (Nino Frassica)
La mia autobiografia
(70% vera 80% falsa) © Mondadori, 2014 - Selezione Aforismario

Io in foto dimostro 10 anni in meno della mia vera età. Dal vivo ne dimostro 20 di meno. Da vicino 30 di meno. A 10 chilometri di distanza dimostro 18 anni. In televisione non si capisce esattamente quanti anni abbia, dipende dalla marca del televisore.

I miei sogni nel cassetto erano tre: 1. Essere Terence Hill 2. Recitare Romeo in Giulietta e Romeo 3. Fare la telepromozione delle vasche da bagno, che si trasformano in docce in sole otto ore eliminando lavorazioni edili indispensabili e dispendiose Nessuno di questi tre sogni si è realizzato.

A volte esagero con la cultura. La verità è che leggo tantissimo. Almeno 16 libri al mese.

Tre sono le cose più importanti nella vita: l’amicizia, la salute, la famiglia, la scuola, il karatè, la pelle bella liscia come la pesca, i film di Tomas Milian, il sesso, le sopracciglia curate.

La gente è malvagia, accattivante, maligna. Conosco persone che vorrebbero la pena di morte. Per queste persone provo un senso di repulsione. Chi è a favore della pena di morte l’ammazzerei. Sulla sedia elettrica.

La medaglia ha due facce, a volte tre.

Il nudo di allora era diverso dal nudo di oggi. Si vedevano solo petto e cosce. All'epoca i nudi femminili li facevano solo le donne, non come i calendari di oggi dove i nudi femminili li fanno pure gli uomini.

Quando non c’era la televisione non c’era neanche la pubblicità. La gente non sapeva cosa comprare.

Dietro ogni fermata dell’autobus c’è una nuova partenza.

Nino Frassica è stato uno dei più grandi umoristi del mondo, un uomo modestissimo, con una sola testa sopra una sola spalla.
Dietro ogni fermata dell’autobus c’è una nuova partenza. (Nino Frassica)
Frassicomiche
Selezione Aforismario

Aveva quattro figli, tutti maschi tranne tre che erano femmine.

Can che abbaia non dorme.

Chi va con lo zoppo impara a zappare.

Do un consiglio che taglia la testa al topo: non è bello ciò che è bello, ma che bello che bello che bello.

Era così grasso che l'autoambulanza per portarlo in ospedale dovette fare due viaggi.

Ha nove anni e suona il pianoforte già da dodici anni.

Il lavoro del padre di Giulianello consisteva che apriva i gelati, toglieva la carta, li scartava, li leccava e diceva: «Questo gelato è buono può andare» oppure «Questo non è buono non può andare». Poi li richiudeva, li rincartava e li incassettava e venivano spediti nei bars...

Il marito della figlia del salumiere: genero alimentare.

Io faccio sport: calcio, cavallo e caciocavallo.

Io nella vita privata sono balbuziente, però quando c'è gente mi vergogno e allora parlo normale.

Io scrivo dalle 700 alle 1.200 poesie al giorno... che certe volte non ho neanche il tempo per leggerle...

Lunedì ci sarà in studio un vedevo, che è un signore che, guarda caso, è diventato vedovo lo stesso giorno in cui gli è morta la moglie. Un dolore doppio!

Meglio una gallina oggi che un uovo domani.

Mendicante che non sei un altro, tieni queste 1.000 lire, 800 lire sono di elemosina, il resto mancia.
Mi fanno male i piedi: dove lo trovo a quest'ora un pediatra?

Non bisogna piangere sul latte macchiato.

Oggi ti battono le mani, domani ti applaudono.

Per chi non conosce Scasazza, la chiesa di Scasazza si trova in via Alessandro Manzoni per chi viene di qua e in via Manzoni Alessandro per chi viene di là.

Posso dargli il tu? Bene, lei deve sapere questo...

Questa è una cosa di una certa gravidanza.

Sani Gesualdi nabbe nel 1111 e morve nel 1888. Nabbe da Sgallatta Alfredo, soprannominato Scandurra Gaetano e da Scamarda Agata, vista da destra, o Agata Scamarda, vista da sinistra. Il padre faceva l’indossatore, la madre faceva la casalinga, tutta casa e chiesa, era madre di 106 figli. Sani era il primo gemito, e lo chiamarono Gesualdi, e, per non confondersi, i rimanenti 105 fratelli li
chiamarono Coso oppure Cosa a seconda del sesso.

Se dovesse fare un viaggio in un'isola deserta, chi butterebbe giù dalla torre?

Sto scrivendo un libro I grandi perché della medicina. Il primo capitolo è: «Perché i piedi puzzano di più delle mani?»

Tagliamo la testa al topo.

Visitate Scasazza. Scasazza è un paesello sorridente in provincia di Aghiggento e Trapani. Ha una bella piazza nella zona eccentrica della città, vicino al monumento degli accaduti, un bellissimo viale che va da via Memo Remigi sino a scendendo in via Camillo Penso Conte di Cavour.

Vuoi un buon motivo per comprare questo libro? All'interno troverete una carta da ritagliare. Voi siete certamente dei furbacchioni, quindi avrete già capito che comprando 54 libri potrete comporvi un bel mazzo di carte gratis.

Libro di Nino Frassica consigliato
La mia autobiografia
(70% Vera 80% Falsa)
Editore: Mondadori

"Erano già le 7 e mezzo quella mattina dell'11 dicembre, e i miei genitori erano ancora indecisi se farmi nascere in casa o in ospedale. Mio padre preferiva che io nascessi in casa. Mia madre no: c'era troppo disordine, panni da stirare, i letti disfatti, in cucina c'era puzza di pesce fritto della sera prima. Fecero testa o croce con le mille di lire di carta. Lanciarono i soldi in aria, volarono e non li trovarono più...". Nino Frassica è uno degli interpreti più originali della comicità italiana. Negli anni ha partecipato a due dei varietà che hanno fatto la storia della televisione: Quelli della Notte e Indietro tutta!. Questa è la sua prima autobiografia e, com'è facile immaginare, è un distillato di pura comicità, fatta di paradossi linguistici e trovate geniali. Un’opera surreale – non esiste altro modo per definirla – che potrà regalarvi ore di autentico divertimento.